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  • Il salto del pastore canario
    11-03-2021
Sei qui: Destinazioni > Europa > Canarie > La Palma > Il salto del pastore canario

Il salto del pastore delle Isole Canarie

Ultimo aggiornamento il 31/03/2021

Il salto del pastore canario (Salto del Pastor) è oggi una disciplina sportiva, nata un tempo tra i pastori canari. Noi ne ignoravamo l’esistenza fin quando sull’isola di La Palma, durante uno dei nostri trekking, non abbiamo incrociato un uomo con un lunghissimo e appuntito bastone in mano.

Stupiti da cosa fosse e come si usasse, l’uomo ci ha deliziati con i suoi racconti ma soprattutto con la sua esibizione perché i gesti valgono più di mille parole, soprattutto se sono in una lingua che non comprendi al 100%.

In questo articolo abbiamo pensato di far conoscere anche a voi com’è nata e come si è evoluta questa straordinaria tradizione canaria: il salto del pastore.

Contenuto dell'articolo nascondi
Le Isole Canarie
Com’è nato il salto del pastore canario
Il nostro incontro con il saltatore
Il garrote e gli stili di salto
Dalla realtà alla leggenda o viceversa: il Salto del Enamorado
Il Salto del Pastore come gioco tradizionale canario
Le Jurrias: associazioni di salto del pastore alle Canarie
Il salto del pastore canario al cinema
Conclusione

Le Isole Canarie

Le isole Canarie, nonostante siano tutte di origine vulcanica, sono molto diverse tra loro ed ognuna ha una particolare geomorfologia.

E’ soprattutto la presenza di uno o più coni vulcanici a fare la differenza. Lanzarote e Fuerteventura sono costellate di crateri vulcanici di non più di 800 metri di altezza. Gran Canaria ha la classica forma vulcanica: una base circolare con il cratere al centro dell’isola la cui altezza è di quasi 2.000 metri. Tenerife è l’isola con il vulcano più alto, non solo delle canarie ma dell’intera Europa, e terzo vulcano più alto del mondo. Alto 3.718 metri il Teide e le sue pendici occupano quasi i due terzi dell’intera isola.

La Palma, invece, l’isola in cui abbiamo conosciuto il pastore canario, è formata da un’antica caldera centrale (la Caldera de Taburiente) dove il picco più alto è Roque de Los Muchachos con i suoi 2423 metri di altitudine e la parte più bassa è sul livello del mare. Tutto quello che c’è nel mezzo (in poco più di 700 chilometri quadrati) sono picchi, dirupi, pendii, gole e burroni in mezzo ad una vegetazione spesso molto rigogliosa.

Com’è nato il salto del pastore canario

Doveva essere dura la vita del pastore in un ambiente così. Le caprette scattano agilmente su e giù per i dirupi ma il pastore come fa? Beh alle Canarie, i Guanci, i primi abitanti dell’arcipelago, si sono adattati all’isola e hanno sviluppato ed affinato una tecnica unica per gli spostamenti su questi terreni estremamente selvaggi.

Già nel 1455 Alvise da Ca’ Da Mosto, esploratore e navigatore veneziano, nel suo libro “La prima navigazione per l’Oceano” aveva scritto “I canarini sono astuti e vivi, corrono e saltano in mezzo a rocce inaccessibili e scogliere pericolose, con la leggerezza delle capre, superando qualsiasi difficoltà”.

Noi, dopo più di 500 anni, non possiamo che confermare le parole del navigatore veneziano.

Ora non ci sono più le necessità di un tempo, ci sono le strade e i sentieri, e probabilmente i pastori vivono e lavorano in modo molto differente, ma il tradizionale salto del pastore è rimasto lo stesso tramandato di generazione in generazione.

Il nostro incontro con il saltatore

Il nostro è stato un incontro fortuito durante uno dei trekking che abbiamo fatto nella Caldera de Taburiente.

Stavamo scendendo verso il Barranco de Las Angustias da Los Brecitos e, sul sentiero di fronte a noi, dopo chilometri su chilometri senza incontrare anima viva, appare un uomo con in mano un enorme lancia che usa come se fosse un bastone da passeggio. La nostra prima reazione è stata quella di stupore: un bastone da passeggio così lungo non l’avevamo mai visto. Che senso aveva portarsi dietro tutto quel peso? Ci siamo quindi fermati par fargli qualche domanda e nutrire così la nostra estrema curiosità.

