Itinerario di 5 giorni a Maui (Hawaii)
In questo articolo trovate il resoconto del nostro on the road a Maui (la seconda delle isole che abbiamo visitato alle Hawaii, la prima è stata Oahu), comprensivo dell’itinerario dettagliato giorno per giorno e delle relative spese sostenute. Grazie a questo articolo avrete una chiara idea di cosa si riesce a fare in 5 giorni e dei costi da considerare per un viaggio di questo tipo.
Buona lettura!
Itinerario on the road di 5 giorni a Maui
Come già scritto le Hawaii sono un arcipelago di 8 isole più grandi e altri 129 isolotti per la maggior parte disabitati. Di queste 8 una è privata, Ni’ihau, ed è visitabile solo attraverso dei tour in elicottero dalla vicina Kauai.
Delle restanti 7 isole, avendo a disposizione solo 3 settimane di vacanza abbiamo dovuto scegliere quali isole visitare e quando stare su ogni isola. Non è stata una scelta così semplice.
Abbiamo scelto di visitare le 4 più grandi, Oahu, Maui, Big Island e Kauai. Suddividere i giorni tra le isole scegliendo di stare più giorni a Big Island e Maui e meno a Oahu e Kauai. In ogni isola saremmo stati volentieri un paio di giorni in più. L’ideale sarebbe avere 4 settimane per riuscire a vedere qualcosa di più. Ovviamente in 3 settimane si deve rinunciare purtroppo a qualcosa.
Maui è stata la seconda isola delle Hawaii che abbiamo visitato. Abbiamo scelto di passarci cinque giorni interi perché volevamo esplorare ogni angolo nascosto di Maui. Poi purtroppo i nostri piani sono un po’ cambiati dopo l’incendio che ne ha devastato la zona nord ovest.
Avevamo già prenotato un campeggio a Lahahina (la città più colpita dagli incendi) e abbiamo dovuto cambiare piani ma, nonostante una parte dell’isola era inaccessibile, Maui resta una delle isole più belle delle Hawaii.
Ecco il nostro itinerario a Maui.
Dove abbiamo pernottato a Maui
Prima di partire con l’itinerario vero e proprio vorrei spendere due parole sulle sistemazioni che abbiamo scelto per esplorare Maui perché sono fondamentali per capire come abbiamo strutturato i nostri giorni sull’isola.
Già appena mi sono messa alla ricerca delle sistemazioni per le Hawaii ho capito che erano veramente molto care e lo erano soprattutto quelle di Maui (già prima dell’incendio e dopo i prezzi non sono comunque calati). Avevamo quindi optato di farci tutte le Hawaii in tenda e di portarci la tenda dall’Italia.
Man mano che cercavo le sistemazioni ho capito che le uniche veramente veramente care erano quelle di Maui, così, per risparmiare il prezzo dell’imbarco del bagaglio e non doverci portare la tenda dietro ho cercato un noleggiatore di tende a Maui. E così ho trovato Easy Camping Maui che, con ottimi prezzi, noleggia tende e tutte le attrezzature per fare snorkeling, trekking, ecc.
A Maui abbiamo quindi scelto di campeggiare: siamo stati 3 notti al Waianapanapa Camping (campeggio statale) e 2 notti al Camp Olowalu (campeggio privato) anche se in tenda in realtà ci abbiamo dormito solo 3 notti, ma ve lo racconto tra poco.
Grazie a campeggi, tra posto tenda e noleggio tenda, abbiamo risparmiato almeno 750 euro!
1. Road to Hana (la famosa strada per Hana di Maui)
Siamo partiti da Oahu alle 11:02 con un volo interno di Hawaian Airlines di soli 45 minuti. Arrivati a Kahului, la città in cui si trova l’aeroporto di Maui OGG, abbiamo ritirato l’auto, una Kia Rio grigia. Pronti ad iniziare il nostro viaggio siamo subito andati a ritirare la nostra attrezzatura da campeggio da Easy Camping Maui che si trova a pochi chilometri dall’aeroporto.
Pensate che, abbiamo noleggiato per 5 giorni tenda e materassini gonfiabili, con soli 45 euro! Se andate sul loro sito adesso i prezzi sono un po’ aumentati ma resta comunque un ottimo prezzo in confronto ad altri noleggiatori sull’isola.
Purtroppo la prima giornata non è stata il massimo. Ci siamo fatti tutta la Road to Hana, la strada (lunga 103 chilometri), che va da Kahului ad Hana, e che passa attraverso foreste pluviali, coste frastagliate e altre meraviglie naturali, sotto la pioggia!
