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    • Islanda: itinerario di 3 settimane
      02-05-2018
    Sei qui: Destinazioni > Europa > Islanda > Islanda: itinerario di 3 settimane

    Islanda: itinerario di 3 settimane

    Ultimo aggiornamento il 31/01/2023

    Il nostro viaggio in Islanda non si è sviluppato così come l’avevamo ideato sulla carta, come spesso succede quando viaggiamo liberi da prenotazioni. Abbiamo dovuto cambiare piano perché, se avessimo seguito quello programmato da casa, avremmo seguito il maltempo. Purtroppo Agosto è uno dei mesi più turistici e tante delle sistemazioni vengono prenotate in anticipo ma non è vero che non si trova nulla.

    Noi abbiamo fatto il viaggio quasi esclusivamente in tenda, ma quando abbiamo avuto bisogno di un tetto sulla testa lo abbiamo trovato senza troppa difficoltà.

    Contenuto dell'articolo nascondi
    Qualche dettaglio sul nostro viaggio in Islanda
    Breve corso di lingua islandese
    L’itinerario del nostro viaggio in Islanda
    1. volo dall’Italia e arrivo in Islanda
    2. in giro per Reykjavik
    3. Il circolo d’oro d’Islanda (118 km)
    4. verso la pista F35 (272 km)
    5. Myvatn (251 km)
    6. cambio di programma (320 km)
    7. i fiordi occidentali (272 km)
    8. sempre più a ovest (425 km)
    9. alla ricerca dei Puffin (203 km)
    10. ultimo giorno nei fiordi occidentali (325 km)
    11. Thingvellir (135 km)
    12. verso Landmannalaugar (169 km)
    13. Landmannalaugar (137 km)
    14. la costa est (192 km)
    15. Jökulsárlón (39 km)
    16. il circolo polare (345 km)
    17. Myvatn (236 km)
    18. verso la costa ovest (373 km)
    19. lo Snæffelnes (309 km)
    20. ritorno a Reykjavik (172 km)
    21. Reykjavik
    22. Reykjavik
    Dettaglio spese sostenute nel viaggio in Islanda
    Consigli per risparmiare

    Qualche dettaglio sul nostro viaggio in Islanda

    • Periodo

      Dal 5 Agosto al 26 Agosto 2014

    • Spostamenti

      Aereo (volo Lufthansa), Flybus (per trasferimento da e per l’aeroporto di Reykjavik), Auto (Suzuki Jimny 4×4 noleggiato da bluecarrental)

    • Fuso Orario

      stesso fuso orario dell’Italia

    • Sistemazioni

      Tenda e sleeping bag accommodation

    Breve corso di lingua islandese

    Prima di partire con l’itinerario una piccola panoramica di parole islandesi che ricorreranno frequentemente nei nomi delle località che incontrerete durante il viaggio:

    • Foss –> cascata
    • Jokul –> ghiacciaio
    • Sarlon –> lago
    • Vatn –> acqua
    • Fjordur –> fiordo
    • Vegur –> strada

    L’itinerario del nostro viaggio in Islanda

    1. volo dall’Italia e arrivo in Islanda

    Partenza da Malpensa verso Reykjavik con scalo a Vienna.
    Riusciamo a fare un breve giro della città e ad  assaggiare la famosa Torta all’hotel Sacher.
    Arrivo in tarda serata a Reykjavik

    2. in giro per Reykjavik

    Il centro di Reykjavik si gira velocemente; la strada principale è la Laugavegur, dove ci sono tutti i ristoranti e i negozi. Il nome Laugavegur significa “strada da lavare” perché portava alle sorgenti termali di Laugardalur dove le donne di Reykjavik, anticamente, andavano a fare il bucato. Al fondo della Laugavegur si trova la cattedrale di Hallgrímur che è alta 75 metri ed in cui si trova l’organo a canne più grande d’Islanda.

