Manrique e l’isola di Lanzarote
Cento anni fa, esattamente il 24 Aprile del 1919, nasceva a Lanzarote César Manrique.Per chi non lo conoscesse ancora, il miglior modo per farlo è andare a Lanzarote: l’isola, infatti, è impregnata dell’amore che ha messo in ogni sua opera. E’ un legame indissolubile quello tra César Manrique e Lanzarote! Lanzarote = César Manrique e César Manrique = Lanzarote
Se al momento non potete andate a Lanzarote, o se avete già in programma un salto su questa magnifica isola, vi consigliamo di continuare la lettura di questo articolo dove, per celebrare César Manrique, ve ne parliamo un po’ facendo una panoramica delle sue principali opere.
Chi era César Manrique
CésarManrique era un artista, pittore, scultore e architetto nato a Lanzarote esattamente 100 anni fa.
E’ sempre stato sostenitore della sostenibilità urbana. Era convinto che si potesse sfruttare l’isola ed investire nel turismo ma senza commettere gli errori fatti in altre isole canarie così come anche in altre parti del mondo.
Cercò quindi di convincere i compaesani che bisognava tutelare il paesaggio vulcanico dell’isola piuttosto che procedere con la cementificazione incontrollata.
Riuscì a fare emettere leggi che, ancora oggi, tutelano il panorama vulcanico e contribuì egli stesso alla costruzione di opere che oggi sono diventate il simbolo inconfondibile dell’isola.
Pe me il legame tra Lanzarote e Manrique è unico: se penso a Lanzarote vedo le opere di Manrique e se sento nominare Manrique lo immagino nella sua casa a Lanzarote.
Le opere di Manrique a Lanzarote
Jameos del Agua
I Jameos del Agua sono delle grotte naturali formatesi dal crollo del tetto di un tunnel di lava di più di 6 Km (uno dei più lunghi al mondo) generato dall’eruzione del Monte Corona tra i 4500 e i 3000 anni fa. Manrique è riuscito a renderle accessibili a tutti e allo stesso tempo a creare un luogo unico al mondo. Ne parlo più dettagliatamente nell’articolo dedicato a come vengono utilizzati i Jameos di notte.
Mirador del Río
Il Mirador del Río è un punto panoramico, ideato da Manrique, su una scarpata di circa 475 metri nel punto più a nord di Lanzarote.
Costruito nel 1974, il Mirador del Río è un edificio creato appositamente per permettere di ammirare, tranquillamente al riparo dal vento, uno straordinario panorama sullo stretto di “Río” (da cui il nome del Mirador). Nelle giornate limpide, oltre la vista della piccola isola di pescatore La Graciosa, si possono vedere le isolette Montana Clara, Roque del Oeste e l’Alegranza.
Jardín de Cactús
Jardín de Cactus è stato l’ultimo lavoro di César Manrique a Lanzarote.
L’opera di Manrique è stata creare un edificio circondato dalla più grande piantagione di cactus dell’isola, nei giardini si trovano infatti circa 4500 esemplari di 450 specie e 13 famiglie di cactus provenienti da tutto il mondo.
Cueva de los Verdes
La Cueva de los Verdes, una grotta formatasi come dall’attività vulcanica del vulcano Corona, è una delle meraviglie più sorprendenti che nascondono le viscere di Lanzarote.
La leggenda narra che nei secoli passati sia stata usata come nascondiglio della popolazione contro gli attacchi e invasioni di pirati provenienti dal Nord Africa e oggi deve il suo nome al cognome di una famiglia di contadini che viveva nei dintorni (Los Verdes).
Monumento al Campesino
All’ingresso del Monumento al Campesino a San Bartolomé si trova la scultura dedicata alla fertilità creata da César Manrique nel 1968.
