Museo delle Macchine da Scrivere di Parcines
In un grigio fine settimana di luglio, tra le molte attività , abbiamo avuto l’opportunità di visitare un museo affascinante: il Museo delle Macchine da Scrivere di Parcines.
Parcines, un tranquillo comune nel cuore del Südtirol, è il luogo in cui storia, cultura e tecnologia si fondono in un’esperienza unica. Qui è possibile possono fare un viaggio indietro nel tempo, immergendosi nell’affascinante mondo delle macchine da scrivere.
Il Museo delle Macchine da Scrivere di Parcines è una gemma nascosta che offre un’opportunità imperdibile per scoprire l’evoluzione di uno strumento che ha rivoluzionato la scrittura e la comunicazione nel corso dei secoli.
Il museo delle macchine da scrivere di Parcines
un incredibile viaggio nella storia della scrittura
Il museo si trova nel centro storico di Parcines ed è stato inaugurato nel 1993 in occasione del centenario della morte di Peter Mitterhofer, il concittadino a cui si deve l’invenzione di una delle prime macchine da scrivere.
Una volta varcata la soglia del museo, che si sviluppa su tre piani, più un quarto piano interrato che funge da archivio, si capisce subito che non è un piccolo museo, come sembra dalla piccola porticina che accoglie i visitatori.
Lungo le pareti si trova una vasta collezione di macchine da scrivere di epoche diverse, dai primi modelli meccanici fino alle versioni elettroniche più moderne. Ogni macchina da scrivere esposta racconta una storia e rivela un pezzo di tecnologia e ingegno del suo tempo.
Nel museo si possono ammirare modelli rari e unici, alcuni dei quali appartenuti a celebri scrittori, giornalisti e personaggi storici. I dettagli intricati e i meccanismi artigianali delle vecchie macchine da scrivere rievocano un’era in cui la scrittura richiedeva dedizione e abilità . Queste reliquie dell’era pre-digitale ci mostrano quanto sia cambiata la nostra concezione di scrittura e comunicazione nel corso degli anni.
Il Museo delle Macchine da Scrivere di Parcines rappresenta un prezioso patrimonio culturale e storico, una testimonianza tangibile della nostra evoluzione tecnologica. Attraverso la conservazione e la valorizzazione di questi pezzi unici, il museo ci invita a riflettere sul passato e a considerare il futuro della scrittura e della comunicazione. È una tappa imperdibile per i curiosi e gli appassionati di storia, poesia, letteratura e tecnologia, che troveranno in questo luogo una fonte di ispirazione e meraviglia.
Chi era Peter Mitterhofer
Peter Mitterhofer, colui a cui è stato dedicato il museo delle macchine da scrivere di Parcines, è una figura fondamentale nella storia delle macchine da scrivere e un pioniere nell’evoluzione di questo strumento di scrittura.
Nato nel 1822 a Parcines, Peter Mitterhofer era un artigiano e inventore, considerato un po’ eccentrico dai suoi compaesani. Appassionato di musica, costruiva personalmente gli strumenti musicali che suonava in giro per Parcines e per questo veniva visto come il “buffone” del villaggio. Quando creò la prima macchina da scrivere e la presentò all’imperatore Francesco Giuseppe I a Vienna, cercando finanziamenti, la sua iniziativa non fu presa molto sul serio nella sua città natale.
Era il 1864 e Peter Mitterhofer aveva inventato la sua prima macchina da scrivere, realizzata in legno. I “caratteri” consistevano in punti perforati, ottenuti tramite punte di aghi montate sui singoli bracci. I visitatori del museo hanno la possibilità di sperimentare il funzionamento della sua invenzione attraverso una replica esposta.
Nonostante il suo inventore non abbia raggiunto una notorietà universale, il lavoro di Peter Mitterhofer ha gettato le basi per lo sviluppo delle moderne macchine da scrivere. I suoi concetti e idee hanno ispirato molti altri inventori che hanno continuato a perfezionare il concetto, portando alla diffusione su larga scala delle macchine da scrivere nel corso dei decenni successivi.
Enigma: una “macchina” unica tra le macchine da scrivere del museo
Nel museo delle macchine da scrivere di Parcines si trova anche una macchina Enigma tedesca originale nonché una riproduzione del decodificatore di Alan Turing.