    Laugavegur: strada principale di Reykjavik

    Reykjavik via principale

    3. Il circolo d’oro d’Islanda (118 km)

    In tarda mattinata ci portano l’auto direttamente all’ostello, ritiriamo l’attrezzatura da campeggio e partiamo per l’avventura.
    Ci fermiamo a Þingvellir ma piove e proseguiamo (ci torneremo ma sempre con la pioggia).
    Visitiamo Geysir e pernottiamo in un campeggio vicino.

    4. verso la pista F35 (272 km)

    Vediamo Gulfuss (fuss ricordate? significa cascata, ne troveremo tante in Islanda).
    Prendiamo la pista Kjalvegur F35 che passa per il centro dell’isola per l’altopiano di Kjolur
    Pernottamento di fortuna in una guesthouse a Egilsa (e incontro son due italiani che ci hanno detto che hanno faticato a prenotare quella struttura perché con poche disponibilità, e noi ci siamo capitati per caso e abbiamo trovato posto!)

    Attività geotermica lungo la F35

    geyser f35 islanda

    5. Myvatn (251 km)

    Altra cascata spettacolare: Goðafoss
    Arriviamo a Myvatn e facciamo il giro dello stagno Skutustadagigar.
    Dopo cena andiamo a vedere Hofoi, i panorami lunari sul lago Myvatn e facciamo il giro breve a Dimmuborgir (i famosi troll di lava).
    Notte al campeggio a Reykjaliod proprio davanti al lago (tramonto alle 23!)

    Goðafoss

    godafoss islanda

    6. cambio di programma (320 km)

    Oggi mettiamo in atto il piano B e ci dirigiamo verso i fiordi occidentali.
    Fermata a Blonduos per fotografare la chiesa di pietra.
    Deviazione dalla 1 sulla 715 per ammirare la cascata Kolugljufur (non spettacolare come le altre ma molto bella).
    A Bordeyri troviamo un campeggio davanti al mare che sembra disabitato ma i bagni sono puliti e ci sono i lavandini da cucina sotto una tettoia, ideale per cucinare.

    7. i fiordi occidentali (272 km)

    Visita del museo di stregoneria di Holmavik.
    A Drangsnes ci fermiamo per un bagno rilassante in una pozza sulfurea pubblica.
    Prendiamo la strada verso Djupavik. Arriviamo a destinazione dopo un’ora e mezza, pioviggina, è nuvoloso e oltre alla fabbrica di aringhe abbandonata non c’è molto da vedere per cui torniamo indietro.
    Rientro scenografico… Esce il sole a tratti e ciò che avevamo visto prima ora è decisamente un nuovo spettacolo….
    Tornati a Drangsnes troviamo un campeggio e decidiamo di fermarci nonostante il vento gelido.

    I fiordi occidentali

    fiordi occidentali islanda

    8. sempre più a ovest (425 km)

    Oggi bellissima giornata solare verso e oltre Isafiourdur.
    Deviazione + camminata poco dopo Thingeyri per panoramica sul Dyrafjordur (panorama 360 sul fiordo: indimenticabile!)
    Dopo panorami su panorami (oggi ogni metro che facciamo ci dovremmo fermare).
    Ci fermiamo alle cascate Dynjandi seguendo il sentiero fin sotto la cascata.
    Ci dirigiamo verso Bilduladur in cerca di un campeggio, arriviamo fino a Talknafjordur e troviamo un campeggio con poco vento, con ancora un po’ di sole e la cucina.

    Panorama sul Dyrafjordur

    panorama dyrafjordur islanda

    9. alla ricerca dei Puffin (203 km)

    Andiamo a cercare i puffin nel fiordo più occidentale… Látrabjarg: ci facciamo una bella camminata quasi fino in cima al fiordo… ma di puffin nemmeno l’ombra… Leggete anche l’articolo sulla nostra ricerca dei puffin.
    Decidiamo di fermarci in campeggio qui.