L’uomo ci racconta un sacco di cose sul Salto del Pastore, ovviamente in spagnolo quindi non è che abbiamo capito tutto, ma pendiamo dalle sue labbra. E’ la prima volta che sentiamo nominare il Salto del Pastore e siamo curiosissimi.

Per farci cogliere al meglio le sue spiegazioni che delizia con una dimostrazione privata che ci lascia letteralmente a bocca aperta, vi dico solo che non abbiamo nemmeno pensato di filmarlo tanto eravamo stupefatti dalla sua agilità e temerarietà.

Qui sotto potete vedere il brevissimo filmato che sono riuscita a fargli quando è finalmente ritornato con i piedi per terra scivolando tranquillamente sul suo bastone.

Per farvi capire meglio considerate che dove è atterrato, poco più in là c’era uno strapiombo di centinaia di metri, e lui trotterellava tranquillamente su e giù come se fosse una capretta.

Il garrote e gli stili di salto

L’asta è l’unico strumento (oltre alla forza fisica) che viene utilizzata dal pastore e si chiama garrote. E’ proprio grazie al garrote, munito di un puntale di ferro (il regatón), che il pastore era in grado di arrampicarsi su per i pendi improponibili o passare da un lato all’altro del burrone.

La tecnica di salto più comune è quella per cui il pastore conficca il puntale al di sotto della sua posizione e, saltando, scivola poi sull’asta per superare il dislivello. Ripetendo il salto più volte riesce a superare agilmente ogni ostacolo.

Qui sotto un breve video, girato a Tenerife, che racconta come si sia evoluto il salto del pastore, dai Guanaci ai giorni nostri, e di come, anche in epoca moderna, i giovani continuino ad utilizzare il salto per spostarsi più velocemente da una parte all’altra dell’isola.

Dalla realtà alla leggenda o viceversa: il Salto del Enamorado

E’ questa la triste storia di un giovane pastore perdutamente innamorato di una bella ragazza che però non corrispondeva il suo amore. Un giorno, probabilmente per prendere tempo, chiese al pastore una prova d’amore impossibile: doveva fare tre giravolte nel vuoto appeso al suo garrote. Se ci fosse riuscito, lei avrebbe accettato di sposarlo.

Ovviamente il pastorello ci provò.

Saltò sulla sua lancia e, come incoraggiamento, urlò “In nome di Dio!”. Dio l’aiutò a tornare con i piedi per terra sul bordo del precipizio senza subire alcun danno.

Durante il secondo salto gridò “In nome della Vergine!” ed andò tutto bene.

Il terzo, e ultimo giro, gridò “In nome della mia signora!”. Solo che la sua signora non gli portò la fortuna necessaria e così cadde giù dal precipizio e morì sul colpo.

Non sappiamo se questa sia solo una leggenda, ma qualcosa di vero probabilmente c’è. La pericolosità dei salti dei pastori ma non solo, anche il precipizio a cui è stato dato il nome  Mirador Salto del Enamorado. Si trova a La Palma su una delle rupi del Barranco de Nogales: da qui si può godere di una delle migliori viste della parte orientale dell’isola.

Il Salto del Pastore come gioco tradizionale canario

Non essendoci più oggi l’esigenza il salto del pastore, sopravvive fino ai giorni nostri, come un’abilità sportiva tutelata anche da una federazione. Ed è grazie alla presenza di gruppi specifici chiamati jurrias che mantengono viva questa tradizione canaria anche partecipando ad eventi internazionali.

Come il gruppo di La Palma: il Jurria Tenerra, che nel 2012 si è esibito al Festival Internazionale dei Giochi di Strada di Verona: il Tocatì. Mancando a Verona i terreni vulcanici delle Canarie, i pastori si sono esibiti fra le rovine del Teatro Romano, applauditi dal pubblico che, come noi quel giorno a La Palma, è rimasto fino all’ultimo con il fiato sospeso tanta è la paura che non ce la facciano a scendere sani e salvi dall’asta.

Peccato non aver saputo prima di questo interessante festival dei giochi di strada ma la prossima edizione non mancheremo!

