Montagna Arcobaleno in Perù: Si o No?
Una delle escursioni peruviane più discusse, sia sul web che tra le persone incontrate durante il nostro viaggio, è stata il trekking alla Montagna Arcobaleno.
Se anche voi state organizzando il viaggio in Perù e avete il dubbio se prenotare o meno il trekking sulla Montagna Arcobaleno speriamo che la condivisione della nostra esperienza vi possa essere d’aiuto nel prendere una decisione.
Immagino che se siete qui, già conosciate la Montagna Arcobaleno, ma se ancora non la conoscete ecco qualche informazione.
Vinicunca, la Montagna Arcobaleno, o anche Montagna dai Sette Colori (o in spagnolo Montana Colorada, o Rainbow Mountain inglese) è una delle meraviglie naturali che si trovano in Perù nella zona di Cusco.
Nonostante Cusco sia già ad un altitudine elevata e disti da Vinicunca poco più di 100 chilometri, la quota della Montagna Arcobaleno supera di gran lunga quella di Cusco. Si trova infatti a 5020 metri di altitudine contro i 3399 metri di Cusco.
Ed è proprio l’altitudine la cosa principale da tenere a mente prima di intraprendere questa escursione. L’altra, ma strettamente legata alla prima, è che per raggiungere la Montagna Arcobaleno è necessario camminare in salita dalle 2 ore e mezza alle 3 ore, con un dislivello di circa 700 metri!
Andare o non andare: questo è il dilemma!
Prima di iniziare ad organizzare il viaggio in Perù, e dopo aver visto le prime foto su internet, volevo assolutamente vedere la Montagna Arcobaleno. Era diventata un “must do” come Machu Picchu.
Quelle che vedete qui sotto sono le prime immagini che compaiono su Google Immagini con la ricerca delle parole chiavi “Montagna Arcobaleno Perù”. Chi non vorrebbe andare a vedere questa meraviglia?
Man mano che leggevo informazioni sui vari blog mi passava la voglia. Tanti blogger parlavano della sfacchinata per raggiungerla e del fatto che i colori non fossero esattamente quelli delle foto.
Anche un’agenzia turistica peruviana che avevo contattato prima del viaggio la sconsigliava: un po’ per via dei problemi dovuti all’altitudine ma soprattutto per il fatto che spesso vengono organizzati gruppi di 30/40/50 persone senza un medico e con guide non preparate in caso di emergenza.
La nostra Lonely Planet nemmeno la citava la Montagna Arcobaleno
La nostra decisione
Abbiamo deciso di non prenotarla dall’Italia così come invece avevamo fatto con altre escursioni in modo da decidere poi sul posto. Per due motivi: uno per confrontarci una volta sul posto con chi l’aveva già fatta e l’altro perché non sapevamo ancora se il nostro corpo sarebbe stato in grado di affrontare i disagi dell’altitudine, soprattutto la mancanza di ossigeno.
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La pianificazione del nostro viaggio prevedeva di stare a quota 3000 per diversi giorni ad Arequipa per poi salire sopra 4300 con il Colca Canyon e ancora con Puno e l’isola di Amantani sul Lago Titicaca. In questo modo avremmo capito se l’altitudine poteva influire sulla nostra salute. Insomma, se fossimo stati male una volta raggiunte quelle altitudini.
Come funziona il trekking di un giorno da Cusco a Vinicunca
Qui sotto vi riepiloghiamo quella che è l’escursione alla Montagna Arcobaleno venduta dalla maggior parte delle agenzie di Cusco, ma anche on line:
- Prelievo in hotel a Cusco tra le 3:30 e le 4
- 2 ore circa di autobus
- colazione
- ancora 1 ora di autobus fino al punto di inizio del trekking
- 2/3 ore di trekking fino alla montagna colorata
- 20/30 minuti liberi
- 2 ore di trekking dalla stessa strada percorsa all’andata fino all’autobus
- 1 ora di autobus fino al ristorante per il pranzo
- pranzo
- 2 ore di autobus fino a Cusco
- rientro a Cusco verso le 18:30/19:00
Dopo aver capito che sfacchinata sarebbe stata, fino all’ultimo la nostra intenzione era quella di non andare.
Perché poi siamo andati alla Montagna Arcobaleno?
