Beppu e i suoi Jikoku (inferni), uno straordinario tour in Giappone
Oggi vi invitiamo a unirvi a noi in un viaggio indimenticabile verso un angolo spettacolare e poco esplorato del Giappone. Ci troveremo immersi in un ambiente così affascinante e misterioso da sembrar provenire direttamente dalle pagine di un racconto fantastico o di una leggenda antica.
La nostra destinazione è la straordinaria città di Beppu, nota in tutto il mondo per i suoi incredibili fenomeni geotermici. Questi luoghi meravigliosi, conosciuti localmente come Jigoku, possono essere tradotti in italiano come ‘Inferni‘, e rappresentano una delle attrazioni naturali più stupefacenti che abbiamo avuto la fortuna di ammirare nel Paese del Sol Levante.
Dove si trova Beppu
Prima di addentrarci a scoprire tutti gli inferni di Beppu vediamo perché abbiamo scelto Beppu come meta durate il nostro viaggio in Giappone e perché migliaia di turisti ogni giorno si recano a Beppu.
Beh, se ci seguite su questo blog, già lo sapete che sono appassionata di vulcani e di tutto ciò ad essi collegato. E Beppu l’ho scelta, insieme all’Aso San e a Kagoshima, proprio per le sue attività geotermiche senza sapere che, almeno Beppu, è famosissima tra i turisti locali per i suoi onsen. Ma veniamo con ordine, partiamo dalla posizione di Beppu.
Dovete sapere che Beppu si trova nell’isola più meridionale tra le quattro isole principali del Giappone, chiamata isola di Kyūshū (o semplicemente Kyūshū). Grazie alla sua posizione lungo la Cintura di Fuoco del Pacifico, il Kyūshū è un vero e proprio laboratorio naturale dove è possibile trovare i fenomeni geotermici in tutte le loro manifestazioni. Per chi non lo sapesse la cintura di fuoco del Pacifico è una zona, estesa per circa 40 000 chilometri (quasi quanto la circonferenza equatoriale terrestre) tutto intorno all’Oceano Pacifico caratterizzata da volente eruzioni vulcaniche e frequenti terremoti (si stima che il 90% dei terremoti avvenga lungo questa fascia terrestre).
Avrete quindi capito che Beppu si trova proprio in una bella zona della Terra… “bella” dipende dai punti di vista… per me meravigliosa proprio per ciò che ci si trova appena si mette piede in città: tombini che fumano, “profumo” di zolfo dappertutto, giardini avvolti dai gas delle fumarole, caldere, geyser, solfatare e più di 3000 sorgenti termali (i famosi onsen giapponesi) le cui temperature variano dai 37 ai quasi 100 gradi centigradi (perfette per prepararci le uova sode!).
Cosa sono i Jigoku
Il termine “Jigoku” in italiano si traduce come “inferno” e avrete già capito il perché di questo nome. Stiamo parlando di pozze di fango bollente, laghi dai colori psichedelici e getti di vapore che sbuffano dal sottosuolo. Nonostante l’aspetto, i Jigoku di Beppu sono una delle principali attrazioni turistiche della città e permettono di avere un’incredibile finestra sulla potenza di ciò che della natura può fare.
Il termine Jikoku è spesso associato ai cosiddetti ‘Nove Inferni di Beppu‘, in quanto sono nove le principali formazioni geotermiche che hanno guadagnato notorietà e fascino a livello locale e internazionale.
I Jikoku (Inferni) di Beppu
Ogni Jigoku ha una sua personalità unica, derivante dalla composizione chimica delle acque, dalle temperature e dai minerali presenti. Alcuni sono meravigliosamente belli, con acque cristalline di un blu intenso o di un rosso acceso, mentre altri appaiono misteriosi e quasi spaventosi, con fumi sulfurei che si elevano in nuvole dense. La visita di questi luoghi è come fare un tour attraverso una gamma diversificata di paesaggi alieni, ognuno con la sua particolare bellezza e i suoi segreti da scoprire.
Prima di immergervi nella descrizione dettagliata di ciascuno di questi fenomeni naturali, è importante notare che i Jigoku di Beppu non sono solo una meraviglia naturale da ammirare, ma rappresentano anche un importante aspetto della cultura e della storia locale. Nel corso dei secoli, questi siti hanno ispirato leggende, riti e pratiche mediche tradizionali, rendendo la loro visita non solo un’esperienza visuale, ma anche culturale e storica.
