Madeira: itinerario di 10 giorni sull’isola portoghese
Siamo da poco tornati da Madeira, questa verdissima isola portoghese al largo dell’Oceano Atlantico che prima di qualche mese fa non sapevamo nemmeno bene dove collocare sul mappamondo.
Sapevamo che l’isola fa parte del Portogallo e l’immaginavamo al largo delle sue coste e invece non è proprio così. Madeira si trova molto più vicino alle coste del Marocco che a quelle del Portogallo. Se partite dalle coste del Marocco e navigate verso le Americhe, come hanno fatto i grandi esploratori spagnoli e portoghesi, trovate prima le Canarie (colonizzate dagli spagnoli nel 1402) e poi Madeira (scoperta e colonizzata dai portoghesi nel 1419).
In quest’articolo non vi parliamo di storia, tranquilli, vi presentiamo invece il nostro itinerario di 10 giorni completo, come sempre, di tutti i chilometri percorsi e di quanto abbiamo speso durante tutto il viaggio. Speriamo così da aiutarvi a comprendere quanto si possa spendere per un viaggio di questo tipo ed, all stesso tempo, darvi degli spunti per organizzare il vostro.
I dettagli del nostro viaggio a Madeira
Dove abbiamo soggiornato a Madeira
Nella mappa, invece dell’itinerario, visto le che strade le abbiamo percorse tutte, abbiamo voluto segnare le strutture in cui abbiamo pernottato.
Quando ho iniziato ad organizzare il viaggio a Madeira ho visto che tanti scelgono come punto di appoggio la città di Funchal (o comunque la costa sud dell’isola). Effettivamente è una zona molto comoda, ben servita e da lì ci si può spostare comodamente in tutta l’isola.
Noi invece abbiamo scelto di fare più tappe. Non volevamo stare in città ma nemmeno sul mare e volevamo essere più vicini alle zone da visitare senza spostarci continuamente da una parte all’altra dell’isola.
Abbiamo quindi prenotato solo la prima notte (per questioni logistiche a pochi passi dall’aeroporto, al Santa Cruz Village Hotel) e le successive tre notti nella zona ovest dell’isola, una bellissima casetta, completamente attrezzata e con una meravigliosa vista sull’oceano, uno dei posti più belli in cui abbiamo soggiornato: il North South View Casinha.
Ci siamo poi spostati a sud-est dell’isola e siamo stati alla Quinta di Santo Antonio da Serra, una località che sembra vicina alla costa ma è quasi in montagna e per raggiungerla abbiamo fatto delle salite con una pendenza pazzesca, la macchina faticava anche in prima! La struttura carina, con caminetto in soggiorno, acceso perché tra le montagne faceva freddo. Non sapete cos’è una Quinta? Ne abbiamo parlato qui!
Da lì ci siamo spostati sulla costa sud, a Ribeira Brava, in un b&b con un nome veramente azzeccato, si chiama Sonho do Oceano (sogno dell’oceano). Tutte le camere vantano un’ampia vetrata che si affaccia sulla piscina ad uso esclusivo degli ospiti (meteo permettendo) e, ovviamente, sulla splendida vista dell’oceano. Un’ottima sistemazione che consigliamo vivamente!
L’ultima notte l’abbiamo passata di nuovo in zona aeroporto, all’hotel Santa Cruz Vila Gale, visto che il nostro volo Ryanair era, come spesso accade, previsto all’alba!
1. Bergamo – Santa Cruz — 3 km
Il nostro viaggio direzione Madeira inizia con una serie di imprevisti che vi abbiamo già raccontato, auto in panne a 100 km da casa, autosoccorso, corsa in taxi verso l’aeroporto, ma alla fine siamo partiti perfettamente in orario alle 11:35 della mattina con un volo Ryanair.
Dopo uno scalo di 4 ore a Porto, un incontro inaspettato con una collega blogger, Mimì, lei in vacanza con il suo compagno proprio in Portogallo, l’assaggio di un Pastel de Nata per ricordarmi di quando in Portogallo ne ho mangiati a decine, siamo partiti per la nostra destinazione finale: Madeira.
