Il percorso del Pinot Nero intorno a Montagna
Continuiamo il nostro giro alla scoperta del percorso del Pinot Nero, questa volta con il percorso ad anello intorno a Montagna. In questo articolo percorriamo insieme anche parte del sentiero in cui passava la vecchia ferrovia della Val di Fiemme.
Con questo percorso andiamo alla ricerca dei motivi per cui il Pinot Nero, uno dei migliori vini prodotti in Alto Adige ma soprattutto in Bassa Atesina (la zona della valle dell’Adige che si estende sotto Bolzano), è così buono!
Il giro intorno a Montagna
Dopo il giro intorno a Ora (tappe 1-13) vediamo in dettaglio il percorso del Pinot Nero intorno a Montagna che parte dalle tappe 9 o 10. Per questo percorso vi consigliamo di parcheggiare l’auto a Montagna in uno dei parcheggi fuori dal paese, quello a fianco al campo da calcio (tappa 10) o quello a fianco al parco giochi comunale (tappa 9).
Essendo ad anello questo percorso è possibile farlo sia da un lato che dall’altro ma noi vi consigliamo di seguire la numerazione crescente delle tappe e cioè dalla tappa numero 8 e poi dalla 14 alla 19 e non al contrario. Questo solo perché così il tratto dalla tappa 19 alla tappa 7 è tutto in discesa. Essendo un tratto abbastanza ripido e stancante, a farlo in discesa, non avrete alcun problema.
9 o 10 – Punti di partenza
Arrivando in auto a Montagna potete parcheggiare nei due parcheggi che si trovano poco fuori dal paese. Uno si trova a fianco al campo da calcio e l’altro a poche decine di metri, a fianco al parco giochi.
8 – La ferrovia della Val di Fiemme
Se avete parcheggiato al campo da calcio (10) prendete il sentiero che passa proprio lì dietro e proseguite fino al parco giochi (9).
Da lì prendete Via San Bartolomeo fino a raggiungere Via Pinzano (8). Subito dopo il parco giochi passerete davanti alla stazione della vecchia ferrovia della Val di Fiemme.
Progettata già nel 1891 fu portata a termine solo nel 1917, in piena guerra mondiale, quando la sua costruzione si rese necessaria per portare i rifornimenti sul fronte del Lagorai. I viticoltori della zona aiutarono i soldati a trasportare il materiale da costruzione con i carri trainati da buoi e da cavalli.
Il cartello che ricorda la vecchia ferrovia della Val di Fiemme si trova all’incrocio tra Via San Bartolomeo e Via Pinzano.
14 – Vini e vigneti
Dall’incrocio con Via Pinzano prendete il sentiero numero 18 che va verso Pinzano. Il primo dei cartelli che si incontrano ci mostra la valle dell’Adige con la sua varietà di vigneti da entrambi i versanti dell’Adige.
Pensate che la prima vite qui fu piantata a metà dell’800 grazie all’arciduca Giovanni d’Austria. Questa zona era stata scelta perché sembrava perfetta per tanti fattori: il clima, le temperature, le precipitazioni, l’irraggiamento, l’inclinazione e le caratteristiche del suolo. E, dall’ottimo vino che si produce adesso qui, direi che l’arciduca era uno che se ne intendeva!
15 – Gli attrezzi della vendemmia
Continuate sul sentiero numero 18 fino ad incontrare gli attrezzi della vendemmia (zumm e wimmschússel).
Verso la valle si trova a riproduzione ingrandita di uno degli attrezzi della vendemmia. Simile ad una bigoncia costruita dal bottaio, così come le botti di legno, veniva utilizzata per trasportare a spalla l’uva appena raccolta. Una volta giunta a destinazione l’uva veniva rovesciata in un tino di legno.
Da qui è possibile godere di un panorama spettacolare su tutta la vallata dell’Adige dove si trovano quasi 2/3 di tutte le viti dell’Alto Adige.
Dall’altra parte della strada la wimmschússel, la ciotola utilizzata per versare l’uva nella zumm.
16 – Il Saltner
Continuando sul sentiero numero 18 si raggiunge il Saltner. Voi lo sapete chi è il Saltner? Noi l’abbiamo scoperto proprio qui, non ne avevamo sentito mai parlare.
Tra tutte le interessanti cose che abbiamo scoperto sulla viticoltura nella bassa atesina la figura del Saltner è stata quella che ci ha incuriosito di più.
