Portogallo: una settimana tra Porto e Lisbona
Lo scorso Novembre come regalo di compleanno ho scelto di passarlo in Portogallo. L’idea era quella di fare qualche giorno a Lisbona, noleggiare l’auto per spostarci da Lisbona a Porto e passare gli ultimi giorni (tra cui anche il giorno del mio compleanno) a Porto. Come sempre succede il vento di Travel With The Wind (in questo caso la pioggia) ci fa cambiare i programmi e vi raccontiamo qui sotto com’è andata in Portogallo.
Il nostro viaggio di una settimana in Portogallo
Prima di andare in Portogallo immaginavo questo paese come un’appendice della Spagna ed essendo già stati in Spagna più volte non avevo mai pensato
1. Bergamo – Lisbona
Il nostro volo parte nel tardo pomeriggio, per cui abbiamo giù perso la giornata, ma per fortuna in sole due ore siamo a Lisbona! Appena atterrati a Lisbona ci dirigiamo verso le macchinette che vendono i biglietti della metro e incontriamo due ragazzi che ci regalano una tessera di abbonamento Viva Viagem con ancora dei soldi sopra: il karma americano, tutto torna… noi avevamo fatto lo stesso a San Francisco anni fa!
Raggiungere il centro di Lisbona dall’aeroporto è veramente molto semplice: basta prendere la metro rossa fino al capolinea e poi la blu direzione Santa Apolónia fino a Terreiro de Paço.
La nostra sistemazione si chiama Emporium Lisbon Suites e si trova in una posizione centralissima ai piedi dell’Alfama e a pochi metri dalla Casa do Bicos (l’edificio in cui si trova la Fondazione Josè Saramago): una sistemazione un po’ cara ma consigliatissima!
Dopo essere entrati in camera (avevamo i codici per entrare autonomamente) abbiamo cercato con molta fatica un posto dove poter cenare. Era sabato sera e la maggior parte dei locali era pieno, alla fine la prima sera in Portogallo abbiamo cenato in un ristorante peruviano: il Qosqo! Purtroppo non siamo stati molto soddisfatti né della qualità del cibo né del prezzo, sarò che avevamo in testa il gusto di quei piatti mangiati in Perù e non solo, dei prezzi peruviani!
2. Lisbona
Il primo giorno a Lisbona inizia con un’ottima colazione alla Pasteleria de Guadalupe dove assaggiamo il famoso Pastel de Nata insieme a due tazze di galão (latte macchiato).
Dopo la prima colazione cosa fare il primo giorno a Lisbona se non prendere Lisbon Sightseeing Hop-on-Hop-off: un autobus che ferma nei punti strategici della città e tra una fermata e l’altra mentre si osserva dal finestrino la città si può conoscere meglio ciò che si vede grazie all’audioguida (disponibile anche in italiano). Decidiamo anche per l’autobus perché la giornata non è il massimo e potrebbe piovere da un momento all’altro: meglio se lo fa mentre siamo al coperto…
Museo del Fado
Nel pomeriggio approfittiamo della fermata dell’autobus propri davanti al Museo del Fado per immergerci nella storia di questo particolare tipo di musica popolare visitando il museo.
Nel museo si trovano i diversi tipi di chitarre portoghesi, gli spartiti originali dell’epoca d’oro del fado, gli oggetti di scena e i costumi dei musicisti che hanno fatto la storia di questa musica unica al mondo. C’è anche una sala relax in cui ascoltare immergersi nell’ascolto del Fado, non solo del passato, ma anche di autori contemporanei, coloro che continuano a rendere omaggio a questa musica e la rendono attuale anche adesso.
Leggi di più
All’uscita del Museo del Fado andiamo a cena al Mercado do Ribeira dove si trova il Time Out Market. Si tratta di un food market dove si possono trovare ristoranti per tutti i gusti: dalla carne al pesce, dalla cucina giapponese a quella italiana. Noi abbiamo scelto una cena a base pesce al Montemar Seefood Kitchen.