Arrivati all’aeroporto di Funchal alle 19:30 ritiriamo l’auto, una Fiat Panda nera, alla compagnia di noleggio Rodovante (scelta perché una compagnia locale ed è considerata come una delle migliori sull’isola) e ci dirigiamo al nostro hotel che si trova a meno di tre chilometri dall’aeroporto: il Santa Cruz Village Hotel.
Una volta fatto il check-in andiamo a cercare un posto dove cenare, scegliamo il numero 1 su Tripadvisor, la Taberna do Petisco, un locale, tra un bar e un pub, che propone piatti semplici, petisco significa proprio spuntino, vino, poncha (tipico apertitivo madeirense) e birra locale.
Lo sapete perché è particolare l’aeroporto di Madeira ?
L’aeroporto di Madeira è particolare perché:
- è considerato uno degli 8 aeroporti più pericolosi al mondo
- c’è sempre parecchio vento, il che rende più difficoltose le manovre
- la pista di atterraggio è costruita su un cavalcavia proprio sopra la città; sotto le colonne che sorreggono la pista passa una strada molto trafficata
- la pista di atterraggio è posizionata con l’oceano da un lato e una ripida montagna dall’altro
- nel 2016 è stato intitolato ad un personaggio ancora in vita e nel cuore dei medeirensi, Cristiano Ronaldo
Vi lasciamo un video dove si può vedere il particolare atterraggio.
2. Santa Cruz – Funchal – Ponta do Pargo – Calheta — 109 km
Di prima mattina lasciamo Santa Cruz e ci dirigiamo nella capitale dell’isola di Madeira, Funchal, che dista 25 minuti di auto dall’aeroporto.
Parcheggiamo nel centro della città, al parcheggio Park Estacionamento Almirante Reis, che si trova a due passi dalla Teleferica. Il prezzo del parcheggio è di 1,30€ all’ora ma 10€ tutto il giorno per cui più state più e conveniente.
Dopo un primo giro nel centro di Funchal prendiamo la Teleferica per Monte e visitiamo la Chiesa di Nostra Signora del Monte (Igreja de Nossa Senhora do Monte), il luogo di pellegrinaggio più importante di Madeira. Nella chiesa si trova la tomba di Carlo I d’Asburgo, l’ultimo imperatore d’Austria che visse in esilio a Madeira fino alla sua morte. Noi siamo capitati proprio durante la ricorrenza del centenario della sua morte, avvenuta il 1° aprile del 1922.
Dopo un veloce pranzo al bar a fianco alla chiesa decidiamo di provare l’ebbrezza di una discesa con i cesti con i Carreiros do Monte, che sono diventate un’attrazione turistica ma già nel 1800 venivano utilizzate dagli abitanti di Monte per arrivare più velocemente a Funchal.
Ecco la nostra fantastica discesa da Monte! Il video lo trovate sia su YouTube che su Instagram!
Dopo la discesa da Monte con i carreiros, in circa 30 minuti di cammino (in salita) torniamo al punto di partenza dove ci aspetta la discesa con la teleferica verso Funchal (avevamo acquistato il biglietto di andata e ritorno).
Arrivati a Funchal mangiamo il nostro primo Bolo de Caco, uno dei cibi tipici di Madeira. Si trova dappertutto, come street food o servito, come antipasto o contorno, nei ristoranti. Si tratta di un pane, mangiato caldo, spalmato di burro con tanto aglio e prezzemolo. Diciamo un piatto leggero per iniziare bene il pasto…
Da Funchal ci dirigiamo verso la nostra sistemazione per la notte. Si trova nella zona ovest dell’isola ed è un bellissimo appartamento completamente attrezzato situato su un’altura da cui si può ammirare l’oceano attraverso le vetrate del soggiorno. Si tratta del North South Vies Casinha di Ponta do Pargo. Qui passeremo le prossime tre notti.
Dopo aver incontrato il proprietario andiamo al ristorante che avevo prenotato dall’Italia, Gabriele non sapeva nulla perché era una sorpresa per il suo compleanno. Non sapeva nemmeno che durante il nostro imprevisto in Italia, quando l’auto era ferma ad Affi e non sapevamo ancora se saremmo riusciti a partire, dal ristorante mi continuavano a scrivere per chiedermi conferma della serata e io ho fatto finta di nulla finché non siamo arrivati in aeroporto e ho potuto finalmente confermargliela.
