Hanoi: il battito caotico del Vietnam, storia, sapori e segreti
Siamo felici di ospitare nuovamente Andrea, il Cacciatore di Orizzonti, che torna su Travel With The Wind per portarci ad Hanoi, la vivace capitale del Vietnam, tra storia, sapori autentici e segreti nascosti.
Caotica, viva, sorprendente: Hanoi è una città che sembra convivere in un caos perfetto. Tra il via vai incessante dei motorini, i colori sbiaditi delle vecchie facciate coloniali e i marciapiedi animati dai venditori ambulanti, ogni angolo racconta una storia.
E Andrea ce la racconta con gli occhi di chi la conosce bene, portandoci tra mercati affollati, viuzze cariche di vita e sapori semplici ma ricchi di tradizione.
Hanoi: la capitale del Vietnam tra storia, sapori e segreti
di Andrea (Cacciatore di Orizzonti)
Piccola ma dal cuore grande. Quando ripenso alla capitale vietnamita è questo che mi viene in mente: confusione, disordine, a tratti lenta, altre volte incredibilmente veloce. Se sei appena atterrato qui, il primo impatto potrebbe non essere dei migliori. Un vortice di clacson incessanti, motorini che sfrecciano in ogni direzione e profumi intensi che si mescolano nell’aria. Ma è proprio in questo caos che si nasconde la vera essenza della città: un luogo dove il passato e il presente si intrecciano senza sosta, e ogni angolo racconta una storia diversa.
Se sei atterrato all’aeroporto internazionale di Noi Bai, ti trovi a circa 30 km dal centro. Ci sono diverse opzioni per raggiungere la città. Oltre ai taxi, alle app di sharing e ai servizi privati, uno dei modi più convenienti e pratici è prendere il bus 86 che collega regolarmente l’aeroporto al quartiere vecchio (il centro città). Il biglietto costa circa 35.000 VND (meno di 2 euro) e il viaggio dura circa un’ora, traffico permettendo. Se non hai fretta e vuoi risparmiare, questo è sicuramente il modo migliore per immergerti nell’atmosfera della città già dal primo momento.
Caos organizzato e il fascino del disordine
Una volta uscito dall’aeroporto e entrato nel vivo della città, il caos di Hanoi ti colpirà immediatamente. Motorini, biciclette, auto e pedoni si mescolano in una danza frenetica, senza alcun rispetto apparente per le regole. Eppure, dietro questo disordine “folle” c’è una logica. I vietnamiti si muovono in un flusso continuo, ognuno sapendo esattamente dove deve andare. Sembra assurdo lo so, ma ti assicuro che esiste un equilibrio, e che si può trovare solo vivendo la città.
Se ti prendi il tempo di osservare, ti accorgerai che ogni motorino, ogni pedone e ogni veicolo si muovono in un affascinante armonia d’incastro, quasi come se tutto avvenisse secondo una regia invisibile.
Trucchi di sopravvivenza nella capitale vietnamita
Traffico e incroci: Coraggio? Forse un po’, ma attraversare la strada in Vietnam è senza dubbio una delle esperienze più complesse che si possano fare. Strade immense o piccoli incroci, poco importa: la regola è sempre la stessa.Sguardo sicuro, passo largo e deciso, e soprattutto, non lasciarti distrarre dai rumori.
Per quanti siano a migliaia, i vietnamiti hanno sempre lo sguardo fisso davanti a loro, e una mano ben posizionata sui freni, ti assicuro che gli incidenti da queste parti sono quasi inesistenti! Il traffico vietnamita può sembrare caotico a prima vista, ma in realtà segue un ritmo tutto suo, quasi ipnotico. È parte integrante dell’anima di Hanoi, un dettaglio che rende l’esperienza ancora più autentica.
Invece, da amante delle due ruote e dei viaggi on the road, mi dispiace dirlo, ma ti sconsiglio di affittare un motorino. Hanoi si esplora tranquillamente a piedi in pochi giorni: le attrazioni principali si concentrano in un’area che puoi visitare in poco tempo.
