Lanzarote: un viaggio pieno di scoperte
Scrivo questo primo post sull’isola di Lanzarote mentre siamo ancora sul volo di ritorno verso l’Italia. Sarà il primo di molti perché non ne basta uno solo per raccontarvi tutto quello che quest’isola ci ha lasciato e che ci rimarrà per sempre nel cuore.
Lanzarote è una delle 7 maggiori isole dell’arcipelago delle Canarie e tra esse è quella che ho scelto per questa vacanza a ‘sorpresa’ per Gabri (anche se un po’ l’aveva capito, poi magari ci racconterà lui da cosa). Ho scelto Lanzarote un po’ perché due nostri amici ne erano tornati innamorati e tra tutte le isole da loro visitate per loro è stata la più bella, un po’ perché leggendo in giro sul web mi era sembrata quella più azzeccata per il tipo di vacanza che facciamo solitamente.
Il nostro modo di viaggiare preferito è on the road!
Anche a Lanzarote abbiamo quindi noleggiato l’auto (il noleggio più economico nella storia dei nostri viaggi: 72 euro x 7 giorni!) e girato l’isola in lungo e in largo (Lanzarote è un’isola di circa 25 km di larghezza x circa 70 km di lunghezza) e siamo riusciti comunque a percorrere quasi 1000 km in soli 7 giorni.
Le caratteristiche peculiari di Lanzarote
Le mete giornaliere sono state tutte decise dal meteo: alzi gli occhi al cielo, guardi le nuvole, cerchi di capire dove si spostano e tu? Vai dalla parte opposta! Quindi i quasi 1000 km sono dovuti al fatto che abbiamo fatto su e giù per l’isola innumerevoli volte passando e ripassando davanti al Monumento al Campesino, al Jameo de Agua, a Yaiza e Uga e ogni volta che facevamo una strada nuova ci stupivamo di non averla già fatta prima.
In soli 7 giorni abbiamo imparato a girare tutte le strade dell’isola, almeno io, Gabri guidava.
Abbiamo anche camminato tanto: 63 km, non tanto come avremmo voluto per via del maltempo che imperversava in Europa e che marginalmente ha colpito anche le Canarie: la mattina in cui avremmo dovuto fare la “Routa de Tremesana” prenotata dall’Italia un mese prima è stata cancellata perché pioveva a dirotto.
Dai chilometri percorsi a piedi e in auto avrete capito che la nostra non è stata una vacanza di relax in spiaggia ma abbiamo voluto vivere l’isola alla ricerca delle sue caratteristiche: geologiche, agricole, culinarie, tradizionali, architettoniche e letterali.
Geologiche
Lanzarote per chi non lo sapesse “es un isla volcánica”: è un’isola vulcanica. La lava è ovunque e grazie ad essa è l’isola che è e che tutti noi amiamo.
Agricole
L’agricoltura e in particolare la viticoltura si è trasformata dopo l’eruzione del Timanfaya del 1730-1736 e questo tipo di coltivazione è unico al mondo.
I vini prodotti a Lanzarote ricevono ogni anno premi internazionali, in particolare il Muscatel e la Malvasia vulcanica.
Lungo le strade di Lanzarote si trovano numerosi riferimenti alla coltivazione dell‘Aloe Vera (Barbadensis): le proprietà benefiche di questa pianta sono riconosciute da secoli. È facile imbattersi in uno dei musei presenti sull’isola che descrive i poteri curativi della pianta e ovviamente permette di acquistare i prodotti derivati.
Culinarie
Si potrebbe pensare che in una piccola isola si mangi solo pesce, in realtà non è così. Il pesce lo sanno cucinare molto bene (fanno anche un’ottima paella) ma Lanzarote ha una tradizione contadina che conta molti piatti tipici tra cui le papas arrugadas con il mojo verde e rosso, i formaggi di capra, il gofio, i garbanzos e molti altri: tutti da assaggiare!
Tradizionali
Durante la nostra permanenza abbiamo potuto assistere al Festival carnevalesco della città di Teguise. La manifestazione ha raccolto più di 600 anni di tradizioni Canarie rappresentando nella serata le più significative.
Qui abbiamo potuto notare diverse similitudini con altre maschere tradizionali per esempio i Carneros dell’isola di El Hierro ci hanno ricordato i Krampus dell’Alto Adige: molto simili nell’aspetto (maschere di animali con le corna e pelliccia) e nel comportamento (spaventano i bambini agitando fruste o catene).
Architettoniche
L’artista César Manrique ha fatto si che Lanzarote non venisse cannibalizzata dalla costruzione selvaggia riuscendo ad integrare la modernità al panorama vulcanico preservandone la naturalità. La sua impronta è presente in tutta l’isola.
Letterali
Abbiamo conosciuto José Saramago (scrittore portoghese vincitore del premio Nobel per la letteratura). Conosciuto non di persona perché purtroppo è morto. Abbiamo visitato però la sua casa e la sua immensa biblioteca, abbiamo preso il caffè nel suo patio, camminato nel suo giardino, abbiamo avuto anche l’onore di partecipare ad una serata per la celebrazione del 25° anno della fondazione di casa Saramago in cui era presente sua moglie Pilar del Rio.
Al termine della giornata era come se l’avessimo conosciuto personalmente nonostante non avessimo letto nessun suo libro.
Ora continuo il mio viaggio un po’ nostalgico verso casa leggendo il mio primo libro, in sua compagnia. Come diceva Saramago, nei libri ci sono le persone che li hanno scritti, i libri sono vivi!
Riporto questa sua frase che descrive molto bene quello che è il nostro pensiero sul viaggio:
Il viaggio non finisce mai … Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.
tratto dal libro “Viaggio in Portogallo” di Josè Saramago
Hasta pronto Lanzarote!
Noi abbiamo scoperto quest’anno le Canarie con Tenerife e siamo rimasti incantati. Lanzarote è tra le prossime mete previste. Mi vado a leggere gli altri post sull’isola.
Noi invece dopo Lanzarote (di cui ci siamo innamorati) vorremmo andare a Tenerife.
Tenerife ci è davvero piaciuta! Nostro figlio se ne è innamorato!
Mi piacerebbe tornare alle Canarie.. Anni fa andai a Tenerife, ora sceglierei più Lanzarote, più piccola, meno turistica e tutta da scoprire.
Vai! È bellissima!