Al ristorante Marina Azul di Calheta hanno riservato un angolino tutto per noi, con tanto di palloncini a forma di numero per festeggiare i 50 anni di Gabri! E dopo l’ottima cenetta a base di pesce una buonissima e gigantesca torta (che ci siamo mangiati anche nei giorni successivi) fatta preparare dalla Pastelaria Miminho di Ribeira Brava.
3. Ponta do Pargo – Porto Moniz — 70 km
Dopo un’ottima colazione con latte e caffè e la torta di compleanno di Gabri, abbiamo iniziato ad esplorare l’isola partendo dalla zona di in cui abbiamo la “casa”, da Ponta do Pargo. Andiamo quindi nel punto più ad ovest dell’isola, dove di trova il Miradouro do Fio e il faro di Ponta do Pargo.
Nonostante il tempo non fosse il massimo, ha anche piovuto, dalla vista dal miradouro (ne trovaremo tanti sull’isola, ogni miradouro, un panorama meraviglioso) e quella passeggiata fino al faro abbiamo capito che abbiamo proprio fatto bene a scegliere Madeira per questa settimana di vacanza: è proprio questo il panorama che ci aspettavamo di trovare su questa’isola, scogliere verdissime a picco sul mare che ci ricordano anche le Hawaii e le Azzorre (prima o poi andremo anche lì…).
Dalla costa sud, nel pomeriggio ci trasferiamo alla costa nord per ammirare le piscine naturali di roccia vulcanica di Porto Moniz. Ovviamente noi ci siamo andati per il panorama lunare e la lava vulcanica, non per le piscine in se, dove, nonostante le temperature non propriamente estive, c’era qualcuno che ci faceva il bagno.
Torniamo prima del tramonto perché ce lo vogliamo godere tranquilli a “casa”. Ve l’avevo detto che l’appartamento che abbiamo scelto, il North South Vies Casinha di Ponta do Pargo, è meraviglioso ed è affacciato sul mare? Se scegliete Madeira per le vostre vacanze, ve lo consiglio!
4. Ponta do Pargo – Trekking Levada 25 Fuentes — 112 km
Oggi giornata dedicata ad uno dei più bei trekking di Madeira: l’escursione alla Levada das 25 Fontes e alla Cascata di Risco. E’ stata questa la prima volta che abbiamo camminato seguendo i levadas (i canali di irrigazione di Madeira) nelle bellissime foreste dell’isola. Le escursioni che seguono i levadas sono spesso molto semplici perché in piano e per questo motivo anche molto affollate. Se andate a Madeira in un periodo di alta stagione partite molto presto la mattina, in questo modo, oltre ad evitare il caldo eviterete anche buona parte dei turisti!
La Levada das 25 Fontes si chiama così perché all’arrivo si trovano 25 piccole cascatelle create dall’acqua che scende giù dall’altopiano più esteso di tutta l’isola, Paul da Serra.
Prima di rientrare a casa siamo ancora passati da Cabo Girao, la falesia per cui l’isola di Madeira si vanta essere la seconda più alta d’Europa; in realtà sembra che sia la quinta. In ogni caso è una delle falesie più alte d’Europa con i suoi 589 metri. Qui, a strapiombo sul mare, si trova una terrazza panoramica con il pavimento trasparente che, se non soffrite di vertigini, potete percorrere per vedere la falesia, il mare e la spiaggia nera sottostante. A noi questa sosta non ha regalato molte emozioni, è molto turistica e tutti gli autobus (sia quelli turistici che quelli di linea che attraversano l’isola) fermano qui per cui c’è sempre molta gente.
Molto meno turistica invece la fermata successiva; eravamo solo noi, al Miradouro da Raposeira dove ci siamo fatti per una breve passeggiata fino al punto panoramico e poi siamo saliti ancora un po’ per godere appieno della vista dei paesi limitrofi e delle falesie circostanti, siamo scesi solo perché stava per arrivare un temporale.