Enigma è stata un dispositivo di crittografia utilizzato dalla Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Era in grado di cifrare e decifrare messaggi, rendendoli sicuri da essere intercettati.Â
Alan Turing, un brillante matematico e informatico britannico, è noto per aver svolto un ruolo cruciale nella decrittazione dei codici Enigma. Ha sviluppato una macchina che ha aiutato a decifrare i messaggi crittografati, contribuendo significativamente agli sforzi alleati.Â
Se volete provare anche voi una macchina Enigma potete farlo al museo delle macchine da scrivere di Parcines.
Le macchine da scrivere di Camillo Olivetti
Se ci leggete da un po’ sapete che a Camilo Olivetti e alla sua fabbrica di macchine da scrivere ci siamo legati, siamo anche andati a Ivrea (Torino) e abbiamo partecipato al tour dei luoghi di Olivetti (che vi consigliamo anche se non siete appassionati, lo diventerete dopo il tour).
Al museo delle macchine da scrivere di Parcines, insieme agli oltre 2000 modelli di macchine da scrivere di tutti i generi e di tutte le nazionalità , si può vedere la più famosa delle macchine da scrivere Olivetti: la M1
La creazione della Olivetti M1 segna un momento storico in Italia e soprattutto a Ivrea, la città sede della Olivetti. Grazie alla visione di Camillo Olivetti, la M1 fu prima macchina da scrivere italiana prodotta su scala industriale. Nonostante le somiglianze estetiche con le macchine da scrivere statunitensi Underwood, la M1 nasconde al suo interno una vasta gamma di innovazioni e brevetti che ne conferiscono un carattere autenticamente distintivo. Questi elementi rendono la M1 non solo un precursore degno di nota, ma anche il modello che getta le basi per tutta la futura produzione Olivetti.
Al museo delle macchine da scrivere di Parcines si trovano altri modelli della Olivetti come la ICO (ICO significa Ingegner Camillo Olivetti) del 1931 e il primo computer P203 del 1970, uno dei primi computer per ufficio al mondo che è esposto anche al MoMa di New York.
Quali altri modelli di macchine da scrivere di possono trovare al museo di Parcines?
Tra gli oltre 2000 modelli di macchine da scrivere nel museo di Parcines si possono vedere macchine di tutti i tipi e in tutte le lingue: ebraico, arabo, giapponese (un incredibile macchina da scrivere con centinaia di tasti per riprodurre gran parte degli ideogrammi giapponesi). Macchine per fare i calcoli (precursori delle calcolatrici) e macchine da scrivere per gli spartiti musicali.
Tra i rari esemplari in mostra, oltre al primo modello di Mitterhofer, la macchina di cifratura Enigma e la M1 di Olivetti, nel museo si possono vedere una stranissima macchina da scrivere, una palla scrivente ideata da Rasmus Malling-Hansen nel 1867, e la famosa Crandall New Model, brevettata da Lucien Stephen Crandall che è considerata una delle più belle macchine da scrivere mai costruite.
Come raggiungere il museo di Parcines
Il museo si trova in pieno centro di Parcines e si può parcheggiare nella vicina Piazza della Chiesa.Â
In caso viaggiate con i mezzi pubblici potete prendere l’autobus della linea 213 che parte da Merano.
Quanto tempo dedicare alla visita del museo
Il tempo da dedicare alla visita dipende da quanto siete interessati all’argomento. Noi ci siamo stati due ore ma ci saremmo stati molto di più perché non siamo riusciti a completare il terzo piano e non abbiamo nemmeno iniziato a visitare l’archivio del quarto piano interrato. Sismo andati di sabato mattina quando il museo é aperto solo dalle 10 alle 12 e noi siamo entrati esattamente alle 10 e usciti alle 12:15.
Se pensate di dedicare più tempo alla visita vi consigliami di non andare di sabato mattina visto che il museo è aperto solo per 2 ore.
Orari di apertura e prezzo del biglietto
Da aprile a ottobre l’ingresso è gratuito la 1° domenica del mese quando il museo è aperto per l’occasione dalle 14.00 alle 18.00
Dal 7 novembre 2023 al 26 marzo 2024 é aperto solo il martedì.Â
Il resto dell’anno è aperto dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00 dal lunedì al venerdì e dalle 10:00 ale 12:00 il sabato. Chiuso la domenica e nei giorni festivi.