Umi Jigoku (Inferno Marino)
Umi Jigoku, o “Inferno Marino“, è uno degli “Inferni” più famosi di Beppu e rappresenta uno dei siti geotermici più affascinanti dell’area. Questa sorgente termale naturale è nota per la sua stupefacente tonalità di blu cobalto, che le conferisce un aspetto quasi paradisiaco piuttosto che infernale. Il colore blu intenso è dovuto alla presenza di vari minerali nell’acqua, e la sua trasparenza offre una vista in profondità che sembra quasi infinita.
Situato in una zona incantevole circondata da giardini ben curati e stagni di ninfee, l’Umi Jigoku offre un contrasto visivo impressionante. La sorgente è stata formata circa 1.200 anni fa in seguito ad un’eruzione vulcanica, e la temperatura dell’acqua può raggiungere i 98 gradi Celsius. Non è quindi possibile farci il bagno, ma resta comunque uno spettacolo naturale da non perdere.
Kamado Jigoku (Inferno della cucina)
Il Kamado Jigoku, noto anche come “Inferno della Cucina“, è uno dei più interattivi tra gli “Inferni” di Beppu e offre un’esperienza multisensoriale ai visitatori. Questa sorgente termale è famosa per la varietà di pozze colorate e per la presenza di un “demone” in ceramica che cuoce cibo utilizzando il calore geotermico.
La temperatura dell’acqua in questo “Inferno” varia, ma alcune pozze possono raggiungere i 90-100 gradi Celsius. L’acqua è anche utilizzata per preparare il tipico “Tamago Onsen“, un gustoso snack a base di uova (tamago), che vengono cotte con il calore che fuoriesce della sorgente termale, e che i visitatori possono assaggiare.
La varietà di colori delle pozze è dovuta ai diversi minerali presenti, che vanno dal bianco al blu al rosso. Oltre alla sua bellezza naturale, Kamado Jigoku offre anche la possibilità di bagnarsi i piedi e inalare vapori benefici, rendendo la visita non solo visivamente affascinante ma anche fisicamente rigenerante.
Questo “Inferno” rappresenta perfettamente la combinazione di fenomeni naturali e tradizioni culturali che rendono Beppu una destinazione unica nel suo genere.
Tatsumaki Jikoku (o Inferno del tornado)
Il Tatsumaki Jigoku, o “Inferno del Tornado“, è probabilmente uno degli “Inferni” più spettacolari di Beppu, grazie al suo imponente geyser che erutta periodicamente in un display di potenza geotermica.
Questa attrazione prende il suo nome dalla forma a spirale del geyser, che assomiglia a un mini tornado (tatsumaki) quando erutta.
La sorgente è contenuta da una pietra circolare, che contribuisce a formare la caratteristica forma a spirale del getto d’acqua. Con intervalli di circa 30-40 minuti, il geyser può raggiungere altezze impressionanti, offrendo un vero e proprio spettacolo per i visitatori.
L’acqua del geyser ha una temperatura di circa 105 gradi Celsius, e la potenza dell’eruzione è tale da aver reso necessario l’uso di un coperchio di protezione per controllare la sua forza.
Il Tatsumaki Jigoku è uno degli Inferni assolutamente da non perdere durante una visita a Beppu.
Chinoike Jigoku (Inferno del Lago di Sangue)
Chinoike Jigoku, noto anche come “Inferno del lago di sangue“, è uno dei luoghi più affascinanti e al tempo stesso inquietanti di Beppu.
Il suo nome deriva dal colore rosso-arancione delle sue acque, causato da minerali e componenti chimici. Questa sorgente termale naturale ha una temperatura che può raggiungere i 78 gradi Celsius e, una leggenda raccontata qui la avvolge in un alone di mistero.
La tradizione popolare dice che i prigionieri di guerra venissero gettati nelle acque bollenti, dove incontravano una fine atroce. La composizione unica delle acque, ricche di minerali e sostanze chimiche, non solo dava al lago il suo colore rosso-arancione distintivo, ma rendeva anche la morte particolarmente dolorosa e rapida.
