Quanto costa un viaggio in Cambogia
Lo so come primo articolo sulla Cambogia vi aspettavate qualcosa di diverso ma vorrei partire da questo, e cioè quanto costa un viaggio in Cambogia perché, a differenza di quello che ci aspettavamo, non è stato un viaggio così economico.
Le nostre spese
Noi abbiamo passato in Cambogia tre settimane tra Novembre e Dicembre 2022. Il viaggio l’abbiamo organizzato nel mese di maggio, quando abbiamo acquistato il volo e prenotato i primi pernottamenti nella capitale, Phnom Penh. I pernottamenti del resto del viaggio li abbiamo prenotati man mano che decidevamo dove spostarci.
Il nostro itinerario è stato questo:Phnom Penh, Battambang, Siem Reap, Kampot, Kep, Koh Rong Semloem, Phnom Penh.
Qui sotto vi riepiloghiamo quelle che sono state le nostre spese (in ordine decrescente di spesa). In totale abbiamo speso 3200 euro (in due) per tre settimane (volo compreso). Se per voi è tanto leggete comunque il nostro articolo, vi diciamo come fare per risparmiare ulteriormente.
Il volo
Dal post pandemia i prezzi dei voli sono molto aumentati ma se prenotate per tempo riuscite a trovare anche delle buone occasioni. Noi, acquistando il volo a Maggio per fine Novembre abbiamo speso 658 euro a testa per un volo andata e ritorno Milano-Phnom Penh con scalo a Singapore con la Singapore Airlines.
Per risparmiare potete pensare di prendere un volo su Bangkok (in Thailandia) ed entrare in Cambogia via terra.
Le sistemazioni
Il costo di un viaggio in Cambogia dipende da tanti fattori ma il primo, quello che incide di più, è con quale tipo di confort volete viaggiare.
La nostra spesa principale (dopo il volo) sono stati i pernottamenti: abbiamo speso 985 dollari per 18 notti. Se paragonate la cifra spesa all’Italia probabilmente direte che è poco, è vero, ma rispetto al costo della vita e degli stipendi cambogiani il costo dei nostri pernottamenti è una cifra altissima. Considerate che lo stipendio medio di un cambogiano oscilla tra i 160 e i 280 dollari al mese; potete così capire che 50 dollari a notte sono veramente tanti.
Noi però abbiamo dormito quasi esclusivamente in hotel selezionati su Booking con un punteggio superiore a 8 ma abbiamo visto che si trovano anche sistemazioni molto più economiche (anche a 10 euro al giorno). Uno dei posti in cui siamo stati, che aveva un ottimo punteggio su Booking, era un homestay (significa che era la casa di un cambogiano trasformata in struttura ricettiva).
Lì abbiamo pagato 43 dollari per 3 notti (compresa la colazione). Il punteggio su Booking era molto elevato, non per la struttura, ma per l’host che è stato veramente eccezionale.
La struttura era molto semplice, una tipica casa cambogiana simil palafitta in cui il materasso era poggiato sul pavimento di legno, c’era una tenda attorno al letto per proteggere dalle zanzare (bucherellata in più punti quindi non molto utile), un abajour e un comodino. Sul soffitto un ventilatore aiutava a non morire di caldo ma era l’umidità, senza aria condizionata, a farsi sentire tutta. L’ambiente era talmente unico che i vestiti erano sempre bagnati così come le lenzuola nel letto, Il bagno era esterno, al piano terreno, aveva il pavimento in cemento, la doccia (senza piatto doccia), il water e un lavandino. Tutto molto basic, talmente basic che quando siamo arrivati Gabri mi ha detto “ma dove mi hai portato?”.
Ma veramente l’host, Serim, è stato talmente speciale che alla fine, nonostante tutto, andare via ci è quasi dispiaciuto.
I trasporti
Solitamente noi viaggiamo noleggiando l’auto (siamo amanti degli on the road) ma in Cambogia è veramente molto difficile da fare. Innanzi tutto la patente Italiana non è valida per guidare in Cambogia per cui per prima cosa prima di partire, bisogna farsi fare la patente internazionale (quella che vale 1 anno, ovvero la convenzione di Ginevra).
Una volta arrivati in Cambogia bisogna convertire la patente internazionale in quella cambogiana. Se si ha tempo a disposizione si può anche fare.
