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    • La Transfagarasan e gli orsi dei Carpazi
      20-01-2022
    Sei qui: Destinazioni > Europa > Romania > La Transfagarasan e gli orsi dei Carpazi

    La Transfagarasan e gli orsi dei Carpazi

    Ultimo aggiornamento il 02/01/2023

    Quando abbiamo deciso di andare in Romania, per uno dei nostri classici viaggi on the road, la prima cosa che abbiamo fatto è stata fissare una tappa sui Carpazi e più precisamente avevamo deciso di percorrere tutti i 151 km della Transfagarasan: la strada panoramica più bella della Romania.

    Quello che ancora non sapevamo è che la tappa sui Carpazi si sarebbe trasformata in una delle più belle di tutto il viaggio in Romania.

    In questo articolo vi raccontiamo com’è andata, perché ci siamo innamorati dei Carpazi e perché è una tappa da non perdere in un viaggio on the road in Romania.

    Contenuto dell'articolo nascondi
    Le altre strade panoramiche della Romania
    Le Transalpina
    Le Transrarau
    Le Transbucegi
    La Transfagarasan
    Quando si può percorrere la Transfagarasan
    Come percorrere la Transfagarasan: da nord a sud o da sud a nord?
    In quanto tempo si percorre la Transfagarasan
    Cosa vedere sulla Transfagarasan
    Il nostro primo incontro con gli orsi dei Carpazi
    L’allerta orsi sul telefonino
    Il nostro secondo incontro con gli orsi dei Carpazi
    Il lago e la diga di Vidraru
    Il castello di Poenari: il vero castello di Vlad

    Le altre strade panoramiche della Romania

    Così come in italiano, anche in rumeno, la parola Trans, essendo di origine latina, significa “al di là, attraverso”. I nomi delle strade panoramiche rumene, quelle che attraversano passi di montagna e foreste, iniziano tutte con il prefisso Trans come la Transalpina, la Transrarau, la Transbucegi e, ovviamente la strada di cui vi parliamo qui: la Transfagarasan.

    Le Transalpina

    La TransAlpina è la strada più alta della Romania e raggiunge i 2145 m al Passo Urdele. Deve il suo nome dalla parola latina “Transalpina” che significa la terra al di là delle montagne, come veniva chiamata nei testi antichi e nelle mappe latine.

    La Transalpina è anche soprannominata “King’s Road” perché, dopo essere stata costruita nel 1938, il re Carlo II di Romania l’ha inaugurata percorrendola, accompagnato dalla famiglia reale, in un viaggio on the road della Romania.

    Le Transrarau

    La Transrarau attraversa le montagne della Moldavia, e collega la Valle Bistrita (da Ciril) e alla Moldova (a Pojorâta). E’ anche chiamata la Strada del Tesoro dalla popolazione locale per una leggenda legata al tesoro del sovrano moldavo Peru Rares che sembra sia ancora sepolto sotto i monti Rarau.

    La Transrarau è da percorrere, oltre che per arrivare più velocemente in Bucovina dalla Moldova, soprattutto per raggiungere Pietrele Doamnei dove si trova una delle forme geologiche più belle di tutti i Carpazi: la Lady’s Rock. Si tratta si un gruppo di tre torri calcaree, situate a circa 1600 metri di altitudine, che raggiungono i 70 metri di altezza. Dalla Transrarau le torri di Pietrele Doamnei si possono ammirare chiaramente attraverso le fitte foreste di conifere.

    Panorama dalla Transrarau: Pietrele Doamnei in lontananza

    panorama dalla transrarau

    Le Transbucegi

    La Transbucegi, chiamata anche Drumul Babelor (la strada per le Antiche Dame), attraverso sentieri tortuosi e panorami mozzafiato, è la strada che va da Sinaia fino al Bucegi National Park. Qui è possibile fare decine di escursioni immersi nella natura dei Carpazi e a Sinaia si trova il bellissimo Castello di Peleș, uno tra i più belli in Europa. Sicuramente il castello che non dovete assolutamente perdere se scegliete di visitare la Romania.

    La Transfagarasan

    La Transfăgărășan (classificata come DN7C) è una strada lunga in totale 151 chilometri, di cui una buona parte su strada di montagna (anche se interamente asfaltata), che collega Fagaras in Transilvania con il sud della Romania, la Valacchia.