Nelle versioni più recenti della leggenda, l’attenzione si è spostata dai toni macabri alla possibilità di redenzione e purificazione. Alcuni racconti suggeriscono che l’acqua del Chinoike Jigoku avrebbe poteri curativi, e che immergersi in essa (in apposite strutture, non nel lago stesso che è troppo caldo per immergersi) potrebbe aiutare a curare varie malattie della pelle e altri disturbi.
Che si creda o meno nelle leggende, una visita a Chinoike Jigoku è senza dubbio un’esperienza indimenticabile.
Oniishi Bozu Jigoku (Inferno della testa del monaco)
Oniishi Bozu Jigoku, o “Inferno della testa del monaco“, è una sorgente termale con un aspetto davvero unico: le bolle di fango che emergono dal terreno ricordano te teste rasate dei monaci buddisti, da cui il nome. Le bolle si formano a causa delle emissioni di gas sotterranee che interagiscono con il fango e l’acqua calda, creando uno spettacolo affascinante ma anche un po’ surreale. L’area circostante è spesso avvolta da una nebbia di vapore, che aggiunge un tocco di mistero all’atmosfera già eterea del luogo.
Pur non essendo tanto colorato o inquietante come altri Jigoku, Oniishi Bozu Jigoku offre una bellezza più sottile e meditativa, che cattura l’immaginazione dei visitatori e li invita a riflettere sulla connessione tra la natura e la spiritualità.
Oniyama Jigoku (Inferno della Montagna del Demone)
Oniyama Jigoku, conosciuto anche come “Inferno della Montagna del Demone“, è una delle sorgenti termali più singolari tra le “Terme Infernali” di Beppu.
Questa sorgente è famosa per le sue acque bollenti che mantengono una temperatura costante di circa 100 gradi Celsius, ma la sua caratteristica più distintiva è la presenza di numerosi coccodrilli. Le acque calde di Oniyama Jigoku sono l’habitat ideale per questi rettili, e la zona è stata trasformata in una sorta di allevamento. Incredibilmente, le acque termali sembrano avere un effetto benefico sulla velocità di crescita e la salute generale dei coccodrilli.
La combinazione di acque bollenti e coccodrilli rende Oniyama Jigoku un luogo assolutamente unico, dove il fascino della natura selvaggia si fonde con una certa atmosfera di mistero e pericolo, rendendo la visita un’esperienza indimenticabile.
Shiraike Jigoku (Inferno dello stagno bianco)
Shiraike Jigoku, tradotto come “Inferno dello stagno bianco”, è una delle meno conosciute ma altrettanto affascinanti “Terme Infernali” di Beppu. Questa sorgente termale si distingue per il colore latteo delle sue acque, dovuto alla presenza di minerali come il silicio. La vasca di acqua bianca crea un contrasto sorprendente con il verde lussureggiante dell’ambiente circostante, dando vita a un paesaggio quasi onirico.
La temperatura dell’acqua varia ma può arrivare fino a 95 gradi Celsius, troppo calda per un bagno ma perfetta per una sessione fotografica indimenticabile.
Anche se Shiraike Jigoku potrebbe non avere lo stesso impatto visuale di Chinoike Jigoku o la peculiarità di Oniyama Jigoku, le sue acque bianche e nebbiose offrono un’atmosfera serena e mistica.
Bouzu Jigoku (Inferno del monaco)
Bouzu Jigoku, spesso confuso con Oniishi Bozu Jigoku a causa del nome simile, è un altro sito interessante tra i Jikoku di Beppu. Mentre Oniishi Bozu Jigoku è famoso per le sue bolle di fango, Bouzu Jigoku è noto per i suoi piccoli geyser d’acqua e vapore che eruttano in modo intermittente dai fori nel terreno. Questi geyser sono circondati da pietre, e l’intera scena assomiglia a un paesaggio lunare.
Il nome “Bouzu” fa riferimento ai piccoli monaci buddisti calvi, e in questo caso, i geyser rappresentano i monaci in preghiera. L’acqua è calda ma non bollente come in altre sorgenti termali della zona, e l’area circostante è punteggiata di verde e fiori, offrendo un contrasto piacevole con l’ambiente più austero delle altre “terme infernali”.
Bouzu Jigoku offre così un’esperienza più tranquilla e contemplativa, pur mantenendo un elemento di meraviglia naturale che cattura l’immaginazione dei visitatori.