Il problema maggiore è che guidare in Cambogia, soprattutto. nelle grandi città, è veramente un delirio con i tuk tuk e le motociclette che sbucano da ogni direzione. Il rischio di incidenti è molto alto e inoltre, nonostante l’assicurazione sia obbligatoria, molti veicoli in Cambogia ne sono sprovvisti.
Meglio quindi evitare, sia l’auto che le complicazioni. Noi abbiamo viaggiato con autobus (diurni e notturni), minivan, barche, taxi ma soprattutto in tuk tuk.
La spesa totale per i trasporti è stata di 544 dollari.
La spesa maggiore è stata il taxi che ci ha portato da Siem Reap ai due templi più distanti dalla città: Beng Mealea (che dista 57 chilometri da Siem Reap) e Banteay Srei (che dista altri 56 chilometri sia da Siem Reap che da Beng Mealea).
In taxi tutto il percorso è di circa 2 ore. Il nostro sul tassista ci ha portato nei due templi e poi per terminare la giornata ci ha ancora portato ad Angkor per ammirare il tramonto sull’acqua davanti al tempio di Srah Srang.
Per tutta la giornata abbiamo speso 100 dollari. Il tuk tuk ci sarebbe costato 60 dollari ma i tempi di percorrenza sarebbero stati maggiori e la sicurezza nel percorso non sarebbe stata la stessa. Noi eravamo da soli in un minivan che avrebbe tranquillamente ospitato 6 persone e l’aria condizionata accesa per tutto il tempo di viaggio: un altro modo di viaggiare. Si sarebbe comunque potuto risparmiare.
L’altra grossa spesa è stata il viaggio in barca da Battambang a Siem Reap (che abbiamo pagato 60 dollari). E’ stata una bellissima esperienza perché abbiamo avuto modo di osservare la vita nei villaggi galleggianti lungo tutto il nostro percorso. Il prezzo è però esagerato (i locali non pagano la cifra che chiedono agli stranieri).
Volendo risparmiare, sia tempo che denaro, si poteva prendere l’autobus che con 10 dollari a testa e 4 ore anziché 6/7 arrivava comodamente a Siem Reap. La vista dall’autobus non sarebbe però stata la stessa…
I tuk tuk
Menzione speciale la dobbiamo fare ai tuk tuk. I tuk tuk sono ovunque, anche sulle magliette che vendono ai turisti su cui è stampata la frase “no tuk tuk”. Il tuk tuk sarà quello che vi ricorderà la Cambogia una volta rientrati. Sara proprio la frase “tuk tuk?” a ricordarvi i giorni memorabili passati a dire “no thank you”.
I tuk tuk sono ovunque e ogni passo che si fa l’immancabile driver si ferma a chiedere “tuk tuk?”. Se poi vi fermate a guardare il cellulare è la fine, il tuk tuk driver non ve lo levate più di dosso. Inizierà a chiedervi dove dovete andare e si proporrà per farvi fare il giro della città a x dollari all’ora o al giorno. Le tariffe sono variabili e dipendono dalla città. Siem Reap è forse la più cara ma anche lì si possono trovare delle buone proposte (ma sicuramente quando avete già prenotato la vostra giornata con un altro tuk tuk).
A Siem Reap le tariffe sono più o meno tutte allineate (dollaro più, dollaro meno). Solitamente chiedono dai 17 ai 20 dollari per una giornata tra i templi di Angkor ma se volete fare più di 8 ore il prezzo aumenta, se volete fare anche l’alba o il tramonto il prezzo aumenta. Considerate 30 dollari per fare dall’alba al tramonto (alba e tramonto compresi).
Fuori Siem Reap i prezzi dei tuk tuk a giornata li abbiamo trovati più o meno allineati (abbiamo speso 25 dollari al giorno sia a Battambang che a Kampot).
Le tariffe a chiamata sono invece molto più economiche, 1 dollaro o poco più per fare circa 10 chilometri in città. Ci sono poi due app spettacolari da usare, soprattutto per risparmiare e non avere sorprese al pagamento, che sono Pass App e Grab. Ve ne parleremo dettagliatamente nei prossimi articoli.
I pasti
Per mangiare abbiamo speso veramente poco (e potevamo spendere ancora meno): 372 dollari in 2 per 20 giorni, meno di quello che avremmo speso se fossimo stati a casa!
