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  • Val d’Orcia: itinerario on the road tra Borghi e Castelli
    13-08-2020
Sei qui: Destinazioni > Europa > Italia > Toscana > Val d’Orcia: itinerario dei Borghi e dei Castelli

Val d’Orcia: itinerario on the road tra Borghi e Castelli

Ultimo aggiornamento il 31/07/2024

Appena rientrati dalla Toscana siamo qui oggi per condividere con voi questo bellissimo on the road della Val ‘d’Orcia tra borghi e castelli medievali. Da tenere in considerazione se siete degli amanti degli on the road come noi! Se poi amate il buon cibo, il buon vino e i borghi e i castelli medievali allora è assolutamente da non perdere.

Contenuto dell'articolo nascondi
La Val d’Orcia: dove si trova
L’itinerario dei borghi e dei castelli della Val d’Orcia
Quanti giorni prevedere per un giro della Val d’Orcia
Dove pernottare in Val d’Orcia
Dove e cosa mangiare in Val d’Orcia
Specialità toscane da provare assolutamente
I borghi e i castelli medievali da non perdere
Pienza
Monticchiello
San Quirico d’Orcia
Castiglione d’Orcia e la Rocca di Tentennano
Bagno Vignoni
Campiglia d’Orcia e la Torre di Campigliola
Radicofani
Dove scattare le foto più instagrammabili
La cappella di Vitaleta
La Cypress Road: la strada tortuosa dei cipressi
I cipressi di San Quirico d’Orcia

La Val d’Orcia: dove si trova

La Val d’Orcia si trova in Toscana in una posizione strategica quasi al confine con il Lazio: a solo un’ora da Siena e poco più di due ore da Roma.

È proprio questa posizione strategica a far sì che sia diventata una meta turistica così ambita dove godere della pace e della tranquillità delle colline toscane e passare le giornate tra borghi e castelli medievali. Gli stessi borghi e castelli che servivano a proteggere le terre della Val d’Orcia dai cavalieri erranti che ogni giorno attraversavano la Via Francigena.

Ma non solo, la zona ha un patrimonio enogastronomico da far invidia all’Italia intera. Qui è possibile infatti degustare ottimi vini del territorio (come il Brunello di Montalcino e la nuova denominazione del vino DOC Orcia) e piatti tipici come i Pici, i salumi di Cinta senese e il Pecorino di Pienza.

L’itinerario dei borghi e dei castelli della Val d’Orcia

Nella mappa d Google allegata trovate i luoghi assolutamente da non perdere in un on the road in Val d’Orcia, più sotto la legenda delle icone inserite sulla mappa e più avanti (dopo le informazioni di carattere generale sul soggiorno) la descrizione di ogni paese visitato.

I luoghi che abbiamo visitato

Borghi e castelli che abbiamo visitato nel nostro on the road

Atri luoghi da visitare

Borghi e castelli che abbiamo purtroppo saltato ma che vi consigliamo

Da fotografare

Luoghi che non sono borghi o castelli ma che sono assolutamente da fotografare

Dove abbiamo dormito (e mangiato)

Da Daria a Monticchiello (ve ne parleremo sotto)

Quanti giorni prevedere per un giro della Val d’Orcia

Beh come sempre la risposta è dipende…. ma direi almeno un paio di giorni da dedicare interamente alla Val d’Orcia. Noi abbiamo preso due giorni di ferie attaccandoli al week-end per cui abbiamo girato il sabato e la domenica (giorni da evitare nei periodi di alta stagione). Considerate poi, che se non siete così vicini alla Toscana, dovrete dedicare due giorni (non interi ma quasi a seconda di dove partite) per raggiungerla. Noi siamo a circa 5 ore di auto dalla Val d’Orcia ma considerando fermate varie siamo partiti venerdì mattina, pranzo nei dintorni di Bologna (vuoi non fermarti per mangiare due tigelle con i salumi emiliani?) si arriva in Val d’Orcia che è quasi sera (e un giorno è andato!). L’ultimo dei quattro è dedicato al rientro e ne restano quindi due interamente dedicati alla Val d’Orcia!