Nonostante la pioggia qui scopriamo per la prima volta dell’esistenza di un meraviglioso e altissimo albero che cresce alle Hawaii e in poche altre parti del mondo: l’Eucalipto arcobaleno.
Waianapanapa
Il nostro campeggio si trova quasi alla fine della Road to Hana, nel Waianapanapa State Park. Per entrare in questo parco è necessaria la prenotazione. Quando si prenota (mesi prima) è necessario specificare data e ora in cui si intende entrare nel parco. Con la prenotazione del campeggio non serve invece avere nient’altro per entrare nel parco, un gran bel vantaggio!
Dopo aver montato la tenda siamo andati verso Hana per esplorare i dintorni e abbiamo fatto un po’ di spesa al General Market di Hana.
Questo market dall’esterno sembrava più un mini-market anonimo e un po’ logorato dal tempo ma appena varcata la soglia abbiamo trovato praticamente di tutto: dai generi alimentari alle attrezzature per il campeggio, souvenir, abbigliamento, e persino CD di musica locale. Abbiamo poi scoperto che, il General Market di Hana, è la più antica impresa familiare dell’isola, fondata nel 1910 dai fratelli Shoichi e Saburo Hasegawa.
Per cena abbiamo scelto un Food Truck, a metà strada tra Waianapanapa e Hana, che ci ha preparato sul momento un Mahimahi (un pesce che vive nei mari tropicali) cotto in una salsa al cocco e condito con insalata di papaya, delizioso!
2. Lo stagno rosa e il tramonto sull’Haleakala
Il nostro secondo giorno a Maui inizia con una notte un po’ movimentata. Dopo poche ore di sonno scopriamo che il materassino gonfiabile (matrimoniale) era bucato e presto ci siamo ritrovati sul terreno freddo.
Dopo un po’ di prove di gonfiaggio ci siamo arresi e siamo andati a dormire in macchina.
Al mattino abbiamo contattato il Easy Camping che chi ha detto di tornare a prenderne uno nuovo. Quella mattina avevamo poi un altra cosa da fare, provare a spostare la prenotazione dell’alba sull’Haleakala. Dovete sapere che a Maui, per poter salire sul vulcano Haleakala all’alba bisogna prenotare 60 giorni in anticipo. Io 60 giorni prima avevo ancora la prenotazione del campeggio in zona Lahaina che poi mi hanno cancellato per via dell’incendio di Agosto. Quel giorno volevo quindi provare a spostare l’alba sull’Halakala quando saremmo stati in una zona un po’ più comoda per la salita senza levataccia. La prenotazione è spostabile solo quando aprono le nuove prenotazioni e cioè 2 giorni esatti prima, alle ore 7:00 (ora locale).
Siamo quindi andati alla ricerca di una zona in cui il telefono avesse campo, non al Waianapanapa State Park.
Finalmente troviamo un posto dove prendeva e alle 7:00 esatte ero pronta a spostare la prenotazione. Alle 7:01 i posti a disposizione erano già terminati. Nulla di fatto, ci dobbiamo tenere l’alba di domani mattina.
Facciamo colazione, torniamo al campo, smontiamo la tenda e ci facciamo una bella passeggiata nel Waianapanapa State Park dove ci sono degli spettacolari Blow Holes (geyser di mare) che avremmo potuto ammirare per ore. Ma dobbiamo partire, li vedremo di nuovo nei prossimi giorni.
Ripercorriamo la Road To Hana al contrario per raggiungere Easy Camping e sostituire il materassino bucato.
Lo stagno rosa
Probabilmente questo stagno non l’avremmo mai visto (non era nel mio programma) se mia mamma, proprio mentre stavamo per arrivare a Maui, non mi avesse inviato un whatsapp con un articolo che parlava dello straordinario fenomeno che stava avvenendo a Maui proprio in quei giorni.
Lo stagno in questione è il Kealia Pond National Wildlife Reserve, una riserva naturale visitata soprattutto dai naturalisti perché qui si possono osservare centinaia di differenti specie di uccelli.
Dalla fine di ottobre 2023, inspiegabilmente, le acque dello stagno sono diventate rosa.
Inizialmente si è pensato che il colore rosa fosse dovuto a delle particolari alghe e si temeva che potessero essere tossiche ma, già prima che ci andassimo noi gli studiosi avevano stabilito che il colore fosse dovuto alla presenza di particolari organismi, chiamati alobatteri, che si riproducono in acque molto salate. La salinità dello stagno Kealia era molto più alta del normale per via della siccità che stava vivendo l’isola di Maui in quel periodo.