Per secoli il Saltner è stato il custode del vigneto. Con le sue piume di fagiano, i denti di maiale, la coda di volpe, la sciabola e l’alabarda incuteva timore a chiunque passasse di lì, non solo ai ladri d’uva. Il Saltner viveva in una piccola struttura (simile ad una torre) situata al centro del vigneto e dall’alto della sua dimora sorvegliava il vigneto dai malintenzionati.
Proprio da questa posizione è possibile scorgere la casa del Saltner che si trova qui, tra le vigne di Montagna e Pinzano. Da quando conosciamo il Saltner ci capita spesso di vedere la sua casa in altre vigne e ci meravigliamo ogni volta che ne vediamo una con un’esclamazione del tipo “Guarda, guarda, la casa del Saltner!!!”.
Dal Saltner continuate sul sentiero numero 18 fino a raggiungere il ponte della vecchia ferrovia della Val di Fiemme. Per raggiungere la tappa numero 17 dovete deviare di pochissimo dal sentiero numero 18. Dopo aver percorso tutto il ponte, prendete il piccolo sentiero che scende verso destra. Vedi foto qui sotto.
17 – Ciak, si gira
Continuando per pochi metri lungo il sentiero si raggiunge questo cinema all’aria aperta che permette di godere di una vista spettacolare su quella che è una della migliori zone al mondo in cui si produce il Pinot Nero. Comodamente seduti davanti ad uno schermo così cosa si può desiderare di più? Io direi un bel bicchiere di Pinot Nero!
18 – La ruota dei vini di Montagna
Dalla tappa numero 17 tornate indietro per riprendere il sentiero numero 18 e continuate a percorrerlo. Vedrete che da questo punto in avanti il sentiero tornerà indietro verso Montagna. Dopo un punto ristoro con una fontana e un tavolo da pic-nic in cui, se volete potete riposare, arriverete alla ruota dei vini.
Un bel gioco da fare tutti insieme! Si gira la ruota. Ogni casella rappresenta un vino in cui è indicato però solo il suo profumo, il suo sapore e il suo colore.
Ogni partecipante con questi indizi può tentare di indovinare tutti i vini della Bassa Atesina.
Ad esempio se vi dico:
- Colore: rosso rubino
- Profumo: mandorle e fuori
- Sapore: rotondo, delicato, gradevolmente fresco
Che vino è? Per conoscere la risposta andate a far girare la ruota del vini!
Continuando sul sentiero numero 18 prima incrocerete la strada statale (solo da attraversare) e poi incontrerete una galleria di poche decine di metri. Si tratta di una delle gallerie della vecchia ferrovia della Val di Fiemme. Appena la vedete sembra buia ma l’interruttore è automatico, la luce si accende non appena entrate all’interno, non abbiate paura.
Fate solo attenzione alle biciclette che potrebbero sopraggiungere dalla direzione opposta alla vostra. Questa strada è anche ciclabile ed è una delle più frequentate di tutta la zona, proprio perché segue il percorso della vecchia ferrovia che parte da Ora e arriva a Predazzo in Val di Fiemme.
19 – La botte di legno
Proseguendo dopo la galleria incontrerete questa riproduzione ingrandita di una delle botti di legno usate in viticoltura.
Qui è possibile riposarsi un po’ e scoprire tante cose interessanti sulla viticoltura nel libro illustrato che si trova proprio all’interno di questa botte.
Nelle botti di legno solitamente ci entra solo il vino (quando deve ancora maturare) ma in questa botte possono invece entrare tutti, grandi e piccini.
Da qui in avanti il percorso continua sul sentiero denominato “Vino, Bosco, Acqua”. Si tratta di un tratto di sentiero boscoso in cui si trovano diverse indicazioni sulle piante del sottobosco, percorsi kneipp, ruscelletti e sdraio dove rilassarsi nella natura e godere ancora un po’ dei panorami che questa zona può regalare.
7 – Montagna, paese di arte e vino
Continuando il sentiero seguite i cartelli direzione Montagna. Qui, oltre a visitare il piccolo ma caratteristico centro storico, potete concludere il percorso degustando un buon Pinot Nero o ristorarvi in uno dei deliziosi locali tipici altoatesini che trovate nel centro del paese.
Da qui in pochi minuti raggiungerete il parcheggio che avete scelto come punto di partenza per seguire il percorso del Pinot Nero intorno a Montagna.
Se vi è piaciuto questo percorso e siete anche voi curiosi come noi di fare anche gli altri, continuate a seguirci! E se non avete ancora letto l’articolo sul percorso del Pinot Nero intorno a Ora, ecco l’articolo!
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