5. Ponta do Pargo – São Vicente – Santana – Santo Antonio da Serra — 121 km
Oggi cambiamo location e ci spostiamo nel nord-est dell’isola. Prima tappa São Vicente dove sostiamo per visitare le grotte e l’annesso centro di vulcanismo per conoscere un po’ meglio la nascita dell’isola di Madeira. Purtroppo le grotte non le abbiamo potute visitare perché chiuse per manutenzione.
Le grotte di São Vicente si sono formate 890 mila anni fa da un’eruzione vulcanica avvenuta a Paul da Serra. La parte esterna della lava che è stata esposta a temperature più basse, si è solidificata rapidamente mentre l’interno è rimasto liquido con molti gas, formando una serie di tubi di lava.
Segnalate per la prima volta nel 1885 dalla gente del posto, le grotte di São Vicente sono state tra le prime grotte vulcaniche ad essere aperte al pubblico in Portogallo.
Da São Vicente continuiamo sulla costa nord e andiamo a Santana, per vedere le famose case triangolari con il tetto di paglia. Il paese è uno dei luoghi più visitati di tutta l’isola proprio per le sue case tipiche. Effettivamente sono molto particolari e molto fotogeniche! Nel villaggio si possono anche assaggiare i dolci e le bevande tipiche di Madeira come il bolo de mel (un dolce preparato con la melassa) e il poncha (la tipica bevanda da aperitivo di Madeira preparata con con aguardente de cana, miele, zucchero e succo d’arancia o succo di limone). Non è possibile lasciare l’isola senza aver assaggiato queste due specialità.
Da Santana saliamo verso il punto più alto dell’isola, il Pico Ruivo, che si trova oltre 1800 metri di altezza. Quando decidiamo di partire per il trekking il tempo non è bellissimo ma siamo ottimisti e speriamo si apra quando arriviamo in cima. A Madeira non bisogna essere così ottimisti. Abbiamo poi capito che le cime più alte dell’isola sono spesso coperte dalle nuvole e le nuvole quando arrivano non se ne vanno così facilmente. Il momento migliore per intraprendere i trekking verso il Pico Ruivo e il Pico do Ariero è la mattina presto perché il pomeriggio/sera le nuvole coprono le cime.
Comunque tornando al nostro trekking, l’abbiamo fatto tutto (5,6 km andata e ritorno) e siamo arrivati fino in cima, questa è stata la nostra vista dalla cima:
Scesi dalla cima del Pico Ruivo ci siamo diretti alla Quinta Santo Antonio da Serra che ci avrebbe ospitato per i due giorni successivi. Abbiamo faticato un po’ per arrivare tra strade con pendenze assurde e il navigatore che ci ha portato all’ingresso secondario invece che a quello principale ma quando siamo arrivati nell’appartamento e abbiamo trovato il caminetto accesso ci siamo subito sentiti a casa.
6. Santo Antonio da Serra – Ponta de São Lourenço — 32 km
Giornata dedicata ad uno dei trekking più belli (e ovviamente popolari) da fare sull’isola di Madeira: il trekking di Ponta de São Lourenço.
Ponta de São Lourenço è la punta più estrema a sud-est dell’isola ed è quel lembo di terra che si nota per primo quando si sta per atterrare a Madeira, ci si passa proprio sopra. Io appena l’ho visto dall’aereo ho detto “lì ci dobbiamo assolutamente andare!”.
Se amate la natura, i panorami vulcanici, le falesie a picco sul mare e le scogliere questo è un angolo di paradiso. A differenza del Pico Ruivo e del Pico do Areiro nel centro dell’isola, questa parte di Madeira è spesso soleggiata. Quando siamo andati noi, anche se c’era un po’ di foschia, abbiamo avuto sole pieno tutto il giorno e guardando verso il centro dell’isola si vedevano chiaramente i nuvoloni neri sui picchi più alti.
Il trekking è lungo circa 8 chilometri e noi l’abbiamo fatto in circa 5 ore, ovviamente fermandoci n-mila volte a scattare fotografie: un panorama unico! Vi lasciamo qui sotto qualche scatto perché le immagini valgono più di mille parole.
