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I poliziotti in Kirghizistan: cosa fare se vi fermano

26/09/2019

Come comportarsi con i poliziotti della stradale in Kirghizistan quando vi fermano? Facile! Basta dire “Italia” e fare i simpatici… non sempre però questo basta. Vi raccontiamo com’è andata a noi.

Una delle prime cose che ci ha spiegato Igor appena arrivati in Kirghizistan è stato “police is not a friend”. I poliziotti non sono amici!

p.s. Igor è la persona che ci ha noleggiato il Mitsubishi Delica che ci ha accompagnato in questo viaggio in Kirghizistan.

Dove si appostano i poliziotti in Kirghizistan?

I poliziotti si appostano sulle strade più trafficate del Kirghizistan. Più facilmente in entrata e in uscita dalle città più grandi e vicino ai confini con Uzbekistan, Tajikistan, Kazakistan e Cina. Difficile trovarli su strade secondarie o sterrate.

Perché vi ferma la polizia?

Se i poliziotti vi fermano è perché hanno qualcosa da contestarvi, difficile che vi fermino per un semplice controllo. Se non volete essere fermati  rispettate i limiti di velocità. Fate anche attenzione alla segnaletica e alle macchine che, in senso opposto al vostro, vi segnalano con gli abbaglianti la presenza della pattuglia. Attenzione che, anche se è dal lato opposto della strada, vi può fermare comunque!

Se anche così un poliziotto vi ferma è sicuramente perché ha notato qualcosa a cui voi non avete fatto caso. Sappiate però che, se vi ferma, la multa è assicurata!

La prima “multa” di Gabri

Come quando ci hanno fermato perché sostenevano che Gabri non si fosse fermato allo Stop o meglio che si fosse fermato sulla striscia e non prima della striscia. Da tenere presente che in quel particolare incrocio il cartello di stop (segnaletica verticale) era più avanti (giusto all’incrocio) e la striscia bianca (segnaletica orizzontale) qualche metro indietro. 

Altra cosa che ci ha consigliato Igor è quella di tenere pochi soldi in tasca e devo dire che funziona!

Gabri la prima volta ne è uscito vincitore con questa tattica: Italia, sorriso, qualche battuta. Alla fine 150 som al posto di una multa di 3.000 som per non essersi fermato allo stop. In realtà Gabri si era fermato ma dopo la riga bianca.

Il som kirghiso è la moneta in uso in Kirghizistan. 1 euro è uguale a circa 79 som (cambio al 16 Settembre 2019).

Quindi avete fatto due calcoli? Gabri gli ha lasciato neanche 2 euro!!

Igor ci ha parlato di un “listino prezzi” per i poliziotti: 300 som per i poliziotti semplici fino a 3.000 som per i funzionari di grado più elevato, non abbiamo ben capito però come distinguerli. Nel dubbio non tenete più di 2.000 som in tasca! 

attenzione ai poliziotti in Kirghizistan: fermatevi al cartello stop (qui in in cirillico)
cartello di Stop in cirillico

La seconda “multa” di Gabri

La seconda volta che ci hanno fermato era per eccesso di velocità, anche lì si potrebbe discutere.

Igor ci ha detto che la multa può essere fatta solo per eccesso di velocità di 8 km/h oltre il limite è che la polizia deve farvi vedere il video o la foto della vettura con impressa la velocità a cui stavate andando.

Gabri andava a 87 km/h in una strada statale a 2 corsie (quasi un’autostrada per come sono le strade in Kirghizistan), dove però più avanti (oltre i poliziotti) c’erano dei lavori in corso (strano perché non c’era nessuno e duravano 100 metri, quasi come se fosse una scusa per appostarsi li). Ad ogni modo prima del posto di blocco non c’erano (o non li abbiamo visti) cartelli che segnalavano un differente limite di velocità. Davanti all’auto della polizia c’era il cartello dei 50 km/h. Bene: multa! 

Il poliziotto fa scendere Gabri dall’auto e gli mostra la cifra della multa (per quel tipo di infrazione 10.000 som) battendola su una calcolatrice e sorride

Gabri gli dice che non ha quella cifra con se, il poliziotto scende a 7.000 som, poi 5.000 som, alla fine Gabri gli da tutto ciò che aveva in tasca: 1.700 som più alcune banconote di piccolo taglio. Il poliziotto gli restituisce una banconota da 50 e alcune da 20 som (un euro circa) e si trattiene il resto. Questa volta non è andata troppo bene perché Gabri si era dimenticato di togliere le banconote di taglio grande dalla tasca.

