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  • Itinerario di 9 giorni in Oman - il viaggio di Monica e dei suoi amici
    22-05-2025
Sei qui: Destinazioni > Itinerario di 9 giorni in Oman – il viaggio di Monica e dei suoi amici

Itinerario di 9 giorni in Oman – il viaggio di Monica e dei suoi amici

Oggi sul blog vi raccontiamo il viaggio di Monica e dei suoi amici, che hanno scelto l’Oman, anche grazie all’ispirazione e ai consigli del nostro viaggio. Sono stati in Oman per 9 giorni, dal 21 al 30 gennaio 2025, e si sono innamorati di questo paese proprio come noi. Difficile non farlo!

Monica ha viaggiato con il marito, Patrizio (alla guida) e due amici Mariella e Arduino (il navigatore) con cui condividono da anni la passione per l’avventura. Si sono conosciuti per caso in aeroporto a Madrid nel 1997, mentre erano diretti in Guatemala, e da allora non hanno mai smesso di esplorare il mondo insieme. La loro amicizia è speciale: hanno persino avuto le figlie a distanza di un mese gli uni dagli altri!

Viaggiare in quattro è un’ottima soluzione per dividere le spese e ottimizzare i costi, sia per il noleggio dell’auto che per l’alloggio. Se serve, non hanno problemi a condividere una camera tutti insieme, rendendo il viaggio ancora più economico e pratico.

Contenuto dell'articolo nascondi
Qualche dettaglio del viaggio in Oman di Monica
Itinerario on the road di 9 giorni in Oman
1. arrivo a Muscat e inizio del viaggio
2. la pista dei Monti Hajar, il forte di Nakhal e Jebel Shams
3. Nizwa, dune bianche e spiagge da sogno
4. dune, saline e Maldive dell’Oman
5. Wahiba Sands e le tartarughe di Ras Al Jinz
6. esplorando la costa di Sur
7. Sur, Wadi Shab e Bimmah
8. escursione alle isole Daymaniyat
9. ultime ore in Oman e rientro in Italia
Dettaglio delle spese sostenute in Oman

Qualche dettaglio del viaggio in Oman di Monica

  • Periodo

    Dal 21 Gennaio al 30 Gennaio 2025

  • Spostamenti

    Aereo + auto a noleggio (un Toyota Fortuner 4×4)

  • Fuso Orario

    3 ore in più rispetto all’Italia

  • Sistemazioni

    Hotel, B&B e tenda nel deserto

  • Temperature

    20/21 gradi in montagna – fino a 30 gradi nel deserto

Itinerario on the road di 9 giorni in Oman

Ogni viaggio è unico, e lo dimostra l’itinerario di Monica e dei suoi compagni di avventura. A differenza del nostro viaggio in Oman, in cui abbiamo dedicato più tempo all’esplorazione del deserto, a trekking nel Jebel Shams e alla scoperta dei forti e delle città antiche, Monica ha scelto un percorso diverso, più focalizzato sulla costa e sulle meraviglie naturali dell’Oman. Il suo itinerario l’ha portata alla scoperta delle saline, delle spettacolari spiagge bianche conosciute come le Maldive dell’Oman e della riserva naturale delle isole Daymaniyat, uno dei luoghi migliori per lo snorkeling nel paese.

Attraverso il suo racconto, ripercorriamo il suo viaggio e scopriamo l’Oman da una prospettiva diversa.

P.S. L’itinerario che vedete qui sotto non è corretto, perché non è possibile tracciare il percorso lungo le piste del deserto delle Wahiba Sands. Il percorso da G a H, quindi, non segue la costa ma attraversa il deserto.

1. arrivo a Muscat e inizio del viaggio

Atterrati di buon mattino a Muscat, abbiamo iniziato il viaggio visitando la Grande Moschea del Sultano Qaboos, un capolavoro architettonico che incanta con i suoi dettagli raffinati, dai mosaici preziosi al gigantesco lampadario in cristallo Swarovski.