E così, visto che eravamo nel posto giusto nel momento giusto, siamo riusciti a vedere lo stagno rosa, e non un rosa pallido come avevo immaginato leggendo l’articolo, un bel rosa acceso!
Tramonto sul vulcano Haleakala
Nel pomeriggio saliamo sul vulcano Haleakala.
L’Haleakala è il vulcano principale dell’isola di Maui di cui occupa quasi il 75% della superficie. Non è un vulcano attivo, la sua ultima eruzione risale a circa 600 anni.
La strada per raggiungere la sommità del vulcano è completamente asfaltata ma bisogna salire un po’ gradatamente perché si parte dal livello del mare fino a raggiungere 3.055 metri di altitudine in poco più di un’ora di auto.
Noi siamo saliti che era quasi il tramonto e siamo rimasti finché è diventato completamente buio ma poi faceva troppo freddo per pensare di dormire in macchina sulla cima del vulcano (che poi è vietato restare di notte nel parco). Decidiamo quindi di scendere ma non di tornare al nostro campeggio, troppo distante (almeno un’ora e mezza per andare e tre ore per risalire sul vulcano per l’alba).
Per cui abbiamo deciso di sfidare la sorte… e dormire in macchina (anche se dicono che sia illegale alle Hawaii) in una zona comoda per salire nuovamente in cima al vulcano per le 5 del mattino.
Abbiamo trovato un parcheggio subito sotto la strada Crater Road, ma in città, e abbiamo tirato giù i sedili. Dopo qualche ora di sonno, un tizio strano (forse ubriaco, forse pazzo, o forse entrambe le cose) ha parcheggiato la macchina, lasciando la radio accesa a tutto volume, ha tirato fuori uno skateboard e ha iniziato a correre su e giù per le strade vuote urlando come un pazzo. Più che del pazzo, che tanto non aveva visto che noi eravamo in macchina, avevamo paura che arrivasse qualcuno a prenderlo e ci vedesse dormire in macchina.
Per fortuna non è successo, il tizio si è stancato da solo di fare baldoria in mezzo ad una città vuota, e se n’è andato lasciandoci dormire ancora un po’.
3. Alba sull’Hakekala e hiking tra i coni vulcanici
Sveglia alle 3:30 e partenza per la sommità dell’Haleakala Summit dove siamo arrivati alle 5 prima che iniziasse ad albeggiare.
All’ingresso dell’Haleakala ci hanno chiesto il biglietto per l’ingresso al parco (che avevamo già acquistato il giorno prima) e nome e cognome della prenotazione per l’ingresso all’alba (quella che avevamo fatto 60 giorni prima).
Da dove abbiamo dormito (poco più in alto del livello del mare) alla cima del vulcano c’erano 10 gradi in meno! Intorno a noi c’erano persone vestite nei modi più disparati, come se non sapessero che a quell’altitudine fa freddo…. abbiamo addirittura visto una persona con le infradito e la coperta addosso. Noi eravamo preparati, avevamo vestiti caldi, ma avevamo comunque freddo, non oso immaginare chi non era preparato.
Il vulcano è sopra i 3000 metri, ovvio che le temperature non sono quelle del livello del mare! Sulla guida ho letto che le temperature variano da 15 a 20 gradi tra il livello del mare e la sommità del vulcano.
Dopo l’alba ci siamo fatti una veloce colazione in macchina e poi siamo partiti per il trail che passa tra i coni vulcanici dell’Haleakala: uno dei paesaggi più belli che abbiamo mai visto. Sembra di essere sulla Luna!
Rientro al Waianapanapa da una strada alternativa
Nel pomeriggio abbiamo scelto di ritornare al nostro campeggio al Waianapanapa non passando dalla scenografica Road to Hana ma di passare dalla parte opposta, la Hana Hwy 360 che costeggia il mare e il vulcano nel lato sud est dell’isola. Google Maps non la propone mai per andare ad Hana nemmeno forzandogli i paesi limitrofi. Solo percorrendola abbiamo capito perché.
All’inizio questa strada passa attraverso paesini molto caratteristici. In uno di questi ci siamo fermati ad una festa organizzata dalla chiesa locale dove c’erano mostre di artigianato, prodotti locali e piatti cucinati sul momento a offerta libera. Ne abbiamo approfittato per una sosta e per mangiare qualcosina.