Il dopo cena lo passiamo al locale Adega do Ribatejo dove ci prendiamo due cocktail mentre ci lasciamo incantare dalla maestria dei cantanti di fado che intrattengono i pochi ospiti della serata. Il locale non è per niente famoso (noi volevamo infatti andare alla Tasca do Chicho, poco distante, ma era pieno zeppo) ma forse è andata meglio così, siamo rimasti affascinati dalla rusticità del locale e da questa musica popolare che ci ha un po’ ricordato i canti popolari napoletani.
Il ritorno alla nostra camera ai piedi del Barrio lo facciamo di corsa (per fortuna la strada era tutta in discesa) perché inizia a piovere incessantemente non appena lasciamo il locale.
3. Lisbona – Belem – Lisbona
La giornata a Lisbona inizia con una buonissima colazione alla “nostra” ormai Pasteleria de Guadalupe dove ci mangiamo una Pastel de Nata, un Bolo de Arroz e due tazze di galão. Il Bolo de Arroz è un dolce dalla forma di panettoncino soffice e morbido preparato principalmente con di farina di riso, la traduzione di Bolo de Arroz è per l’appunto Torta di Riso.
Dalla Pasteleria (che si trova proprio ai piedi dell’Alfama) saliamo su per le affascinanti viuzze dello storico quartiere finché non ci imbattiamo in uno strano personaggio (Peter) che si offre di accompagnarci in un tour insolito tra le vie della città. Accettiamo per due motivi: uno perché Peter, essendo insegnante madrelingua inglese, aveva una pronuncia inglese veramente molto semplice da capire e poi perché quello che ci avrebbe portato a vedere probabilmente da soli non l’avremmo mai visto. Potete leggere cosa abbiamo visto nel walking tour nell”articolo che abbiamo scritto qualche settimana fa.
Belem
Dopo il tour ricarichiamo le carte Viagem e saliamo sul tram 15E direzione Belem!
A Belem ci deliziamo con due buonissimi Pasteis de Belém; una fermata era assolutamente d’obbligo perché è proprio qui che sono stati inventati nel 1800 dai monaci del monastero Dos Jerónimos di Belém.
Il pomeriggio lo passiamo a Belém dove vediamo per primo il famoso monastero Dos Jerónimos, tanto famoso per i pasteis ma anche perché ha uno stile molto particolare: lo stile manuelino, anche conosciuto come tardo gotico portoghese. E’ uno stile architettonico nato in Portogallo nel primo decennio del XVI secolo ed è una mescolanza di elementi decorativi gotici e rinascimentali. La facciata del monastero è completamente bianca e intarsiata e le sue bellissime guglie e le sue torri fanno si che non resti indifferente davanti a tanta bellezza. Non a caso è stato anche proclamato patrimonio dell’Unesco.
Dall’altro lato della strada, sulla riva del fiume Tago, si trova invece il Monumento dedicato alle Scoperte realizzate dai navigatori portoghesi fra il XV ed il XVI secolo. Si tratta di un’enorme costruzione in pietra bianca che rappresenta una caravella pronta a perdere il largo verso nuovi mondi.
Da lì proseguiamo verso la Torre di Belém, un maestoso bastione fortificato che è stato anch’esso dichiarato patrimonio dell’Unesco. Noi siamo rimasti propri qui a contemplare il panorama e a scattare fotografie fino al tramonto.
Terminiamo la giornata con una buonissima cena alla Taberna Moderna, che si trova proprio sotto al nostro alloggio e che avevamo prenotato la sera prima. Ci mangiamo una Ribeye Steak da 1 kg con patate fritte, due birre artigianali Praxis di Coimbra e un delizioso dulce de leche: una cena coi fiocchi!
4. Lisbona
Oggi avremmo dovuto ritirare l’auto per proseguire verso Porto ma piove e il tempo nei giorni successivi non prometteva nulla di buono! Decidiamo quindi di cambiare piano per questo che doveva essere un on the road.
Avendo prenotato l’auto con cancellazione gratuita attraverso il sito di Sixt Autonoleggio potevamo permetterci di cancellare l’auto all’ultimo momento senza penali.
