Hanami e Momijigari: i momenti migliori per visitare il Giappone
Il Giappone, con la sua straordinaria varietà di paesaggi naturali e urbani, offre un’esperienza unica ai suoi visitatori in ogni momento dell’anno. Se però è la vostra prima volta in Giappone noi vi consigliamo di scegliere la primavera o l’autunno. Sono infatti queste le stagioni che trasformano il paesaggio giapponese in una tavolozza di colori con le sfumature di rosa in primavera e con le sfumature di giallo/rosso/marrone in autunno.
La Primavera: tempo di Hanami
La primavera in Giappone è sinonimo di Hanami, l’antica tradizione di ammirare i fiori di ciliegio in fiore. Questo evento annuale trasforma i parchi, i templi e i castelli del paese in luoghi da fiaba. Luoghi come il Parco Ueno a Tokyo o il parco del Castello di Himeji, con più di 1000 ciliegi in fiore, si vestono di rosa, offrendo uno spettacolo della natura indimenticabile.
L’Hanami che significa letteralmente “guardare i fiori” dalle parole Hana (fiore) scritto con l’ideogramma 花 e mi (dal verbo miru) con l’ideogramma見.
La tradizione dell’Hanami è una tradizione giapponese molto apprezzata che celebra la bellezza effimera dei fiori di ciliegio che, in giapponese, si chiamano sakura. Questa tradizione ha una lunga e ricca storia, ed è profondamente radicata nella cultura giapponese. L’Hanami invita a riflettere sulla bellezza transitoria della natura e sul ciclo della vita, e ha molteplici sfaccettature culturali e sociali.
In Giappone le celebrazioni dell’Hanami sono occasioni sociali e ricreative. Le persone si riuniscono nei parchi per fare pic-nic sotto i ciliegi in fiore, condividendo cibo, bevande e buona compagnia. Noi ci siamo stupiti, ma poi abbiamo scoperto che è normale vedere impiegati in giacca e cravatta partecipare a pic-nic sotto i ciliegi in fiore, come nella foto che vedere qui sotto che abbiamo scattato in occasione del nostro viaggio in Giappone.
Prelibatezze primaverili
Durante la stagione dell’Hanami, molti ristoranti e negozi offrono prodotti tematici ispirati ai sakura, come dolci, bevande e altri alimenti.
Da provare assolutamente i Sakura Mochi, dei dolci tipici giapponesi preparati con riso glutinoso rosa, ripieni di marmellata di fagioli rossi dolci di tipo Azuki e avvolti in una foglia di ciliegio. Ci sono poi i Sakura Dango (o Hanami Dango) che sono degli spiedini di palline di riso glutinoso rosa, simili al mochi ma leggermente più sodi, e aromatizzati con essenza di ciliegio o foglie di ciliegio.
Si possono poi anche trovare Sakura Apan (dei panini dolci ripieni di marmellata di fagioli Azukim e i famosi Sakura Dorayaki (quelli che mangiava sempre Doraemon) che sono tipo dei pancake ripieni di fagioli Azuki. Le versioni primaverili sono aromatizzate con essenza di ciliegio o con foglie di ciliegio.
Il Giappone è anche noto per le sue versioni uniche di Kit Kat, e durante la stagione della fioritura dei ciliegi, vengono rilasciate delle edizioni limitate di Kit Kat al gusto di sakura, che combinano la dolcezza cremosa del cioccolato bianco con le delicate note floreali dei ciliegi in fiore, assolutamente da provare!
Il Sakura, in Giappone, non si trova solo nei dolci ma anche nelle bibite, il latte al sakura è una bevanda deliziosa che combina il delicato sapore dei ciliegi in fiore con la cremosità del latte, tipicamente realizzato con latte montato, espresso e sciroppo di ciliegio, che conferisce alla bevanda una bellissima tonalità rosa e un gusto leggero e floreale. E poi ovviamente si trova il Sakura Matcha: una miscela di tè verde Matcha e polvere di petali di fiori di ciliegio.
Quando andare in Giappone per vedere i ciliegi in fiore
La fioritura dei ciliegi varia ogni anno in base alle condizioni meteorologiche, inizia e termina in momenti diversi nelle varie regioni del Giappone a causa delle loro differenze climatiche. Pensate che il Giappone si estende dal 45° parallelo nord fino al 31° parallelo sud, senza contare che ci sono anche delle isole più piccole che arrivano ai tropici.
Per cui a Tokyo è più probabile vedere i ciliegi in fiore tra la fine di marzo e l’inizio di aprile mentre a nord, in Hokkaido (dove fa generalmente più freddo) la fioritura dei ciliegi più iniziare anche a metà Aprile. Ci sono invece zone più a sud come ad Okinawa, dove la fioritura inizia molto prima, già a inizio febbraio.
Se pianificate un viaggio in Giappone nel periodo della fioritura dei ciliegi date un’occhiata alle previsioni sulla fioritura dei ciliegi che vengono fornite ogni anno e potete farci affidamento per organizzare il vostro itinerario in questo magnifico paese.
La velocità di caduta dei fiori di ciliegio
Sai, è di 5 centimetri al secondo.
Cosa?
La velocità a cui cadono i fiori dei ciliegi, è di 5 centimetri al secondo.
Così racconta Akari a Takaki nel nel primo dei tre episodi dell’anime di Makoto Shinkai intitolato proprio 5 centimetri al secondo (in giapponese Byousoku 5 Centimeter).