Inoltre, come ti ho anticipato, noleggiare un motorino da queste parti è roba da temerari! Se devi raggiungere zone più lontane, le app di ride-sharing funzionano benissimo, costano poco e ti risparmiano la sensazione di essere un patentato alle prime guide.
Dove conviene dormire?
Prendere una stanza nella Old Town è sicuramente la scelta giusta per muoversi comodamente in città, un po’ meno se hai il sonno leggero. Qui, tra mercati, venditori ambulanti e il ritmo frenetico della vita quotidiana vietnamita, sarà difficile dormire profondamente. Ma credo che questo faccia parte dell’esperienza: ti assicuro che, dopo le prime 24 ore, tutto verrà da sé!
Se il rumore ti disturba troppo, ti consiglio assolutamente il Quartiere Francese: abbastanza decentrato da garantirti le giuste ore di sonno, ma comunque vicino al centro. Inoltre, gli hotel in questa zona tendono a costare meno!
Il Quartiere Francese è una piccola area caratterizzata da eleganti case coloniali e caffetterie dal profumo di brioche. Qui si respira un’atmosfera più tranquilla, perfetta per chi ha il sonno leggero ma non vuole rinunciare alla comodità di una posizione centrale.
Il cibo di strada: regole d’oro per evitare sorprese
Se hai già viaggiato in Asia, saprai che le condizioni igieniche non sono sempre delle migliori. L’occidentalizzazione di alcune aree ha portato qualche miglioramento in termini di pulizia, ma il continente del sorriso resta un luogo in cui è bene prestare attenzione, e in Vietnam ancora di più.
Non voglio spaventarti, sia chiaro, ma ad Hanoi il tuo grado di attenzione dovrà salire di qualche tacca! Una delle regole fondamentali è fidarsi del proprio istinto: se un posto o un piatto non ti convincono, meglio evitare.
Street food: cosa provare e a cosa stare attenti
Quella che segue è la mia personalissima classifica degli immancabili piatti vietnamiti: Hanoi è un paradiso per gli amanti dello street food, con sapori autentici e prezzi accessibili. Ecco alcuni piatti da non perdere:
- Bánh mì – Il celebre panino vietnamita, un mix perfetto tra la baguette francese e i sapori asiatici.
- Phở – La zuppa di noodles più famosa del Vietnam, a base di brodo aromatico, carne di manzo o pollo ed erbe fresche.
- Bún chả – Maiale grigliato servito con noodles di riso e una salsa agrodolce irresistibile.
- Nem rán (o Chả giò) – Involtini primavera fritti croccanti, ripieni di carne, verdure e vermicelli di riso.
- Egg Coffee (Cà phê trứng) – Un caffè cremoso e unico, preparato con tuorlo d’uovo montato, latte condensato e caffè forte, nato proprio ad Hanoi.
Tuttavia, per quanto allettante, non tutto lo street food è sicuro! Il mio consiglio? Scegli bancarelle affollate da locali: se un posto è frequentato, il cibo viene preparato di continuo ed è più probabile che sia fresco.
Evita cibi crudi o poco cotti, soprattutto i frutti di mare.
Bevi solo acqua in bottiglia. Lo so, è un consiglio sentito mille volte, ma vale sempre la pena ricordarlo – così come evitare il ghiaccio nelle bevande! Infine, porta sempre con te salviette disinfettanti o un gel igienizzante: ti assicuro che ti torneranno utili.
Dove mangiare?
Come abbiamo visto, ad Hanoi i piatti tipici non mancano. La capitale vietnamita vanta un numero impressionante di specialità gastronomiche, ma dove assaggiare al meglio? La lista dei locali sarebbe infinita: Hanoi è piena di ristoranti, cucine a conduzione familiare e bancarelle di street food diventate iconiche.
