10 meraviglie americane oltre al Grand Canyon
Vedere una volta nella vita il Grand Canyon è un sogno di tanti ma le meraviglie americane che si possono ammirare in un viaggio negli Stati Uniti sono ben di più. Oltre al Grand Canyon ci sono centinaia di meraviglie naturali pronte a stupirci con forme e colori sempre diversi.
In questo articolo ve ne citiamo solo alcune ma sono molte di più e un solo viaggio negli Stati Uniti non basta. Le 10 meraviglie americane di cui vi parliamo oggi sono solo alcune di quelle create dal fiume Colorado nel corso di milioni di anni.
Perché raggrupparle adesso in un unico articolo visto che ne avevamo già parlato negli articoli dedicati ai nostri itinerari? Perché da poco abbiamo ricevuto in regalo dall’editore Polaris, lo stesso di Destinazione Italia, un bellissimo libro fotografico intitolato proprio “Oltre il Grand Canyon” di Pietro Bianchi.
Ci siamo così ricordati di quanto ci avevano stupito tutte quelle formazioni rocciose di arenaria rossa trovate quasi per caso sul nostro itinerario perché meno battute dal turismo.
Ed è proprio di queste che vogliamo parlarvi oggi, non del Grand Canyon e della Monument Valley che, non fraintendeteci, sono assolutamente da visitare, non diciamo il contrario, ma prendete in considerazione di seguire anche itinerari alternativi, lungo il corso del fiume Colorado ce ne sono di altrettanto meravigliosi e selvaggi.
Oltre il Grand Canyon
Anche il Grand Canyon può riservare delle sorprese se si lascia il percorso turistico. Ovviamente chiunque abbia poco tempo a disposizione deve purtroppo dedicare la maggior parte del tempo alla zone più famose ma se riuscite ad avere del tempo in più un consiglio è quello di visitare gli angoli più remoti del parco.
Pensate che, quasi 6 milioni di persone, visitano ogni anno il Grand Canyon ma, di queste, meno di 300.000 visitano il North Rim, il lato nord del Grand Canyon. Non è nemmeno possibile visitare entrambi i lati del Grand Canyon in giornata perché il South Rim e il North Rim distano 4 ore di auto l’uno dall’altro. Se non avete tempo per visitare entrambi i lati del Grand Canyon vi consigliamo di sorvolarlo con un piccolo velivolo come abbiamo fatto noi.
Pochissimi (meno di 20.000 ogni anno) decidono di scendere i 1600 metri di dislivello che separano il plateau dal fondo del canyon seguendo i 22 chilometri (sola andata) del Kaibab Trail. Se però non siete allenati ma avete più tempo a disposizione potete scegliere di percorrere almeno qualcuno del tanti trekking che partono dal plateau sia dal South che dal North Rim.
Noi siamo stati in Arizona e Utah (gli stati dove si trovano la maggior parte di queste meraviglie americane) dedicandogli circa 12 giorni. Abbiamo visitato Grand Canyon, Monument Valley, Antelope Canyon, Canyonland, Arches Park, Bryce Canyon e Zion. Ci mancano ancora tanti, troppi posti ancora da vedere quindi dovremo assolutamente ritornarci. Mi piacerebbe organizzare un viaggio on the road che copra solo i luoghi meno conosciuti dell’Arizona dedicando la maggior parte del tempo al trekking.
Monument Valley
La Monument Valley è uno dei simboli degli Stati Uniti occidentali e famosa in tutto il mondo per essere stata la location della maggior parte dei film western degli anni ’60.
Il pianoro desertico è di origine fluviale (si tratta del Colorado Plateau, lo stesso del Grand Canyon) e si trova al confine tra Utah e Arizona in un’area isolata. Per raggiungerlo bisogna percorrere più di 70 km dalla cittadina più vicina, ma la strada per raggiungerlo è anch’essa uno nei simboli degli Stati Uniti occidentali, un rettilineo in leggera discesa che dà al viaggiatore l’impressione di calarsi direttamente all’interno della valle. Quante volte l’abbiamo visto nei film americani!
E’ possibile visitare la Monument Valley sia con un tour organizzato dai Navajo che abitano la valle che autonomamente la Valley Drive. Si tratta di una bellissima strada che, anche se sterrata, è percorribile autonomamente seguendo il percorso che passa tra i monoliti e tutte le formazioni più note della valle.
