Pisco sour: il famoso cocktail peruviano
Chiunque sia stato in Perù non può non aver bevuto almeno una volta il famoso Pisco Sour; una volta assaggiato non si dimentica più! E’ qualcosa di molto particolare, aromatico ma allo stesso tempo rinfrescante, tanto da essere indicato sia come aperitivo che come accompagnamento ad una cena a base di ceviche di pesce.
Il Pisco
Il Pisco Sour nasce a partire dal Pisco, il principale distillato del Perù. Le sue radici risalgono all’epoca coloniale di fine XVI secolo dalla città peruviana di Pisco che si trova nella zona centro-meridionale del Perù, di fronte ad una grande baia dove per secoli nidificavano molti uccelli del Pacifico. Pisku significa proprio uccello nella lingua quechua degli Inca.
Da allora il Pisco è prodotto con lo stesso metodo di produzione da secoli ed è diventato uno dei simboli del Perù arrivando persino fino a noi insieme ai migranti peruviani che l’hanno portato prima in Europa e poi in Italia.
Alla base del Pisco ci sono diverse varietà di “uva pisquera”: le aromatiche (Italia, Torontel, Moscatel e Albilla) e le meno aromatiche (Negra, Criolla, Mollar, Quebranta e Uvina).
Tre sono le tipologie di Pisco che vengono prodotte: Puro da uva aromatica e meno aromatica, Acholado (mescolanza delle prime due, mosto, uva o piscos) e il più raffinato Mosto Verde (da mosto a fermentazione interrotta).
E cinque sono le Regioni selezionate per la Denominazione d’Origine Controllata, tutte nella fascia costiera centro-meridionale del Paese: Lima, Ica, Arequipa, Moquegua e Tacna. Circa 430, infine, i produttori certificati e centinaia i marchi in commercio. Unica, invece, è la gradazione alcolica: 42 gradi.
La preparazione del Pisco è simile a quella brandy francese, la differenza principale è nell’affinamento che non avviene in botti di legno ma in contenitori di vetro o di acciaio.
Dal Pisco passiamo al Pisco Sour, il cocktail più famoso del Perù, che ovviamente viene preparato a partire dal Pisco.
La storia del Pisco Sour
Anche se i peruviani sosterranno che il Pisco Sour sia stato inventato dai loro purtroppo non è così. Sembra infatti che sia stato ideato da un immigrato americano di Salt Lake City, Victor Morris, che si trasferì in Perù nel 1913.
Victor, nel 1916 aprì nel centro di Lima il Morris Bar e ideò il Pisco Sour partendo dl Whiskey Sour (anch’esso un cocktail peruviano) e miscelando il Pisco al posto del Whiskey.
Il risultato è conosciuto a tutti, un cocktail strepitoso!
Alla sua morte, nel 1928, il Morris Bar cessò l’attività, ma il Pisco Sour aveva già raggiunto una notevole notorietà in tutta Lima e da lì stava spopolando in tutto il Perù.
La ricetta del Pisco Sour di Ronald
Tra tutti i Pisco sour che abbiamo bevuto in Perù il migliore è stato quello che ci ha preparato Ronald (la nostra guida di giorno e barman alla sera) al Lodge Killawasi di Yanque ai piedi del Colca Canyon. Estasiati sia dalla bravura nel preparare il Pisco che dal delizioso gusto del cocktail ci siamo fatti dare la sua ricetta che vogliamo condividere qui con voi.
Ingredienti per un bicchiere di Pisco Sour
- 4 parti di Pisco (acholado o mosto verde)
- 2 parti di zucchero liquido
- 2 parti di succo di lime
- 1 albume
- 4 gocce ci Amargo Chuncho Bitter (in alternativa usare l’Angostura)
- cubetti di ghiaccio
Come di prepara il Pisco Sour
Dove bere un buon Pisco Sour (e non solo) a Torino
In occasione dell’ultimo Ted Talk di Torino, abbiamo avuto l’occasione di conoscere Edoardo Cavagnino, proprietario della storica gelateria Pepino di Torino.
Cosa c’entra Pepino con il Pisco Sour? Beh, quel pomeriggio, al Ted Talk Edoardo Cavagnino ci ha tenuti incollati al suo talk parlando di quella volta che è entrato in contatto con un gruppo di peruviani, emigrati a Torino ed ha fatto una scoperta che ci ha lasciato senza parole. Noi siamo stati in Perù ma non lo sapevamo mica… che in Perù (e più precisamente a Puno, sulle sponde del Lago Titicaca) si produce un cocktail nato mescolando Pisco e Vermouth (un distillato di erbe nato a Torino nel 1786), si chiama il Capitàn.
Sembra che siano stati proprio i migranti piemontesi in Perù ad ideare casualmente questo cocktail. Per addolcire un po’ il Pisco (che bevuto da solo è molto forte) hanno mescolato il Vermouth che si erano portati da Torino, da casa. Il nome Capitàn parrebbe essere nato dalla frase, detta in segno di rispetto verso i soldati, che erano di guardia ai confini con la Bolivia,a cui la nuova bevanda era servita: “Para usted, mi Capitàn”.
Tutto questo per dirvi che, grazie all’incontro di Edoardo Cavagnino con i migranti piemontesi, da Pepino, oltre ai famosi gelati, potete trovare il Capitàn (con il Vermouth) ma anche il Pisco Sour ed altre varianti da lui stesso ideate.
Vi lasciamo qui sotto il video del Ted Talk di Edoardo Cavagnino.
Conoscevate il Pisco Sour? L’avete già bevuto in Perù o in Italia? Fatecelo sapere nei commenti.
Siete appassionati di cocktail e di avventura? Che ne dite allora di prepararvi un Pisco Sour e sorseggiarlo mentre leggete di com’è stata la nostra avventura a Machu Picchu quando ci siamo dovuti ingegnare per scappare dalle guardie del sito Inca, ecco l’articolo, buona lettura!
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Questo cocktail deve essere ottimo e comunque io solitamente non mi tiro indietro se si tratta di assaggiare bevande tipiche dei luoghi che visito. Grazie del consiglio. Spero di visitare il Perù al più presto.
Non ho mai sentito nominare questo cocktail! Leggendo gli ingredienti Si può immaginarne la bontà ma dubito che siano reperibili dalle nostre parti. Ho lavorato in diversi bar ma non ho mai avuto modo di usare l’Amargo Chuncho Bitter.