Yama Jikoku (Inferno della Montagna)
Yama Jigoku, o “Inferno di Montagna”, offre un’esperienza diversa rispetto agli altri Jigoku di Beppu. Situato nella stessa zona degli altri “Inferni”, questo luogo è noto non solo per le sue manifestazioni geotermiche, ma anche per un piccolo zoo che ospita diverse specie animali come ippopotami e struzzi.
Le pozze di fango bollente e i vapori sulfurei formano un suggestivo contrasto con l’atmosfera più tranquilla del parco zoologico.
Questa combinazione unica di elementi naturali e animali domestici offre un’esperienza di visita che può essere particolarmente affascinante per le famiglie con bambini.
Come visitare gli inferni di Beppu
Gli ingressi ai singoli Jikoku costano 400-450 yen l’uno ma esiste un biglietto cumulativo chiamato Jigoku Meguri che vi darà accesso a sette dei nove Jigoku per circa 2.000 yen (circa 13 euro). Sono esclusi dal biglietto cumulativo lo Yama Jikoku e il Bouzo Jikoku.
Il biglietto Jikoku Meguri è disponibile i n tutti i principali punti turistici e hotel di Beppu. Il tour completo richiederà circa 3-4 ore, e potete farlo a vostro piacere, prendendo una navetta o con una breve camminata tra un “inferno” e l’altro.
Ecco la mappa con tutti i jikoku di Beppu, come potete vedere i jikoku sono più o meno concentrati nella stessa zona tranne il Bouzu Jigoku (nella mappa indicato con A), il Chinoike Jikoku (nella mappa indicato con H) e il Tatsumaki Jikoku (nella mappa indicato con I).
Dove dormire a Beppu
Per il pernottamento a Beppu, specialmente se il vostro obiettivo principale sono i jikoku, raccomandiamo alloggi situati molto vicino alle aree geotermiche per due ragioni: la prima è che essendo più vicini alle attrazioni della città avrete maggiori opportunità di esplorazione, e la seconda è che in ogni alloggio troverete degli onsen naturali a vostra disposizione.
Il primo che vi consigliamo è il Ryokan Mikasaya, una locanda tradizionale in stile giapponese con il tatami e il futon al posto del letto alla occidentale. Si trova a soli 5 minuti a piedi dal Shiroike Jikoku.
Sempre in stile tradizionale giapponese ma con camere anche all’occidentale (con letto), quindi potete scegliere il tipo di letto che fa al caso vostro, vi consigliamo il bellissimo Kannawaen a meno di 3 minuti a piedi dai principali jikoku!
Se preferite un albergo stile occidentale (con il letto) vi consigliamo l’Hotel Negura che si trova anch’esso nella zona dei jikoku a meno di 10 minuti a piedi dall’Onishi Bozu Jijoku.
In caso vogliate risparmiare, l’ostello Omoloso, può essere la scelta migliore. Oltre ai dormitori sono disponibili anche camere provate ad ottimi prezzi. Non si trova proprio vicinissimo ai Jikoku ma comunque a meno di 15 minuti a piedi dall’Oniyama Jikoku.
I Jigoku di Beppu rappresentano molto più di un fenomeno naturale stupefacente: sono una fusione di storia, cultura e spiritualità. Queste affascinanti sorgenti termali sono viste da molti giapponesi come rappresentazioni fisiche degli inferni buddisti, rendendole luoghi di venerazione e rispetto. Ma oltre al loro significato culturale e spirituale, le sorgenti di Beppu hanno anche un ruolo fondamentale nella promozione dell’energia geotermica, un tipo di energia rinnovabile che sta acquisendo sempre più importanza nel panorama energetico del Giappone. L’uso della geotermia nella zona non solo fornisce una fonte di energia sostenibile, ma è anche un grande motore per il turismo, attirando visitatori da tutto il mondo interessati a vedere da vicino questo incredibile esempio di come il calore della Terra possa essere utilizzato in modi vari e benefici.
Se siete appassionati di natura, interessati alla cultura giapponese, alla ricerca di modalità energetiche sostenibili, o semplicemente in cerca di un’esperienza unica e indimenticabile, dovete assolutamente programmare una visita a Beppu e non perdere i suoi nove Jigoku.
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