Passaporto italiano: il potere di un passaporto
Prima della pandemia per noi italiani era normale pensare di poterci spostare liberamente in Europa, con la sola carta d’identità, e viaggiare in tutto il resto del mondo con il passaporto italiano.
Ma non per tutti è così. Non tutti i paesi hanno un passaporto con un potere così elevato come il nostro. Ci avete mai pensato?
Noi parecchie volte ma ce lo dimentichiamo spesso perché lo diamo per scontato. Serve una serie tv come Teheran, che abbiamo guardato in questo periodo per ricordarcelo. Serve una classifica, la classifica dei passaporti più potenti al mondo a ricordarcelo. Pensiamo ogni tanto a quanto siamo fortunati ed alle tante persone che non hanno la nostra fortuna.
Documenti per viaggiare all’estero: passaporto e visto
Chi è abituato a viaggiare sa districarsi con i documenti di viaggio richiesti da ogni singolo stato, documenti che cambiano di continuo in base agli accordi di libera circolazione che vengono fatti tra gli stati di tutto il mondo.
Sappiamo tutti che, per viaggiare in Italia, basta la carta d’identità ma quando usciamo dal nostro bel paese, cosa serve? Basta il passaporto? Non è detto, in alcuni stati è richiesto anche il visto d’ingresso. In alcuni è stati il visto viene rilasciato all’arrivo o può essere richiesto on line o in altri ancora deve essere richiesto con largo anticipo. Meglio verificare sempre prima sul sito della Farnesina Viaggiare Sicuri.
Il visto è un documento, che potrebbe essere cartaceo o virtuale, con cui lo stato in cui vogliamo viaggiare, ci dà il permesso per poter entrare nel proprio territorio ed è valido per un certo periodo di tempo e/o per un determinato scopo (spesso per turismo si può entrare senza visto ma per lavoro è necessario).
Il visto, nel resto del mondo, è conosciuto com visa, una parola che deriva dal latino charta visa che significa “carta che è stata vista”.
La classifica dei passaporti più potenti del mondo
Una delle classifiche più attendibili che vengono stilate ogni anno è quella della Henley & Partners, una società di consulenza londinese che si occupa di immigrazione e tutto ciò che è legato a visti e cittadinanza. Ma ce ne sono molte altre come la Arton Capital di Montreal e la VisaIndex di Dubai.
Noi abbiamo preso come riferimento la classifica della Henley & Partner ma tutte lavorano più o meno allo stesso modo per stilare la classifica che ogni anno viene aggiornata.
Per ogni passaporto viene confrontato l’accesso senza visto in 227 destinazioni di viaggio. Il calcolo è molto semplice. Se per viaggiare in quel determinato paese non è richiesto alcun visto o se è possibile ottenerlo all’arrivo, viene assegnato un 1.
Se invece è richiesto un visto in anticipo, sia elettronico (come l’ESTA americano) o classico (come il visto russo che deve essere rilasciato dall’ambasciata) viene assegnato uno 0. Questo vale anche se è necessaria l’approvazione del governo prima della partenza per un visto all’arrivo.
Il punteggio totale di ciascun passaporto quindi è pari al numero di destinazioni per le quali non è richiesto il visto (quelle con valore 1).
L’Italia tra i primi posti della classifica
Nella classifica dei passaporti più potenti del mondo stilata nel 2022 l’Italia si trova tra le prime posizioni in classifica insieme a Finlandia, Spagna e Lussemburgo.
Con il passaporto italiano, noi italiani possiamo spostarci liberamente senza visto o con visto rilasciato direttamente in aeroporto in ben 189 paesi del mondo!
Prima di noi solo Giappone e Singapore con 192 stati e Germania e Corea del Sud con 190 stati.
Possiamo ritenerci veramente fortunati noi italiani se guardiamo i fanalini di coda della classifica. Ultimi sono i cittadini afgani che possono permettersi di viaggiare senza visto in soli 26 paesi al mondo. Poco più fortunati gli abitanti di Iraq e Siria che non superano comunque i 30 paesi.