Tra queste, una che ti consiglio assolutamente è Mama Banh Mi, nei pressi della cattedrale di San Giuseppe (sì, ad Hanoi c’è una cattedrale in perfetto stile francese!). Il banh mi di questo posto è considerato da molti il migliore della città. Unica avvertenza: preparati a fare un po’ di fila, a qualsiasi ora del giorno o della notte. Ma fidati, ne vale assolutamente la pena!
Un altro locale simbolo della città è The Note Coffee, nel cuore del quartiere vecchio, a due passi dal lago. Più che per il caffè – comunque buono – ti consiglio questo posto per la sua assoluta unicità. The Note Coffee è un locale sui generis, dove, secondo la leggenda, sarebbero stati incollati alle pareti oltre un milione di post-it. Assurdo? Forse. Ma basta varcare la porta per capire che potrebbe davvero essere vero.
Tra una chiacchiera e l’altra, e magari una foto di rito, anche tu potrai lasciare il tuo messaggio su un pezzetto di carta colorata… sempre che tu riesca a trovare un angolino libero!
Un giorno nella baia di Halong: ne vale davvero la pena?
Adesso apriamo il vaso di Pandora! No, non è una battuta: nel giro di due anni ho fatto ben tre crociere in questa baia. Sì, nella vita non bisogna mai dire mai, e per un motivo o per un altro, mi sono ritrovato più volte ad Halong. Tutto questo per dirti che, dopo queste esperienze, ho acquisito una certa familiarità con la zona e posso darti qualche consiglio che avrei tanto voluto sapere prima di partire!
Se hai poco tempo, una crociera di un giorno può essere una buona soluzione per farsi un’idea della bellezza di Halong Bay. Tuttavia, considera che il tempo effettivo in barca è limitato: tra il viaggio da Hanoi (circa 3 ore per tratta) e le varie soste turistiche, la baia si visita per non più di sei ore.
Se invece vuoi goderti l’atmosfera senza fretta, pernottare a bordo è l’opzione migliore. Tuttavia, questa scelta è piuttosto costosa per il tipo di offerta: i prezzi partono da circa 160€ a notte Le crociere di più giorni offrono un’esperienza più rilassata, con tramonti spettacolari e attività come kayak, esplorazione delle grotte, corsi di cucina, tai chi all’alba e vari intrattenimenti per i turisti.
Un’ultima opzione è il fai da te, ma attenzione: se decidi di organizzarti in autonomia, il punto di riferimento migliore è Cat Ba, l’isola più grande della baia. Anche se il nome ufficiale è Ha Long, gran parte delle attività – dalle escursioni alle agenzie turistiche – ha origine proprio a Cat Ba. Inoltre, l’isola stessa merita una visita!
Se vuoi approfondire queste opzioni o sei in procinto di partire, ti consiglio di dare uno sguardo a questa Guida completa Halong Bay
Hanoi e i classici: un viaggio tra epoche e culture
Il lago Hoan Kiem al mattino: tai chi e leggende
All’alba, quando Hanoi si sveglia piano, il Lago Hoan Kiem è già in fermento. Gli argini ospitano anziani che praticano tai chi, ragazzi che corrono, coppie in cerca di quiete. Ma il lago non è solo un angolo di pace: è avvolto da una leggenda secondo cui una tartaruga magica emerse per restituire una spada sacra a un imperatore. Vero o no, ti assicuro che il fascino è reale.
Il Mausoleo di Ho Chi Minh: pellegrinaggio nel cuore della storia
Poco distante, il Mausoleo di Ho Chi Minh accoglie ogni giorno visitatori ordinati in lunghe file, tra cittadini devoti e turisti curiosi. L’atmosfera è austera, ma intensa. Il corpo imbalsamato dello “Zio Ho” – come lo chiamano i vietnamiti – è custodito con rispetto assoluto. Una tappa che racconta molto dello spirito nazionale.