    Fu costruita per volere del dittatore Ceauşescu, tra il 1970 e il 1974, per permettergli una più rapida fuga attraverso i Carpazi in caso di un’ipotetica invasione sovietica. Come ben sappiamo non è mai servita per questo scopo ma oggi è diventata la strada più percorsa di tutta la Romania sia dai turisti stranieri che dai rumeni.

    transfagarasan

    Quando si può percorrere la Transfagarasan

    Purtroppo la Transfagarasan non è percorribile tutti i giorni dell’anno. Se volete assolutamente percorrere la Transfagarasan durante il vostro viaggio in Romania dovete necessariamente andare in estate perché resta chiusa per gran parte dell’anno.

    Attraversando la catena montuosa dei Carpazi e superando i 2000 metri del Lago Balea è molto facile trovare la neve anche a fine maggio per cui viene aperta solo quando percorribile senza pericolo.

    Solitamente è aperta da metà/fine Giugno a fine Ottobre ma controllate sempre sul sito ufficiale quali sono le date di apertura.

    Al momento è chiusa e la prossima data di apertura della Transfagarasan è prevista per il 15 giugno 2023.

    La strada viene chiusa anche di notte, dalle 22:00 alle 6:00, perché potrebbe essere pericolosa sia per i tratti più tortuosi e sprovvisti di barriere che per evitare spiacevoli incontri/scontri con gli orsi che vivono liberamente tra i Carpazi.

    Come percorrere la Transfagarasan: da nord a sud o da sud a nord?

    La Transfagarasan si può percorrere in entrambi i versi. Tanti consigliano di percorrere la Transalpina da sud verso nord mentre la Transfagarasan da nord verso sud in modo da fare quasi un anello se si vogliono percorrere entrambe partendo dalla capitale, Bucarest,

    La parte più bella della Transfagarasan, quella tutta tornanti e con i panorami mozzafiato che la rendono una delle strade più belle del mondo, si trova nella parte a nord ed è lunga meno 30 di chilometri.

    Il resto del percorso è immerso nei boschi dei Carpazi per cui non ci sono molti momenti in cui potersi affacciare verso la valle e godere di panorami spettacolari. La strada è tutta asfaltata e forse è questo il motivo per cui a noi non è sembrata così spettacolare come invece hanno fatto le tortuose strade sterrate del Kirghizistan.

    In quanto tempo si percorre la Transfagarasan

    Se non avete tanto tempo a disposizione potete anche percorrere tutta la Transfagarasan in un giorno. Partite presto la mattina ma fate benzina mi raccomando perché non ci sono benzinai nel tratto da Cârța (ingresso nord) a Curtea de Arges (quasi alla fine della Transfagarasan) quindi per circa 150 chilometri. Chi arriva da Sibiu può fare rifornimento in città mentre chi  arriva da Brasov o Fagaras può fare rifornimento al benzinaio che si trova tra Fagaras e Cârța.

    Se avete più tempo a disposizione noi vi consigliamo di fare tutto con più calma e fermarvi a dormire in una cabana sulla Transfagarasan. Le cabane sono delle strutture in legno simili a dei cottage o a delle baite di montagna. In Romania le cabane si trovano soprattutto in montagna e sulla Transfagarasan ne troverete parecchie. Vi consigliamo però di prenotare almeno qualche giorno prima per essere sicuri di trovare posto perché sono sempre molto frequentate.

    Noi siamo stati alla Cabana Zimbru che si trova a pochi chilometri da Arefu e dalla diga di Vidraru. L’accesso alla cabana è dalla strada. Le camere, ognuna sembra una piccola baita, sono situate qualche metro più in basso e sono accessibili da una scalinata. Continuando a scendere, dalla stessa scalinata, si raggiunge un piccolo laghetto di pescatori dove è possibile fare una bella passeggiata nel bosco.

    Alla Cabana Zimbru c’è anche un ristorante. Anche se non è niente di speciale meglio restare in zona per non doversi spostare di notte, potrebbe essere pericoloso visto che di notte gli animali selvatici tendono ad attraversare la strada più frequentemente.

    La Cabana Zimbru vista dal laghetto

    cabana zimbru

    Laghetto ai piedi della Cabana Zimbru

    laghetto cabana zimbru

    Cosa vedere sulla Transfagarasan

    Partendo da Nord a Sud prima di arrivare all’incrocio con la Transfăgărășan, arrivando da Brasov, vi consigliamo di fermarvi a Fagaras. Se dovete ancora prenotare da dormire vi consigliamo di andare a Casa Hintz, un bellissimo hotel che si trova nel centro cittadino. Il miglior hotel in cui abbiamo soggiornato in Romania.