Cancelliamo quindi la prenotazione dell’auto e decidiamo di restare a Lisbona trasformando l’on the road in un viaggio con i mezzi pubblici: prenderemo il treno per raggiungere Porto da Lisbona. Purtroppo il nostro alloggio era al completo per i successivi giorni per cui dobbiamo cambiare sistemazione ma ne scegliamo comunque una nelle vicinanze. Prenotiamo tramite Booking al Lisbon Art Stay Apartment dove troviamo anche un’offerta per il Black Friday: ci passeremo due notti!
Fondazione Saramago e la Casa dos Bicos
La mattinata, dopo la solita colazione con Pastel de Nata, la passiamo alla Fondazione Josè Saramago (scrittore portoghese premio nobel per la letteratura) che si trova proprio a fianco al nostro alloggio ai piedi dell’Alfama. La fondazione si trova al secondo piano della Casa dos Bicos, un palazzo cinquecentesco con una facciata a bugne a forma di diamante (ispirato probabilmente al Palazzo dei Diamanti di Ferrara) e le cui finestre sono in stile manuelino.
Al pian terreno della casa, ci siamo stupiti perché non lo sapevamo finché non siamo entrati diretti alla fondazione, si trova un museo archeologico, sotto quest’edificio sono infatti visibili tracce delle varie occupazioni della città tra cui mura romane e medievali. Nel museo sono conservati, oltre ad oggetti di uso quotidiano dei secoli dal XVI al XVIII, le antiche anfore e le vasche utilizzate per il trasporto, la conservazione e la macerazione del pesce.
Casa do Alentejo e conferenza su Cesar Manrique
Visto che continua a piovere (a dirotto) prendiamo la metro per due fermate fino a Restauradores e pranziamo alla Taverna della Casa do Alentejo dove assaggiamo un piatto molto particolare: la Farineira de Alentejo.
Torniamo poi all’Emporium Suite, ritiriamo i bagagli e andiamo a fare il check-in al Lisbon Art Stay.
Visto che ha smesso di piovere per pochissimo riusciamo ancora a goderci il tramonto per poi andare tornare alla fondazione Saramago ad assistere alla conferenza dedicata a César Manrique visto che il 2019 ricorreva il centenario dalla sua nascita. La conferenza era in Portoghese ma alcuni ospiti per fortuna erano spagnoli e qualcosa abbiamo capito anche noi: ma non era importante capire, per noi era importante essere lì con Pilar del Rio (moglie di Josè Saramago) e tante persone a ricordarlo! Un legame fortissimo quello tra Saramago, Manrique e noi. Per tutti e quattro però è un legame nato nella stessa isola: Lanzarote. E’ stato proprio grazie a quel viaggio a Lanzarote che che è nata in noi la voglia di Portogallo: per vedere da vicino le terre tanto raccontate e amate da Josè Saramago!
5. Lisbona – Sintra – Lisbona
Oggi giornata dedicata a Sintra; per fortuna non piove! Siccome il treno (compreso nella carta Viva Viagem) parte dalla stazione di Rossio ne approfittiamo per cambiare location per la colazione e andiamo alla famosa Fábrica da Nata in Praça dos Restauradores (a due passi dalla metro Rossio). Devo dire che per quanto famosa e i pasteis de nata siano buoni preferisco la Pasteleria de Guadalupe (più semplice, più economica e con più scelta di paste con cui fare colazione).
Prendiamo il treno che, in soli 30 minuti, arriva a Sintra.
Dalla stazione di Sintra, decidiamo di andare a piedi al Castelo dos Mouros (Castello dei Mori) con una bella passeggiata tra i boschi. La passeggiata è veramente molto carina e la consiglio a tutti; piuttosto che aspettare l’autobus meglio andare a piedi.
Dal castello scendiamo verso il parco del Palácio Nacional da Pena, molto carino con i suoi laghetti, e poi risaliamo verso il palazzo che visitiamo anche internamente.
Tornati in paese ci fermiamo ad assaggiare una specialità di Sintra, la Queijadas, un dolce (simile a un Pastel de Nata) preparato con formaggio (requeijão), uova, latte e zucchero.
Rientriamo a Lisbona e ceniamo al ristorante Verde Minho dove facciamo una tipica cena portoghese a base di pesce accompagnata da Vinho Verde, il vino tipico portoghese che non è verde come si può pensare bensì bianco.