Sì alla fine ci siamo andati ma solo perché abbiamo incontrato dei ragazzi italiani che c’erano appena stati ed erano tornati entusiasti. Ma non solo per quello, ci hanno convinto, non tanto per la Montagna Arcobaleno in sé, quanto per una valle a destra della montagna che è chiamata Red Valley. Non tutti i tour la includono, infatti loro non l’avevano visitata.
Prima di rientrare a Cusco abbiamo fatto un po’ di ricerche e abbiamo trovato un’agenzia che la includeva ad un prezzo accettabile per cui, visto che avevamo ancora un giorno libero, abbiamo deciso di prenotarla.
Abbiamo scelto il tour della Montagna Colorata + Red Valley prenotato via web per 35 dollari statunitensi (era il 2018) che ci sembrava una cifra accettabilissima.
Prima di partire avevo trovato agenzie che ci avevano chiesto fino a 160 dollari a testa (uno sproposito giustificato dal fatto che il servizio dovesse essere assolutamente privato perché, secondo l’agenzia, una guida non è in grado di gestire un gruppo di persone a quelle altitudini). Noi eravamo in 15 e non abbiamo avuto alcun problema. La guida è stata attenta al gruppo e in caso di emergenza aveva anche a disposizione l’ossigeno (che per fortuna non è servito a nessuno di noi).
Il Trekking
Il trekking di per se sarebbe una leggera passeggiata di 5 Km con dislivello totale di 700 metri. La maggior parte in leggera pendenza mentre l’ultima parte più ripida ma è l’altitudine che non aiuta, l’ossigeno è ridotto della metà e si fa fatica a respirare. Le guide solitamente portano con se dell’ossigeno in caso di necessità (verificate che sia incluso nel pacchetto).
Solitamente nel pacchetto è sempre incluso anche un bastoncino da trekking a persona, se siete abituati ad usarne due portarteli, noi li abbiamo portati.
I cartelli segna chilometri (il nostro miraggio)
Sembrava fossimo nel deserto senz’acqua (a differenza del deserto qui non mancava l’acqua ma l’ossigeno), un miraggio ogni volta che vedevamo un cartello: ogni cartello era 1 Km in meno all’arrivo!
Non è per niente un trekking faticoso, per noi lo è stato solo per la mancanza di ossigeno.
Prima di iniziare il trekking, per evitare di avere problemi con l’altitudine, abbiamo preso una pastiglia di “Sorojchi Pills” (sorochi = mal d’altura) che abbiamo acquistato in farmacia a Cusco per 9 dollari la scatola.
In tutto il percorso sono presenti dei bagni e, per alleviare la fatica, i peruviani si fanno in quattro per aiutarvi offrendovi un passaggio a cavallo (per 80 soles, circa 25€). Attenzione che comunque, anche se decidete di prendere il cavallo, l’ultimo tratto (quello ripido!) ve lo dovete comunque fare a piedi perché anche loro non ce la fanno (meno male, un po’ di rispetto per questi cavalli….).
Verso la fine del trekking, quindi quasi in cima, troverete peruviani che vendono mate de coca o tè caldo, acqua, qualche snack e cibi locali caldi.
Noi in previsione di questo trekking c’eravamo portati 2 litri e mezzo di acqua a testa: ne abbiamo avanzati 2 litri (uno a testa). Non è stato così faticoso come immaginavamo, è stata più faticosa la salita a Machu Picchu.
In cima alla Montagna Arcobaleno
Arrivati in cima alla Montagna Arcobaleno, dopo 3 ore di cammino, la prima cosa che si sogna è un po’ di relax davanti alla meravigliosa Montagna Colorata.
E invece ci si ritrova insieme, oltre ai già citati peruviani che provano a vederti di tutto, ad altre centinaia di persone intente a farsi selfie o a farsi immortalare davanti a quella meraviglia della natura che sarebbe anche meravigliosa se non ci fossero le centinaia di persone a fotografarla.
E non è che ti puoi spostare per ammirare la montagna da un’altra angolazione al riparo da tutti gli altri escursionisti. No, la montagna si vede solo da lì, da quell’unico punto in cui sono ammassate tutte le persone.
I colori della Montagna Arcobaleno
Parliamo adesso dei colori della montagna che è una delle cose che resta impressa guardando le fotografie sul web.