Peccato solo che quando siamo andati noi, ad inizio 2025, l’ingresso alla Moschea del Sultano Qaboos, da gratuito, sia stato a pagamento, 8 OMR a persona (circa 20 euro). Da quel che ho letto in rete sembra che adesso l’ingresso sia tornato gratuito, hanno tenuto il biglietto a pagamento per 3 settimane, poi forse per via del calo di visite, hanno scelto di tornare all’ingresso gratuito per tutti. Vedremo se in futuro cambieranno di nuovo idea.

Dopo una breve sosta per un tè e dolcetti offerti dagli ospiti locali, abbiamo proseguito la giornata esplorando altri palazzi della capitale.

la Grande Moschea del Sultano Qaboos

Viaggio di Monica in Oman - Grande Moschea del Sultano Qaboos

foto di Monica

Abbiamo visto da fuori l’Opera House, un’elegante struttura che testimonia l’amore dell’Oman per la musica e la cultura, unendo tradizione e modernità in un’architettura raffinata. Successivamente, ci siamo diretti verso il Palazzo Al Alam, la residenza ufficiale del Sultano, riconoscibile per la sua facciata blu e oro che spicca tra i forti portoghesi che la circondano. Anche se non è visitabile all’interno, il palazzo offre uno spettacolo visivo unico che vale la pena ammirare.

Nel pomeriggio, abbiamo lasciato la città per scendere lungo la costa, fino a Quriyat Beach, un tranquillo villaggio di pescatori dove il tempo sembra essersi fermato. Qui abbiamo passeggiato tra le barche in legno e osservato i pescatori al lavoro, prima di rientrare verso Muscat passando dalla panoramica Ryan Road, la prima strada asfaltata del paese, che regala scorci meravigliosi sul litorale.

Prima di terminare la giornata a Muscat, abbiamo fatto un giro nei suq di Mutrah, dove abbiamo curiosato tra le bancarelle colme di spezie, profumi e oggetti artigianali.

Dopo un pasto semplice in un ristorante locale, abbiamo proseguito lungo la costa, ammirando le casette dei pescatori e gli accampamenti di tende. Il mare mosso e il vento forte hanno reso l’atmosfera ancora più suggestiva. Ci siamo, infine, diretti verso la nostra sistemazione a Barka, presso la Bareeq Rest House, un’intera casa con due camere da letto e quattro bagni!

2. la pista dei Monti Hajar, il forte di Nakhal e Jebel Shams

Il viaggio è proseguito verso l’entroterra, con una sveglia presto per sfruttare al massimo la giornata. Dopo una buona dormita abbiamo iniziato la nostra avventura tra le montagne dell’Hajar con la visita al Forte di Nakhal, un’imponente costruzione storica circondata da palmeti, dove abbiamo potuto esplorare le antiche stanze e ammirare il panorama circostante in totale tranquillità, visto che eravamo tra i pochi visitatori presenti.

Lasciato Nakhal, abbiamo proseguito a sud, addentrandoci nelle prime piste montuose dell’Hajar, con strade sterrate e tornanti spettacolari. Le soste a Rustaq, Wadi Shatan e Wadi Bani Awf ci hanno regalato scorci incredibili su gole profonde e palmeti rigogliosi. A Wadi Bithah, noto anche come Shake Gorge, abbiamo fatto una breve passeggiata nel canyon, dove l’acqua era quasi assente ma il paesaggio roccioso e le alte pareti del wadi hanno reso l’esperienza affascinante.

Il viaggio è proseguito sulla pista passando da Al Khadra, Fasah e Bald Sayt, proseguendo poi verso il Jebel Shams, anche conosciuto come il “Grand Canyon dell’Oman”.

La giornata si è conclusa con la visita a Misfah al Abriyn, un’oasi di montagna caratterizzata da case in pietra e antichi canali di irrigazione. Nel villaggio si respirava  un’atmosfera autentica, con stretti vicoli che si snodavano tra i palmeti.