Tornati in camera compriamo i biglietti per il treno diretto a Porto per l’indomani mattina direttamente da telefonino con l’app della Comboios de Portugal (chiamata anche solo CP) a soli 25 euro a testa.
6. Lisbona – Porto
Come ultima colazione torniamo alla nostra (ormai è diventata nostra) Pasteleria de Guadalupe visto che la stazione dei treni di Santa Apollonia è raggiungibile a piedi in una decina di minuti dalla pasteleria.
In circa 3 ore e 30 siamo a Porto: treno comodissimo! L’arrivo alla bellissima stazione ferroviaria di São Bento è stata una sorpresa nonostante sapessimo cosa avremmo trovato. Quando ti trovi in quella stazione le cui pareti sono tappezzate di Azulejos non puoi far altro che fermarti a bocca aperta ad ammirarle. Peccato che dopo questa meraviglia ci aspetta un’altra sorpresa: la pioggia!
Seguiamo, sotto la pioggia, google maps che ci porta alla nostra sistemazione in riva al Douro. Ci fa passare in una strada bellissima ma scomodissima con i trolley perché piena di gradini e sotto la pioggia non è stata proprio il massimo, scopriremo ben presto che c’era un’altra strada più comoda ma Google non poteva sapere che avevamo i trolley appresso e pioveva! Dovrebbero aggiungere una nuova opzione: evita le scale!
La nostra sistemazione in riva al Douro
Arriviamo tutti bagnati al Red House By The River dove la proprietaria ci accoglie calorosamente mostrandoci tutto ciò che possiamo fare nella zona. Questo appartamento lo consigliamo a chiunque passi da Porto perché è veramente una chicca; si trova proprio di fronte al famoso Ponte Dom Luís I e vederlo illuminato dalla camera da letto è uno spettacolo! E poi è tutto a portata di mano: Piazza Ribeira con le sue case colorate e Gaia (la zona dei vini) si trova subito dall’altra parte del ponte.
Per cena, anche se piove a dirotto, andiamo in un ristorante consigliatoci dalla proprietaria della Red House: si tratta del O Bom Thaler: un locale non troppo turistico ma soprattutto con cucina tipica portoghese ed abbastanza economico. Abbiamo mangiato baccalà fritto, sardine grigliate con peperoni, patate e insalata. A seguire un dolce fatto con castagne e crema (nata). Mezzo litro di vinho verde: totale 33€
7. Porto
Usciamo preparati per la giornata piovosa: tutti e due con abiti in goretex per poter andare in giro senza ombrello e senza bagnarci. La giornata non promette nulla di nuovo: solo pioggia!
Prima di tutto colazione! E anche a Porto troviamo la nostra pasteleria preferita: si tratta di Castro; se passate da Porto andateci perché i Pasteis de Nata sono buonissimi!. E volendo, visto che la zona pasticceria si trova dietro una vetrata trasparente potete anche rimanere incantati (come me) dai pasticceri che li preparano.
Andiamo poi all’ufficio turistico di Visit Porto North che ci ha omaggiato della Porto.CARD per visitare la città di Porto: una tessera (doppia) per visitare alcuni musei gratuitamente e per utilizzare, senza limitazioni, tutti i trasporti della città per i tre giorni della nostra permanenza a Porto. Un gran bel regalo di compleanno!
Libreria Lello e Harry Potter
Visto che siamo in zona prima tappa a Porto è la Libreria Lello; una libreria che non è una libreria qualunque ma è uno dei luoghi che un fans di Harry Potter non può mancare. E’ infatti qui che J.K. Rowling ha tratto ispirazione per descrivere la scala del castello di Hogwarts.
Dato l’enorme afflusso turistico adesso l’ingresso alla libreria è a pagamento ma vi verrà rimborsato se acquistate un libro: noi ne abbiamo approfittato per comprare una versione speciale fatta stampare proprio dalla libreria Lello della storia di Pinocchio.