Sulla Lonely Planet

Non compratela! Io sono assidua lettrice di queste guide ma per alcune destinazioni sono veramente inutili o addirittura con informazioni non così precise. Il Kirghizistan poi non ha nemmeno una guida tutta sua, deve condividerla con tutti gli altri stati dell’Asia Centrale (per fortuna la Cina non è presente nella guida altrimenti avrebbe avuto ancora meno delle 96 pagine che si trovano in questa guida. Ad ogni modo sentite cosa dice la parte di Lonely Planet che parla della polizia:

Il codice della strada kirghiso prevede che quando si viene fermati dalla polizia stradale che appura un caso di infrazione, la patente sia confiscata fino a quando la multa non viene pagata presso la stazione di polizia più vicina. I conducenti locali spesso contrattano il pagamento di una bustarella (da 200 som a 500 som) per risolvere il problema sul posto, dai conducenti stranieri ci si aspetta una bustarella molto più consistente, ma Lonely Planet sconsiglia di intraprendere qualsiasi iniziativa illegale.

Non è vero, la patente la tengono i poliziotti come in Italia e l’infrazione (o meglio la bustarella come dice la guida) la paghi subito! Non credo si possa cercare di intraprendere una qualsiasi iniziativa legale con i poliziotti. La bustarella o la paghi o paghi la multa per intero, tanto da quel che dice Igor i soldi se li tengono comunque loro, non credo arrivi molto allo stato.

In conclusione

Fate quello che vi dice la polizia, se vi chiedono la patente dategliela e cercate di pagare il meno possibile. Tenete pochi soldi in tasca e vedrete che ne uscirete vincitori. Finché lo stato non farà qualcosa per frenare quest’usanza della polizia mi sa che l’unica soluzione è quella di cercare di salvaguardare il proprio portafoglio.

È capitato anche a voi? Avete avuto esperienze diverse in Kirghizistan? E in altri paesi? Fatecelo sapere nei commenti.

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ASIA  / Destinazioni  / KIRGHIZISTAN

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3 Commenti


ANTONELLA MAIOCCHI
29/10/2019 at 14:12
Rispondi

Incredibile che la prima frase che vi hanno detto è che i poliziotti non sono amici!! Ma non dovrebbero essere quelli che ci proteggono ?! mi fa paura la polizia corrotta anche se per le piccole contravvenzioni che avete preso voi ci si può ridere sopra. In Messico a noi per eccesso di velocità ci hanno confiscato la targa della macchina….



    Claudia
    29/10/2019 at 14:57
    Rispondi

    E pensa che noi abbiamo scelto il paese dell’Asia Centrale in cui c’è meno corruzione, dicono che Uzbekistan e Tajikistan è peggio ancora. Prossimo viaggio proviamo l’Uzbekistan!

Raffaella
31/10/2019 at 08:06
Rispondi

Quando viaggio spero sempre di non imbattermi nella polizia del posto perchè non si sa mai come può andare a finire. Il consiglio di tenere in tasca banconote da piccolo taglio per un importo contenuto è molto utile. Grazie.
PS. sono d’accordo con te: le Lonely Planet non sempre vanno bene.



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    Io sono Claudia, sono io che organizzo i viaggi, che scelgo le mete (quasi sempre), che gestisco il blog e scrivo gli articoli che state leggendo.

    Gabri è colui che mi sopporta in viaggio come nella vita di tutti i giorni. A lui piace guidare per cui nel viaggi on the road è lui che guida e, ogni tanto, quando glielo lascio fare, è anche quello decide anche la meta.

    Insieme viaggiamo da più di 15 anni e dopo il nostro primo viaggio in Giappone abbiamo capito che, se siamo sopravvissuti in un paese in cui quasi nessuno parlava inglese e dove la maggior parte dei cartelli stradali erano in una lingua incomprensibile, potevamo viaggiare in qualsiasi posto avremmo voluto e così abbiamo fatto e continuiamo a fare.

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