    Verso Látrabjarg

    verso latrabjarg islanda

    10. ultimo giorno nei fiordi occidentali (325 km)

    Dopo colazione e prima di partire facciamo un bel bagno nella pozza naturale: se ne trovano tante ovunque e tutte sono caldissime.
    Trekking nel tunnel di lava a Vlögemir
    Visitiamo anche una parte della grotta Surtshellir sulla 578.
    Arriviamo a Húsafell, il campeggio è enorme (in confronto agli altri che abbiamo visto), ha la laundry e le docce gratis!

    11. Thingvellir (135 km)

    Partiamo per la Kaldidalur (pista 550) bellissima! Lava ovunque, ghiacciai e pietroni, alla fine muschio e lava.
    Arriviamo a thingvellir, la faglia che divide l’Islanda, di nuovo sotto la pioggia, e questa volta andiamo a visitare il parco.
    Vediamo la cascata, il luogo in cui venivano stilate le leggi e passiamo in mezzo alla faglia.
    Ci dirigiamo verso Laugavert e andiamo alla Spa Fontana prenotata appositamente il giorno prima per la giornata di pioggia. Ci sono quattro vasche: una da 32 gradi (quasi fredda), un’altra da 34 gradi in parte anche sotto la tettoia e due da 38/40 gradi (una delle due con pietre laviche tipo naturale). E ancora una sauna e tre bagni vapore (troppo odore di zolfo per starci dentro).

    L’ingressi alla Spa Fontana ve lo proponiamo comprensivo di un bellissimo tour dell’aurora boreale ad un prezzo eccezionale!


    La notte di pioggia prevista la passiamo all’ostello: finalmente un letto caldo!

    12. verso Landmannalaugar (169 km)

    Prendiamo la strada verso Landmannalaugar la F208, bellissimi panorami lunari, passiamo a fianco all’Hekla!

    Arriviamo a Landmannalaugar dopo 4 ore, c’è il sole ma un vento fortissimo e freddo. Parcheggiamo prima del guado (circa 700 metri dal campeggio) perché molto profondo e tanti suv anche più alti del Jimny rimangono bloccati in mezzo attesa di  essere aiutati ad uscire.

    Al campeggio, dopo due ore di tentativi di montaggio tenda decidiamo di smontarla e di dormire in macchina: troppo vento!

    Visto che il tramonto è dopo le 23 abbiamo tempo per un primo sentiero nella zona, prendiamo il sentiero rosso: uno spettacolo dietro l’altro. Dopo la visione di tanta bellezza siamo pronti ad affrontare un nottata in auto.

    Gli splendidi colori del Landmannalaugar

    landmannalaugar islanda

    13. Landmannalaugar (137 km)

    Ci svegliamo alle 5:30, la notte in macchina è andata meglio del previsto.
    Alle 6:30 siamo già in cammino verso il sentiero bianco, si tratta di un sentiero più impegnativo e meno spettacolare di quello di rosso. Dopo pranzo ripartiamo verso il sud!
    Passiamo dal lago Frostastaðavatn e dal cratere Ljotipollur (che significa pozza brutta ma non fate caso al nome, non è per niente un brutto posto).
    Ci fermiamo a dormire in un campeggio a Hella.

    14. la costa est (192 km)

    Partenza verso Vik e la bellissima laguna Jökulsárlón.

    Andiamo all’Eyafjallayokull museum dove conosciamo un po’ più da vicino il vulcano che ci ha fatto spostare il viaggio alle Maldive, era proprio la settimana della chiusura dei cieli per l’eruzione dell’Eyafjallayokull!

    Andiamo a vedere le impressionanti cascate di Skogafoss

    Strada 221 verso solhemajokull (lingua di ghiaccio non spettacolare).

    Finalmente riusciamo a vedere e fotografare i Puffin a Dyrhokaey!

    Andiamo ancora avanti fino al paese dal nome impronunciabile Kirkjubæjarklaustur. Troviamo un campeggio e ci fermiamo qui.