I colori della montagna sono dovuti ai differenti minerali in essa contenuti. Il nome Montagna Arcobaleno o Montagna dai 7 colori non sarebbe proprio corretto perché i colori in realtà sono solo 4: il rosso è dovuto alla presenza di ferro, il verde/blu alla presenza di rame, il giallo a quella dello zolfo e il viola al manganese.
Da quanto ci ha detto la nostra guida, invece, sulle montagne arcobaleno cinesi del Danxia (di cui spesso si trovano foto associate erroneamente a Vinicunca) si trovano 5 colori. Sette colori non li ha nessuna delle due montagne.
Se cercate su Google “Montagna Arcobaleno Cusco” trovate fotografie delle montagne colorate senza persone e con i colori saturati.
Se non andate da soli in momenti della giornata differenti da quelli dei classici giri turistici sappiate che è quasi praticamente impossibile fare una foto come quelle che vedete qui sotto:
P.S. La quarta e quinta foto, come dicevo sopra, non sono state scattate a Vinicunca, sono invece le montagne colorate cinesi, probabilmente anch’esse saturate all’inverosimile.
Ovviamente l’ho fatto anche io, ma solo per farvi vedere come spesso le fotografie ci ingannano. Ho quindi modificato una mia foto (che vedete al naturale a sinistra) per farvi vedere la differenza con i colori saturati (a destra). Ho solo aggiunto saturazione senza fare nessun’altra modifica.
Qui sotto invece una foto che documenta come vedrete la montagna una volta arrivati in cima.
Non è possibile salire sulla montagna colorata, per fortuna altrimenti non sarebbe così come la vediamo, sarebbe già stata distrutta visto che ogni giorno passano da qui migliaia di turisti.
Si può quindi ammirare solo dalla parte opposta. Solo che, essendoci un unico punto panoramico, l’unico modo per fotografarla è da questa collinetta brulicante di persone con le altre in attesa di scattare la loro “bellissima foto” davanti alla Montagna Arcobaleno.
Quindi? Montagna Arcobaleno: Si o No?
Per me l’escursione alla montagna colorata (solo per vedere la montagna colorata) dopo
- una levataccia
- 3 ore di autobus
- 3 ore di camminata in salita
- 20 minuti a contemplare la montagna invasa dai turisti
- ritorno a Cusco con altre 2 ore di camminata e 3 ore di autobus
continua ad essere NO.
Ci sono posti ben più belli e meno frequentati nel mondo, ad esempio Landmannalaugar in Islanda o lo Skaska Canyon che abbiamo visto quest’anno in Kirghizistan e che vi consiglio: una meraviglia!
LEGGI il nostro racconto di viaggio in Islanda o scopri i bellissimi canyon del Kirghizistan
La seconda parte del trekking: la Red Valley
Il nostro tour però, a differenza di altri trekking, prevedeva il rientro da un’altra strada. È stata proprio questa parte del trekking che ci è piaciuta di più. Innanzi tutto eravamo solo noi (il nostro gruppo di 15 persone) e la nostra guida locale.
Siamo scesi dalla Red Valley, non su un sentiero ma proprio sulla Red Valley. Scendendo come si scenderebbe da una duna, una duna di sabbia rossa!
Siamo passati poi in una valle bellissima che io ho ribattezzato Green Valley piena di alpaca liberi a brucare l’erba come pecorelle.
Il ritorno, è stato più lungo dell’andata perché sono 12 Km ma ci abbiamo messo quasi lo stesso tempo perché è in parte discesa, poi in piano e ogni tanto qualche saliscendi. Il panorama però, è spettacolare!
Il nostro consiglio sulla Montagna Arcobaleno
Se volete vedere a tutti i costi la Montagna Arcobaleno vi consiglio di cercare un’agenzia che proponga anche la Red Valley. In questo modo se anche la prima parte del trekking vi delude vi potrete rifare con la seconda.
Consiglio InkaTime perché noi ci siamo trovati bene con Samuel nonostante corresse un po’ troppo (d’altronde i tempi per fare tutto sono veramente ristretti). Il prezzo poi, come ho scritto sopra, era veramente interessante (35 dollari a testa).
