Il viaggio in Perù in 5 sensi
Per la rubrica dei nostri viaggi in 5 sensi vi parliamo della nostra esperienza in Perù: uno dei posti del mondo in cui abbiamo lasciato il cuore.
A distanza di anni ripensando alle sensazioni che abbiamo provato scopriamo che sono ancora forti in noi tanto che possiamo descrivervele facilmente in questo articolo. Ci auguriamo vi piaccia e vi faccia venire voglia di fare anche voi questo bellissimo viaggio alla scoperta di questo angolo di mondo che è il Perù.
I 5 sensi del nostro viaggio in Perù
UDITO
A Machu Picchu siamo andati a piedi. Abbiamo camminato da Hidroelectrica ad Aguas Calientes e il giorno successivo da Aguas Calientes a Machu Picchu.
SCOPRI di più sulla camminata che abbiamo fatto verso Machu Picchu
Il ricordo che abbiamo legato all’udito è la prima parte della camminata, quella che va da Hidroelectrica ad Aguas Calientes che si fa seguendo i binari della ferrovia. Siccome non esiste un sentiero pedonale in parecchi punti si cammina sui binari del treno stessi.
La ferrovia non è abbandonata, anzi, passano ogni giorno parecchi treni diretti ad Aguas Calientes. Ricordatevi che il treno è l’unico mezzo di trasporto con cui è possibile raggiunger Aguas Calientes, la cittadina ai piedi di Machu Picchu, anche se questo treno è quello arriva da Hidroelectrica, non da Ollantaytambo e Cusco (che passa da un altra parte).
SCOPRI come arrivare e quanto costa andare a Machu Picchu
Ed è proprio il suono del treno che avvisa il suo arrivo che ricordiamo ancora molto bene nella nostra testa. E soprattutto ricordiamo i tanti incoscienti che, solo per farsi un selfie con il treno in arrivo, stavano in mezzo ai binari fino all’ultimo secondo mentre il treno continuava a fischiare sempre più forte per farli spostare.
OLFATTO
Ancora adesso se pensiamo al profumo del Perù ci viene in mente la muña: una bella scoperta!
La muña è una pianta aromatica della famiglia della menta (il suo profumo è molto simile a quello della menta ma meno forte). Noi, in Perù, l’abbiamo sempre provata in infusione ma viene utilizzata in tanti modi, come repellente per insetti o come medicinale, serve per curare problemi intestinali o indigestioni. E io problemi intestinali li ho avuti da Arequipa a Cusco per cui: muña in quantità!
La muña è un’erba molto particolare proprio perché cresce naturalmente sui pendii montani oltre i 3000 metri di altitudine. Solo ad Amantani (una delle isole del lago Titicaca) abbiamo avuto l’occasione di trovarla, raccoglierla ed utilizzarla, fresca, in infusione.
Normalmente si trova secca o addirittura in bustine come il tè o la coca, che viene usata per preparare il mate de coca. La muña è stata l’unica erba che siamo riusciti a portare in Italia perché non è illegale come invece è la coca. Purtroppo è illegale anche se in foglie o in bustine da tè per cui noi abbiamo preferito evitare problemi e lasciarla lì. Comunque noi preferiamo la muña alla coca, è molto più buona.
VISTA
Il Perù è Machu Picchu! Pensavamo fosse così prima di partire ma ancora adesso facciamo fatica a scindere le due entità. Quello che abbiamo provato di fronte alla bellezza e alla vastità del complesso di Machu Picchu è qualcosa che è difficile da spiegare, bisogna provarlo di persona!
SCOPRI come siamo scappati dalle guardie e abbiamo ammirato Machu Picchu DA SOLI fino al tramonto
Tornati in Italia ci restano le immagini di quella magnifica giornata. Anche adesso, solo guardandole, possiamo rivivere le stesse intense emozioni provate in quel momento.
GUSTO
La cucina peruviana è tutta buonissima e molto varia, soprattutto perché spostandoci da Lima alle Ande abbiamo provato differenti piatti tradizionali. Si passa dal pesce sulla costa fino alla carne di alpaca ad Arequipa e sulle Ande.