    La spiaggia nera di Dyrhokaey

    spiaggia nera dyrhokaey islanda

    15. Jökulsárlón (39 km)

    Partiamo alle 9:00 verso Jökulsárlón
    Passiamo da Skaftafell. Prima ci vediamo un documentario di 13 minuti sulla zona e poi facciamo una camminata di un’ora e mezza per arrivare a Svartifoss.
    Prima di arrivare a Jökulsárlón ci fermiamo al più piccolo Fjallsárlón (bellissimi entrambi).
    Andiamo ancora avanti e ci fermiamo a dormire a Egilstadir (non ha la cucina come pensavamo ma ormai è tardi e ci fermiamo qui).

    Svartifoss

    svartifoss islanda

    Jökulsárlón

    jokulsarlon islanda

    16. il circolo polare (345 km)

    La meta di oggi è il circolo polare artico (in realtà 2,5 km in meno).
    Percorriamo la gravel road 917 in mezzo alle nuvole.
    A Raugarhöfn vediamo il monumento al circolo polare artico ancora in costruzione (the artic-henge).
    Proseguiamo sulla 870 e ci fermiamo ad un cartello con l’indicazione rif (che doveva essere Rifstangi) e ci avventuriamo verso il sentiero verso il punto più a nord dell’islanda, pensiamo, guardando la cartina, di dover fare circa 2,5 km di cammino (alla fine dopo esserci persi nella brughiera e orientati guardando il jimny in lontananza ne faremo quasi 10). Comunque siamo arrivati dove volevamo andare: al punto più vicino al circolo polare artico!
    Ci fermiamo in un campeggio in ottima posizione dentro il canyon di Asbyrgi.

    17. Myvatn (236 km)

    Ci svegliamo alle 7:30 e alle 9 siamo già sul sentiero che va sull’Eyjan (un affioramento al centro del canyon).
    Riprendiamo l’auto e andiamo verso Dettifoss.
    Arriviamo a Vestudalur attraverso la 862 e ci facciamo il percorso di 4 km verso Hljódajkettar, dopodiché ammiriamo le possenti Dettifoss e Selfoss.
    Ripartiamo in direzione Krafla. La zona del Krafla è spettacolare, sembra di essere sulla luna.
    Facciamo ancora il giro del cratere del Viti (a proposito Viti in islandese significa inferno!).
    Prima del tramonto (che in agosto è decisamente tardi….) vediamo ancora Grotaji (una grotta in mezzo al nulla ma che scopriremo solo più tardi essere stata una location di Game Of Thrones) e Hverir (bellissima zona geotermica con soffioni e pozze sulfuree).
    Lasciamo Myvatn dal lato nord al tramonto: è stata dura lasciare questa bellissima zona.
    Pernottiamo al campeggio di Akureyri.

    La zona geotermica del Krafla

    krafla islanda

    Il lago di Mývatn

    myvatn islanda

    18. verso la costa ovest (373 km)

    Il navigatore ci suggerisce di fare la F586. Anche presenta qualche guado (in teoria due ma sono di più) decidiamo di prenderla! All’inizio troviamo un cancello con un cartello scritto in islandese che sembra un avvertimento di non passare. Non convinti se andare avanti o meno proviamo a tradurlo con google translator e capiamo che bisogna solo chiuderlo dopo il passaggio. 
    Ci fermiamo a Stykkishólmur e facciamo un giro in paese, al porto e fino al faro (quello che vedete nella foto qui sotto sull’altura).
    Scopriamo che nel negozio di souvenir del paese sono state girate delle scene del film “I sogni segreti di Walter Mitty“.
    Ceniamo da Plassir, prendiamo due birre Viking ambrate e due piatti di pescato del giorno. Molto buono, solo un po’ caro…. 64 euro!!!