I pasti in Cambogia sono molto economici, soprattutto se scegliete tra vari street food delle città. Se volete un consiglio, andate per step, passate dai ristoranti per turisti ai ristoranti cambogiani per poi arrivare a mangiare in uno street food quando il vostro stomaco si sarà abituato, non si sa mai…
Considerate che, noi per mangiare in uno street food abbiamo speso in due (bevande incluse) circa 5 dollari mentre nel ristorante dell’albergo abbiamo speso 22 dollari (sempre in due bevande incluse).
I musei e gli ingressi per le attrazioni
Per musei e attrazioni varie abbiamo speso 271 dollari ma considerate che il grosso della spesa è stato per l’ingresso ad Angkor. Noi abbiamo scelto di acquistare il biglietto per 7 giorni al prezzo di 72 dollari a testa. Questo perché il biglietto per tre giorni costa 62 dollari (per soli 10 dollari non potevamo rischiare di dover acquistare un nuovo biglietto in caso avessimo voluto fermarci di più). E abbiamo fatto bene perché ci siamo stati molto di più…
Gli altri musei/attrazioni hanno prezzi abbastanza contenuti (anche se molto più cari per noi stranieri rispetto ai cambogiani che in alcuni casi non pagano nulla).
I musei più cari che abbiamo visitato (che costano tutti 10 dollari a testa) sono il museo del genocidio Tuol Sleng di Phnom Penh, il museo nazionale di Phnom Penh e il palazzo reale di Phnom Penh.
Un’altra attrazione cara, soprattutto per tutto ciò che gli ruota intorno, è il bambù train di Battambang, Salire sul bambù train costa 5 dollari a testa ma poi, prima di salire sei assalito dai venditori di qualsiasi cosa e che fai, non compri nulla? Poi quando arrivi al capolinea sei quasi obbligato a comprare altro visto che ci sono solo negozietti di souvenir. E quando torni indietro, vuoi non dare la mancia all’autista del bambù train? Fai in fretta a spendere 20 dollari.
Tutte le altre spese
Il resto delle spese sono quelle che avremmo speso in qualsiasi altro viaggio come:
- l’assicurazione (80 euro) che è sempre meglio avere con se (se ne volete una scontata usate HeyMondo con cui abbiamo una partnership e, come nostri lettori avete diritto al 10% di sconto)
- il visto, che abbiamo fatto on line e costa 35 dollari a testa + 7 dollari di spese di gestione
- il parcheggio per l’auto a Malpensa (questa volta abbiamo scelto il parcheggio P6 dell’aeroporto di Malpensa) che ci è costato 104 euro
Dollari vs Riel
Come avrete notato i prezzi li abbiamo sempre scritti in dollari. La valuta della Cambogia non sono i dollari bensì i riel cambogiani ma in tutto il paese i dollari americani sono come una seconda valuta nazionale. I prezzi sono spesso già indicati in dollari. Ovunque vi chiederanno i dollari e vi daranno il resto un po’ in dollari un po’ in riel.
Il cambio è molto semplice visto che chiunque usa questa conversione:
1 dollaro = 4.000 riel
Anche se il cambio attuale (oggi 13/12/2022) è 1 dollaro = 4092 riel
I riel sono in circolazione in banconote da 100, 500, 1.000, 5.000, 10.000, 20.000 e 50.000 (non esistono monete in circolazione, solo banconote).
Tutti gli ATM erogano direttamente dollari ma se partite dall’Italia giù con i dollari è più conveniente visto che le commissioni possono essere molto alte. Attenzione solo a farvi dare, dalla banca, banconote di piccolo taglio (massimo 20 dollari) altrimenti diventa difficile cambiarle. I dollari devono anche essere quelli più recenti (quelli con la faccia piccola come scrive anche questo articolo del Post) e non rovinati o strappati altrimenti potrebbero non accettarli.
Ci auguriamo che questo articolo vi sia d’aiuto per organizzare anche voi un viaggio in Cambogia e vi ricordiamo che presto, qui su Travel With The Wind troverete tanti nuovi articoli sul nostro viaggio. Continuate a seguirci!
Se volete vedere qualche foto/video potete seguirci anche su Instagram. Trovate il nostro viaggio in Cambogia nelle Storie in Evidenza!
Un articolo davvero utile, mi ispira la Cambogia ma ne so poco a riguardo e il lato economico in un viaggio è fondamentale