A Cusco si trovano gli stessi tour a prezzi più disparati. Potete trovare il trekking anche a molto meno anche se non so poi quale attenzione possano avere le guide quando accompagnano 50/60 persone per volta. Oppure si trovano trekking a prezzi molto più elevati ma perché le agenzie propongono servizi privati. Che poi proprio privati lo sono solo fino alla cima della montagna, in cima si arriva sempre insieme a centinaia di altre persone. A meno che non offrano trekking in orari della giornata differenti per non trovare nessuno, io non prenderei mai un servizio privato.
Dove dormire a Cusco
A Cusco ci sono tantissime opzioni anche molto belle a prezzi decisamente convenienti. Tralasciando gli hotel a 5 stelle che sono carissimi come in altre parti del mondo, già sugli hotel a 4 stelle su Booking si trovano ottime occasioni (soprattutto se siete clienti Genius).
Qui sotto vi lasciamo qualche idea:
Noi abbiamo dormito al B&B El Andariego: una sistemazione comodissima perché situata a 200 metri dalla principale Plaza De Armas. Nella struttura era sempre disponibile il Mate de Coca o l’infuso di Muña (una pianta medicinale che si trova solo in America del Sud e che è buonissima), tutte e due le tisane sono ottime per combattere i problemi legati all’altura. Era anche presente il servizio di lavanderia, ottimo nel caso in cui, come abbiamo fatto noi, da Cusco avete intenzione di proseguire verso l’Amazzonia.
Altri consigli sono i seguenti:
- Katari at Plaza de Armas Cusco che dal nome è facilmente collocabile nelle vicinanze della centralissima Plaza de Armas. E’ un hotel con reception 24 ore su 24 e ottima colazione.
- Cusco bed & breakfast con un ottimo 9.5 su Booking e una posizione non centralissima ma comunque a pochi minuti a piedi dalla Plaza de Armas.
- molto bello anche il Cooper Hotel Boutique, anch’esso con 9.5 su Booking e a circa 600 metri dalla Plaza de Armas.
- il Dreams House Cusco II ha un punteggio di 9.6 su Booking e, anche se non si trova proprio così vicino alla piazza principale è sicuramente interessante anche per l’ottimo prezzo.
Tour consigliati
Nel caso voleste prenotare dall’Italia un tour alla Montagna Arcobaleno vi lasciamo qui sotto qualche idea che abbiamo selezionato per voi:
- Trekking di gruppo della montagna arcobaleno da Vinicunca
- Trekking di gruppo della montagna arcobaleno di Palccoyo (con guida anche in italiano, opzione da scegliere durante la prenotazione)
- Tour della montagna arcobaleno in quad
Se volete un tour più esclusivo vi consigliamo quella che è definita la nuova montagna arcobaleno che non si trova a Vinicunca ma sul monte Pallay Punchu de Apu Apacheta che si trova anch’esso a circa 3 ore di auto da Cusco ma più a sud. La montagna arcobaleno di Pallay Punchu si differenzia da Vinicunca per i suoi picchi aguzzi che, grazie alla loro conformazione geologica, somigliano ai famosi ponchos andini. Il nome della montagna Pallay Punchu significa proprio Poncho colorato.
Provate questo tour privato di una giornata da Cusco al Pallay Punchu (con guida in italiano) che vi porterà fino in cima al Poncho colorato dove vi troverete in un luogo di una straordinaria bellezza. Avrete sicuramente una vista unica e mozzafiato della montagna arcobaleno! La cosa interessante di questo tour è che il prezzo non è a persona ma a gruppo per cui se siete almeno in 3 risparmierete tantissimo e vi godrete allo stesso tempo un tour privato in un luogo da sogno.
Certo, da come la racconti, sembra davvero dura. Eppure vedere poi il risultato delle foto dopo la sfacchinata fa comunque salire l’acquolina in bocca. Sembrano davvero uno spettacolo difficile da perdere
La parte più difficile secondo me è riuscire a respirare a quell’altitudine. Già a 3700 dello Stelvio per me era dura. Direi assolutamente di prenotare un tour che prevedeva anche la bombolo d’ossigeno in caso di necessità. Dalle tue foto ne varrebbe comunque la pena però
Che bello questo post… hai spiegato tutto per bene e con sincerità. Dispiace però quando uno fa tutta quella fatica per poi scoprire che i colori nelle foto erano ritoccati! Che carini gli alpaca che brucano… devono essere morbido!!
