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    • Il carnevale di Perkeo a Salorno
      05-03-2020
    Sei qui: Destinazioni > Europa > Italia > Trentino Alto Adige > Perkeo: il carnevale di Salorno

    Il carnevale di Perkeo

    Carnevale è appena terminato ma noi, per farvi rivivere ancora per qualche giorno le atmosfere carnevalesche che hanno caratterizzato questo periodo, vi parliamo di un carnevale poco conosciuto, quello di Perkeo a Salorno.

    Contenuto dell'articolo nascondi
    Salorno
    Chi era Perkeo
    La vita ad Heidelberg
    La morte di Perkeo
    Il carnevale di Perkeo
    Come si svolge il carnevale
    I nostri consigli
    Quando arrivare
    Dove posizionarsi per vedere la sfilata
    Come andare vestiti
    Qualche foto
    Perché andare al carnevale di Perkeo a Salorno
    Come raggiungere Salorno

    Salorno

    Salorno è un comune di poco più di 3.000 persone che si trova in Alto Adige al confine con il Trentino. Perché lo specifico? Per due motivi. Il primo perché molti di voi, probabilmente, non sanno che Trentino e Alto Adige hanno un confine ben definito: per gli altoatesini sopra Salorno è Südtirol, sotto Salorno è Italia! Il secondo, proprio perché la posizione di Salorno sulle mappe, è molto importante per capire quanto vi racconterò sulla storia del carnevale di Perkeo.

    Il paese di Salorno è stato, per via della posizione di confine, un po’ italiano e un po’ austriaco. Anticamente faceva parte del Principato Vescovile di Trento sotto il Sacro Romano Impero anche se era gestita, fin dal 1200, dai Conti del Tirolo. A quei tempi  nella zona, si parlavano, oltre all’italiano anche tedesco, ladino e trentino. Nel 1403 venne sancito un importante statuto che definì i poteri asburgici sulla cittadina. Restò quindi parte dell’Impero Austro-Ungarico fino al termine della prima guerra mondiale quando, venne annesso al Regno d’Italia e gestito dalla provincia di Trento. E’ solo dal termine della seconda guerra mondiale che Salorno rientrò nell’assetto attuale di comune della provincia di Bolzano.

    Questa situazione politica ha fatto si che a Salorno gli abitanti non parlassero italiano o tedesco ma perlopiù un mix delle due lingue.

    Ed è proprio in questo contesto che, si narra, sia vissuto Perkeo.

    Chi era Perkeo

    Il vero nome di Perkeo è Giovanni Clementi, nato a Salorno nel 1702, quindi quando la cittadina (così come tutto l’Alto Adige) era sotto il dominio austro-ungarico. All’età di 18 anni la sua vita cambiò quando incontrò il Principe Carlo III Filippo di Wittelsbach-Neuburg in visita a Salorno. Il principe Carlo, incuriosito dal buffo personaggio (Perkeo era infatti nato nano) lo ingaggiò per lavorare come giullare di corte nel suo palazzo di Heidelberg (80 chilometri da Francoforte) in Germania.

    La vita ad Heidelberg

    Dovete sapere che Giovanni Clementi era amante del buon vino ma era anche affetto da un particolare tipo di diabete (diabete insipido), una malattia che provoca un’insaziabile sete con conseguente eliminazione di una gran quantità di urine (fino a 18 litri al giorno).

    La sua abnorme sete non veniva però soddisfatta con l’acqua ma con il vino rosso! Si dice infatti che bevesse dai 20 ai 30 litri di vino al giorno, chissà come faceva a restare sobrio!

    Ad Heidelberg, Giovanni è diventato famoso con il nome Perkeo perché ogni volta che qualcuno gli offriva un bicchiere di vino lui accettava sempre dicendo, in italiano, “Perché no”. La sua risposta, per i tedeschi di Heidelberg, che capivano dal tono di voce che era un sì ma suonava invece come Perkeò, nel tempo, Giovanni Clementi è diventato Perkeo.

    Per il resto della sua breve vita (è morto a 33 anni), forse anche grazie all’amore per il vino, oltre al lavoro di giullare di corte, Perkeo ricevette l’onore e l’onere di fare da custode ad una grandissima botte (all’epoca la più grande del mondo) che poteva contenere fino a 230 tonnellate di vino.

    La botte è visibile ancora oggi all’interno del castello di Heidelberg, dove, di fronte ad essa, si trova la statua di Perkeo che la controlla. Pensate che è talmente grande che sulla sua sommità si trova una sala da ballo! Se passate da Heidelberg andate a vederla e mandateci una foto di Perkeo!

    La morte di Perkeo

    Secondo voi di cosa è morto Perkeo? Io avrei detto cirrosi epatica dopo tutto il vino ingurgitato durante la sua vita. E invece la leggenda narra che, quando, gravemente malato, il medico gli ordinò di bere acqua al posto del vino, sia morto sul colpo al primo bicchiere d’acqua della sua vita! Si dice “chi beve vino campa cent’anni”… chissà se Perkeo avrebbe campato cent’anni se non avesse bevuto quel fatale bicchiere d’acqua?