Finiamo il trekking un po’ prima del tramonto e decidiamo di rimanere sulla costa per l’aperitivo prima di rientrare nel centro dell’isola (visto che si vedono certi nuvoloni neri da far paura); sulla costa invece c’è ancora il sole!
Ci fermiamo in un bar nel villaggio di Caniçal, dove tra l’altro c’è il Museo della Balena che non siamo riusciti a visitare perché era già chiuso, ma se voi dovete ancora andare a Madeira secondo me vale la visita!
Comunque come aperitivo abbiamo provato un’altra delle specialità di Madeira: le lapas, in ovvero le patelle di mare, condite con prezzemolo e limone. Sono molto buone, con un sapore molto diverso dalle cozze e dalle vongole, da assaggiare!
7. Santo Antonio da Serra – Ribeiro Frio – Ribeira Brava — 67 km
Lasciamo il centro dell’isola per tornare sulla costa, ma prima di raggiungere il nostro nuovo appartamento a Ribeira Brava ci facciamo ancora un trekking, anche questo uno di quelli imperdibili sull’isola, il trekking nella foresta di laurisilva.
Lalaurisilva di Madeira è la foresta più estesa al mondo con 15.000 ettari di alberi di laurisilva, anche riconosciuta patrimonio dell’UNESCO dal 1989.
Essendo così estesa si trova in buona parte del centro-nord dell’isola e va da un’altitudine di 300 metri fino a 1400 metri. La particolarità di questa foresta è la nebbiolina che la ricopre molto spesso visto che le nuvole in questa parte di isola sono spesso molto basse.
Noi abbiamo scelto di andare a Ribeiro Frio.
Abbiamo prima percorso la Vereda dos Balcões (PR11), un sentiero molto semplice che si percorre in circa un’ora e mezza, e per questo anche molto frequentato, ma che permette di avere, nel punto panoramico, un bellissimo colpo d’occhio sul Pico do Ariero e sulla la valle sottostante.
Una volta rientrati a Ribeiro Frio abbiamo scelto di seguire prima la Levada do Furado (PR10) e poi di deviare verso l’altipiano Feitiras de Baixo per rientrare a Ribeiro Frio sulla strada principale più o meno all’altezza del Posto Aquicola do Ribeiro Frio: un allevamento di trote molto caratteristico perché i pesci sono messi nelle vasche in ordine di età; si passa da vasche in cui ci sono dei pesciolini piccoli piccoli che sembrano dei girini fino ad arrivare alle vasche in si trovano delle trote da 50 centimetri.
La parte più bella del percorso è stato proprio ritrovarsi immersi nella nebbia. Su questo sentiero abbiamo incontrato pochissime altre persone, quando poi abbiamo deviato verso l’altipiano non abbiamo più incontrato nessun essere umane, solo un gregge di pecore al pascolo, il tutto avvolto nella nebbia, sembrava un sogno ma abbiamo le prove, le fotografie delle pecore!
Una volta usciti dalla foresta la nebbia si è diradata e tornati sulla costa c’era un sole meraviglioso! Come meraviglioso è stato vedere la nostra nuova sistemazione, il Sonho do Oceano di Ribeira Brava. Si tratta di un bed & breakfast a gestione familiare di recente costruzione che noi vi consigliamo non solo perché è bellissimo ma anche perché le colazioni sono ottime e la posizione, poi, è spettacolare, a pochi chilometri dalla capitale ma lontano dalla città, affacciato sul mare ma non sul mare e comodo per girare tutta l’isola. Se mai tornassimo a Madeira sceglieremmo questo b&b come location per tutta la vacanza. Ah, ultima cosa, anche se non fondamentale, Karine, la proprietaria, parla italiano!
Espetada: un piatto tradizionale di Madeira
Per cena abbiamo scelto di andare al ristorante La Parreira che si trova a pochi minuti di auto dal b&b. Qui fanno uno dei piatti tipici di Madeira, la Espetada.
Espetada significa infilzato ed infatti il pasto viene servito su grandi spiedini che vengono appesi davanti al cliente.