Questo film d’animazione, uscito nel 2007, è noto per la sua straordinaria animazione e la sua trama emotiva. È diviso in tre parti, ognuna delle quali segue un aspetto differente della vita del protagonista, Takaki Tōno, focalizzandosi sulle relazioni interpersonali e sulla sensazione di distanza fisica ed emotiva.
Il film affronta temi come l’amore a distanza, l’isolamento e la difficoltà di comunicare i propri sentimenti. È anche noto per le sue splendide rappresentazioni di paesaggi giapponesi attraverso le diverse stagioni, il che lo rende particolarmente rilevante se siete interessati al contesto culturale delle tradizioni come l’Hanami e il Momijigari. Le scene che ritraggono i ciliegi in fiore o i paesaggi autunnali sono realizzate con un dettaglio e una sensibilità artistica che catturano perfettamente l’essenza delle due stagioni e delle relative celebrazioni.
Se siete fan dell’animazione giapponese e vi interessa esplorare i temi emotivi e ambientali legati alla cultura giapponese, “5 centimetri al secondo” è un film che vale assolutamente la pena di vedere. Vi lascio qui sotto il trailer in italiano:
L’autunno: tempo di Momijigari
Se l’idea di vedere i ciliegi in fiore durante l’Hanami in Giappone vi ha affascinato, allora lasciatevi incantare anche dal “Momijigari”. Letteralmente tradotto come “caccia alle foglie d’autunno” la parola Momijigari è formata da momiji (紅葉), “foglie rosse” o “albero di acero” e da kari (狩り) nigorizzato in gari che significa “caccia”.
Il Momijigari è l’equivalente autunnale dell’hanami, dedicato alla tradizionale usanza giapponese di andare a cercare i migliori luoghi per ammirare le foglie autunnali (soprattutto quelle dell’acero rosso giapponese da cui deriva la parola momiji).
Tra le mete più popolari per il Momijigari ci sono Kyoto, con i suoi templi storici, come il Tempio di Tofuku-ji, e i suoi giardini così ben curati ma anche Nikko, con il suo Parco Nazionale che offre una varietà di colori autunnali tra montagne, laghi e cascate, Osaka con il Parco di Minoo ma soprattutto l’Hokkaido, la regione più a nord del Giappone che offre paesaggi mozzafiato e una stagione di Momijigari più lunga proprio per via del suo clima più fresco.
Quando andare in Giappone per il foliage
La stagione del Momijigari, così come per l’Hanami. varia da regione a regione, ma generalmente si colloca, così come in Italia, tra la metà di ottobre e la fine di novembre.
Il momento migliore per vedere le foglie autunnali cambiare colore dipende dalle temperature, se sono basse è più probabile che inizi presto, se sono alte potrebbe iniziare più tardi. Settembre è ormai un mese “quasi” estivo, in Giappone come in Italia per cui la colorazione delle foglie autunnali è spesso ritardata.
Se volete essere sicuri di andare a caccia di foglie rosse nel periodo migliore, come per l’Hanami, potete seguire le previsioni del sito Tenji.jp (è in giapponese ma potete usare il traduttore del browser che traduce relativamente bene). Diciamo comunque che se andate in Giappone tra la metà di ottobre e la fine di novembre, un po’ come in Italia, da qualche parte riuscirete a vedere qualche acero ancora rosso.
Prelibatezze autunnali
Come per l’Hanami, in Giappone si possono trovare alcune prelibatezze stagionali che vengono preparate e gustate durante l’affascinante tradizione del Momijigari.
Il Momiji Manju è forse il dolce più iconico associato al Momijigari. Si tratta di un dolcetto di grano saraceno e riso a forma di foglia d’acero, ripieno di pasta di fagioli rossi, che è molto popolare nella regione di Hiroshima. Uno dei dolci popolari tutto l’anno ma ancor di più durate il Momijigari è il Taiyaki, un dolce a forma di pesce solitamente ripieno di pasta di fagioli rossi. In autunno vengono proposte varianti che includono ingredienti autunnali come castagne o zucca.
Molti dei dolci giapponesi vengono gustati mentre si passeggia tra i parchi cittadini ed è comune trovare bancarelle ambulanti o piccoli negozi che vendono queste prelibatezze nei luoghi più frequentati per il Momijigari.
Hanami o Momijigari: quando andare in Giappone?
Che si tratti di ammirare i ciliegi in fiore durante l’hanami o di perdersi nella palette di colori offerta dal momijigari, una cosa è certa: il Giappone è un paese che sa come celebrare la bellezza della natura in ogni sua manifestazione. Entrambe le tradizioni offrono non solo spettacolari panorami ma anche un’occasione per immergersi nella cultura, nella spiritualità e, perché no, nella gastronomia giapponese.
Se vi state chiedendo quale delle due esperienze scegliere, la risposta è semplice: non potete sbagliare. Ogni stagione rivela un aspetto diverso e affascinante del Giappone, rendendo ogni viaggio unico e irripetibile. L’Hanami vi porterà tra le tonalità rosa e delicate dei fiori di ciliegio primaverili, mentre il Momijigari vi immergerà nelle tonalità calde dell’autunno, in un tripudio di rosso e arancione.
E se la fortuna vi assiste al punto da poter andare in Giappone in entrambe le stagioni, allora potrete veramente cogliere l’essenza del paese del Sol Levante in tutto il suo splendore ciclico. Due viaggi, due esperienze, ma un’unica, indimenticabile scoperta: la magia intrinseca del Giappone, un paese che sa come rendere ogni momento, ogni dettaglio e ogni stagione, un’opera d’arte da vivere e da ricordare.
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