    Il carnevale di Perkeo

    E’ solo dal 2010 che a Salorno si festeggia, ogni due anni, nel periodo carnevalesco, il ritorno di Perkeo nella sua città natale. Un ritorno voluto inizialmente da una decina di salornesi che, dopo aver partecipati all’Egetmann (il tradizionale carnevale di Termeno) ha cercato di creare un tema “nuovo” ma “unico” per il carnevale salornese. E così si è ricordato del concittadino Giovanni Clementi, in arte Perkeo: un giullare di corte, di bassa statura, che riesce a restare “sobrio” anche dopo aver ingurgitato 20 litri di vino, perfetto!

    Perkeo insieme alla Comtesschen Dorothee e Morbus Diabetes durante il carnevale salornese 2020

    perkeo

    Come si svolge il carnevale

    L’inizio del carnevale salornese è sempre il 7 gennaio (qualsiasi sia la data in cui cade il carnevale), giorno in cui Perkeo parte idealmente da Heidelberg per raggiungere il suo paese natio.

    Il giovedì grasso Perkeo viene accolto con gran calore dai suoi concittadini e dal primo cittadino che gli consegna le chiavi del paese e da lì iniziano i festeggiamenti. Perkeo se ne va in giro per tutti i paesi della Bassa Atesina per inviare tutti a partecipare alla grande sfilata del sabato di carnevale.

    Quel giorno si volge la tradizionale sfilata di Perkeo, seduto sulla grande botte insieme alla sua dama da compagnia, a Morbus Diabetes e Sior Insipidus, coloro che lo tengono sempre sott’occhio per via della sua malattia e che hanno il difficile compito di tenerlo sempre idratato, con un buon bicchiere di vino!

    Al suo seguito, sui carri che sfilano per le strade di Salorno ci sono i suoi dottori, le lavandaie, i carbonari, i distillatori di grappa, i panettieri, i pescatori , le streghe, i bracconieri, i contadini e tanti altri carri raffiguranti antichi mestieri di Salorno.

    Il martedì grasso appuntamento davanti al municipio, per la riconsegna delle chiavi del paese al primo cittadino prima di partire per tornare nuovamente ad Heidelberg.

    I nostri consigli

    Come abbiamo già scritto sopra il carnevale di Salorno viene festeggiato ogni due anni per cui purtroppo dovete attendere il 2022 per poter partecipare.

    Qui sotto vi diamo i nostri consigli per prendere parte alla grande sfilata del sabato carnevalesco, noi ci siamo andati quest’anno per la prima volta incuriositi soprattutto da Perkeo.

    Quando arrivare

    La sfilata inizia alle ore 13:00 e passa per le principali vie del paese. Noi vi consigliamo di arrivare puntuali, non tanto per la sfilata quanto per il sole. Purtroppo Salorno si trova in una pessima posizione per quanto riguarda la luce: il sole finisce molto velocemente dietro alle montagne circostanti. Se arrivate presto riuscirete a godere del calore e della luce del sole per maggior tempo.

    Dove posizionarsi per vedere la sfilata

    L’altro consiglio che vi diamo è quello di posizionarvi nella Piazza Sant’Andrea invece che nella via centrale del paese (Via Noldin). Noi abbiamo percorso tutta la Via Noldin dove erano presenti centinaia di persone ed era impossibile vedere i carri passare (a meno di essere in prima fila). Nella piazza c’era molta meno gente ed è stato possibile passare in mezzo ai carri e godersi la festa dei pazzi partecipanti alla festa: c’erano le lavandaie che giocavano con l’acqua della fontana, i carbonai che si divertivano a sporcare il pubblico con le mani nere di fuliggine, le streghe che urlavano e spaventavano grandi e piccini, panettieri che regalavano il pane appena sfornato e tanti tanti altri divertenti carri.

    Come andare vestiti

    Se non vi mascherate vestitevi con indumenti comodi e che non vi interessa rovinare/sporcare. E’ facile che i protagonisti della sfilata si avvicinino a voi e vi possano bagnare (soprattutto nei pressi della fontana) o sporcare con farina o fuliggine. O come è capitato a noi, potete trovare bambini che si divertono a spruzzare la gente con bombolette di schiuma spray.

    Qualche foto

    Vi lascio qui sotto qualche foto della festa carnevalesca che abbiamo scattato sabato 22 Febbraio 2020. Come vedete dalla luce abbiamo trovato una calda giornata soleggiata. Tutte le foto sono state scattate prima delle 15:00, ora in cui il sole (almeno nella Piazza Sant’Andrea) si è nascosto dietro la montagna alle spalle della piazza.

    Perkeo materasso

    Una delle streghe del Rio TIgia

    strega del carnevale di Salorno

    Wudelen di spalle

    Perkeo Budelen
    Perkeo slitta

    Le streghe del Rio TIgia

    streghe Perkeo

    Perché andare al carnevale di Perkeo a Salorno

    Se non siete mai stati ad altri carnevali tradizionali altoatesini, come ad esempio quello dell’Egetmann di Termeno, ve lo consiglio perché è molto diverso dalla classica sfilata dei carri di carnevale. Qui non ci sono carri allegorici a tema politico o di attualità come nelle sfilate tradizionali. I carri rappresentano in modo allegorico gli antichi mestieri del paese ma soprattutto, in questo carnevale, così come in quello di Termeno, la sfilata è per gli abitanti del paese un modo per divertirsi, sono loro i veri protagonisti del carnevale!