Sul sito della Henley & Parker, oltre alla classifica completa (anche degli anni passati), potete trovare un interessante comparatore di passaporti, dove potete inserire fino a 5 nazionalità e vedere quali sono le differenze tra una nazione e l’altra.
Ad esempio tra noi e il primo in classifica, il Giappone, la differenza è di tre punti ma i paesi di differenza sono 7. Oltre ai paesi che Italia e Giappone hanno in comune:
- gli italiani possono viaggiare senza visto anche in Burkina Faso, Gambia mentre i giapponesi devono chiedere il visto
- i giapponesi possono viaggiare senza visto anche in Azerbaijan, Cina, India, Mongolia, Suriname mentre noi italiani dobbiamo chiedere il visto
Il visto e i conflitti mondiali
Ci ha molto colpito una delle scene iniziali della serie tv Teheran dove due cittadini israeliani su un volo diretto in India vengono fatti atterrare per un guasto a Teheran in Iran e per poco non rischiano l’arresto perché cittadini di un paese nemico. Noi per fortuna non abbiamo paesi “nemici” ma dobbiamo fare i conti con le inimicizie del mondo arabo e statunitense quando ci spostiamo.
Prendiamo ad esempio tutti i paesi per cui non è possibile richiedere l’ESTA per entrare negli Stati Uniti ma solo il visto? I paesi sono Iran, Iraq, Siria, Sudan, Yemen, Libia e Somalia. Dover avviare la procedura per il Visto anziché per l’Esta è una gran seccatura: bisogna andare in ambasciata, sorbirsi una marea di domande senza contare la perdita di tempo e il considerevole aumento dei costi necessari al rilascio del visto.
Poi c’è la questione Israele. Ci sono stati che non permettono l’ingresso a chiunque abbia sul passaporto il timbro di ingresso in Israele. Questi stati sono: Iran, Libano, Libia, Sudan, Siria, Yemen. Per evitare problemi è però possibile chiedere alle autorità israeliane di frontiera di non apporre il timbro sul passaporto, lo faranno su un pezzo di carta da tenere nel passaporto fino all’uscita dal paese.
Ci sono però anche stati che non accettano il passaporto israeliano come documento d’identità. Questo vuol dire che gli israeliani non possono viaggiare in Pakistan, Malesia, Kuwait, Iraq, Emirati Arabi, Brunei, Bangladesh e Algeria.
Un peccato che ci siano tutti questi conflitti nel mondo, non sarebbe bello poter viaggiare in tutto il mondo senza limitazioni?
Interessantissimo. Non avevo la più pallida idea di cosa nascondesse (positivamente) il mio passaporto. A maggio del , dopo 5 volte che l’Azienda per la quale lavoravo aveva chiesto ed ottenuto il visto per il mio ingresso negli USA (ed ogni volta era necessario più di un mese per ottenerlo), mi è stato concesso, ed impresso nel mio Passaporto, il13 maggio 1982, con il n. 009240 ” THE UNITED STATES OF AMERICA NON IMMIGRANT VISA ISSUED AT xxx yyy UNTIL INDEFINITELY BEARER” e, quando nell’83 il Passaporto era scaduto, con il nuovo Passaporto e il visto permanente su questo, potevo entrare in Usa in qualsiasi momento. Questo non succedeva ad Hong Kong, Singapore, Malesia ed anche a Macau dove all’ingresso apponevano il timbro con anche scritto “Permitted to remainuntil dd-mm-yy” prendendo la data dal biglietto aereo di ritorno. Se tornavi prima non c’era alcun problema (se non quello di confermare il volo alla Compagnia aerea, se invece tornavi dopo, anche di un solo giorno, tre giorni peima dovevi recarti all’aeroporto e farti mettere un altro timbro. Grazie Claudia
Grazie Gianni per averci raccontato la tua esperienza con i visti.