Le Jurrias: associazioni di salto del pastore alle Canarie

Le prime associazioni create per mantenere e diffondere la tradizione canaria del Salto del Pastore sono nate nel 1994. L’obiettivo principale era proprio quello di unire le forze e lavorare insieme per far si che il Salto Canario non venisse dimenticato dalle nuove generazioni e anzi, che ne fossero tutte orgogliose di portare avanti e far conoscere in tutto il mondo questa particolare tradizione rurale.

Nel 1997 si iniziò anche a pensare di formare una vera e propria Federazione delle Canarie, così come esiste per altri giochi tradizionali internazionali. Nel maggio del 2001 venne ufficializzata con la pubblicazione dello Statuto nella Gazzetta Ufficiale delle Isole Canarie.

Da allora le varie associazioni canarie si occupano di preservare la tradizione, far conoscere la la tradizione del Salto del Pastore, realizzare progetti e corsi educativi per l’avvio e la preparazione dei saltatori, nonché organizzare laboratori, esibizioni e mostre informative rivolte al grande pubblico locale e internazionale.

I saltatori canari sono circa 300 in tutto l’arcipelago suddivisi in una o più associazioni per isola. Su questa pagina del sito ufficiale della Federazione del Salto del Pastore Canario trovate tutte le jurrias e le statistiche relative ai saltatori aggiornate.

Il salto del pastore canario al cinema

Pensate che il Salto del Pastore da fine 2020 è anche al cinema!

“Jurria: Guardianes del Garrote” è un documentario girato interamente a Gran Canaria che racconta la storia del “Maestro Paco” e la sua passione per il tradizionale salto del pastore.

Il documentario di Isidoro Falcón è stato proiettato per la prima volta il 6 dicembre nella sede del Festival Internazionale del Film di Montagna e Avventura di Bilbao.

Il film di 35 minuti è stato uno di quelli selezionati tra 175 opere presentate da 36 paesi diversi. Falcón racconta al Festival di Bilbao “La collaborazione delle associazioni, e dei gruppi di saltatori, è stata fondamentale in questa storia” aggiungendo che “solo attraverso la conoscenza si mantiene il valore delle tradizioni”.

Quest’anno, covid permettendo, dovrebbe essere proiettato in tutto il mondo. Speriamo arrivi anche in Italia.

In attesa di trovarlo in qualche sala italiana vi lasciamo qui sotto il trailer.

Conclusione

Ci auguriamo che questo articolo vi sia piaciuto così come a noi, ha fatto piacere raccontarvi di questa tradizione che abbiamo scoperto durante il nostro viaggio a La Palma. Ci auguriamo che le nuove generazioni continuino a mantenere vive queste tradizioni che per secoli sono state tramandate di padre in figlio.

Se volete leggere altro sul Salto del Pastore, vi lasciamo il link del sito ufficiale della Federazione del Salto del Pastore Canario, dove potete trovare tutto ciò che riguarda questo spettacolare e unico “sport” tradizionale canario.

Se siete amanti dei giochi tradizionali nel mondo vi segnaliamo il nostro articolo sui Giochi delle Highlands Scozzesi ai quali abbiamo assistito, insieme alla regina d’Inghilterra e il Principe Carlo, nel lontano 2009.

Raccontateci nei commenti cosa ne pensate del Salto del Pastore, se avete avuto occasione di vedere i saltatori in azione o se conoscete altri giochi tradizionali da proporci. Siamo sempre interessati a conoscere tradizioni e usanze dal mondo.

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1 commento
  1. Veronica
    Veronica dice:
    17/04/2021 in 20:49

    No, ma è fantastico! Davvero geniale! Grazie per avermi fatto conoscere il salto del pastore canario. Tanto lo so che proverò a farlo anch’io alla prima occasione.

    Rispondi

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Io sono Claudia, sono io che organizzo i viaggi, che scelgo le mete (quasi sempre), che gestisco il blog e scrivo gli articoli che state leggendo.

Gabri è colui che mi sopporta in viaggio e nella vita di tutti i giorni. A lui piace guidare per cui nei viaggi on the road è lui che guida e, ogni tanto, quando glielo lascio fare, è anche quello decide anche la meta.

Insieme viaggiamo da più di 20 anni e dopo il nostro primo viaggio in Giappone abbiamo capito che, se siamo sopravvissuti in un paese in cui quasi nessuno parlava inglese e dove la maggior parte dei cartelli stradali erano in una lingua incomprensibile, potevamo viaggiare in qualsiasi posto avremmo voluto e così abbiamo fatto e continuiamo a fare.

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