Dopo questa ultima tappa, siamo scesi fino al nostro alloggio a Al Hamra, presso l’Alshuruq Stay, un’ottima sistemazione con vista panoramica. La cena, in un ristorante consigliato dal proprietario dell’hotel, è stata semplice ma deliziosa e molto economica (solo 20 euro in 4).

Viaggio di Monica in Oman - Jabel Shams

foto di Monica

3. Nizwa, dune bianche e spiagge da sogno

Sugar Dunes

Viaggio di Monica in Oman - Sugar Sands

foto di Monica

La giornata è iniziata con una colazione in un piccolo bar di Al Hamra. Dopo aver passeggiato tra le case in argilla della parte vecchia del paese, siamo partiti alla volta di Nizwa, una delle città più affascinanti dell’Oman. Qui abbiamo visitato il suq di Nizwa, noto per la sua vivacità e per le bancarelle ricche di spezie, incensi e gioielli d’argento. Abbiamo poi dato un’occhiata al mercato del bestiame, dove gli allevatori locali contrattano animali come capre e bovini in un’atmosfera caotica e autentica.

Lasciata Nizwa, abbiamo viaggiato verso sud attraversando paesaggi desertici fino a Al Khaluf, un piccolo insediamento costiero. Da qui, ci siamo avventurati lungo una pista sabbiosa che ci ha condotti alle famose Sugar Dunes, un luogo spettacolare dove le alte dune di sabbia bianca incontrano il mare turchese. Il contrasto tra il deserto e l’oceano è stato uno dei panorami più affascinanti del viaggio. Dopo aver sistemato i bagagli nel nostro Hotel, il SugarDunes Resort, abbiamo fatto un bagno anche se il mare purtroppo non era cristallino come avrebbe dovuto essere per via del vento, ed esplorato la zona camminando sulle dune. Il tramonto è stato magico: il cielo si è tinto di tonalità calde, creando un paesaggio da cartolina.

La serata si è conclusa con una cena improvvisata, piuttosto spartana e al buio (non voluto), ma l’atmosfera del deserto sotto un cielo stellato ha reso comunque tutto più magico.

4. dune, saline e Maldive dell’Oman

Dopo aver trascorso la notte tra le dune bianche, abbiamo proseguito il viaggio verso sud, attraversando un paesaggio surreale punteggiato da resti di antiche saline, un tempo fondamentali per l’economia locale. Dopo una breve sosta per esplorare questi luoghi abbandonati, abbiamo puntato a nord per raggiungere la penisola di Barr Al Hikman, una zona poco battuta dal turismo, ma di grande bellezza naturale. Lungo la strada ci siamo fermati ad Al Khaluf, un villaggio di pescatori affacciato su acque cristalline, dove abbiamo osservato le barche rientrare con il pescato del giorno e scambiato qualche parola con i pescatori locali.

Da qui, il percorso è diventato più impegnativo, con lunghe piste sabbiose che ci hanno condotti alle famose Maldive dell’Oman, una delle spiagge più spettacolari che abbiamo mai visto. Il tragitto ha richiesto grande attenzione alla guida, passando in mezzo a zone di saline dismesse e tratti di pista che sembravano perdersi nel nulla. La fatica è stata, però, ampiamente ripagata quando siamo arrivati a destinazione: un mare turchese e piatto si estendeva davanti a noi, con una spiaggia di sabbia bianchissima che sembrava non finire mai.

Dopo aver essere arrivati al campo tendato, ci sono goduti un bagno rigenerante in un’acqua incredibilmente trasparente. Abbiamo poi esplorato la costa dove il mare si tingeva di sfumature verde smeraldo e turchese. La giornata si è conclusa con una cena accanto al fuoco, sotto un cielo stellato mozzafiato. Dormire in tenda, cullati dal suono delle onde, ha reso questa notte un’esperienza indimenticabile.

