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  • Too Ashuu: il tunnel della morte in Kirghizistan
    28-11-2019
Sei qui: Destinazioni > Asia > Kirghizistan > Too Ashuu: il tunnel della morte in Kirghizistan

Too Ashuu: il tunnel della morte in Kirghizistan

Che sorpresa quando, mesi dopo essere tornati dal Kirghizistan, scopri che quello che hai attraversato, il Too Ashuu tunnel, i kirghisi lo chiamano Tunnel della Morte!

Per fortuna l’abbiamo scoperto una volta a casa e non prima di partire per il Kirghizistan altrimenti avrei avuto un po’ di timore ad attraversare questa trappola mortale.

Too Ashuu Tunnel

Il Tunnel Too Ashuu (in russo e kirghiso è scritto Тоо-Ашуу) è un tunnel di quasi 3 chilometri di lunghezza che si trova a 3.180 metri di altitudine sulle montagne del Kirghizistan. Il nome Too Ashuu significa letteralmente passo di montagna. Il passo, situato a 3.586 metri si trova un metro sopra il tetto del tunnel ed è situato tra le valli di Chuy, Kochkor, Suusamyr e Talas. Si trova a circa 120 chilometri da Bishkek sulla strada principale che porta da Bishkek ad Osh.

Perché è chiamato Tunnel della morte?

Il tunnel Too-Ashuu è famoso (in Kirghizistan, non da noi) per la sua scarsa ventilazione. Sono infatti la lunghezza del tunnel e i bassi livelli di ossigeno interni, dovuti all’altitudine, a creare un mix molto pericoloso. Il tunnel è infatti un luogo umido e soffocante dove a malapena si riesce a respirare.Se siete claustrofobici non fa per voi!

Immaginatevi di rimanere bloccati in mezzo al tunnel per delle ore!

Beh questo è quello che, purtroppo, è successo il 3 Agosto del 2001 dove 5 persone sono morte e molte altre sono finite in ospedale. E’ bastata un’auto guasta per far formare all’interno del tunnel una lunga coda di veicoli. Il livello di monossido di carbonio ha superato i limite causando così una serie di decessi per asfissia.

Al momento dell’incidente sembra che fossero già stati acquistati nove ventilatori ma non erano ancora stati installati. Come sempre succede, prima dell’incidente, erano già stati portati all’attenzione problemi di sicurezza ma non erano stati presi in considerazione. Solo dopo l’incidente sono state messe in atto una serie di misure atte a salvaguardare le migliaia di persone che ogni giorno attraversano questo tunnel. Se qualcuno vuole approfondire ho trovato questo documento (in inglese) in cui si parla del progetto. Parte del progetto è quello di terminare la nuova strada che da Bishkek porterà ad Osh attraversando il paese e che dovrebbe accorciare di molto l’intera tratta (noi ne abbiamo percorso quest’estate dei piccoli pezzi appena asfaltati).

La strada da Bishkek al Too Ashuu Tunnel

Se il tunnel è chiamato tunnel della morte non è tanto da meno la strada per arrivarci.

Considerate che questa è l’unica strada che, al momento in cui scrivo l’articolo, porta da Bishkek a Osh: le due principali città kighihise.

Il fatto è che i voli aerei sono pochi e comunque quasi tutte le merci viaggiano su grossi tir attraverso queste due città.

Bishkek si trova a 800 metri sul livello del mare mentre il tunnel a 3.150 metri di altitudine: sono 2.350 metri di dislivello! Dislivello che devono superare tutti, dalla motocicletta, all’auto e dall’autobus al tir con rimorchio. La strada ha pendenze tra il 6 e il 12 percento e si formano spesso lunghe code dietro ai tir.

Peccato che gli automobilisti kirghisi pensino di essere su un’autostrada nonostante questa sia invece una strada di montagna.

La loro guida è a dir poco spericolata! Sorpassi in punti in cui vige il divieto, in curva o dietro a tornanti dove non è possibile vedere chi sta sopraggiungendo dalla parte opposta. La velocità elevata non aiuta a frenare in tempo: anche se stai attento rischi un frontale al minuto!

Come ho scoperto dell’incidente del 2001?

Tutto è nato per caso, perché stavo cercando di capire come mai il giorno in cui siamo passati dal tunnel (Agosto 2019) ci siamo fatti quasi due ore di coda fermi al suo ingresso in compagnia di decine di tir kighisi e centinaia di auto. Sembrava di essere sulla Salerno-Reggio Calabria in piena estate!

Solo che a differenza della Salerno-Reggio Calabria qui lì non c’era nessuno che parlava la nostra lingua, ripensandoci forse sarebbe stato uguale anche sulla Salerno-Reggio Calabria… Scherzi a parte, non abbiamo potuto chiedere a nessuno come mai eravamo fermi davanti all’ingresso della galleria e non sapevamo nemmeno quando saremmo ripartiti. Dopo circa due ore, così come ci siamo fermati, siamo ripartiti e abbiamo attraversato il tunnel!

tunnel too ashuu

Durante tutto il viaggio ci siamo chiesti cosa fosse successo quel giorno e così, una volta a casa, ho cercato di capirlo.