Il nostro piatto peruviano preferito l’abbiamo mangiato al ristorante El Ancla di Paracas, anche se si trova anche in altre zone del paese, si tratta del Ceviche.
Il Ceviche è un piatto di mare ed è per questo motivo che vi consiglio di andare a provarlo sulla costa. Il nome Ceviche, sembra, derivi dalla parola Quechua (che non è una marca Decathlon ma la popolazione peruviana) siwichi che significa pesce fresco. Alla fine il piatto di Ceviche è molto semplice perché si tratta di pesce e crostacei crudi, marinati con lime, peperoncino e coriandolo, ma è veramente delizioso.
La nostra bevanda preferita è invece stata il Pisco Sour, non un pisco sour qualunque però, ma quello che che ci ha preparato Ronald al Lodge Killawasi di Yanque, il più buono mai assaggiato in Perù.
Una volta a casa l’abbiamo provato a fare, non è difficile E’ più buono bevuto in Perù ma se volete cimentarci, vi lasciamo qui sotto la ricetta del Pisco Sour di Ronald.
Prima di tutto si mettono 3 cubetti di ghiaccio nel bicchiere per farlo raffreddare.
Nel mixer:
- 7/8 cubetti di ghiaccio
- 4 cl di Pisco
- 2 cl di zucchero liquido
- 2 cl parti di lime
- 1 albume
Shekerare il tutto. Dopo averlo versato nel bicchiere ghiacciato aggiungere due gocce di Angostura. E voilà, il Pisco Sour è pronto!
TATTO
Lo sapete qual è la lana più morbida del mondo? Si chiama vigogna, in spagnolo vicuña. Non solo è la più morbida al mondo ma è anche una delle più preziose. Gli esemplari di vicuña sono pochi, circa 180.000, e vivono allo stato brado sopra i 3500 metri di altitudine. Pensate che ogni esemplare produce solo 250 grammi di lana ogni due anni contro quasi 6 chilogrammi di una pecora Merino (un’altra lana molto pregiata). Per fare un cappotto di vigogna ci vogliono quasi 30 esemplari adulti, ecco perché costa carissima! Per fortuna questi camelidi (la famiglia di mammiferi di cui fa parte la vicuña) sono protetti dallo stato peruviano che ne vieta la caccia e definisce tempi e metodi per la tosatura.
Se volete sentire le differenze di morbidezza tra la lana di alpaca (che già è una delle lane più morbide del mondo) a quella di baby alpaca (che è tutta un’altra cosa da quella dell’alpaca adulto, una morbidezza e un costo molto superiori) fino ad arrivare alla vigogna (a prezzi folli e inavvicinabili) è molto facile trovare negozi ad Arequipa ma soprattutto a Cusco che vi faranno venire voglia di tornare a casa con qualche nuovo, e morbidoso, capo.
che lettura stupenda in viaggio in Perù coi 5 sensi, sarebbe da farsi leggere il tuo articolo da una seconda persona e nel frattempo ascoltare a occhi chiusi per vivere meglio l’esperienza.
Che meta stupenda, raccontata in modo bellissimo e originale… mi piace l’idea di aver abbinato i 5 sensi al racconto di questi luoghi!
Affascinante questo viaggio in Perù attraverso i 5 sensi. Quello che mi intriga di più in questo momento è il gusto: non so resistere a provare i piatti tradizionali che trovo in giro per il mondo
interessantissimo questo viaggio con i 5 sensi! La prima cosa che mi colpisce è il Ceviche. Ne ho sentito parlare e mi piacerebbe molto provarlo. Per non parlare della lana di alpaca baby e della mugna (scusa, non trovo l’accento circonflesso). Aspetto di andare anche io in Perù!
Il Perù è in cima alla mia wishlist ed è stato davvero bello leggerlo in questa chiave dei 5 sensi. Una maniera per vivere a pieno un viaggio così meraviglioso!
Non possiamo non apprezzare questi racconti attraverso i 5 sensi visto che è sempre stato il modo alla base di vivere e raccontare i nostri viaggi!
Il Perù raccontato così è davvero molto intrigante!