La strada alternativa per Hana segue poi la costa. Lasciata le città il paesaggio cambia, diventa via via sempre più brullo e secco ma con il mare sempre a fianco che crea un contrasto blu del mare e giallo della montagna. Quando la strada asfaltata lascia il posto ad una sterrata ad un’unica corsia, ma doppio senso di marcia, il paesaggio cambia completamente diventando quasi foresta pluviale. Sempre seguendo la strada sterrata si passano anche dei piccoli guadi lasciati dalle cascatelle che scorrono sul fianco della montagna.
Arrivati al Kipahulu District la strada torna ad essere asfaltata fino alla nostra destinazione. Ecco perché se mettevo su Google Maps Kipahulu District dall’Haleakala Summit continuava a proporci di fare tutto il giro dalla Road To Hana.
Una strada meravigliosa e ricca di avventura che è da fare, soprattutto perché per buona parte del percorso eravamo soli!
Arrivati al campeggio abbiamo montato la tenda, gonfiato il materassino e poi siamo andati a cena dal nostro Food Truck di fiducia dove ci siamo gustati un Fish & Chips con pesce locale appena pescato.
4. Kipahulu (Pipiwai trail) e cambio campeggio
Dopo la nostra prima notte e ultima notte in tenda in questo campeggio (per fortuna questo materassino è intatto) passiamo la mattinata ad esplorare il Waianapanapa State Park (che non abbiamo ancora visto così bene). Ci facciamo una bella passeggiata lungo le due coste che partono dal nostro campeggio dove i Blow Holes sono i padroni di casa: ogni onda è un potente schizzo verso l’alto, come se fosse un geyser (non a caso in italiano sono chiamati geyser di mare).
Andiamo ad esplorare anche la Black Sand Beach, la spiaggia di lava nera che si trova proprio a due passi dal campeggio. Visto che c’è la bassa marea riusciamo ad entrare nella Lava Tube, una buco nella lava lasciato dallo scorrimento della lava più fluida dentro quella più densa già solidificata. Riusciamo anche a farci un bel bagno, l’acqua non è così fredda e il sole è già molto caldo.
Nel primo pomeriggio andiamo al Kipahulu District con cui si entra con lo stesso biglietto dell’Haleakala che, da quando lo abbiamo acquistato durava 3 giorni; questo era il terzo giorno.
Seguiamo il Pipiwai Trail: un percorso di 6,4 chilometri che passa per le incantevoli cascate Makahiku, per l’immensa foresta di bambù (sembrava di essere tornati in Giappone), per i maestosi Banyan Tree fino alla bellissima Cascata di Waimoku.
Dopo il Pipiwai Trail esploriamo ancora un po’ l’area del Kipahulu District, una zona importante per le antiche civiltà hawaiane che offre l’opportunità di conoscere parte della ricca storia culturale di Maui. Ci sono ricostruzioni di antiche case hawaiane e cartelli informativi che permettono ai visitatori di comprendere come le popolazioni hawaiane vivessero qui prima della colonizzazione.
Camp Olowalu e la zona di Lahahina
Lasciato il Kipahulu ci dirigiamo verso il nostro nuovo campeggio, il Camp Olowalu. E’ il campeggio che avevamo scelto prima dell’incendio che ha distrutto la storica Lahaina che però aveva chiuso per molti mesi e avevamo dovuto trovare un’alternativa. Per fortuna ha poi riaperto prima della nostra partenza e così siamo riusciti a farci almeno le ultime due notti. E’ molto comodo perché è vicinissimo a Kahului e all’aeroporto e, se non fosse stato per l’incendio che l’ha distrutta, anche per visitare tutta la zona ovest di Maui.
Dopo aver montato la tenda nella nostra piazzola andiamo ad esplorare a piedi la spiaggia davanti al campeggio dove ci fermiamo ad ammirare un meraviglioso tramonto sul mare.
Per cena cerchiamo di trovare un locale nei dintorni, seguiamo il navigatore che però ci continua a voler portare a Lahaina, non avevamo ancora capito quanto fosse stata l’entità dell’incendio finché non ci siamo ritrovati nel bel mezzo di un cantiere. Tutte le strade che portavano alla città erano chiuse, così come tutti i locali che il navigatore ci proponeva per la nostra cena. Alla fine, stanchi di girare a vuoto, siamo tornati indietro e abbiamo raggiunto il primo McDonald di Kahului.
5. Ian Valley e Makawao
Per l’ultimo giorno a Maui avevo prenotato l’ingresso alla I’ao Valley: una verdissima valle situata nella zona ovest dell’isola di Maui e famosa per l’imponente I’ao Needle, una formazione rocciosa che si erge per 366 metri da terra, circondata da pareti montuose coperte di vegetazione rigogliosa.