    Il porto di Stykkishólmur

    porto stykkisholmur islanda

    19. lo Snæffelnes (309 km)

    Partiamo presto per il giro della penisola dello Snæffel:
    – passeggiamo per spiaggia caraibica Skarðosvik
    – saliamo il cono di scorie Saxhöll
    – ci godiamo una vista mozzafiato sulle cogliere di Djúpalón
    – vediamo monumento dedicato a Jules Verne ad Arnastapi (se volete saperne di più della mia passione per Verne, qui trovate il racconto)
    – saliamo fino al ghiacciaio dello Snæffell
    – grotta Sönghellir
    – chiesa nera di Buðdir

    Iniziamo a cercare un campeggio ma piove così cerchiamo un posto con sleeping bag ma non troviamo nulla, allora cerchiamo con booking nel primo paese vicino: Borganes. Troviamo una guesthouse a 70 euro e prenotiamo. Quando arriviamo alla guesthouse non c’è nessuno e andiamo all’hotel poco più sotto per fare il check-in: ci danno la stanza all’hotel! Figo! La camera all’hotel costa 194 euro mentre noi ne abbiamo spesi 70!
    Una nottata di riposo dopo questi giorni di campeggio ci voleva proprio.

    Monumento dedicato a Jules Verne ad Arnastapi

    monumento verne islanda

    20. ritorno a Reykjavik (172 km)

    Lasciamo l’hotel sotto la pioggia e partiamo verso Reykjavik.

    Decidiamo, visto il tempo, di andare alla bláa lónið, più conosciuta al mondo come Laguna Blu, una delle meravigliose terme islandesi.

    Dopo il pomeriggio alla spa ci fermiamo per cenare: prepariamo la cena in una grotta!

    Arriviamo dopo cena a reykjavik

    21. Reykjavik

    Riconsegniamo l’attrezzatura da campeggio
    Torniamo in ostello ad aspettare il tipo che viene a riprendersi il suzukino.
    Per pranzo mangiamo due hot dog nel chiosco più famoso di Reykjavik Bæjarins Beztu Pylsur (nel 2004 ha mangiato qui anche Bill Clinton!).
    Con l’autobus andiamo al cinema Alfabakki 8 a vedere il film Chef (in islandese con sottotitoli in inglese). Per cena troviamo un self service dentro al supermercato Netto in cui si paga la carne e il contorno è compreso nel prezzo.

    22. Reykjavik

    Visita all’Harpa, la sala concerti di Reykjavik, dove assistiamo alla proiezione del documentario “Reykjavik a 360 gradi”. Compriamo qualche souvenir in giro per il centro. A pranzo andiamo da Ostabúðin, su consiglio di Vincenzo, panettiere italiano conosciuto da Sandholt (la migliore bakari di Reykjavik, qui trovate la mia recensione su TripAdvisor), prendiamo zuppa di pesce e un secondo di pesce e spendiamo solo 25 euro.
    Dopo pranzo andiamo alla cupola Perlan e poi rientriamo in ostello per l’ultima birra in Islanda.
    Prendiamo il bus per l’aeroporto di Keflavik per il volo di rientro in Italia.

    Il nostro Sukuzino in giro per l’Islanda

    jimny on the road in islanda

    Bye Bye Iceland! Alla prossima…

    Dettaglio spese sostenute nel viaggio in Islanda

    • Volo

      747€

    • Noleggio auto

      1871€

    • Benzina

      540€ x 325 litri x 4.649 km percorsi

    • Pernottamenti

      Campeggio (14 notti): 224€
      Hotel/guesthouse (7 notti): 331€

    • Noleggio attrezzatura campeggio

      258€ Noleggio tenda + attrezzatura da campeggio:

    Tre settimane in Islanda: 1900€ a testa

    Consigli per risparmiare

    • Partite con la vostra tenda e la vostra attrezzatura da campeggio
    • Comprate il cibo in Italia
    • Partite in 4 così potete dividere il costo dell’auto
    • Fate la spesa solo nei supermercati Bonus (seguite il porcellino rosa)
    • Cercate il volo tra 6 e 4 mesi prima perché difficilmente può essere low cost se vi portate il bagaglio con la tenda
    • Leggete il nostro articolo su come risparmiare in Islanda
    • Se volete sapere com’è andata la nostra vacanza in tenda in Islanda potete leggere il nostro articolo sulle nostre esperienze in tenda
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    10 commenti
    1. iltuopostonelmondo
      iltuopostonelmondo dice:
      04/05/2018 in 08:01