    Se invece siete già stati al carnevale di Termeno vi consiglio di andare anche a Salorno perché, a parte qualche analogia (carri dedicati ai mestieri tipici del paese) e la presenza tra il pubblico dei Wudelen anche chiamati Schnappviecher (le enormi teste pelose tipiche di Termeno che vedete nella foto qui sotto), i carri sono diversi, così come lo è la storia che c’è dietro alla sfilata.

    Inoltre il carnevale di Salorno e il carnevale di Termeno sono entrambi ogni due anni ma ognuno in un anno diverso (a Termeno negli anni dispari e a Salorno negli anni pari) così non si fanno concorrenza l’uno con l’altro e voi potete andare a vederli entrambi!

    Piccola nota femminista

    Una grossa differenza tra i due carnevali è che tra i partecipanti del carnevale di Salorno ci sono sia uomini che donne (le vedete nelle foto che ho scattato durante la festa: ci sono le streghe, le lavandaie, le panetterie ma anche tante altre protagoniste) mentre a Termeno partecipano solo uomini, anche quando interpretano personaggi femminili sono sempre solo uomini!

    budelen al carnevale di Salorno

    Come raggiungere Salorno

    Salorno è facilmente raggiungibile sia da Trento che da Bolzano. Si trova infatti più o meno a metà strada tra le due province del Trentino Alto Adige: 25 chilometri da Trento e 35 chilometri da Bolzano.

    Se volete saperne di più sul carnevale di Perkeo vi lascio il link alla pagina ufficiale bilingue (italiano e tedesco) dell’evento: www.perkeo.org

    Se invece volete leggere altri nostri articoli sul Trentino Alto Adige, la regione che ci ospita dal 2015, potete trovarli nella pagina dedicata.

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    6 commenti
    1. LaZiaRo
      LaZiaRo dice:
      06/03/2020 in 16:49

      Storia interessante e divertente! ? Mi sorprende che al carnevale bagnino la gente con acqua e non con vino! ? Vista la caratteristica di Perkeo, mi sarei aspettata una sfilata con gran uso di buon rosso!!

      Rispondi
    2. Raffi
      Raffi dice:
      07/03/2020 in 08:08

      Con questo post ho davvero imparato tante cose che non sapevo. Il Trentino Alto Adige è un territorio sconosciuto per me che dovrei approfondire meglio. Grazie.

      Rispondi
    3. Francesca
      Francesca dice:
      08/03/2020 in 17:25

      Non avevo mai sentito parlare del Carnevale di Perkeo, probabilmente perché, come avete scritto, è una manifestazione nata di recente. Comunque il vostro articolo mi ha incuriosito molto, magari tra due anni mi organizzerò per andare a vederlo!

      Rispondi
    4. Cristina
      Cristina dice:
      09/03/2020 in 20:20

      Salorno è un paesino adorabile.
      Non conoscevo questa storia ma ora che la so mi metterò sicuramente in lista per il carnevale del 2022! Le tradizioni altoatesine non me le posso perdere!

      Rispondi
    5. Elisa
      Elisa dice:
      20/03/2020 in 18:23

      Pur non abitando molto lontano da Salorno, ma in Trentino, non conoscevo questa tradizione. Magari l’anno prossimo potrò vederlo con i miei occhi!

      Rispondi
    6. Ilaria Fenato
      Ilaria Fenato dice:
      23/03/2020 in 10:30

      Io non amo il carnevale perché l’ho sempre vissuto come una scusa per uscire in strada a fare casino ma andrei molto volentieri a quello di Salorno perché mi piace che sia dedicato a qualcuno e alla storia del paese! Sono stata in Trentino Alto Adige l’anno scorso ed ho amato questi luoghi, il mix di lingue e le tradizioni…

      PS: il dettaglio del bicchiere d’acqua fatale mi ha strappato una risata sentita! ?

      Rispondi

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    Io sono Claudia, sono io che organizzo i viaggi, che scelgo le mete (quasi sempre), che gestisco il blog e scrivo gli articoli che state leggendo.

    Gabri è colui che mi sopporta in viaggio come nella vita di tutti i giorni. A lui piace guidare per cui nei viaggi on the road è lui che guida e, ogni tanto, quando glielo lascio fare, è anche quello decide anche la meta.

    Insieme viaggiamo da più di 15 anni e dopo il nostro primo viaggio in Giappone abbiamo capito che, se siamo sopravvissuti in un paese in cui quasi nessuno parlava inglese e dove la maggior parte dei cartelli stradali erano in una lingua incomprensibile, potevamo viaggiare in qualsiasi posto avremmo voluto e così abbiamo fatto e continuiamo a fare.

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