Dal Tempio della letteratura ai caffè nascosti: cultura e pause lente
Vicino sorge il Tempio della Letteratura, primo ateneo del Vietnam, simbolo di conoscenza e cultura confuciana. I suoi cortili armoniosi e le steli di pietra con i nomi degli antichi studiosi offrono una pausa contemplativa.
Dopo, rifugiati in uno dei tanti caffè nascosti del quartiere vecchio, spesso ricavati in vecchie case coloniali. Salette intime, scale strette, profumo di caffè e un silenzio sorprendente.
Bar panoramici o spettacolo di marionette?
Dopo le 18 potrebbe presentarsi il dilemma: un rooftop con vista o le marionette sull’acqua? Entrambe sono esperienze da non perdere. I bar panoramici regalano scorci suggestivi sulla città che si accende, mentre gli spettacoli tradizionali, tra musica e leggende, offrono un’immersione affascinante nella cultura popolare.
Train Street: Hanoi più “instagrammata”
Sì, è turistico. Sì, è diventato incredibilmente commerciale. Ma Train Street resta comunque una tappa da inserire nel tuo itinerario, fosse anche solo per il fascino surreale che esercita. Immagina una striscia di binari che attraversa letteralmente un quartiere abitato, dove i treni passano a pochi centimetri dalle case, tra balconi fioriti, stendibiancheria e caffetterie incastrate tra i muri.
Negli ultimi anni, Train Street è diventata uno dei luoghi più fotografati di Hanoi. Il mio consiglio? Vai al mattino presto o nel tardo pomeriggio, quando c’è meno folla, e cerca un posto dove sedersi e osservare. Più che scattare la foto perfetta (che farai comunque, lo so!), lasciati sorprendere dall’assurdità di trovarti lì, a bere un caffè mentre un treno sfiora la tua tazzina.
Il tasto dolente: un tramonto che si fa desiderare
Ma diciamolo: vedere un vero tramonto ad Hanoi è un colpo di fortuna. Non per l’urbanistica – la città è bassa e pianeggiante – ma per lo smog, sempre presente. L’aria è raramente limpida e il clima tropicale rende le previsioni incerte. Mattinate nebbiose e luce opaca. Ho visto forse una volta il sole in 45 giorni!
Eppure, anche senza un tramonto da cartolina, Hanoi affascina. Perché qui, più che cercare lo scatto perfetto, si impara a godersi il momento. Così com’è.
Cosa NON fare ad Hanoi: lezioni apprese sul campo
Finti Grab e app di sharing: attenzione alle trappole!
In Vietnam, come in gran parte dell’Asia, le app di trasporto come Grab funzionano alla grande. Con pochi dong puoi spostarti praticamente ovunque, in modo comodo ed economico. Ma… attenzione alle imitazioni! Soprattutto nelle zone più turistiche – aeroporti, pagode, stazioni – non è raro imbattersi in finti autisti Grab. Li riconosci (o meglio, non li riconosci) perché spesso indossano una giacchetta verde simile all’originale o mostrano un telefono con l’app aperta, ma non sono veri autisti registrati.
Si avvicinano con un sorriso, proponendoti un prezzo apparentemente più basso. Peccato che quello che non ti dicono è che: non sono autorizzati, quindi non hai alcuna tutela; potrebbero far salire altri passeggeri durante il tragitto per dividere i costi; potrebbero fare soste non previste, come fermarsi a fare rifornimento o caricare amici.
Alla fine, quei pochi centesimi risparmiati si trasformano facilmente in ritardi, deviazioni e zero affidabilità. Il consiglio? Usa solo l’app ufficiale, controlla targa e nome del conducente, e non accettare corse “fuori app”, anche se sembrano più convenienti.
Camere vista muro
Credo di aver dormito in più camere senza finestre durante i miei mesi in Vietnam che in tutti gli anni della mia vita! Non so tu, ma io non sopporto le stanze senza aria, e qui sembrano essere ovunque – forse persino infinite.