    E’ la casa-laboratorio, finemente ristrutturata, di uno degli orologiai più famosi di tutta la Transilvania: Eugen Hintz. Grazie alla collaborazione ottenuta con i marchi svizzeri più famosi, l’orologiaio Hintz acquistava da loro i pezzi di ricambio e creava i suoi personali modelli di orologi proprio in questa casa di Fagaras.

    Per gli appassionati di orologi: da pochissimo è stato creato un orologio svizzero in edizione limitata proprio ispirato a Eugen Hinz: il Peren Watches Hintz.

    Se arrivate a Fagaras ma non vi fermate a dormire qui passate comunque a visitare la Fortezza e la maestosa Cattedrale ortodossa di San Giovanni Battista con il bellissimo tetto dorato che non passa per niente inosservato. Molto bello e interessante anche l’interno.

    Poco prima di arrivare sulla Transfagarasan fermatevi a visitare il misterioso monastero cistercense di Carta, la più antica cattedrale gotica dell’Europa orientale.

    Monastero Cistercense di Carta

    Monastero di Carta

    Il nostro primo incontro con gli orsi dei Carpazi

    Continuando sulla Transfagarasan è facile ritrovarsi faccia a faccia con una famigliola di orsi bruni, fate attenzione! Sui Carpazi vivono più di 6.000 orsi, quasi il 40% degli orsi presenti in tutta Europa. E’ quindi molto facile trovare un orso sulla Transfagarasan nei punti in cui attraversa i boschi.

    Noi li abbiamo incontrati due volte. La prima volta era sera, avevamo già percorso la parte più bella della Transfagarasan e ci stavamo dirigendo verso la Cabana Zimbra, dove avremmo pernottato. Ad un certo punto abbiamo notato due macchine ferme sul bordo strada e, come noi, si stavano fermando altre auto. Abbiamo capito che c’era qualcosa dietro le auto e, ad un certo punto, abbiamo visto gli orsi! Dalle prime auto, ferme sul ciglio della strada, alcune persone lanciavano cibo agli orsi.

    Questa è una di quelle cose assolutamente da non fare, mai dargli da mangiare! Non solo perché non è sicuramente cibo adatto a loro. Quando gli animali selvatici capiscono che l’uomo è fonte di cibo smetteranno di cacciare e cercheranno la maniera più semplice per cibarsi diventando anche molto pericolosi per l’uomo.

    Quando abbiamo visto la scena abbiamo preferito allontanarci. C’erano già troppe auto ferme davanti agli orsi, potevano anche diventare pericolosi… e poi non avevo la macchina fotografica a portata di mano per fargli un bel primo piano….

    orsi dei Carpazi sulla Transfagarasan

    L’allerta orsi sul telefonino

    La sera, alla Cabana, scopriamo per la prima volta il sistema di allerta orsi che hanno implementato in Romania.

    Mentre stavamo cenando tutti i cellulari degli ospiti del ristorante hanno iniziato a suonare all’unisono. Noi ci siamo guardati straniti e, con in mano il cellulare che non smette di suonare e, anzi, trasmette anche un messaggio, scritto in rumeno, che allerta di qualcosa. Quando finalmente ha smesso di suonare, l’abbiamo tradotto e capito che il messaggio indicava di fare attenzione agli orsi in una determinata zona della Transfagarasan. Probabilmente è la stessa la zona in cui, poco prima, noi avevamo avvistato gli orsi!

    messaggio allerta orsi

    Il nostro secondo incontro con gli orsi dei Carpazi

    Il giorno successivo siamo usciti di prima mattina dalla Cabana direzione sud. Dopo pochi chilometri incontriamo una famigliola di orsi ferma sul ciglio della strada. Erano tranquilli, noi un po’ meno, ma ci siamo fermati lo stesso. Eravamo solo noi, mamma orsa e tre cuccioli.

    Questa volta eravamo preparati, io avevo la macchina fotografica con teleobiettivo a portata di mano e sono riuscita a fargli un bel servizio fotografico. Gabri con il piede sull’acceleratore pronto a scappare in caso di pericolo e io con il finestrino abbassato a scattare fotografie.

    La famigliola di orsi è stata tranquilla anche se ogni tanto la mamma si alzava, annusava l’aria in cerca di odori di pericolo e poi si risiedeva a giocare con i cuccioli. Saremo rimasti per una mezz’oretta buona poi quando, un auto che giungeva da sud, ha visto la scena e si è fermata anch’essa noi abbiamo preferito andare via.