Per pranzo andiamo ad assaggiare una specialità di Porto al caffè Santiago che ha fatto di questa specialità rivisitata il suo cavallo di battaglia. Si tratta di una bomba calorica chiamata Francesinha Santiago: un toast doppio strato ripieno di carne, formaggio, salsiccia e una salsa di carne, ricoperto da altro formaggio fuso e un uovo all’occhio di bue, il tutto circondato da patate fritte.
Se decidete di andare al Caffè Santiago munitevi di santa pazienza perché ci sarà da fare la coda, soprattutto se andare nelle ore di punta. Appena arrivati vi chiederanno il nome e verrete richiamati poi in ordine di arrivo. Noi alle 15 abbiamo fatto una mezzo’oretta di coda.
Museo del vino e degustazioni di porto
Con la Porto.CARD visitiamo poi il Museo del Vino Porto. Questo museo l’abbiamo scoperto proprio solo perché era nella lista dei musei gratuiti con la Porto.CARD, altrimenti probabilmente non ci saremmo andati. Il museo è piccolissimo ma racconta attraverso filmati la produzione e la commercializzazione del vino: dalla raccolta nella valle del Douro, al trasporto fino all’arrivo al porto di Porto. Nei piani superiori si può apprendere come avveniva lo stoccaggio delle merci attraverso gli strumenti utilizzati per la misurazione e il controllo dei barili di vino che arrivavano al porto.
Per cena attraversiamo il ponte a piedi ed andiamo al Ristorante Dourum che si trova dall’altra parte del Douro (a Gaia). Questo ristorante non ve lo consiglio, nonostante le recensioni su Tripadvisor siano positive (ci siamo andati per questi). Poca scelta nei piatti preparati e per nulla economico.
Dopo cena facciamo la nostra prima degustazione di vino porto nel locale Prova dove, visto che era la prima volta, ci hanno spiegato le differenze tra i vari tipi di porto e ci hanno fatto provare un Ruby (più giovane e leggero) e un Tawny invecchiato 10 anni. Già dal primo assaggio abbiamo capito subito che io preferisco i Tawny mentre Gabri preferisce i Ruby.
8. Porto
Dopo la solita colazione alla Pasteleria Castro andiamo da Pasgelpan, un negozio che vende attrezzi per pasticceria e cake design, per comprare gli stampini originali portoghesi per poter preparare i Pastéis de Nata a casa. Ne abbiamo comprati 12 e appena rientrati a casa li ho subito fatti, non sono venuti tanto male ma sono meglio quelli delle pasticcerie portoghesi!
L’oceano e il Museo Serralves
Visto che è uscito qualche raggio di sole decidiamo di andare fino all’oceano, dove sfocia il Douro. Prendiamo l’autobus numero 200 che ci lascia proprio davanti al Forte São Francisco do Queijo: una fortificazione molto caratteristica che si trova in riva all’oceano Atlantico. Da lì camminiamo sulla spiaggia fino alla Praia da Luz dove ci fermiamo a mangiare sulla spiaggia approfittando dei pochi momenti di sole della nostra visita a Porto.
Nel pomeriggio andiamo al Museo Serralves: il museo di arte contemporanea di Porto che dal 2012 è considerato monumento nazionale. Nel museo si trova una collezione permanente, interamente dedicata ad artisti portoghesi degli anno dal 1960 al 1980, e alcune mostre temporanee. Se capitate a Porto la prima domenica del mese l’ingresso è gratuito dalle 10 alle 13, fateci un pensierino, soprattutto per il parco che noi non abbiamo visitato perché era già quasi buio quando siamo arrivati ma sembra che ne valga veramente la pena. Con la Porto.CARD si ha invece diritto allo sconto del 20% sul biglietto d’ingresso.
Per decidere dove cenare, visto che “casualmente” piove e non abbiamo voglia di bagnarci troppo, andiamo diretti al ristorante già provato la prima sera a Porto: andiamo da O Bom Thaler dove prendiamo una Pecanha con patate, verdure, riso e fagioli.
Usciti dal ristorante, visto che pioviggina solo, facciamo ancora un giro notturno sul ponte arrivando fino al Monastery of Serra do Pilar a Villa Nova de Gaia da cui si ha una bellissima vista sul Douro, sul ponte Dom Luís I e su gran parte della città.