Che sia per la conformazione delle città, per motivi pratici o per semplice abitudine locale, le camere senza sbocchi d’aria sono la norma, non l’eccezione. Dalle guesthouse agli ostelli, dagli hotel a cinque stelle alle case private, nessuna categoria sembra esclusa.
E attenzione: l’arte di presentare una stanza per ciò che non è ha qui raggiunto livelli da Oscar. Nelle foto online troverai luce naturale, tende mosse dal vento e panorami incantevoli. Poi entri… e ti ritrovi in un cubetto cieco con luce al neon.
Il mio consiglio? Prima di prenotare, chiedi esplicitamente se la stanza ha una finestra vera, e se possibile, guarda le recensioni con attenzione. Fidati: anche l’aria, in viaggio, fa la differenza.
Quando contrattare e quando lasciar perdere?
Fare shopping ad Hanoi è quasi inevitabile. Tra mercati, botteghe piene di oggetti curiosi e artigianato locale, è facile lasciarsi tentare. Ma se pensi di poterti sempre lanciare nella contrattazione selvaggia, fermati un attimo: non sempre è possibile, né consigliabile.
In Vietnam, se entri in un negozio dove i prezzi sono esposti, non hai margine di trattativa. Quel numero stampato è considerato definitivo, e anche se cercherai di proporre un piccolo sconto con un sorriso gigante, difficilmente otterrai qualcosa.
Diverso è il discorso nei mercati e tra le bancarelle dove i prezzi non sono visibili. In quei casi, contrattare fa parte del gioco, è quasi un rituale. Il venditore si aspetta che tu dica la tua, rilanci, finga di andar via per poi tornare. Ma è tutto parte di una danza che, se fatta con cortesia e leggerezza, può portare anche a un buon affare.
Detto ciò, saper riconoscere quando è il momento di lasciar perdere è fondamentale. Se il prezzo ti sembra assurdo e il venditore è rigido, se l’oggetto non ti convince davvero o se senti che stanno solo cercando di approfittarsi, allora tanto vale sorridere, salutare e proseguire oltre. Hanoi è piena di opportunità e ogni angolo può riservarti una scoperta migliore.
Hanoi: il caos che ti resta dentro
Hanoi non è una città da cartolina: non è ordinata, non è silenziosa, non è facile. Ma è viva. Ha un ritmo tutto suo, a tratti frenetico e spigoloso, che però – se glielo permetti – ti entra sotto pelle. Non c’è bisogno di capirla subito, basta lasciarsi portare. Hanoi è fatta di contrasti: del profumo di un banh mi che si mescola all’odore dell’asfalto caldo, di un caffè nascosto dietro una bottega rumorosa, di una mattinata meditativa intorno al lago seguita da una sera piena di clacson.
È una città che si scopre lentamente, camminando, sbagliando strada, sbuffando al traffico e poi ridendo sotto un acquazzone improvviso. E forse è proprio questo il segreto del suo fascino: Hanoi non si fa bella per piacerti, ma ti sfida ad amarla così com’è, con tutte le sue incoerenze.
E quando te ne andrai, tra le pieghe dello zaino troverai un pezzo di lei. Un odore, un suono, una frase detta da un venditore ambulante. E allora capirai che Hanoi, più che visitarla, la si vive. E una volta vissuta, non la si dimentica più.
Noi non possiamo che ringraziare Andrea per il suo racconto autentico e coinvolgente su Hanoi, che ci ha fatto viaggiare con la mente tra i colori e i profumi della capitale vietnamita. Se volete continuare a seguirlo nei suoi viaggi, vi invitiamo a visitare il suo blog: Cacciatore di Orizzonti.
E se anche voi avete vissuto un’esperienza di viaggio che vi piacerebbe condividere, non preoccupatevi: non serve avere un blog come quello di Andrea, né essere degli scrittori! Raccontateci la vostra avventura e ci penseremo noi a trasformarla in parole per voi.
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