Il confronto tra la foto naturale e quella saturata è molto convincente, però il paesaggio mi sembra degno di nota comunque. Ma tu che l’hai provato, fino a che altezza non si soffre per la mancanza di ossigeno?
Penso sia differente da persona a persona. Io non ho avuto problemi per l’altitudine ma diciamo che non è proprio come passeggiare in riva al mare, un po’ si sente, manca l’ossigeno e si fatica di più. Io consiglio comunque di passare qualche giorno ad Arequipa che è sopra i 3000 metri, se già lì si avvertono fastidì meglio non salire. In cima alla montagna arcobaleno a quota 5020 c’erano persone che stavano proprio male ma secondo me non erano solo acclimatate.
Complimenti per il racconto, perchè al di la delle foto, fai capire esattamente cosa si prova a salire e soprattutto un gran bel consiglio: fare la montagna colorata assieme alla Red Valley che è ancora più affascinante anche perchè molto meno nota e quindi meno affollata. La cosa che più è difficile è proprio l’acclimatamento, salire oltrei 5000 bisogna essere comunque preparati e partire con calma, sena strafare, un chilometro alla volta. Bllo veramente questo articolo Claudia, utilissimo per chi voglia visitare questa parte del Perù.
Il tuo articolo è utilissimo! E’ importante sottolineare subito il problema dell’altitudine, io sono stata in Ecuador e nonostante gli anni che sono passati, ricordo bene quanto sia impegnativo muoversi in quelle condizioni! Apprezzo molto anche la sincerità sui colori! L’itinerario che hai fatto tu aggiunge valore all’escursione, che altrimenti sarebbe davvero deludente… incredibile pensare a quante persone ormai possano arrivare con facilità a 5.000 metri!
Bellissimo articolo, sincero, dettagliato e molto utile!!!
Vorrei però sapere se esiste un’alternativa alla partenza alle 3 del mattino da Cuzco…Qualcuno mi sa dire se sia fattibile (considerato che molto probabilmente viaggeremo con auto a noleggio) pernottare a Checacupe la sera prima del trek in modo da non dover fare 3 ore di bus? Al trek si può accedere con una guida privata reperita in zona Checacupe?
Secondo me si può anche fare tranquillamente da soli e visto che siete in macchina a maggior ragione. Potete partire prima di tutti i gruppi e trovarvi da soli in cima! Se conosci un po’ l’inglese ti lascio questo link di un ragazzo che l’ha fatto da solo ed era in moto: https://advrider.com/f/threads/the-secret-guide-to-rainbow-mountain-of-peru.1177956/
Grazie mille!!!
Quando ero stata in Perù non sapevo dell’esistenza di questa montagna, se dovessi mai tornare vorrei vederla, nonostante la tanta gente. Forse la soluzione sarebbe dormire nelle vicinanze, chissà che qualche agenzia non organizzi in tal senso. La Red Valley è anch’essa molto bella.
La montagna Arcobaleno è stata “scoperta” da appena tre anni, ecco perché la Lonely Planet (e anche altre guide non ancora aggiornate) non la cita.
Prima era ricoperta di ghiaccio, così mi è stato spiegato quando ci sono andata (agosto 2019).
Quindi è tanto suggestiva quanto terribile, se si pensa che è venuta fuori per effetto del global warming.
Confermo che in cima è sempre strapieno di gente e temo che in futuro diventerà un luogo sempre più turistico.
Mi sembra di capire che si tratti di una meta molto commerciale. Ovviamente il panorama mi deluderebbe perché i colori non sono gli stessi. La Red Valley, invece, è molto suggestiva!
Ciao e complimenti per l’articolo! Sto organizzando l’itinerario per il Perù e anche io sono molto indeciso sull’inserimento delle montagne arcobaleno. Se l’alternativa fosse dedicare una giornata al Canyon del Colca tu quale tappa consiglieresti tra le 2?
Grazie e un saluto!
Edoardo
Ciao Edoardo, anche il colca canyon è molto turistico ma se riesci a fare magari il trekking nel canyon sicuramente ne vale la pena. I condor del colca sono poi qualcosa di unico, soprattutto perché volando così a “bassa” quota tanto da vederli veramente bene.