I monoliti più famosi, e anche quelli che è impossibile non riconoscere perché si vedono fin da subito dal centro visitatori, sono i Mittens and Merrick’s Butte le formazioni rocciose simbolo della Monument Valley. Il John Ford’s Point e l’Artist’s Point sono due dei punti panoramici più belli, il primo perché è quello che abbiamo visto tutti nei film western e il secondo perché proprio da lì si può ammirare il meraviglioso tramonto su tutta la valle.
Canyon de Chelly
Tra il Grand Canyon e la Monument Valley, sempre in Arizona, sorge un canyon poco conosciuto ma in grado di reggere il confronto con altri parchi più conosciuti: il Canyon de Chelly. Noi ci siamo stati durante il nostro secondo viaggio negli Stati Uniti mentre terminavamo il coast to coast da New York a San Francisco.
Lo consigliamo proprio perché poco frequentato ed, essendo in piena riserva Navajo è anche di difficile accesso se non guidati dai propri abitanti.
E’ però possibile percorrere autonomamente, senza una guida Navajo, il White House Ruins Trail, un sentiero che conduce fino al fondo del canyon da dove ammirare da vicino le rovine di un’antica città interamente costruita in adobe ed incastonata nella roccia. Simile a Mesa Verde ma molto meno turistica.
Il Canyon de Chelly si ramifica poi in una serie di piccoli canyon, un vero e proprio labirinto rosso, che è possibile ammirare dall’alto grazie ai numerosi punti panoramici della North Rim Drive e South Rim Drive.
Antelope Canyon
L’Antelope Canyon è una gola strettissima creata grazie all’erosione dell’acqua che, in milioni di anni, ha creato una meraviglia senza eguali. In lingua Navajo questo canyon è conosciuto proprio come “il luogo dove l’acqua scorre tra le rocce”.
Oggi l’acqua non scorre più ma entrando in questo luogo sacro per i Navajo si comprende bene come l’acqua, ma non solo, anche vento, fango trasportati dal fume Colorado, abbiano modellato la roccia rendendolo la meraviglia che è. Non possiamo quindi non citare questo canyon tra le 10 meraviglie americane anche se è uno degli slot canyon più visitati in assoluto.
Di Antelope Canyon ce ne sono però due: uno più popolare, l’Upper Antelope, e uno un po’ meno visitato, il Lower Antelope.
Noi siamo stati solo all’Upper Antelope, la parte del canyon più breve ma quella più fotogenica. Eravamo riusciti a prenotare il tour di mezzogiorno, momento in cui è possibile vedere i raggi solari filtrare perpendicolari attraverso la roccia. E’ uno dei momenti più spettacolari di tutta la visita.
Il percorso attraverso il Lower Antelope è, invece, un po’ più lungo (circa 4 chilometri) ed è l’ideale per chi vuole visitare con più tranquillità questa meraviglia della natura. Il Lower Antelope è un po’ meno scenografico dell’Upper Antelope ma la visita più tranquilla vi darà modo di godere al massimo di questa meraviglia della natura.
Lake Powell e il Glen Canyon
Il Lake Powell è uno dei bacini artificiali più grande di tutti gli Stati Uniti ma non è il lago in se ad aver attirato la nostra attenzione quando abbiamo pernottato a Page, è il Glen Canyon. O meglio quel che resta del Glen Canyon.
Prima della costruzione della diga il Lake Powell non esisteva ed al suo posto c’erano ben 180 chilometri di canyon, oggi per la maggior parte sommersi. Nei momenti in cui il lago è alla sua portata minima si possono però scorgere delle meravigliose formazioni rocciose rese ancora più spettacolari quando sono riflesse nel lago.
Horseshoe Bend
Uno dei punti in cui oggi sopravvive ancora il Glen Canyon è quel meandro a forma di ferro di cavallo del fiume Colorado chiamato Horseshoe Bend. Si trova circa 8 chilometri a valle della diga ed è uno dei luoghi più fotografati di tutta la zona.