Ho scoperto che, a parte l’incidente del 2001, dopo quel disastroso evento il governo kirghiso ha preso molte misure di sicurezza tra cui la manutenzione ordinaria del tunnel. Beh quel giorno siamo capitati nel bel mezzo della manutenzione. Lo scorso agosto, infatti, ogni giorno dalle 8:00 alle 9:30 e dalle 14:00 alle 15:30 il tunnel è stato chiuso per manutenzione ordinaria annuale al sistema di drenaggio e ventilazione, questa la notizia in inglese.

Se andate in Kirghizistan

Se dovete andare in Kirghizistan in Agosto e avete intenzione di percorrere questa strada magari chiedete a chi vi noleggia l’auto di verificare se sono previsti lavori di manutenzione della galleria. Purtroppo sul sito del Ministero dei Trasporti kirghiso non ci sono notizie in inglese ma solo in russo/kirghiso.

Se state organizzando un viaggio in Kirghizistan potete trovare qui tanti altri articoli su questa meravigliosa destinazione.

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8 commenti
  1. Bruna
    Bruna dice:
    29/11/2019 in 00:56

    Mmh ! Mi é venuta mal di pancia ….. ed ho pensato al viaggio in mongolfiera in Cappadocia …. bellissimo e spettacolare ma nello stesso tempo non vedevo l’ora di ritornare a terra , perdendo così un po’ di poesia !?E che dire quando tornata a casa ho scoperto che gli incidenti sono abbastanza frequenti ! É pur vero che se si sta a guardare tutti i rischi non ci si muoverebbe mai da casa ?Ciao ragazzi e soprattutto BUON COMPLEANNO CLAUDIA ???

    Rispondi
    • Claudia
      Claudia dice:
      02/12/2019 in 23:46

      Che poi a guardare le statistiche degli incidenti casalinghi uno dovrebbe stare a casa sì, ma senza fare nulla! Meglio girare il mondo! Grazie Bruna, anche per gli auguri!

      Rispondi
  2. Anna
    Anna dice:
    07/03/2020 in 17:33

    Wow, non so se è una fortuna averlo scoperto dopo o se magari si poteva evitare di passarci, ma immagino di no, se comunque ci passano in molti ogni giorno. E’ proprio vero però che in questi casi è un casino non sapere la lingua del posto e immagino che nessuno parlasse inglese… Posto che voi lo dicevate ridendo, ma mi è capitato anche in autostrada in Italia di rimanere incolonnata per un bel pezzo senza capire perché!

    Rispondi
  3. Daniela
    Daniela dice:
    07/03/2020 in 18:19

    Caspita che tragedia è stata! A me viene la claustrofobia solo a pensarci, però del resto se non ci sono tante altre alternative questo tunnel bisogna farlo per forza! Informazioni utilissime queste per chi deve intraprendere il viaggio!

    Rispondi
  4. francesca
    francesca dice:
    03/04/2020 in 11:48

    Credevo che il nome fosse dovuto a una leggenda locale, non a un fatto realmente accaduto, tipo “il ponte del diavolo” o cose del genere. Vi è andata bene, escluso il ritardo, dai!

    Rispondi
  5. Helene
    Helene dice:
    03/04/2020 in 20:37

    Mi sa che se mai andrò in Kirghizistan mi guarderò bene da attraversare questo tunnel. Ricordo però che anni fa quando dovevo attraversare il Tunnel del Gottardo, cercando notizie in rete mi erano comparsi come primi articoli quelli di un incendio che aveva causato una strage e considerando che i km erano circa 17, un po’ di timore mentre lo attraversavo c’era-

    Rispondi
  6. Silvia The Food Traveler
    Silvia The Food Traveler dice:
    16/04/2020 in 12:45

    Forse dopo tutto è stato meglio averlo scoperto dopo il “segreto” del tunnel! Mi ricorda vagamente la galleria del Colle di Tenda, tra Piemonte e Francia: ogni volta che ci devo passare mi prende un’ansia pazzesca perché è una galleria vecchissima, stretta e buia, e inizio a immaginare gli scenari più terribili.
    Mamma mia ma sono dei pazzi con quei sorpassi!

    Rispondi
    • Claudia
      Claudia dice:
      18/04/2020 in 10:27

      La Galleria del Colle di Tenda secondo me è più pericolosa del Tunnel in Kirghizistan. Forse lo penso solo perché più vicina a noi ma ho sentito che ci sono tanti incidenti all’uscita della galleria.

      Rispondi

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Io sono Claudia. Sono io che organizzo i viaggi, scelgo (quasi sempre) le mete, scrivo gli articoli che state leggendo e curo ogni dettaglio di questo blog. Da poco sono anche Travel Designer certificata: se avete bisogno di un viaggio su misura, ci sono io ad aiutarvi.

Gabri è colui che mi sopporta in viaggio e nella vita di tutti i giorni. A lui piace guidare per cui nei viaggi on the road è lui che guida e, ogni tanto, quando glielo lascio fare, è anche quello decide anche la meta.

Insieme viaggiamo da più di 20 anni e dopo il nostro primo viaggio in Giappone abbiamo capito che, se siamo sopravvissuti in un paese in cui quasi nessuno parlava inglese e dove la maggior parte dei cartelli stradali erano in una lingua incomprensibile, potevamo viaggiare in qualsiasi posto avremmo voluto e così abbiamo fatto e continuiamo a fare.

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