Umm Qais: una delle decapoli dimenticate della Giordania
Chi organizza un viaggio in Giordania include, ovviamente Petra e il Wadi Rum, spesso senza tralasciare una ‘nuotata’ nel Mar Morto e, chi vuole vedere una delle città della Decapoli, sceglie Jerash (l’antica Gerasa) ma molti non sanno che in Giordania c’è n’è una forse ancora più bella, la dimenticata Umm Qais.
Le Decapoli romane
Decapoli, in greco antico significa “dieci città”, così venivano chiamate le dieci città dell’Impero Romano collocate presso la sua frontiera con il Medio Oriente, città delle attuali Siria, Israele e, ovviamente, visto che parliamo di Umm Qais, dell’attuale Giordania.
In Giordania l’impero romano aveva fondato più città: Philadelphia (che non è in America ma è l’antico nome della capitale della Giordania, Amman), Pella (ad est di Irbid), Gerasa (Jerash), la scomparsa Raphana (di cui si sa ben poco e si ipotizza che si trovi a nord di Umm Qais) e, naturalmente, Gadara (Umm Qais).
Mentre le altre 5 città romane si trovano tra Siria e Israele e sono:
- Scitopoli, l’attuale Beit She’an in Israele, città che molto importante per l’Impero Romano per la sua posizione geografica, all’incrocio tra la valle del Giordano e la piana di Jezreel (Esdraelon);
- Canatha, oggi Qanawat, un villaggio siriano che sembra si possa identificare con la biblica Kenath
- Dion, di cui non si sa molto, basandosi sulla letteratura, prove epigrafiche e numismatiche, gli storici sembrano identificare Dion con Tell al-Ash’arī nel sud della Siria.
- Sussita (o Hippos in greco) è situata su una collina alle pendici delle alture del Golan che si affaccia sul Mar di Galilea ed oggi si trova nella zona demilitarizzata tra Siria e Israele.
- per l’ultima città delle Decapoli non serve presentazione, in quanto si tratta di Damasco, attuale capitale della Siria.
Umm Qais, l’antica Gadara
Umm Qais è situata a 110 km a nord di Amman, a circa 10 km dal confine tra Israele, Siria e Giordania, su un ampio promontorio con una magnifica vista sul fiume Yarmouk, sulle alture del Golan e sul lago di Tiberiade.
Anticamente Umm Qais era conosciuta come Gadara, anche se il nome Gadara sembra essere di origine ebraica. Il nome dato dai romani a questa città fu Antiochia Semiramide e Seleucia, per gli amici solo Antiochia.
L’antica Gadara era situata in una posizione strategica. Allacciata da una serie di rotte commerciali chiave che collegavano la Siria e la Palestina, Gadara si trasformò, nel tempo, in una delle più brillanti città della Decapoli.
Fiorì intellettualmente durante il regno di Augusto. Grazie alla sua atmosfera cosmopolita, attrasse in città numerosi studiosi universitari ma anche scrittori, artisti, filosofi e poeti. Proprio qui nacquero alcune tra le più importanti figure storiche come Menippo (filosofo e scrittore di satire), Meleagros (filosofo e poeta), e Teodoro (teorico della retorica che fu anche maestro di Tiberio).
Questa antica città era poi anche uno dei luoghi preferiti dai romani in vacanza perché si trovava nelle vicinanze delle sorgenti termali di Gadara, Hamat Gader.
Dove si trovano oggi le terme di Hamat Gader?
Essendo proprio vicinissime ai confini di Siria, Israele e Giordania le terme Hamat Gader sono state a lungo contese dai tre stati confinanti. Questo non tanto per le terme quanto per le alture di Golan su cui esse si trovano.
Nel 1923 furono creati nuovi confini tra i paesi in conflitto collocando Hamat Gader, all’interno della Palestina.
Dopo la guerra d’indipendenza israeliana del 1948, venne creata una zona demilitarizzata lungo le alture del Golan tra Siria e Israele per cui fino al 1967 le terme di Hamat Gader rimasero abbandonate nella zona demilitarizzata tra Israele e Siria.
Durante la Guerra dei Sei Giorni del 1967, la Siria attaccò Israele proprio sulle alture del Golan ma invece di guadagnare terra fu respinta oltre la zona demilitarizzata e Israele conquistò le alture del Golan incluse le terme di Hamat Gader.
Dal 1967 le alture del Golan, comprese le Hamat Gader, si trovano in territorio israeliano.
Se quindi volete andare a rilassarvi alle terme di Hamat Gader, dovete trovarvi in Israele (non in Giordania). Qui c’è anche un meraviglioso hotel con spa, lo Spa Village at Hamar Gader dove il relax è assicurato!
Come raggiungere Hamat Gader?
Se cercate su Google Hamat Gader potete vedere quanto vicino sia ad Umm Qais ma per raggiungerlo bisogna necessariamente tornare indietro e attraversare il confine segnato dal fiume Giordano, che separa Israele dalla Giordania. Il confine si passa attraversando il ponte Sheik Hussein. La procedura è molto semplice, basta avere il passaporto valido per almeno sei mesi, e il visto viene fatto sul momento. L’unico limite è il fatto che non si può attraversare il confine con un auto a noleggio!
Un po’ di storia di Gadara
La nascita della città di Gadara si perde nella notte dei tempi, quel che è certo è che il primo scritto su Gadara è dello storico greco Polibio che la descrisse sotto il controllo tolemaico già nel VII secolo a.C.
Nel 218 a.C. il sovrano seleucide Antioco III la conquistò e la nominò, con chissà quale fantasia, Antiochia e Seleucia.