Fotografarlo per intero oggi è facile, basta un drone! All’epoca in cui siamo andati noi però, senza l’attrezzatura fotografica adeguata, abbiamo dovuto sporgerci parecchio sugli speroni di roccia che lo sovrastano con non poche vertigini per fotografarlo così (non intero!). Per raggiungerlo invece basta una semplice passeggiata dalla U.S. Route 89.
Arches Park
Arches Park è un’area naturale che si trova a soli 8 chilometri da Moab, nello Utah.
In una superficie di poco più di 300 km² si trovano, da milioni di anni, più di 2000 archi naturali di arenaria rossa ed una varietà di formazioni geologiche uniche al mondo.
Nel parco si trovano archi sono di diverse dimensioni. S possono trovare archi grandi poco più di una finestra fino ad archi alti come un edificio di dieci piani.
L’arco più famoso è il Delicate Arch, lo vedete nella foto qui sotto. Ogni giorno, accoglie centinaia di persone per uno spettacolo senza eguali: il momento in cui il sole, all’ora del tramonto, lo illumina di un intenso color rosso fuoco. E’ quello che abbiamo fatto anche noi.
Canyonland
Canyonland si trova anch’esso nei pressi di Moab ma, a differenza di Arches Park che si riesce a girare senza problemi in una giornata, è un parco immenso di quasi 850 km². Oltre alle sue dimensioni non si trova nemmeno in un’unica area. I vari settori del parco sono anche molto distanti tra loro, altri addirittura difficili da raggiungere se non con un 4×4.
Uno dei settori più famosi è Island in the Sky, reso ancor più celebre dal film Thelma e Louise, è anche uno dei punti panoramici più spettacolari. Si chiama isola nel cielo perché il panorama dall’alto somiglia a tante isolette che emergono dal cielo. In realtà si tratta di canyon scavati dal fiume Colorado e dal Green River.
Gli altri settori del parco, i più remoti, sono The Needles e The Maze. Si raggiungono solo con un fuoristrada e sono indicati a chi ama i trekking. Sono zone ancora selvagge come lo erano nell’800 quando erano usate come nascondiglio dai banditi, come il più famoso Butch Cassidy.
Dead Horse Point State Park
Dead Horse Point, è un piccolo parco statale relativamente poco conosciuto che si trova praticamente a metà strada tra Arches Park e Island in The Sky.
Dal punto panoramico principale, perfetto per ammirare il tramonto, si gode di un’impressionante vista sul canyon della regione. Da qui si può osservare lo splendido scorcio dell’ansa del fiume Colorado e l’immensità di Canyonlands.
Bryce Canyon
Uno dei parchi che ci ha affascinato di più è stato il Bryce Canyon. Si tratta di un piccolo parco nazionale di soli 145 km2 formatosi, nel corso di millenni, dall’erosione del fiume Paria, affluente del Colorado
Il Bryce Canyon è famoso per i suoi pinnacoli (hoodoos). La loro particolare colorazione varia dal rosso-arancione al bianco ed è meraviglioso percorrere i sentieri che vanno verso il fondo del canyon dando a tutti la possibile di ammirare da vicino gli spettacolari pinnacoli colorati.
Questo parco ci ha affascinato anche per le lezioni di astronomia dei Dark Ranger. La posizione del parco è perfetta per le osservazioni astronomiche. Le notti sono molto buie ed è possibile vedere circa 7500 stelle nelle notti senza luna.
Cedar Breaks National Monument
Se da Bryce Canyon proseguite per la Scenic Byway 12 a poco più di 50 chilometri trovate un’altra meraviglia geologica: la Cedar Breaks National Monument.
Si tratta di un anfiteatro naturale formato dall’erosione dell’altopiano del Colorado, lo stesso altopiano che forma parti del parco nazionale di Zion. La leggera somiglianza con Bryce Canyon ci ha fatto subito innamorare di questo posto. I colori poi sono meravigliosi. La rocce sono così variopinte, con sfumature che vanno dal giallo all’arancione e dal rosso al violetto, che gli Indiani lo chiamavano Circle of Painted Cliffs (Cerchio delle scogliere dipinte).