Appena arrivati al ristorante siamo stati accolti nella macelleria che si trova dall’altra parte della strada rispetto al ristorante. Qui abbiamo scelto i pezzi di carne da cuocere che hanno poi cotto e servito nel ristorante annesso. Oltre alla carne ci siamo fatti grigliare anche l’ananas e il formaggio. Ovviamente come aperitivo, bolo de caco e poncha.
E’ stata una cena diversa un po’ diversa dal solito! Solo un consiglio, se decidete di mangiare in questo ristorante, non accettano né bancomat né carte di credito, quindi portatevi i contanti. Per darvi un’idea di prezzi, noi, in due, prendendo due spiedi di carne, uno di ananas, uno di formaggi, insalata per contorno, vino, acqua, bolo de caco e poncha abbiamo speso 45 euro.
8. Ribeira Brava – Levada do Caldeirão Verde — 130 km
Giornata dedicata al trekking della Levada do Caldeirão Verde. Purtroppo la costa sud non è il punto ideale per raggiungere questa levada ma non eravamo riusciti a farla nei giorni precedenti per cui attraversiamo nuovamente l’isola per raggiungere il punto di partenza, il Parque Queimadas, che si trova vicino a Santana (la cittadina delle case tradizionali con i tetti di paglia).
Il trekking è molto bello, è infatti uno dei più popolari e per questo motivo, è purtroppo anche molto affollato. Qui si devono percorrere dei punti molto esposti (anche se assicurati con dei cavi di acciaio) ma soprattutto molto stretti dove si cammina in fila indiana a fianco al canale. L’incrocio con altri gruppi di persone non è per niente agevole avendo da un lato lo strapiombo e dall’altro il canale. Ci si ferma nelle rientranze meno pericolose e, se il sentiero è molto affollato da comitive, si rischia di rimanere fermi per un po’.
Ci fosse un po’ meno affollamento sarebbe uno dei più bei trekking da fare sull’isola, noi vi consigliamo di farlo fuori dall’orario di punta per godervi la bellezza del percorso. Dopo essere arrivati alla Caldeirão Verde, se avete ancora tempo, ed è aperta, potete proseguire verso la Caldeirão do Inferno.
Sul percorso dovrete percorrere dei tratti in gallerie, se l’avete portatevi una torcia altrimenti può andare bene anche il cellulare.
Dopo il rientro al bed & breakfast Sonho do Oceano ci facciamo consigliare dalla nostra ospite un ristorante e andiamo così al Restaurant & Grill Muralha di Ribeira Brava dove avremmo voluto assaggiare l’espada (il pesce degli abissi madeirense) ma non l’avevano per cui ci siamo dovuti “accontentare” di due ottime tagliate con contorno di patate fritte.
9. Ribeira Brava – Camara de Lobos – Santa Cruz — 42 km
Giornata di avvicinamento all’aeroporto di Santa Cruz visto che alle 19 abbiamo la riconsegna dell’auto. Abbiamo deciso di consegnarla il giorno prima perché la partenza del volo era all’alba (come per tanti voli low cost) e volevamo evitare di dover arrivare ancora prima in aeroporto.
Lasciata Ribeira Brava siamo andati a visitare il piccolo villaggio di pescatori di Camara de Lobos (dove abbiamo conosciuto la passione di Winston Churchill per la pittura e per Madeira). Siamo poi andati a Funchal dove abbiamo visitato il giardino botanico (che volevamo visitare già il primo giorno ma non eravamo riusciti) e poi il particolarissimo museo dell’elettricità dove ci siamo fatti un’idea di come (e soprattutto di quando) l’elettricità sia arrivata sull’isola. Vi dico solo che non è da tanto che “tutta” l’isola è collegata elettricamente, andate a visitare il museo, vi sorprenderà!
Dopo una merenda con bolo de caco (ormai è diventato il nostro street food preferito) andiamo prima al Santa Cruz Hotel Vila Gale a lasciare i bagagli. L’albergo è vicinissimo all’aeroporto per cui andiamo in auto, la lasciamo e poi torniamo a piedi. Lasciare l’auto alla compagnia di autonoleggio Rodovante è stato semplicissimo, non siamo nemmeno dovuti entrare all’interno del terminal, siamo entrati nel parcheggio e un’addetta è venuta a controllare l’auto e ci ha fatto consegnare le chiavi. In 5 minuti avevamo terminato la procedura di riconsegna.
