Il viaggio in Marocco in 5 sensi
Questo articolo sarà un po’ diverso dal solito. Abbiamo infatti voluto dedicarci al racconto del nostro ultimo viaggio, non attraverso gli itinerari e le località che abbiamo visitato, ma alle sensazioni che abbiamo provato e che sono ancora impresse nella nostra memoria. Vi raccontiamo il nostro Marocco in 5 sensi!
Al ritorno da un viaggio quel che ci resta di tangibile sono le fotografie, i video e i post sui social, ma dopo qualche anno senza riguardarli cosa vi ricordate di quel viaggio? E’ mai capitato che vi venisse in mente un particolare ricordo solo ascoltando una canzone o sentendo un profumo? Ecco in questo articolo, dopo mesi dal rientro dal Marocco, ho provato a ripensare proprio a quelle sensazioni provate durante il viaggio.
I 5 sensi del nostro viaggio in Marocco
UDITO
I ricordi maggiori che ho legati a questo senso sono due ed anche in netta contrapposizione uno con l’altro.
Il primo è il silenzio. Il silenzio, che si “sente” quando ci si trova da soli nel deserto, è qualcosa che è difficile da provare nella vita quotidiana dove siamo tempestati da suoni e rumori di ogni genere. Anche nel silenzio più totale si sente qualcosa che può essere anche solo un uccellino cinguettare, nel deserto no, a meno che non ci sia qualcuno con voi, non si sente nulla, nemmeno una mosca volare. A differenza di altri luoghi del Mondo dove siamo stati in cui il silenzio era molto diverso, come in Namibia dove la notte, anche in silenzio, si “sentiva” la presenza degli animali, si percepiva addirittura se gli animali erano tranquilli, agitati o in preda al panico, tutto questo sempre in silenzio. Per questo motivo se volete provare questa esperienza vi consiglio di passare almeno una notte nel deserto: sarà un’esperienza unica!
Il secondo ricordo legato all’udito è del canto del Muezzin!
Il Muezzin dall’alto del minareto canta per richiamare i fedeli alla preghiera 5 volte al giorno. Queste 5 volte, soprattutto le 3 giornaliere, cerco sempre di memorizzarle, questo perché in ogni paese gli orari cambiano di città in città, di paese in paese in base all’orario della Mecca. Gli orari del canto del Muezzin diventano così un orologio naturale. In vacanza spesso non ci serve essere costantemente a conoscenza dell’ora esatta e questo diventa un metodo divertente per essere sempre al corrente (+o-) dell’orario. Un po’ come quando a Bolzano, e dintorni, il sabato a mezzogiorno suona la sirena dei vigili del fuoco, la suonano per vedere se funziona, e io penso tra me e me: “ah, è mezzogiorno!”.
OLFATTO
Questo penso che sia uno dei ricordo più comuni per chi è stato in un mercato o in una Medina marocchina: il profumo delle spezie. I mercati sono un tripudio di profumi: dal cumino alla cannella, poi zenzero, curcuma, paprika e pepe nero. Ma non solo, tutte queste spezie insieme inebriano non solo l’olfatto ma anche la vista: colori di tutte le tonalità, dal giallo al rosso e dal verde al nero passando per tutte le gradazioni.
Senza parlare poi di un altro profumo che accompagna tutti i viaggiatori: il tradizionale tè alla menta. Si tratta di un infuso di tè verde e foglie di menta, un mazzo di foglie di menta per la precisione. Questa infatti è una cosa che ci ha stupito moltissimo. Mettono un mazzo intero nel tè che diventa quindi amarissimo e poi, visto che è troppo amaro, aggiungono zucchero a volontà.
In alcuni posti, invece del tè alla menta, abbiamo bevuto infusi misti di erbe. Uno che ci è piaciuto molto, e che non conoscevamo, è quello alla profumatissima zagara (fiori d’arancia).
VISTA
Oltre ai colori delle spezie, già citati sopra, il colore che, invece, ci ha stregato è stato il blu. Il primo accenno di blu l’abbiamo avuto a Rabat nella Kasbah degli Oudaïa ma l’apoteosi è Chefchaouen, non a caso è chiamata la città blu. Qui tutto è blu: i muri delle case, le porte, le finestre e addirittura le strade. Il perché sia tutto blu è un mistero, o meglio sono tante le supposizioni ma nessuna accreditata, diciamo che da quando è stata scoperta come attrazione turistica è ancora più blu!
GUSTO
Una delle sorprese maggiori che ho avuto in Marocco sono stati i dolci: uno più buono dell’altro! Appena rientrata in Italia, con la scusa che ero a Torino per Pasqua, sono andata a cercare una pasticceria marocchina. Non poteva non esistere nella multientnica Torino, e infatti l’ho trovata! E adesso resterà meta fissa ogni volta che ci tornerò.
I miei dolci preferiti sono i kaab el ghazal. Si tratta di pasticcini a forma di corna di gazzella (da qui il nome) ripieni di pasta di mandorle, cannella e fiori d’arancio.
TATTO
Avete mai provato a salire su una duna di sabbia e far scorrere la sabbia tra le dita? È una di quelle sensazioni che non dimentichi nemmeno una volta a casa. Magari avete già provato questa sensazione al mare, in spiaggia, ma non è la stessa cosa, ogni sabbia è diversa in colore, calore ma soprattutto in consistenza. Nei miei ricordi la sabbia delle dune marocchine è una sabbia finissima, che appena la tocchi è bollente ma poi si raffredda quasi subito. Giocarci facendola scivolare tra le dita è una sensazione magica che solo provandola si può capire.
Se vi è piaciuto il racconto del Marocco attraverso i 5 sensi e siete curiosi di leggere altro su questo nostro viaggio, potete trovare nuovi articoli nella sezione dedicata al Marocco.
Ad ottobre andremo in Marocco e sono super emozionata! Bella questa visione che hai dato legata ai cinque sensi. Non vedo l’ora di vivere anche io questa esperienza!
Un bellissimo “viaggio” virtuale attraverso le tue parole mi sono immaginata la sensazione che avrei provato con ognuno dei cinque sensi ? Alcuni odori e suoni sono ricorrenti in altri paesi di religione mussulmana. Per esempio a Cipro Nord proprio il suono del Muezzin ci ha svegliati nel cuore della notte (essendo vicinissimi alla moschea) e li per li ci ha preso un colpo ?
Si la prima volta del canto del muezzin è un po’ un colpo ma poi ci si abitua, come il suono delle campane ogni mezz’ora nei paesini italiani.
Che dire?! Avete racchiuso perfettamente in 5 categorie l’essenza di uno dei miei luoghi preferiti al mondo… Leggendo, mi sembrava di tornare lá tra la folla, tra i profumi delle spezie e i colori che ti riempiono gli occhi!
Un paese meraviglioso il Marocco, vorrei tanto tornarci.