Il loro attuale nome, Cedar Break, è invece nato dai primi coloni che combinarono la parola breaks (fratture) con cedar (cedri) per i molti alberi di “cedri” che crescono spontaneamente in questa zona. In realtà sono ginepri e non cedri ma il nome che gli hanno dato ormai è Cedar quindi non è che possiamo cambiarlo così solo per una svista…
Un consiglio, se riuscite, percorretela tutta la Scenic Byway 12, è l’unica strada che attraversa un altro meraviglioso parco, il Grand Staircase-Escalante, ed è una tra le più belle strade panoramiche di tutti gli Stati Uniti.
Altre meraviglie americane da vedere
La parte occidentale degli Stati Uniti è talmente ricca di bellezze naturali che non basta un solo viaggio. Noi ci siamo stati due volte ma non ci è bastato comunque, dovremo assolutamente tornarci. Oltre alle 10 meraviglie che vi abbiamo citato sopra segnatevi anche queste:
- The Wave, l’onda perfetta scavata nella roccia. Potrebbe tranquillamente stare tra le 10 meraviglie americane ma vederla è quasi impossibile. Pensate che bisogna addirittura partecipare ad una lotteria e solo 64 persone ogni giorno possono vantarsi di aver potuto ammirare questa meraviglia (ovviamente non noi)
- Grand Staircase-Escalante e Capitol Reef, tutti e due molto vicini a Bryce Canyon che purtroppo noi non abbiamo avuto modo di visitare ma nel libro “Oltre il Grand Canyon” si possono vedere immagini meravigliose.
- la Death Valley, magari non nei mesi più caldi, ma se volete qualche informazione in più abbiamo scritto una guida su cosa fare nel parco e in quanti giorni
- Yosemite National Park per le bellissime scogliere di granito della Sierra Nevada
- Sequoia National Park dove vi sentirete piccini piccini guardando dal basso verso l’alto le altissime sequoie giganti americane che superano i 100 metri di altezza
- tra la Death Valley e i parchi Yosemite e Sequoia vi consigliamo di fare un salto al Mono Lake (magari al tramonto). Si tratta di formazioni di tufo immerse in un panorama lunare
- la Petrified Forest, il parco nazionale della foresta pietrificata, un’area con una sorprendente varietà di tronchi fossilizzati da più di 200 milioni di anni
- Zion National Park, con una una gola lunga 24 km e profonda 800 metri, scavata dal ramo settentrionale del Virgin River
- Mesa Verde, se non avete visitato Canyon de Chelly, entrambi gli spettacolari insediamenti in adobe degli antichi abitanti perfettamente incastonati nelle rocce
- il parco di Yellowstone, anche se parecchio fuori mano è fattibile anche in un viaggio on the road tra i parchi dell’ovest, noi l’abbiamo fatto!
Speriamo che questo viaggio attraverso le meraviglie naturali americane vi sia piaciuto e vi ricordiamo che, grazie alla nostra collaborazione con l’editore Polaris, fino a fine anno potete acquistare qualsiasi libro (esclusi gli e-book) con uno sconto del 30% e senza spese di spedizione! Basta inserire “travelwiththewindorg30” nel campo del codice promozionale. Approfittatene!
Molto interessante, mi ha fatto venire voglia di andare a leggere come si sono formati questi canyon.
Purtroppo non sarà molto difficile vederli dal vivo, ma Claudia , con i suoi racconti, ci porta virtualmente in questi
luoghi di sogno……
Il canyon de chelly non lo conoscevo, tutti gli altri invece sogno di vederli un giorno, appena sarà possibile. Mi avete fatta sognare
Che bello questo articolo, mi ha fatto rivivere splendidi ricordi del mio viaggio nella West Coast! I Parchi Nazionali mi hanno letteralmente rubato il cuore. Purtroppo non ho visto Arches e Canyonland ma me ne pento tantissimo! Spero di rimediare presto :)
Arches ed Antelope Canyon sono in assoluto state due delle tappe che più ho amato del mio viaggio lungo la costa occidentale. Mi manca qualcosina delle attrazioni da te citate… Un motivo in più per riprogrammare un viaggio on the road 🤩
Conosco bene questa parte di States ho visto tutti questi parchi e trovo che sia sempre un viaggio bellissimo, ogni volta che lo consiglio è un viaggio sempre molto apprezzato, natura e colori pazzeschi
Splendidi questi parchi nazionali, conoscevo solo l’Antelope. Mi avete fatto venire la voglia di andare in America e di esplorarli tutti!