Dall’aeroporto al nostro albergo ci siamo fatti una passeggiata di 20 minuti.
Come ultima cena volevamo assolutamente assaggiare l’espada (l’orribile pesce degli abissi) per cui abbiamo cercato un ristorante di Santa Cruz che lo preparasse. Siamo andati a cena dal Professor (ristorante che ci ha ricordato la serie tv La casa di carta). Non c’era il professor ma c’era l’espada servito con la banana. Non so perché quest’abbinamento ma qui, come sull’isola di La Palma (Canarie), le banane sono ovunque.
9. Santa Cruz – volo per l’Italia
Sveglia prima dell’alba. Il nostro hotel, Santa Cruz Hotel Vila Gale, ci aveva già chiamato il taxi per l’aeroporto e preparato i cestini con la colazione che non avevamo potuto fare in albergo (perché troppo presto), che carini!
Il taxi ci ha impiegato solamente 5 minuti ad arrivare all’aeroporto, spettacolo! Al controllo bagagli non troviamo quasi nessuno e in poco tempo siamo al gate ad aspettare il nostro volo, 4 ore e siamo a Bergamo! Con il volo Ryanair diretto è tutta un’altra cosa andare a Madeira!
Arrivati a Bergamo andiamo a ritirare l’auto alla Herz (visto che eravamo ancora senza auto) e partiamo direzione Bolzano. Dopo 3 ore siamo a casa.
Dettaglio delle spese sostenute durante i 10 giorni a Madeira
Il viaggio a Madeira è finito e come sempre succede, è un’altro viaggio che ci resterà nel cuore. Ci ripromettiamo sempre di tornare in tutti posti che ci hanno colpito solo che purtroppo il mondo è talmente grande che, noi lo diciamo, ma poi difficilmente riusciamo a tornare due volte nello stesso posto.
Se voi però non siete ancora stati a Madeira, e non avete mai pensato a Madeira come meta delle vostre vacanze, pensateci!
Il viaggio a Madeira è l’ideale per chi desidera passare un po’ di tempo lontano dal caldo infernale estivo o dalle temperature artiche invernali, a Madeira ci sono temperature primaverili tutto l’anno. Ma non solo, Madeira è perfetta per coloro che amano camminare in mezzo alla natura e alle foreste rigogliose ma non si spaventano per un po’ di pioggia (se le foreste di Madeira sono così rigogliose un motivo ci sarà). A tutto questo aggiungete il mare (freddo per fare il bagno ma c’è chi lo fa) e i panorami vulcanici ed avrete un’idea del tipo di vacanza che vi aspetta a Madeira.
Boa viagem!
Beh, che dire? Trovo questo itinerario veramente meraviglioso! E bellissima dev’essere stata l’escursione nella foresta di laurisilva, io ho avuto l’occasione di percorrerne un pezzettino sull’isola della Gomera alle Canarie e mi è parso veramente un paesaggio da sogno!
Bellissimo itinerario, io e mio marito è da un pò di tempo che la stiamo valutando per un tour di una settimana e questo tuo articolo ci ha aperto la strada per organizzarlo!
Bene, devo solo evitare che mio marito sappia che l’aereoporto di Madeira è uno dei più pericolosi al mondo! Mi piace come imposti i tuoi articoli, sono ricchissimi di consigli e spunti utili per organizzare la visita nei minimi dettagli.
Madeira è sulla lista da un po’ e sarebbe proprio perfetta da visitare insieme al mio papà, appassionato di trekking e natura come me. Mi sembra che in quanto a paesaggi e scorci ci sia proprio l’imbarazzo della scelta quindi… Devo organizzare un viaggio assolutamente!
Interessante quest’articolo così pieno di dettagli di una destinazione non troppo conosciuta, bello poi aver vissuto il compleanno in viaggio il modo migliore per festeggiare