      Se c’è un viaggio che desidero fare immensamente è proprio l’Islanda con i suoi mille tesori e panorami. Dovevo realizzare il sogno questa estate ma i prezzi sono davvero alti (tra l’altro ho iniziato a muovermi tardi) e poi dal 2014 ad oggi l’Islanda è stata presa d’assalto quindi dubito che sia facile trovare una struttura per dormire in pieno agosto. Però che percorso favoloso!!! *-*

      Rispondi
    2. Claudia
      Claudia dice:
      04/05/2018 in 08:03

      Io infatti consiglio una vacanza in tenda in a Islanda: un modo per essere liberi e risparmiare allo stesso tempo!

      Rispondi
    3. Federica
      Federica dice:
      04/05/2018 in 08:27

      Wow.. ho sognato mentre leggevo questo articolo..
      L’Islanda è una terra che non vedo l’ora di esplorare e il vostro itinerario è davvero completo..
      Peccato non avere tre settimane a disposizione altrimenti sarei già partita..
      Comunque le foto sono davvero spettacolari.. Complimenti!

      Rispondi
    4. Zucchero Farina in viaggio
      Zucchero Farina in viaggio dice:
      04/05/2018 in 16:58

      L’Islanda ci attira molto, stiamo aspettando ancora un po’ per poterla vivere al meglio con i bambini un po’ più grandi per poter fare un’esperienza un po’ avventurosa

      Rispondi
    5. Valentina
      Valentina dice:
      06/05/2018 in 11:03

      L’Islanda è un Paese che vorrei tanto visitare, sto aspettando di avere abbastanza giorni consecutivi(credo che ci vogliano tre settimane come avete fatto voi per visitarla bene) e sicuramente seguirò il vostro itinerario ?

      Rispondi
      • Claudia
        Claudia dice:
        06/05/2018 in 16:55

        Se la vuoi vedere bene tre settimane sono il minimo. Se vuoi fare solo la Ring Road ne bastano anche due. L’Islanda è comunque bellissima e io ci starei molto più di 3 settimane!

        Rispondi
    6. Occhio allo Scatto
      Occhio allo Scatto dice:
      06/05/2018 in 16:56

      L’Islanda è un posto che sogniamo di vedere quanto prima. L’itinerario è realizzato davvero nel minimo dettaglio, informazioni molto utili!

      Rispondi
    7. melania
      melania dice:
      10/05/2018 in 10:16

      Che bel viaggio! L’Islanda è una delle mie prossime mete, anche se con le bimbe sarà un po’ complicato

      Rispondi
    8. Dani
      Dani dice:
      12/05/2018 in 06:55

      Sogno l’Islanda da tempo e questo itinerario mi sembra perfetto! Me lo salvo di sicuro!

      Rispondi
    9. 50 sfumature di viaggio
      50 sfumature di viaggio dice:
      19/06/2018 in 14:54

      3 settimane da passare qui sarebbero un sogno che si avvera! In primavera poi sarebbe proprio il top !!! Meraviglioso itineraio … lo segno per un prossimo viaggio!!

      Rispondi

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    Claudia e Gabri

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    Claudia e Gabri

    Io sono Claudia, sono io che organizzo i viaggi, che scelgo le mete (quasi sempre), che gestisco il blog e scrivo gli articoli che state leggendo.

    Gabri è colui che mi sopporta in viaggio come nella vita di tutti i giorni. A lui piace guidare per cui nei viaggi on the road è lui che guida e, ogni tanto, quando glielo lascio fare, è anche quello decide anche la meta.

    Insieme viaggiamo da più di 15 anni e dopo il nostro primo viaggio in Giappone abbiamo capito che, se siamo sopravvissuti in un paese in cui quasi nessuno parlava inglese e dove la maggior parte dei cartelli stradali erano in una lingua incomprensibile, potevamo viaggiare in qualsiasi posto avremmo voluto e così abbiamo fatto e continuiamo a fare.

    Insieme abbiamo vissuto il viaggio più importante della nostra vita: il viaggio in cui abbiamo deciso di sposarci a Las Vegas!

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