Dove pernottare in Val d’Orcia

Il nostro consiglio è quello di dormire in uno dei borghi medievali caratteristici della Val d’Orcia ma potete anche pensare di pernottare immersi tra le colline (in quel caso vi conviene scegliere un b&b che abbia la colazione inclusa e/o faccia anche da agriturismo così che non dovete spostarvi troppo per trovare bar e ristoranti dove mangiare).

Noi abbiamo scelto un grazioso b&b comodo per visitare un po’ tutta la valle che si trova a Monticchiello (una frazione di Pienza). Inizialmente avevamo prenotato il b&b ma Daria (la proprietaria) ci ha fatto un regalo apprezzatissimo facendoci pernottare nel Torrino, una torre debitamente restaurata e arredata con gusto, che si erge all’inizio del paese da cui si ha una vista su Pienza e sulle colline toscane che è un piccolo gioiello.

Vi lascio qui sotto i link del b&b e del Torrino:

  • B&B Daria Monticchiello
  • Il Torrino

Sono entrambi consigliatissimi: il primo si trova all’interno delle mura del borgo medievale ed ha un giardino privato proprio di fronte alla struttura in cui rilassarsi dopo una dura giornata di on the road tra le colline toscane. Il secondo è un gioiello incastonato in uno scenario da favola (ma siamo di parte perché ci abbiamo soggiornato).

In entrambi i casi un’ulteriore tocco di classe sono le colazioni: superlative e servite nel ristorante Daria che si trova a pochi metri dalle entrambe le strutture. Si può scegliere tra colazione dolce e colazione salata (quindi ce n’è per tutti i gusti) e, una volta scelta, si concorda con il personale del ristorante cosa farvi portare: noi naturalmente d buoni italiani abbiamo scelto sempre la colazione dolce con torta fatta in casa, pane con butto e marmellata anch’essa di produzione familiare, cappuccino e frutta fresca di stagione.

Il Torrino

Il Torrino di Monticchiello

Panorama dalla finestra del Torrino

Panorama dalla finestra del Torrino

Dove e cosa mangiare in Val d’Orcia

La Val d’Orcia è famosa per un sacco di prodotto eno-gastronomici di qualità e difficilmente troverete un ristorante che non sia di ottimo livello per cui secondo noi, ovunque andiate, non ve ne pentirete.

Noi vi possiamo consigliare solo i posti in cui siamo stati e cioè il Ristorante Daria di Monticchiello (dove abbiamo cenato due sere su tre) e l’Enoteca Grotta del Brunello a Montalcino dove siamo stati a degustare Brunello di Montalcino davanti ad un piatto di salumi e formaggi la nostra seconda sera in terra orciana.

Specialità toscane da provare assolutamente

In qualunque ristorante andiate dovete assolutamente provare le seguenti specialità:

  • i salumi di Cinta senese: la Cinta Senese è una razza di suino tipica della zona caratterizzata da una fascia di colore rosa che gli tinge il torace, da qui il nome “Cinta”. Tutti i salumi sono spettacolari: dal salame tradizionale al capocollo o la pancetta e il lardo, assaggiateli tutti!
  • il pecorino di Pienza: un particolare tipo di pecorino prodotto a Pienza. La sua caratteristica principale è che per produrlo si usa il caglio di vitello anziché di capretto, per questo motivo non è piccante come altri tipi di pecorino. Si trova in vari tipi di stagionature ed esistono poi varietà ancora più pregiate come il pecorino nero o  quello stagionato nelle grotte scavate nel tufo. Anche i formaggi, come i salumi, sarebbero da assaggiare tutti, ma come si fa in un week-end?
  • i pici all’aglione: i pici sono un particolare tipo di pasta fresca e l’aglione è un particolare tipo di aglio gigante molto più delicato del normale aglio a cui siamo abituati.
  • il Brunello di Montalcino: naturalmente questo vino è assolutamente da assaggiare (sempre che non siate astemi). E’ un vino rosso e corposo tipico della zona di Montalcino (una zona di soli 243 chilometri quadrati). Pensate che per essere distribuito con il nome di Brunello di Montalcino non basta la zona d’origine ma deve avere un minimo di due anni di affinamento in botti di rovere e almeno 4 mesi in bottiglia.
  • cantucci e vin santo: per finire un grande classico della cucina toscana che non manca mai nemmeno in Val d’Orcia.