Maldive dell’Oman

Viaggio di Monica in Oman - Maldive dell'Oman

foto di Monica

5. Wahiba Sands e le tartarughe di Ras Al Jinz

Wahiba Sands

Viaggio di Monica in Oman - Wahiba Sands

foto di Monica

Il viaggio è poi proseguito direzione Wahiba Sands, il deserto omanita per eccellenza.

Per entrare nel deserto abbiamo seguito un pezzo di costa a nord e a Qurum siamo entrati nel deserto. Grazie a un omanita che viaggiava con due ragazze algerine francesi, abbiamo percorso insieme 150 km di piste sabbiose in un’avventura fuori dai sentieri battuti. I primi tre quarti del tragitto li abbiamo affrontati insieme, tra meravigliose dune dorate che si stagliavano intorno a noi. La guida esperta dell’omanita ci ha permesso loro di affrontare il percorso con maggiore sicurezza, facendo diverse soste per ammirare il paesaggio mutevole del deserto. Dopo circa tre ore, ci siamo separati e abbiamo proseguito autonomamente.

Giunti a Al Qabil, siamo usciti dal deserto e abbiamo ripreso la strada verso la costa, passando per Sur, una delle città costiere più importanti dell’Oman. Da lì, abbiamo raggiunto la riserva naturale di Ras Al Jinz, famosa per la presenza delle tartarughe marine che depongono le uova lungo le sue spiagge protette.

Dopo una cena al ristorante della riserva, abbiamo sistemato i bagagli al Dorrat Ras Al Jinz Chalet, un accogliente appartamento vicino all’entrata del parco. La sera ci siamo uniti a un tour guidato per assistere alla deposizione delle uova.

La visita a Ras Al Jinz è cambiata rispetto ad una volta. Non ti fanno più uscire sulla spiaggia. Ti dividono in gruppi e aspetti nella hall dell’albergo e solo se ci sono le tartarughe ti fanno uscire a gruppi ma ti portano con un pulmino direttamente dove è stata avvistata la tartaruga.

Dopo quasi due ore di attesa nella hall, siamo finalmente usciti e abbiamo potuto vedere una tartaruga scavare la sua buca nella sabbia, un momento emozionante, anche se l’esperienza è risultata un po’ triste, troppo turistica, poco approfondita e sbrigativa. Peccato perché l’esperienza potrebbe essere molto più magica!

6. esplorando la costa di Sur

Dopo la notte trascorsa tra le dune e la visita alla riserva di Ras Al Jinz, abbiamo deciso di esplorare meglio la costa. In mattinata, ci siamo diretti verso una delle spiagge che abbiamo visto da una scegliera. Camminando lungo la riva, abbiamo notato i segni lasciati dalle tartarughe sulla sabbia, un ricordo silenzioso dell’incredibile spettacolo naturale che avevamo visto la sera prima.

Proseguendo il viaggio, ci siamo diretti verso la Pink Lake, una piccola laguna che, nonostante il nome suggestivo, non si è rivelata così rosa come immaginavamo. Dopo aver scattato qualche foto, siamo tornati indietro per un bagno rinfrescante sulla spiaggia delle tartarughe, godendoci il mare calmo e cristallino.

Nel primo pomeriggio, abbiamo continuato il percorso lungo la costa verso Al Hadd, dove il mare della laguna era in bassa marea, offrendo un paesaggio particolarmente suggestivo con lingue di sabbia che si estendevano fino all’orizzonte. Qui ci siamo fermati per il pranzo al Sunrise Restaurant, dove abbiamo gustato un pasto delizioso a un ottimo prezzo (solo 7 Rial in 4, poco più di 17 euro).

Dopo una pausa per rinfrescarci nella nostra sistemazione, siamo partiti alla volta di Sur, una città costiera dal fascino autentico. Qui abbiamo visitato i cantieri navali Del Dhow e il Faro. In serata, avremmo voluto tornare sulla spiaggia per osservare nuovamente le tartarughe, ma la stanchezza ha avuto la meglio e abbiamo preferito rientrare per riposarci. Prima di tornare in camera, abbiamo acquistato frutta fresca, tra cui deliziosi mango e anguria, perfetti per concludere la giornata in dolcezza.