Nel 63 a.C. arrivò Pompeo che la annesse alla Decapoli. In Giordania però i romani non avevano pieni poteri perché i Nabatei (che avevano la loro capitale a Petra) controllavano tutte le rotte commerciali fino a Damasco. Marco Antonio inviò quindi il re Erode il Grande ad indebolire i Nabatei. Dopo una lunga guerra, non senza colpi di scena, e solo grazie al terremoto che decimò l’esercito di Malo I, re dei Nabatei, Erode vinse la guerra e i Nabatei rinunciarono al controllo della la zona nord della Giordani. Nel 30 a.C. in segno di apprezzamento per il suo atto di valore, il senato Romano ricompensò Erode con Gadara.
La città raggiunse il suo apice di prosperità nel II secolo d.C. quando sorsero nuove strade colonnate, templi, teatri e bagni pubblici ed alcuni filosofi greci la paragonarono persino ad Atene, centro creativo dell’ellenismo nell’antico Vicino Oriente.
Durante il VI secolo iniziò il declino della città, iniziò ad essere abbandonata, nel 636 d.C ci fu uno scontro militare tra bizantini e arabi musulmani e successivamente, nel 747 d.C., un violento terremoto che la distrusse completamente. Oggi quel che è visibile ad Umm Qais è solo una minima parte di quella che era la magnificenza dell’antica Gadara, ma già così ci si può fare un’idea di come doveva essere agli antichi splendori.
Umm Qais, il sito archeologico
Le rovine dell’antica Gadara coprono un’area di circa 1600 metri da est a ovest e circa 450 m da nord a sud. Nell’area visitabile dell’acropoli ci sono la Necropoli, i due teatri, i negozi, la strada principale colonnata, i bagni pubblici, il ninfeo, i resti delle porte occidentali con le loro torri e il mausoleo nord.
L’arteria principale che attraversava la città, il decumano, è percorribile ancora oggi ed è tuttora lastricata. Un tempo collegava Gadara con altre città della zona come Abila e Pella. Divideva anche la città in due settori, uno più piccolo a nord e uno più grande a sud. Le strade più piccole che intersecavano il decumano formavano i classici isolati rettangolari delle città romane (se siete di Torino li conoscete bene).
Lungo la strada colonnata si trovano le rovine del Ninfeo, un complesso termale ed un mausoleo romano ben conservato. Non molto lontani si trovano anche i resti di quello che un tempo era un Ippodromo, la Terrazza, che ospita un cortile, una chiesa e una basilica.
Ultimo, ma non meno importante, abbiamo lasciato il teatro occidentale; uno dei tre teatri utilizzati dagli abitanti di Gadara. Ce n’era uno più grande a nord della città (oggi per lo più invaso dalla vegetazione) ed uno ad Hamat Gader (vicino alle terme).
Il teatro romano occidentale è sopravvissuto fino a noi nonostante il terremoto del VIII secolo. Costruito su tre piani in pietra basaltica nera, questo teatro in origine era in grado di ospitare più di 3.000 spettatori. E’ una della strutture più imponenti e meglio conservate di tutto il sito archeologico. Già solo il teatro merita la visita ad Umm Qais!
Quando visitare il sito di Umm Qais e dove dormire
Tutto il complesso archeologico è visitabile in poche ore ed è poco frequentato quindi potete scegliere qualsiasi giorno e qualsiasi orario.
Noi però vi consigliamo di andarci allora di apertura del sito, quando il sole è appena sorto, le luci sono basse all’orizzonte e le rovine rivivono di un alone di mistero e di autenticità che solo le luci del sole le possono donare. Sarete poi quasi sicuramente gli unici visitatori e potrete gustarvi la città in tranquillità immaginando di essevi catapultati in un’atra epoca.
Se riuscite ad includere l’antica Gadara al vostro itinerario di viaggio in Giordania, vi consigliamo di arrivare ad Umm Qais alla sera. Potete passare lì la notte per essere pronti per entrare al sito alle 8:00, ora di apertura dell’area archeologica. Se avete ancora del tempo a disposizione, vi consigliamo di visitare anche il museo locale (compreso nel prezzo). Il museo ospita, tra l’altro, alcune delle statue rinvenute nel sito, come la statua in marmo bianco di Tyche (la dea della fortuna).
Come sistemazione per la notte vi consigliamo il B&B Beit al Baraka. E’ il B&B in cui siamo stati anche noi e dove abbiamo fatto la nostra prima colazione tutta a base di piatti tipici, una bontà!
Quanto costa visitare il sito di Umm Qais e come raggiungerlo
Il sito archeologico di Gadara e il museo di Umm Qais sono visitabili con un unico biglietto di ingresso di 5 JD (circa 7 euro). Se avete acquistato, o acquisterete, il Jordan Pass l’entrata al sito e al museo sono gratuite. Per saperne di più sul Jordan Pass, quando costa e quando conviene farlo, leggete il nostro articolo.
Se siete in auto potete raggiungere Um Qais da Amman in circa 2 ore. Se non avete noleggiato un mezzo, raggiungere il sito dell’antica Gadara può essere un po’ difficoltoso (e costoso). C’è un bus della compagnia JETT che va da Amman a Irbid per pochi dinari giordani ma da lì dovete poi prendere un taxi fino a Umm Qais. Non essendo quest’ultima una tappa molto turistica aspettatevi dei prezzi un po’ elevati.
Leggere questo articolo mi ha riportato indietro nel tempo, quando per l’esame di Archeologia delle province romane, ho studiato anche Antiochia (ma solo per gli amici ahaha). Purtroppo non sono mai stata in Giordania, ma spero che un giorno riuscirò a visitare questa meraviglia!