I borghi e i castelli medievali da non perdere

Come dicevamo sopra è lungo la Via Francigena, la strada che portava dalla Francia verso i porti d’imbarco dei pellegrini verso le Terre Sante, che si trovano borghi e castelli medievali più belli di tutta la Val d’Orcia.

Noi ne abbiamo visitati solo alcuni perché in un week-end è praticamente impossibile vederli tutti ma se riuscite a permettervi qualche giorno in più potrete riuscire nell’impresa.

Pienza

Pienza, così come la conosciamo oggi, è nata in pieno rinascimento, quando Papa Pio II Piccolomini decise di riprendere il concetto di “città ideale” e trasformare la sua città natia, Corsignano (l’antico nome di Pienza), facendola diventare una residenza degna di un Papa. E’ una delle cittadine della Val d’Orcia che è assolutamente da visitare, noi ci siamo stati sia di giorno e di notte anche se sempre solo passeggiando per i vicoli.

Da ammirare il Duomo, anche se quando siamo andati noi era in fase di restauro per cui la facciata non era visibile, e il Palazzo Piccolomini alla destra del Duomo con la sua loggia da cui ammirare un bellissimo panorama sulle colline sottostanti.

Se avete più tempo di noi quando vi trovate nel centro Pienza, seguite le indicazioni per la Pieve di Corsignano. Ci si arriva facilmente con una breve passeggiata lungo il fianco della collina. In questa chiesa romanica del VII secolo si trova la fonte battesimale originale in cui furono battezzati sia Papa Pio II che suo nipote Papa Pio III.

Panorama sulle colline davanti a Pienza

Pienza panorama

Monticchiello

Monticchiello è una frazione di Pienza che si trova proprio sulla collina di fronte alla città ideale. Il grazioso paese, anch’esso medievale, è racchiuso da mura di cinta ed è conosciuto soprattutto per il suo teatro “povero”.

Gli abitanti di Monticchiello sono autori e attori al tempo stesso di quello che è uno spettacolo itinerante per le vie del paese che viene proposto, in una veste sempre nuova, ogni estate, da 50 anni!

Noi eravamo proprio lì quest’anno ma purtroppo non conoscendo l’esistenza dello spettacolo non avevamo prenotato in anticipo per cui: niente biglietti! Ci siamo però accontentati delle prove tecniche che si sono svolte il giorno del nostro arrivo nel paese. Dopo cena, mentre girovagavamo per le vie del paese siamo stati attirati da delle voci provenienti da alcuni vicoli. E così abbiamo iniziato a seguire quello che sarebbe stato lo spettacolo dei giorni successivi, è stato quasi uno spettacolo privato, eravamo solo noi in un paese semi-deserto!

L’ingresso del paese di Monticchiello

Monticchiello ingresso paese

San Quirico d’Orcia

San Quirico d’Orcia è un’altro di quei paesi della Val d’Orcia assolutamente da non perdere per più motivi:

  1. è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco
  2. sorge lungo l’antica Via Francigena ed è uno dei luoghi in cui si riposano e rifocillano pellegrini arrivati da ogni parte del mondo
  3. nella via centrale del paese si trova la gelateria Golosi di… Gelato che vi consigliamo per una tappa rinfrescante con un ottimo gelato artigianale

e poi si trova vicinissimo a due dei tre luoghi instagrammabili che trovate descritti qui sotto.

Collegiata di San Quirico d’Orcia

San Quirico d'Orcia

Castiglione d’Orcia e la Rocca di Tentennano

La nostra visita a Castiglione d’Orcia è stata molto particolare perché non c’era anima viva in tutto il paese, sarà mica stato perché era ora di pranzo in un caldissimo giorno (oltre 37 gradi) Agosto? Ad ogni modo Castiglione d’Orcia è un paese medievale che merita una visita anche se basta una passeggiata tra le viuzze per vedere tutto. Da visitare un po’ meglio invece è la rocca che si trova sulla collina che sovrasta il paese: la Rocca di Tentennano.