Sur

Viaggio di Monica in Oman - Sur

foto di Monica

7. Sur, Wadi Shab e Bimmah

La giornata è iniziata con una breve sosta panoramica a Sur, dove abbiamo ammirato la vista dall’alto sulla città e sulla costa, un panorama davvero mozzafiato. Dopo questa sosta, ci siamo diretti verso Wadi Shab, uno dei luoghi più spettacolari dell’Oman. Per accedere all’inizio del sentiero, abbiamo dovuto prendere una piccola imbarcazione per attraversare il fiume, pagando 1 Rial a testa. Da lì, abbiamo iniziato un’escursione di circa 45 minuti, attraversando gole rocciose e tratti d’acqua che rendevano il percorso avventuroso e immerso nella natura.

Una volta arrivati alla fine del percorso, abbiamo trovato delle splendide piscine naturali di acqua turchese, dove ci siamo concessi un bagno rinfrescante. Il momento più emozionante è stato l’accesso alla grotta segreta, raggiungibile solo nuotando attraverso un passaggio stretto tra le rocce. Noi donne avevamo un pò paura di affrontare la strettoia ma quando siamo arrivate lì non abbiamo resistito e abbiamo fatto bene! All’interno, la luce filtrava dall’alto creando un’atmosfera magica, e la cascata interna rendeva il luogo ancora più suggestivo.

Dopo Wadi Shab, ci siamo diretti alla Dolina di Bimmah, un grande cratere naturale pieno d’acqua dolce. Anche se il posto è geologicamente interessante, non ci ha colpito particolarmente, forse anche per i colori dell’acqua meno intensi rispetto ad altri momenti della giornata.

Nel pomeriggio, siamo andati alla Marina di Mouj per informarci sulle escursioni alle isole Daymaniyat, ricevendo conferma che l’escursione del giorno successivo sarebbe stata possibile. Dopo aver sistemato i nostri bagagli all’hotel Al Sahwa, abbiamo concluso la giornata con una cena abbondante al Wabab Planet, un ristorante iraniano con porzioni molto generose.

Wadi Shab

Viaggio di Monica in Oman - Wadi Shab

foto di Monica

8. escursione alle isole Daymaniyat

Dopo aver organizzato l’escursione il giorno prima, ci siamo imbarcati per un’indimenticabile avventura alle isole Daymaniyat, un vero paradiso naturale. Le acque turchesi e le spiagge incontaminate di queste isole protette sono famose per la loro biodiversità e sono uno dei migliori siti di snorkeling dell’Oman. La traversata è stata piuttosto movimentata, con onde alte che hanno reso il viaggio un po’ avventuroso. Una volta arrivati, però, il panorama mozzafiato ha ripagato ogni sforzo.

Durante le cinque ore trascorse sulle isole, abbiamo avuto la fortuna di fare il bagno accanto a tartarughe marine, un’esperienza emozionante che ha reso la nostra giornata ancora più speciale. Ci siamo poi spostati in un’altra spiaggia, ancora più suggestiva, dove abbiamo continuato a esplorare i fondali ricchi di coralli e pesci tropicali.

Dopo il rientro, ci siamo concessi un po’ di riposo in hotel prima di uscire nuovamente ad esplorare la Hall of Oman, un grande centro commerciale ma niente di così entusiasmante e poi ci siamo nuovamente diretti alla Marina di Muscat per concludere la giornata e il viaggio in Oman con una cena in un elegante ristorante libanese che ci ha preparato deliziosi ed abbondanti piatti.

isole Daymaniyat

Viaggio di Monica in Oman - isole Daymaniyat

foto di Monica

9. ultime ore in Oman e rientro in Italia

Dopo un viaggio intenso e ricco di emozioni, è arrivato il momento di rientrare. Abbiamo iniziato l’ultima giornata con una colazione alla Marina, godendoci ancora una volta la vista sul mare prima di partire. Dopo aver fatto il pieno di energia, abbiamo dedicato la mattinata agli ultimi preparativi per il volo di ritorno.