    Abbiamo così proseguito verso il lago artificiale formato dalla diga di Vidraru. Dopo pochi minuti sul lago abbiamo ricevuto di nuovo l’allarme orsi sul cellulare (facilmente erano gli orsi che avevamo appena lasciato).

    PrecSucc
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    orsi dei Carpazi
    mamma orsa
    orsi dei Carpazi sulla Transfagarasan
    orsi dei Carpazi

    Il lago e la diga di Vidraru

    Il lago Vidraru (in rumeno: Lacul Vidraru) è un lago artificiale creatosi nel 1965 con la costruzione della diga di Vidraru sul fiume Argeș.

    Sulla riva destra del lago, sul monte Plesa, si trova una gigantesca statua chiamata Energia. Essa rappresenta il mitologico Prometeo con i fulmini in mano, a simboleggiare l’elettricità che qui viene creata nella centrale elettrica sotterranea che si trova in prossimità del lago, a 104 metri di profondità.

    lago vidraru statua Energia

    E’ possibile salire agilmente fino ai piedi della statua grazie ai gradini di cemento creati appositamente. Da lì, nonostante il lago sia artificiale e non naturale, si può godere di un bellissimo panorama con i riflessi sul lago delle montagne circostanti.

    Quando siamo andati noi il Lago di Vidraru è stato il punto della Transfagarasan più affollato di turisti. Qui gli abitanti della zona vengono a praticare sport di ogni tipo, dalla pesca alle regate nautiche fino agli sport estremi come il bungee jumping dalla diga.

    Si possono anche fare gite sul lago con barche leggere noleggiate dal molo come pedalò, hydrobike, motoscafi e kayak. Inoltre, ogni ora ci sono crociere in barca, che permettono di ammirare le splendide montagne circondano il lago e vedere la statua di Prometeo in tutto il suo splendore.

    Lago di Vidraru fotografato dalla diga

    lago vidraru

    Il castello di Poenari: il vero castello di Vlad

    A pochi chilometri a sud dell’affollatissima diga di Vidraru si trova il Castello di Poenari, o meglio i resti di quello che è considerato il vero castello di Dracula perché qui ha abitato Vlad l’Impalatore, colui a cui Bram Stoker si è ispirato per il suo romanzo più famoso, Dracula.

    Inizialmente fu costruita un’unica torre, poi l’edificio fu sviluppato come rifugio o punto di osservazione da Vlad l’Impalatore, aggiungendo torri, mura e annessi. La Fortezza di Poenari era la residenza secondaria di Vlad. Qui si rifugiò quando, inseguito dai turchi, riuscì a confondere i suoi inseguitori facendo fece ferrare i suoi cavalli al contrario creando così delle tracce false.

    La fortezza di raggiunge dalla strada principale, la Transfagarasan, con una salita a piedi di 1480 gradini tra i boschi dei Carpazi. Di questo e altri castelli abbiamo parlato nell’articolo dedicato ai più bei castelli della Romania.

    castello di poenari

    Se state pensando di organizzare un viaggio in Romania, o se lo state già organizzando, prevedete di passare dalla Transfagarasan. Sarà una di quelle tappe indimenticabili che difficilmente vi deluderà soprattutto se, come noi, siete fortunati nell’avvistamento degli orsi. Mi raccomando però, fate attenzione, gli orsi sono animali selvatici e pericolosi. Anche se sembrano dei dolcissimi peluche, non dategli da mangiare e non cercate di avvicinarli. Godetevi il momento fotografandoli e ammirandoli da lontano… Buon viaggio o, come dicono in Romania, Drum Bun!

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    Io sono Claudia, sono io che organizzo i viaggi, che scelgo le mete (quasi sempre), che gestisco il blog e scrivo gli articoli che state leggendo.

    Gabri è colui che mi sopporta in viaggio come nella vita di tutti i giorni. A lui piace guidare per cui nei viaggi on the road è lui che guida e, ogni tanto, quando glielo lascio fare, è anche quello decide anche la meta.

    Insieme viaggiamo da più di 15 anni e dopo il nostro primo viaggio in Giappone abbiamo capito che, se siamo sopravvissuti in un paese in cui quasi nessuno parlava inglese e dove la maggior parte dei cartelli stradali erano in una lingua incomprensibile, potevamo viaggiare in qualsiasi posto avremmo voluto e così abbiamo fatto e continuiamo a fare.

    Insieme abbiamo vissuto il viaggio più importante della nostra vita: il viaggio in cui abbiamo deciso di sposarci a Las Vegas!

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