Arrivando a Castiglione d’Orcia è impossibile non notare il torrione che sovrasta il piccolo borgo. La rocca è accessibile al pubblico e si può salire sulla sua cima da cui si ha una vista spettacolare sull’intero paese e sulla valle sottostante.

Castiglione D'orcia
Rocca di Tintinnano

Bagno Vignoni

Bagno Vignoni è una frazione di San Quirico d’Orcia ma è la località termale più famosa di tutta la Val d’Orcia. Famosa non solo oggi ma fin dall’epoca romana, da quando cioè le acque che sgorgano nel sottosuolo sono state utilizzate a scopi termali.

Bagno Vignoni però è una località veramente strabiliante perché in nessun’altra parte del mondo abbiamo trovato una piscina con acqua termale proprio nel bel mezzo del paese! La piscina non è di epoca romana, come inizialmente avevamo pensato, bensì di epoca rinascimentale, ma è pur sempre una piscina termale incastonata in un piccolo borgo medievale. Assolutamente da vedere!

Come se non bastasse il borgo in sé, questa località è molto famosa (quindi anche molto turistica) perché a poca distanza dal centro abitato si trovano le terme libere. La sorgente parte proprio dal paese per formare una cascata naturale che si immette nelle piscine termali libere.  Un motivo in più per andare a Bagno Vignoni: farsi un bel bagno termale, gratis!

Piscina termale nel centro del paese

Bagno Vignoni

Le terme libere

Bagno pignoni terme libere

Campiglia d’Orcia e la Torre di Campigliola

Campiglia d’Orcia sorge su un rilievo a quota 800 metri sul livello del mare ed è impossibile non notare dal basso quella che un tempo era la sua rocca, il Cassero. Dal punto più in alto, dove un tempo sorgeva la rocca, si ha un punto di vista straordinario a 360° sulla valle , soprattutto guardando a sud dove si vedono le colline toscane a perdita d’occhio e facilmente si riconoscono la Rocca di Tintinnano così come quella di Radicofani.

Poco distante dal borgo di Campiglia sorge ancora oggi un’altra imponente fortificazione di pietra (anche se ormai sotto forma di rudere): la torre di Campigliola. Qui ci si arriva in auto (anche se la strada è sterrata) e l’ultimo pezzo è bene farlo a piedi per evitare di dover ricorrere al meccanico (a meno che non abbiate un fuoristrada).  Nella torre di Campigliola (o almeno in quel che resta della torre) è possibile entrare liberamente.

Castiglia d'Orcia

Radicofani

Radicofani è il borgo che ci ha colpito più di tutti, un po’ per la sua storia antica e un po’ per quella moderna.

La storia antica per via di un tal Ghino di Tacco conosciuto sui libri di scuola studiando Dante e il suo Purgatorio. La fortezza di Radicofani è stata proprio la roccaforte di Ghino di Tacco, il Robin Hood della Val d’Orcia. Entrare quindi nella fortezza è come fare un tuffo nei libri di storia! Senza poi considerare l’aspetto paesaggistico perché se da Campiglia d’Orcia si vedeva Radicofani da Radicofani si può vedere l’imponente Cassero e avere una visuale fin oltre i confini toscani (visto che Radicofani si trova quasi al confine con il Lazio).

La storia moderna invece per via della Mille Miglia, la storica corsa che passava anche da Radicofani. Lucio Dalla nella sua omonima canzone ha scritto “Su Radicofani sembrano saette per le stanze di un castello antico”.

Fortezza di Radicofani

Dove scattare le foto più instagrammabili

La cappella di Vitaleta

Immersa nella campagna della Val d’Orcia, nei dintorni di San Quirico d’Orcia, si trova la piccola cappella della Madonna di Vitaleta. Inizialmente questa chiesetta era famosa perché custodisce al suo interno una statua raffigurante la Madonna risalente all’epoca rinascimentale scolpita dall’artista Andrea della Robbia nel 1590.