Il prezzo è di 7 euro per adulti (quando non è gratis) dai 16 anni in su. 6,30€ ridotto per over 65 anni. 2,00€ per ragazzi dal 6 ai 15 anni.Â
Gratuito per bambini sotto i 6 anni e per i possessori di Museum Card e museumobil Card.
Biglietti famiglia a 15 euro.
Cosa fare nei dintorni di Parcines
Se siete appassionati di macchine da scrivere e volete assolutamente andare a Parcines per vedere questa bellissima collezione di oggetti rari e d’epoca e non abitate così vicino da poterci andare in giornata potete cogliere l’occasione per restare in zona visitare anche la bellissima Val Venosta famosa per le sue mele e le sue buonissime albicocche.
In Val Venosta ci sono un sacco di attività da fare come ad esempio:
- visitare la bellissima Merano, che ha ospitato la principessa Sissi, che si trova proprio all’imbocco della Val Venosta. Â Qui non potete perdere i Giardini di Castel Trauttsmandorff
- andare a Rablà per ammirare un’opera unica: l’Alto Adige in miniatura di Mondo Treno.
- a Lasa potete prendere parte ad una visita guidata alla miniera di marmo (uno dei marmi più pregiati del mondo)
- potete percorrere in bicicletta la ciclabile della Val Venosta che parte dal Passo Resia fino a Merano (o anche solo in parte come abbiamo fatto noi che l’abbiamo percorsa da Malles a Merano)
- visitare il birrificio Forst di Lagundo e assaggiare i suoi buonissimi piatti sudtirolesi sorseggiando le loro birre, famose in tutto il mondo
Queste sono solo alcune delle attività che potete fare in Val Venosta, ogni week-end troverete una festa o un evento che fa per voi e in estate ogni giorno è perfetto per una nuova escursione.
Dove dormire tra Parcines e la Val Venosta
Per dormire vi consigliamo questo bellissimo hotel 3 stelle, il Vinschgerhof, con sauna e vista spettacolare sulla valle, che si trova a Silandro, in una zona centrale e comodissima per visitare sia Parcines che tutta la Val Venosta.
A Parcines vi consigliamo il Botango, un hotel 3 stelle che offre ai suoi ospiti l’utilizzo gratuito del centro benessere e della piscina. Al suo interno si trova anche un ristorante tradizionale dove poter degustare tutti i piatti della cucina locale.
Se volete farvi coccolare in una struttura da sogno dove ammirare il suggestivo campanile in mezzo al lago di Resia, il Lacumontes Lake View Apartments è la soluzione perfetta. Si tratta di una struttura a 4 stelle, ogni appartamento ha il balcone con vista sulle montagne, TV a schermo piatto, zona pranzo, cucina attrezzata con lavastoviglie, frigorifero, piano cottura e macchinetta per il caffè, bagno privato con cabina doccia, accappatoi e asciugacapelli. La struttura offre ai propri ospiti anche l’utilizzo di palestra, area benessere con sauna, vasca idromassaggio e hammam. Da non perdere per un week-end romantico!
Se siete amanti della birra e volete concedervi un week-end proprio a fianco al birrificio Forst vi consigliamo il romantico Schlosswirt Forst con le sue camere decorate con stucco veneziano, pavimenti in legno e piastrelle in marmo bianco.
Quando soggiornate in Alto Adige ricordatevi di chiedere alla struttura la Carta Vantaggi. In ogni zona dell’Alto Adige ci sono carte differenti che permettono avere grandi vantaggi come accedere gratuitamente ai mezzi pubblici da utilizzare ad esempio per prendere il treno tra Merano e Curon per percorrere la ciclabile della Val Venosta o ingressi gratuiti o ottenere ingressi gratuiti o scontati per muse come il Museo delle Macchine da Scrivere di Parcines o Mondo Trento di Rablà o ancora alla visita guidata alle cave di marmo di Lasa. E’ sicuramente un gran risparmio!
Non ne avevo mai sentito parlare del Museo delle Macchine da Scrivere e lo adoro già dopo aver letto il vostro racconto!