Museo Talbot a Lacock nel Wiltshire
In questo articolo vi vorrei far conoscere un luogo magico che abbiamo scoperto per caso. Il luogo è il museo di Talbot e per caso è perché ci trovavamo all’abbazia di Lacock nel Wiltshire in Inghilterra per visitare il chiostro usato come location di alcuni film della saga di Harry Potter.
Un museo per appassionati di fotografia
Una volta fatto tutte le foto di rito al chiostro decidiamo di fare un giro nei giardini e nel museo che scopriamo essere il museo di William Henry (Hanry – Harry Potter, tutto torna…) Fox Talbot. Se siete esperti di fotografia lo conoscerete sicuramente… ma io all’epoca non sapevo chi fosse e probabilmente non ne so molto nemmeno adesso.
Se non conoscete Talbot provo a raccontarvi qualcosa su di lui.
Chi era Talbot
Non ho ancora capito se era più conosciuto come Henry Fox Talbot o come William Fox Talbot, forse Henry. Ad ogni modo Talbot (con il solo cognome è più facile) è considerato un pioniere della fotografia. E’ lui infatti l’inventore del procedimento per ottenere un’immagine negativa e poi positiva dal negativo.
Talbot nel 1835 descrisse di come era riuscito ad ottenere l’immagine negativa partendo da una foglia posata su un foglio di carta e lasciata al sole. E successivamente come ricavare nuovamente l’immagine positiva dal negativo. La sua invenzione venne chiamata Calotipia che deriva dal greco Kalos (Bello) e Typos (stampa) e successivamente Talbotipia dal nome del suo inventore.
Purtroppo la sua invenzione venne presentata alla Royal Society solo sette mesi dopo quella di Daguerre perdendo di importanza ed inoltre l’immagine realizzata era meno nitida di quella di Daguerre per questo motivo i Dagherrotipi li conosciamo “quasi” tutti mentre dei Talbotipi nessuno “o quasi” ne sa nulla.
La novità proposta da Talbot era rivoluzionaria ma, come spesso accade, all’epoca non l’avevano ancora capita. E invece il suo processo di “sviluppo” è stato veramente rivoluzionario perché fino ad allora la fotografia, scattata con la camera oscura, era una sola e unica. Talbot aveva invece trovato il modo di ristamparla infinite volte!
Perché visitare il museo Talbot
Beh, se non sapevate come me chi fosse Talbot e siete appassionati di fotografia, una visita a questo museo è d’obbligo per conoscere la sua storia.
Se invece lo conoscevate, allora a maggior ragione dovete andare a Lacock.
Perché il museo si trova a Lacock
Perché a Lacock Talbot ha stabilito la sua residenza una volta tornato dal suo viaggio di nozze in Italia, viaggio in cui ha iniziato ad appassionarsi di fotografia. Proprio a Lacock ha creato il suo laboratorio. E’ qui che è riuscito a produrre i negativi su carta sensibilizzata da cui era possibile stampare un numero illimitato di positivi!
La maggior parte delle opere di Talbot si trova a Lacock, nel museo a lui dedicato. Questo è quindi l’unico posto al mondo dove è possibile vedere tutto insieme il suo lavoro così importante per la storia della fotografia.
Non solo un museo
Ma a Lacock non c’è solo il museo, la parte che ci è piaciuta di più è stato il parco. Il parco che circonda l’abbazia è stato trasformato in museo all’aria aperta.
Noi siamo rimasti talmente affascinati dal parco tanto che ci piacerebbe ritornare in futuro.
Informazioni utili su Lacock e il Museo Talbot
Lacock si trova nell’Inghilterra sud-occidentale nella contea del Wiltshire (molto vicino a Stonehenge, infatti noi siamo andati proprio in quell’occasione).
Il piccolo villaggio di Lacock è molto caratteristico è stato inserito tra le località di interesse storico dal 1944. Se siete nel Wiltshire ci consigliamo di visitarlo, non solo per il Museo Talbot e l’abbazia adiacente ma anche perché il paese è molto caratteristico.
Per maggiori informazioni sul museo vi lasciamo il link al sito ufficiale del museo Talbot: http://foxtalbot.dmu.ac.uk
Non conoscevo affatto questo museo! Sembra davvero il luogo ideale per chi vuole sperimentare e allo stesso tempo fare pratica con la fotografia. Sarebbe bello poterci andare a breve, al momento le mie foto sono molto amatoriali e magari questa esperienza potrebbe essermi utile!
Molto interessante. Sono una fan della saga del Maghetto e mi piace molto cimentarmi con oggetti e vetri quando fotografo. Credo sia proprio il posto che fa per me.
Interessantissimo! Doveva essere un’epoca di straordinari fermenti tecnologici e scientifici, ed è giusto parlare anche di personaggi meno noti <3
C’è sempre da imparare e ti scioccherò ma io che amo estremamente la fotografia assolutamente non avevo mai sentito questo posto!! E sicuro andrò a cercarlo prima o poi!! Come posso non provare le installazioni di luce si cui parli!!
Non ti preoccupare perché anche io, amante della fotografia, non sapevo dell’esistenza di questo posto e nemmeno chi fosse Talbot, se non fosse stato per Harry Potter nemmeno ci sarei stata…
Non sapevo proprio dell’esistenza di questo museo! E io sono proprio un’appassionata di fotografia! Davvero super interessante, mi piacerebbe andarci :)
Si passa la vita facendo e toccando miliardi di cose , troppo spesso senza chiedersi , chi le ha inventate chi le ha perfezionate , quanto sono costate in termini di tempo e di impegno , quante sono state pensate per il bene dell ‘uomo e quante invece per la distruzione di cose e persone , quante scoperte sono state fatte solo per puro caso ,e noi oggi ne godiamo i benefici !
Oggi scattiamo miliardi di fotografie senza pensare assolutamente a chi ha pensato provato e forse o senza forse é stato deriso nei suoi tentativi di fissare le immagini in qualche modo ,e così é stato per tante altre cose ! Claudia questi sono i pensieri che mi sono venuti questa sera leggendo il tuo articolo su Talbot !!!
Lacock è un posto che merita a prescindere. Anch’io ho adorato quel museo e, fatalità, l’ho visto subito dopo una mostra su Cecil Beaton e alcuni altri fotografi britannici. La mostra era organizzata in un paesino del Wiltshire e l’ho trovata quasi per caso.