Oggi è uno dei luoghi più fotografati della zona perché si trova in una posizione da favola: in cima ad una collinetta affiancata dagli immancabili cipressi toscani. Ammirare il tramonto da qui è prassi comune per chi passa da qui; noi abbiamo fatto lo stesso!

La strada per raggiungere la chiesetta è sterrata ma è fattibile con qualsiasi automobile. Non è possibile però arrivare in auto fino alla cappella, bisogna lasciarla a circa 200 metri e proseguire a piedi lungo il sentiero.

Val d'Orcia Cappella di Vitaleta

La Cypress Road: la strada tortuosa dei cipressi

Avete presente Lombard Street a San Francisco? E’ la strada più tortuosa del mondo! Beh in Val d’Orcia ce n’è una un po’ meno tortuosa ma altrettanto scenografica: si tratta della Cypress Road.

E’ una strada sterrata denominata Cypress Road perché i cipressi sono gli unici alberi che la fiancheggiano per tutta la sua lunghezza. Noi l’abbiamo percorsa tutta ma non ne vale la pena, meglio ammirarla da lontano!

Il migliore punto panoramico per vederla tutta è dal basso ed è segnato con il simbolo della fotocamera nella nostra mappa (quella che avete trovato all’inizio dell’articolo).

Cypress Road

I cipressi di San Quirico d’Orcia

Questo isolato boschetto di cipressi che domina la campagna della Val d’Orcia è diventato nel tempo uno dei simboli della zona. Si trova poco distante da San Quirico d’Orcia sulla Via Cassia in località “I Triboli” ed è facilmente riconoscibile perché, ai piedi della collina, si trovano auto parcheggiate in ogni angolo e decine di persone invece sulla collinetta intente a scattare la foto del secolo in uno dei luoghi più famosi della Toscana.

Cipressi di San Quirico d'Orcia

Tour consigliato

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Abbiamo trovato quello che fa per voi: Montalcino, Pienza e Montepulciano in giornata!

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4 commenti
  1. Miriam
    Miriam dice:
    07/03/2021 in 17:54

    Bellissimo articolo, molto interessante e dettagliato. La Val d’Orcia è un sogno da molto tempo, il mix giusto tra storia, natura e soprattutto buon cibo e naturalmente vino!

    Rispondi
  2. Teresa
    Teresa dice:
    09/04/2021 in 18:15

    E’ un itinerario che mi ispira davvero tantissimo; mi sono innamorata delle tue fotografie e non vedo l’ora di vedere questi posti di persona, visto che adoro borghi e castelli!

    Rispondi
  3. Stefania
    Stefania dice:
    19/04/2021 in 10:50

    Da qualche anno che questa destinazione fa parte della lista desideri… chi ama i borghi e i castelli come me, questo on the road è imperdibile!!!!

    Rispondi
  4. Claudia
    Claudia dice:
    28/01/2024 in 08:58

    Noi siamo relativamente vicine, 3h di auto, e spesso andiamo in Toscana. La Val d’Orcia è bella in ogni stagione, in particolare anche a me è piaciuto Montichiello perché era meno conosciuto degli altri luoghi ma davvero carino!

    Rispondi

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Io sono Claudia. Sono io che organizzo i viaggi, scelgo (quasi sempre) le mete, scrivo gli articoli che state leggendo e curo ogni dettaglio di questo blog. Da poco sono anche Travel Designer certificata: se avete bisogno di un viaggio su misura, ci sono io ad aiutarvi.

Gabri è colui che mi sopporta in viaggio e nella vita di tutti i giorni. A lui piace guidare per cui nei viaggi on the road è lui che guida e, ogni tanto, quando glielo lascio fare, è anche quello decide anche la meta.

Insieme viaggiamo da più di 20 anni e dopo il nostro primo viaggio in Giappone abbiamo capito che, se siamo sopravvissuti in un paese in cui quasi nessuno parlava inglese e dove la maggior parte dei cartelli stradali erano in una lingua incomprensibile, potevamo viaggiare in qualsiasi posto avremmo voluto e così abbiamo fatto e continuiamo a fare.

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