Per poter entrare nella serve prenotare (e pagare) l’ingresso. Noi avevamo scelto di entrare subito all’apertura del sito.Ci siamo quindi svegliati presto, fatta colazione sulla strada e alle 9:00 esatte eravamo all’ingresso del parco. C’era un sole bellissimo, cielo azzurro e nuvolette bianche. La nostra felicità viene subito interrotta, ci dicono che non possiamo entrare perché è in corso una cerimonia privata. Dicono di tornate alle 10.
Dovete sapere che la I’ao Valley è un luogo di grande importanza per il popolo hawaiano, qui re Kamehameha I sconfisse l’esercito nella sua campagna per unificare le isole hawaiane, ma è anche un luogo di estrema bellezza. Penso che sia normale che ogni tanto si svolgano cerimonie private. Peccato solo che sia capitato proprio quel giorno perché mentre aspettavamo di entrare ha iniziato a piovere e non ha più smesso.
Mentre ce ne andavamo a malincuore dalla I’ao Valley, abbiamo trovato il vicino Kepaniwai Park e i suoi Heritage Gardens. Anche se il parco era in fase di restauro, ne abbiamo approfittato per passeggiare tra i diversi monumenti, ciascuno dedicato a una delle comunità che si sono insediate nelle isole Hawaii nel corso dei secoli, inclusi giapponesi, cinesi, filippini e coreani. Ogni gruppo etnico ha arricchito l’isola con le proprie usanze e le proprie culture, trasformando le Hawaii nelle splendide isole multiculturali che conosciamo oggi.
La visita alla I’ao Valley sotto la pioggia battente non è stata il massimo quindi qui sotto vi mostro solo la foto di com’era bella e verdissima con il sole.
La storica Makawao
Nel pomeriggio, nonostante la pioggia, abbiamo scelto di visitare Makawao, una delle città più caratteristiche e storiche di Maui, nota per il suo ricco patrimonio culturale e la sua atmosfera unica.
Situata sulle pendici del vulcano Haleakalā, fa parte della regione denominata Upcountry Maui ed è famosa per essere un centro dell’arte e della cultura paniolo (cowboy hawaiano), un’eredità che risale al tardo XIX secolo, quando i cowboy portoghesi arrivarono nell’arcipelago. La città riflette questa storia con il suo annuale Makawao Rodeo, uno dei più antichi rodei delle Hawaii, che attira partecipanti e spettatori da tutto il mondo.
Oltre al rodeo, Makawao è famosa per le sue gallerie d’arte, botteghe artigianali e boutique, che espongono opere di artisti e artigiani locali. Le sue strade sono un mix affascinante di storia e modernità, dove gli edifici storici si alternano a caffè moderni, negozi di moda e gallerie d’arte creando un’atmosfera molto particolare.
Dopo aver girovagato per i negozi della cittadina (comprando anche qualche souvenir) abbiamo deciso si rimanerci anche per cena dove, per rimanere in tema cowboy, abbiamo scelto il Polly’s Mexican Restaurant deliziandoci con un’ottima cena messicana.
6. volo da Maui a Big Island
Vi racconto solo brevemente il trasferimento da un’isola all’altra solo per parlarvi del fatto che, dopo un giorno di pioggia e una notte di pioggerellina, la mattina della partenza il sole è tornato bello splendente a scaldare l’isola di Maui.
Per fortuna abbiamo quindi smontato la tenda sotto il sole, siamo andati da Easy Camping a consegnare l’attrezzatura da campeggio e siamo andati in aeroporto pronti per una nuova isola e una nuova avventura di cui vi parleremo prossimamente.
Se intanto volete leggere altro sulle Hawaii potete leggere:
- l’itinerario della nostra prima settimana alle Hawaii a Oahu
- una curiosità dietro la bandiera delle Hawaii
- cosa sono i pupu: piatti tipici hawaiani
- cosa sono le banane mela: assaggiate per la prima volta proprio a Maui
Oppure cercare quello che più vi interessa nella nostra pagina dedicata alle Hawaii dove trovate tutti gli articoli che abbiamo scritto (e che scriveremo ancora) su questo fantastico arcipelago.
Vi lasciamo con il dettaglio delle spese sostenute durante i 5 giorni a Maui.
Complimenti per la pianificazione e per aver trovato soluzioni così economiche e intelligenti per un viaggio in un luogo tanto iconico. Sono davvero rimasta sorpresa dai costi, in particolare per il noleggio dell’attrezzatura da campeggio a Maui.