Una giornata al museo Caproni di Trento
E’ un museo poco conosciuto, il museo Caproni di Trento, ma è un’ottima opportunità per imparare qualcosa di nuovo in una grigia giornata invernale.
Questo è proprio quello che abbiamo fatto noi, in una fredda giornata di febbraio di qualche anno fa in cui non avevamo voglia di stare chiusi in casa.
E perché abbiamo scelto proprio il museo Caproni?
Quando abbiamo scoperto che a Trento si trovava il Museo Caproni non ci abbiamo pensato un attimo, da fans di Hayao Miyazaki non potevamo perdercelo!
Hayao Miyazaki e lo Studio Ghibli
Per chi non lo conoscesse Hayao Miyazaki è uno dei maggiori animatori giapponesi e da molti, compresi noi, considerato il più grande regista d’animazione vivente.
Hayao Miyazaki è da sempre appassionato di aviazione ed ha omaggiato l’ingegnere trentino nei suoi anime e non solo, persino nel nome del suo studio d’animazione: lo studio Ghibli.
Hayao Miyazaki è da sempre appassionato di aviazione ed ha omaggiato l’ingegnere trentino nei suoi anime e non solo, persino nel nome del suo studio d’animazione: lo studio Ghibli.
Nel museo si possono ammirare alcuni dei velivoli progettati da Caproni, numerosi modellini e anche un modello del Ca.60 “Il Transaereo” che avrebbe dovuto ospitare fino a 100 passeggeri e che purtroppo non ha superato il collaudo. E’ però rimasto nella storia in quanto fino alla fine degli anni Trenta è stato l’aeroplano più grande mai costruito.
Degli altri velivoli progettati da Caproni e ridisegnati da Miyazaki nei suoi anime è presente solo il compressore del bombardiere biplano del Caproni Ca.90:
Al museo abbiamo anche fatto un’interessante scoperta…
Se anche voi siete fan dello studio Ghibli probabilmente avrete già riconosciuto questo personaggio: Testa di Rapa!
Lo stemma del 22° Gruppo Autonomo Caccia Terrestre
Per chi non lo conoscesse, Testa di Rapa è uno dei personaggi presenti nel lungometraggio di animazione intitolato “Il Castello Errante di Howl” dello Studio Ghibli. Nel lungometraggio Testa di Rapa ed è il principe di un regno vicino a quello in cui si trova il castello di How, trasformato da un maleficio in uno spaventapasseri.
Questa chicca non la sapevamo nemmeno noi e ci siamo documentati tornati a casa: questo troncone di coda è l’unico rimasto di una serie di Reggiane Re.2005, questo modello è noto anche come Sagittario (proprio come il mio segno zodiacale!).
Nel loro primo scontro con gli aerei sovietici riuscirono ad abbatterne otto senza subire perdite. Siccome per alcuni giorni i russi non inviarono altri aerei i piloti italiani pensarono di averli spaventati. Visto che gli aerei erano privi di insegna decisero di disegnarci lo Spauracchio con le 8 stelle nel fumo della pipa a rappresentare gli otto aerei russi abbattuti. Sul numero di stelle non si trovano notizie precise. Lo stemma originale del 22° gruppo sembra avesse 8 stelle mentre sul Reggiane Re.2005 (utilizzato dalla 326a squadriglia) se ne vedono solo 5. Sembra che il simbolo sul Reggiane sia stato ripreso da quello del Macchi M.C.205 in dotazione al 22° quindi è possibile che le stelle siano state rappresentate in modo differente probabilmente in ricordo di altri scontri aerei. Ad ogni modo per noi la cosa più importante è stata trovare Testa di Rapa al museo!
Considerazioni sul Museo Caproni di Trento
Probabilmente molti trentini non sono mai stati in questo museo, certo non è il MUSE (il museo di scienze naturali più conosciuto di Trento), ma è pur sempre un pezzetto di storia d’Italia per noi imperdibile!
Noi siamo stati sorpresi da quanto sia stato importante Giovanni Caproni nella storia dell’aviazione, di come Gabriele D’Annunzio si fosse innamorato del volo e di quanto ammirasse le imprese di Caproni.
“Senza cozzar dirocco” è il motto di Gabriele D’Annunzio coniato per descrivere le imprese dei velivoli di Giovanni Caproni che senza attaccare da terra (cozzar) colpivano gli obiettivi (dirocco) dal cielo.
Mentre sei al museo ti rendi conto che i primi aerei Caproni li ha costruiti soltanto 100 anni fa! E se poi pensi a quanta strada ha fatto la tecnologia in così poco tempo…. 100 anni fa si sognava di volare e ora si sogna di andare su Marte…. con la Tesla!
Eppure…
Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica il calabrone non può volare a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare.
Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare.Igor Sikorsky
Se questo articolo vi è piaciuto lasciateci un commento qui sotto: ci farebbe molto piacere!
Se invece volete leggere altri nostri articoli sul Trentino Alto Adige, la regione che ci ospita dal 2015, potete trovarli tutti nella pagina dedicata.
Non conoscevo l’esistenza di questo museo… Molto interessante il collegamento tra aeronautica e anime giapponesi!! ?
nooooo ma mi sono persa un museo spettacolare per gli amanti dei manga come mio marito!! Se legge il post mi fa tornare in Trentino subito!!
Ma lo sai che non ci sono mai andata anche se abito a Trento? A volte diamo per scontato tante cose sul luogo dove viviamo … ma aspetto sempre la visita di qualche amico per riscoprire la mia città!
Davvero interessante questo articolo! Non sapevamo di questo collegamento tra Myazaki e Caproni né, tantomeno, che ci fosse un museo così interessante da scoprire ?
Sapevo dell’esistenza del museo, dell’ammirazione di Miyazaki per l’Ing. Caproni ed i suoi velivoli; oltre a “Si alza il vento”, in tutta la sua filmografia gli aeromobili hanno un ruolo fondamentale… ma la super chicca dell’origine di Testa di Rapa è a dir poco fantastica, grazie!
Ciao Enrico, se ti capita vai al museo Caproni di Trento, è un vero gioiello! E poi Testa di Rapa rappresentato su un velivolo originale è assolutamente da vedere!