9. Porto – Bergamo
Oggi facciamo un po’ di giri per lasciare i bagagli nella stazione della metro Trinidade perché alla Red House non ce li possono tenere e, siccome il volo è alla sera, non possiamo andare tutto il giorno in giro con i trolley (soprattutto con la pioggia). Scegliamo questa stazione per due motivi, il primo è che ci sono i lockerbox dove lasciare i bagagli (si pagano 2,50€ subito e il resto per recuperarli) e il secondo è che da lì partono i treni diretti all’aeroporto.
Da lì torniamo con i mezzi pubblici più una passeggiata in centro e andiamo poi a fare la solita colazione da Castro.
Continuiamo a passeggiare, visto che nel frattempo è anche uscito il sole, tra le case colorate di Piazza Ribeira per poi continuare con un tour guidato da Calem (una delle cantine più famose di Porto) seguito poi dalla degustazione di un porto fine white e un tawny reserva.
Passeggiamo ancora fino alla stazione di Sao Bento dove prendiamo la metro fino a Trinidade e da lì, una volta recuperati i bagagli, in neanche venti minuti arriviamo all’aeroporto.
Facciamo acquisti di un paio di bottiglie di porto al Duty Free e ritorno in Italia. Arriviamo a Bergamo alle 23 e poi ancora quasi tre ore di auto fino a casa.
Dettaglio Spese
Condividi questo articolo su Pinterest
Amiamo a tal punto il Portogallo che ci torniuamo praticamente ogni anno, e ogni anno diciamo che è la terra in cui vorremmo invecchiare. L’abbiamo girato in lungo e in largo, eppure Porto non abbiamo mai avuto modo o tempo di vederla. La prossima volta cominceremo proprio da li.
Anche io vorrei tornare per girarla in lungo e in largo. Con Lisbona e Porto ho solo iniziato a scoprire questa magnifica terra.
Hai fatto davvero un bel viaggio! Questi posti mi attirano tantissimo e credo che anch’io starei a fare foto alla Torre di Belem fino al tramonto… dal vivo deve essere magnifica! Spero di poter fare anch’io un viaggio simile al tuo?
Sono stata a Lisbona 3 anni fa e me ne sono completamente innamorata. Non ho visto ne Porto ne Sintra purtroppo, ma ho in mente di tornare presto.
Un bellissimo visggio msgnificamente raccontato, con quel mix che rende gradevole assaporare i luoghi diversi: l’arte, la cultura dei musei e quella delle tradizioni popolari, le suggestioni letterarie, il buon cibo. Mi è venuta una grande voglia di Portogallo!
Un’itinerario che seguirei volentieri anche io! Al più presto dovrò visitare questa parte del Portogallo. La mia prima volta in questo paese sono andata in Algarve e me ne sono innamorata!
A noi invece manca l’Algarve! Dobbiamo tornare in Portogallo non solo per l’Algarve ma anche per l’Alentejo.
Lisbona mi è piaciuta tantissimo che non vedo l’ora di tornarci. Sarà un buon motivo per ampliare la visita, per raggiungere finalmente Porto e qualche altra città nei dintorni. Il Portogallo è stata proprio una bella scoperta!
Il Portogallo on the road in auto era la meta per il nostro settembre, ma anche nel nostro caso il vento scombina i piani facendomi tornare a lavorare per dare una mano per la chiusura dell’azienda non si sa ancora quando, quindi chissà, magari faccio in tempo!
Proprio ieri stavo curiosando sul sito di Ryan Air per capire come usare un voucher che scade a breve, e tra le varie opzioni c’è anche il Portogallo. A dire la verità avrei pensato solo a Porto, sia per questioni di tempo (tre giorni), sia per comodità di orari dei voli. Però ora che leggo di Lisbona, la tentazione è forte. Una scelta difficile perché mi sembrano entrambe città bellissime. Mi sa che farò decidere a una moneta ;)
Ho amato Lisbona fin dal primo istante. Ci sono andata dopo aver visto il film ‘treno di notte per Lisbona’ e poi ho fatto anche delle escursioni a Sintra e Cascais. Riesco ancora a ricordare il sapore dei pasteis e della francesinha, quanto mi manca però mangiarli davvero!