La bianca scultura è stata costruita da serbatoi d’acqua in disuso e dedicata ai contadini che lavoravano duramente per riuscire a produrre raccolti dalla terra vulcanica di Lanzarote. Si erge a 15 metri di altezza ed è possibile salire i gradini fino alla base del monumento per godere di una fantastica vista panoramica.
Dietro alla scultura si trova la casa-museo dedicata al contadino. Si tratta di un edificio con un caratteristico cortile centrale su cui si affacciano una serie di stanze dove in ognuna di esse sono rappresentati gli antichi lavori contadini come la macinatura del grano o la preparazione del Mojo.
Nella piazza centrale è anche possibile assaggiare la cucina tipica contadina di Lanzarote come le papas arrugadas con il mojo, il gofio dulce amasado e i formaggi di capra. Senza contare poi i fantastici vini di Lanzarote.
La fondazione e la casa di Haría
Non si può lasciare Lanzarote senza dedicare qualche ora a visitare anche la casa-museo e la fondazione: le due case che ha abitato sull’isola.
Fondazione César Manrique
La fondazione, ex casa di Manrique si trova a Tahìche. La struttura è interamente integrata sulla colata lavica dell’eruzione vulcanica che modificò per sempre Lanzarote (l’eruzione del 1730 che durò per ben 6 anni).
L’illuminazione di costruire la sua casa proprio tra la lava di Tahìche l’ha avuta durante una passeggiata in cui vide spuntare un albero di fico proprio da sotto la lava! Così come contadini di Lanzarote, che sono riusciti negli anni a produrre un vino così buono da un terreno così difficile, anche Manrique, è riuscito a costruire un incanto di casa su una colata lavica.
La casa è su due livelli: il livello superiore è costruito secondo i canoni dell’isola, quindi muri bianchi e finestre in legno. Il livello inferiore è stato ricavato in cinque grandi jameos collegati tra loro da corridoi di basalto scavati nella colata lavica. All’esterno una zona piscina e tutt’intorno palme e cactus. Sarebbe stata la mia casa ideale! Peccato che Manrique l’abbia lasciata in eredità alla sua Fondazione e non a me…
La casa di Haría
La Casa-Museo César Manrique si trova nella pittoresca cittadina di Haría.
Agli inizi del 1986, Manrique avviò la costruzione della sua nuova casa riadattando una masseria in rovina che si trovava in una proprietà agricola che aveva acquistato negli anni Settanta. Visse in questa casa fino al 1992, anno della sua morte.
La camere della residenza sono diventate ora museo ma sembrano rimaste intatte come in una fotografia scattata poco prima della sua morte.
La parte della casa che mi ricordo maggiormente è il suo laboratorio. Un po’ isolato rispetto all’edificio principale e conservato proprio come l’artista lo lasciò prima di morire. Si possono trovare qualche disegno qua e la, le pareti dipinte e i tubetti di colore usati per l’ultima volta sulla tavolozza da disegno. Con un po’ di immaginazione si può ancora vederlo all’opera in quello che era, secondo me, il suo luogo preferito.
Le opere legate al vento di Manrique
Sparse qua e la sull’isola troverete altre sue opere. Molto scenografiche sono quelle legate ai suoi studi sull’energia cinetica, chiamate da Manrique Juguete del Viento (giochi del vento). Dato che l’isola è molto ventosa non è strano che abbia realizzato queste opere legate al vento. Molte altre le potete trovare in altre Isole Canarie come a Tenerife.
Se vi è piaciuto questo articolo di celebrazione di César Manrique e siete interessati a Lanzarote potete trovare altri articoli su questa fantastica isola in cui abbiamo lasciato il cuore nella sezione dedicata a Lanzarote.
“Tuo suocero “ sul tavolo assieme alla cucina tipica non vede i famosi vini ,ma solo BIRRA !! ?Per il resto ha scoperto un interessante artista !
Sui famosi vini trovate il link all’articolo all.’articolo dedicato alle cantine e alla speciale coltivazione delle viti a Lanzarote.