Prima di dirigerci verso l’aeroporto, abbiamo portato l’auto a lavare, un’abitudine utile quando si noleggia un’auto per evitare possibili sovrapprezzi o contestazioni al momento della riconsegna. Con la macchina finalmente pulita e i bagagli sistemati, ci siamo diretti in aeroporto, pronti per il volo di rientro. Con il cuore pieno di ricordi, abbiamo preso l’aereo per rientrare in Italia, già con la voglia di organizzare la prossima avventura.

Il viaggio in Oman si è concluso con tante immagini impresse nella mente e la sensazione di aver vissuto un’esperienza unica, tra deserti dorati, acque cristalline, città antiche e paesaggi mozzafiato. Oltre alla straordinaria bellezza naturale, ciò che ci ha colpito di più è stata la popolazione: persone gentili, accoglienti e sempre pronte ad aiutare, facendoci sentire a casa in ogni angolo del Paese. Abbiamo percepito un forte senso di sicurezza ovunque, un aspetto che ha reso il viaggio ancora più piacevole e sereno.

Abbiamo scelto di esplorare l’Oman in modo autentico, visitando i luoghi frequentati dai locali e lasciandoci guidare dal loro stile di vita, piuttosto che concentrarci sulle mete più turistiche. Questo ci ha permesso di vivere un’esperienza più genuina e di entrare in contatto con la vera anima del Paese.

Dettaglio delle spese sostenute in Oman

  • Volo

    362€ a testa

  • Noleggio auto

    270€ a testa (4×4 noleggiata in 4 persone)

  • Benzina

    139 € x 260 litri x 2.165 km (in totale x auto)

  • Pernottamenti

    169€ a testa x 8 notti (in strutture per 4 persone)

  • Pasti

    90€ a testa

  • Tour e ingressi vari

    157€ a testa

  • Assicurazione sanitaria

    67€ a testa

9 giorni in Oman: 1.270 euro a testa

Ringraziamo Monica per aver condiviso con noi il suo viaggio alla scoperta dell’Oman, un’avventura ricca di emozioni, paesaggi straordinari e incontri speciali. Il suo itinerario tra le dune dorate del Wahiba Sands, le acque cristalline delle isole Daymaniyat, i suq vivaci di Nizwa e le spiagge incontaminate del sud ci ha fatto sognare e desiderare di partire subito. Se volete maggiori informazioni sul viaggio di Monica potete lasciare qui sotto un commento o scriverle direttamente, questa è la sua mail.

Vi ricordiamo che, se volete seguire l’esempio di Monica e raccontare la vostra esperienza di viaggio, potete contattarci: saremo felici di pubblicare il vostro itinerario sul nostro blog e condividerlo con la nostra community.

Continuate a seguirci per altre storie di viaggio e consigli per esplorare il mondo in libertà!

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Claudia e Gabri

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Claudia e Gabri

Io sono Claudia, sono io che organizzo i viaggi, che scelgo le mete (quasi sempre), che gestisco il blog e scrivo gli articoli che state leggendo.

Gabri è colui che mi sopporta in viaggio e nella vita di tutti i giorni. A lui piace guidare per cui nei viaggi on the road è lui che guida e, ogni tanto, quando glielo lascio fare, è anche quello decide anche la meta.

Insieme viaggiamo da più di 20 anni e dopo il nostro primo viaggio in Giappone abbiamo capito che, se siamo sopravvissuti in un paese in cui quasi nessuno parlava inglese e dove la maggior parte dei cartelli stradali erano in una lingua incomprensibile, potevamo viaggiare in qualsiasi posto avremmo voluto e così abbiamo fatto e continuiamo a fare.

Insieme abbiamo vissuto il viaggio più importante della nostra vita: il viaggio in cui abbiamo deciso di sposarci a Las Vegas!

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