Il viaggio in Portogallo in 5 sensi
Continua il nostro racconto in 5 sensi dei nostri viaggi, questa volta in Portogallo. Uno dei viaggi che ci ha lasciato, non solo, tante belle fotografie ma qualcosa di più, qualcosa che scavando nella nostra memoria riusciamo a far riemergere anche solo ripensando alle sensazioni che abbiamo provato.
Anche se non è passato tanto da questo viaggio, solo un paio di mesi, sembra sia passata un’infinità. E’ per questo motivo che voglio provare a ricordare le sensazioni che ho provato durante quella settimana in Portogallo.
I 5 sensi del nostro viaggio in Portogallo
UDITO
Con questo senso, l’udito, ho due ricordi. Il primo è quello che mi ricorda soprattutto le serate passate a Lisbona: il Fado. Si tratta di un genere musicale popolare cantato e suonato pizzicando le corde della chitarra portoghese (che è tipicamente associata al fado). Pensate che il Fado è stato anche dichiarato patrimonio intangibile dell’Unesco nel 2011!
A me questa musica malinconica, che rende ancora più nostalgica (saudade) la partenza dal Portogallo, ricorda molto i canti tradizionali napoletani.
E qui si unisce il secondo ricordo per questo senso: il portoghese. Non le persone ma la loro lingua. Io ero convinta, un po’ come quando penso di riuscire a parlare spagnolo aggiungendo la s alla fine della parola, che il portoghese fosse simile allo spagnolo e quindi capibile tranquillamente da noi italiani. Nulla di più sbagliato! Il portoghese è, per me, una lingua incomprensibile! E nella serata in cui abbiamo assistito al concerto di Fado mi sembrava somigliasse sempre di più al napoletano, quindi per me incomprensibile…
OLFATTO
Beh questo senso è facilmente riconducibile al vino che porta il nome del paese o è il paese che porta il nome del vino? Ad ogni modo il profumo del porto (il vino) è qualcosa che difficilmente dimenticheremo, e infatti ci siamo portati a casa un paio di bottiglie.
Anche qui, come quando siamo andati a degustare Champagne in Francia, abbiamo scoperto cose di cui ignoravamo l’esistenza, come del porto bianco ad esempio, per noi il porto era solo un vino rosso.
SCOPRI cosa abbiamo imparato sullo Champagne
La prima degustazione ci siamo proprio sentiti ignoranti, non sapevamo minimamente cosa ordinare. Per noi il porto era porto, non sapevamo che ce ne sono diversi tipi: il porto bianco, quello rosé, il Ruby e il Tawny. Anche a Porto, come nello Champagne, sarebbe da dedicare un intero viaggio alla scoperta di questo vino iniziando dalla zona del Portogallo dove viene coltivata l’uva che rende questo vino unico: la valle del Douro (il fiume che sfocia a Porto). Da lì continuare con le degustazioni e le visite guidate nelle migliori cantine di Villa Nova de Gaia. Tornerete a casa che sarete diventati degli intenditori!
VISTA
Come possiamo non associare la vista ai colori del Portogallo, a partire dal coloratissimo Palazzo de Pena che si trova a Sintra (nei dintorni di Lisbona), oggetto della nostra caccia al tesoro.
SCOPRI di più sulla caccia al tesoro al Palazzo de Pena
Ma non solo, uno dei nostri maggiori ricordi (soprattutto per le fotografie che ci siamo portati a casa) sono le case colorate di Porto che si trovano nel quartiere di Ribeira. Il quartiere si può ammirare in tutto il suo splendore dall’altra parte del Douro a Vila Nova de Gaia (dove si trovano tutte le migliori cantine di porto).
GUSTO
Anche sul gusto potrei elencare tutti i piatti prelibati che abbiamo mangiato sia a Lisbona che a Porto. Mi limiterò quindi a dirvi che il mio ricordo maggiore legato a questo senso è il Pastel de Nata.
Lo so, lo so, ne ho già parlato approfonditamente, ma non posso non citare qui il mio dolce portoghese preferito. Il Pastel de Nata è una coppetta di pasta sfoglia ripiena di crema (tipo crema pasticciera) passata sotto il grill che gli conferisce quell’aspetto caramellato che ricorda un po’ la creme brulé. Ne ho mangiati parecchi durante la settimana in Portogallo e tornata in Italia mi sono dovuta mettere a dieta, ma prima ho provato a prepararli in casa!
TATTO
Per ultimo quello che per me è il ricordo più intenso di tutto il nostro viaggio in Portogallo che poi è quasi il motivo per cui ci siamo andati: Josè Saramago!
Abbiamo conosciuto lo scrittore portoghese, vincitore del premio nobel per la letteratura nel 1998, Josè Saramago, nella sua casa di Lanzarote dove, entrando nelle stanze in cui ha vissuto negli ultimi anni di vita, si respira ancora adesso la sua presenza. Da quell’incontro, anche se solo spirituale, mi sono appassionata ai suoi scritti e ho voluto andare a trovarlo nella sua ultima dimora. Si trova infatti sepolto sotto l’albero che cresce davanti alla fondazione Josè Saramago, gestita da sua moglie Pilar del Rio, che si trova a Lisbona a pochi passi dall’appartamento nel quale alloggiavamo.
Vi state chiedendo cosa centra il ricordo di Josè Saramago con il tatto? Beh per me, anche se sono appassionata di tecnologia, il libro è solo cartaceo ed è sfogliando e leggendo i libri di Saramago che il ricordo del viaggio in Portogallo rimane vivido nella mia testa ma soprattutto nel mio cuore.
È stato bello ripercorrere le tappe portoghesi che ho fatto lo scorso ottobre attraverso i 5 sensi. Mi hai ricordato profumi e sapori. Grazie!
Il Portogallo e una nazione meravigliosa sotto tutti i punti di vista. Se dovessi aggiungere una parola, direi “ospitalità”. Un popolo accogliente, sempre disponibile. Una patria calda dice amiamo tornare ogni anno.
Il Portogallo è una nazione davvero avvolgente: io spesso la descrivo proprio come uno scialle pronto a scaldarti le spalle.
Hai proprio ragione: il Portogallo è cuore, anima e sensazioni allo stato puro! E’ stato bello intraprendere questo viaggio sensoriale che hai proposto, soprattutto perché amo alla follia questo paese e adesso mi sembra di esserci tornata per qualche breve istante!
Che figata rivivere un viaggio attraverso i 5 sensi! Me ne avete fatto sentire la mancanza… e ora voglio assolutamente un Pastel de Nata per colazione!
Interessante l’idea di spiegare un viaggio in base ai 5 sensi. Mi hai fatto venir voglia di assaggiare queste Pastel de Nata, sembrano davvero molto invitanti e da quanto hai scritto (e mangiato :lol) devono esserlo sul serio!
Il Portogallo sarà una delle nostre mete. Leggere di questa terra, sia per il viaggio sia nella letteratura, non fa altro che aumentare il desiderio di passeggiare per le strade, mangiare i dolci tipici e ascoltare i musicisti suonare…