La gola del Bletterbach
Oggi continuiamo a parlarvi del nostro viaggio in Kirghizistan. Ah no è vero… non siamo più in Asia Centrale ma in Alto Adige, a pochi chilometri da casa… nella gola del Bletterbach!
A pochi chilometri da Bolzano si trova infatti una gola che quando ti ci trovi dentro sembra di essere in uno di quei canyon di cui abbiamo parlato nell’articolo sui canyon del Kirghizistan.
La gola del Bletterbach: una perla altoatesina nascosta
La Gola del Bletterbach è una meraviglia naturale che si trova a due passi da Bolzano in Trentino Alto Adige.
Situata nel parco naturale del Monte Corno, da qualche anno anche patrimonio dell’UNESCO, il canyon del Bletterbach è una delle perle nascoste dell’Alto Adige.
La gola è stata scavata dall’omonimo Rio Bletterbach a partire dall’ultima glaciazione di 18000 anni fa. L’acqua del rio si è insinuata giorno dopo giorno fino a 400 metri di profondità, erodendo la roccia al punto tale da portare alla luce ciò che per gli studiosi è un vera e propria finestra su quella che era la Terra 260 milioni di anni fa.
Basti pensare che questo luogo, così come l’intera Italia, a quel tempo si trovava molto vicino all’equatore ed era sommersa da un mare tropicale, chiamato Tetide, in cui vivevano creature che oggi possiamo solo immaginare.
Grazie all’azione erosiva del Rio Bletterbach adesso anche noi, pur non essendo scienziati, possiamo affacciarci a quella finestra sul passato e ritrovarci così catapultati indietro nel tempo di milioni di anni. Grazie all’apertura al pubblico del Geoparco del Bletterbach anche noi, come gli scienziati, possiamo cercare nelle rocce del canyon i segni del nostro passato geologico e stupirci ogni volta che riusciamo a trovare al loro interno le tracce fossili di animali e piante che si trovavano qui milioni di anni fa.
Visitare il geoparco della gola del Bletterbach
Per visitare il Geoparco del Bletterbach ci sono diverse alternative. È possibile farlo sia da soli che con visite guidate, ci sono itinerari brevi e fruibili anche da famiglie con bambini piccoli e persone anziane ed itinerari più complessi per persone esperte.
Lungo tutto il percorso, circa 8 chilometri, si trovano pannelli informativi che permettono a tutti, soprattutto per chi decide di visitare il sito per proprio conto, di apprezzare appieno le particolarità geologiche della gola e conoscere così i reperti fossili, come le impronte di dinosauro, che sono stati trovati nel canyon.
I sentieri che partono dal Centro Visitatori
La partenza dei vari sentieri si trova nei pressi del Centro Visitatori sito in Località Lerch di Aldino e che si raggiunge tranquillamente in auto.
Il sentiero del bosco è quello più semplice ed è adatto a tutti ed è percorribile anche con sedie a rotelle e carrozzine. Lungo il percorso si trovano dei pannelli che illustrano i tanti aspetti della vita di fauna e flora nel bosco.
Più avventuroso è invece il sentiero che scende fino alla gola e da qui, risalendo il torrente in mezzo al canyon, si arriva fino all’inizio della gola, dove si trova una bella cascata. Da l’ poi si risale attraverso delle scale in ferro per poi ritornare al centro visitatori attraverso il sentiero del bosco.
Questo sentiero non è difficile, lo possono percorrere anche i bambini, ma bisogna essere ben attrezzati con scarpe da montagna ed avere un minimo di allenamento. Da tener presente che ci sono le scale in ferro da salire. In caso non ve la sentiate o abbiate portato con voi i cani si può sempre tornare indietro dallo stesso percorso. Considerate più o meno due o tre ore per percorrere (fermandovi) l’intero sentiero.
I sentieri che partono dal Museo di Redagno
La gola è raggiungibile anche dal Museo Geologico di Redagno. Da qui si segue il segnavia n. 3 che arriva direttamente nella gola del Bletterbach. Da lì, come per il percorso che parte dal Centro Visitatori di Aldino, si segue il letto del torrente fino alla cascata risalendo e tornando indietro verso il museo. Il sentiero che parte da Redagno, a differenza di quello in partenza da Aldino, è leggermente più lungo ma con le medesime difficoltà.
Qualunque sentiero scegliate, se deciderete di passare una giornata nel Geoparco del Bletterbach, vedrete che sarà un’esperienza indimenticabile che vi permetterà di scoprire un mondo affascinante e nascosto.
La prossima estate sarà un’ottima opportunità per visitare i luoghi dell’Italia che ancora non conosciamo. Questo tuo articolo è di grande ispirazione!
E’ un peccato non poter uscire dal paese. Questi sono posti che mi ispirano parecchio e che mi piacerebbe visitare. La nostra lista dei viaggi dei sogni sta diventando sempre più lunga …
Wow, grazie di aver condiviso questo bellissimo posto. Non appena ci si potrà spostare, una gita in Alto Adige sarà da mettere in lista!
Certo che davvero, ingenuamente pensiamo che i Canyon siano solo in giro per il mondo e invece anche quai abbiamo capolavori naturali unici! Bellissime queste gole
Si infatti mi, quando ho scoperto l’esistenza di questo Canyon, mi sono stupita di trovarlo proprio qui, vicino a noi! Dobbiamo proprio riscoprire le bellezze dell’Italia!
Non sapevo assolutamente dell’esistenza di questa gola! E in effetti (complice il nome) a tutto avrei pensato fuorché all’Italia… Me la segno :)
Frequento da anni l’Alto Adige, ma non avevo mai sentito parlare di questo posto. Penso che anche la passeggiata più tranquilla abbia un che di avventuroso, soprattutto per i bambini. Grazie dell’idea. A proposito, che fortuna che hai ad abitare in Trentino Alto Adige!!!
Non conosco così bene l’Alto Adige e infatti questa gola è stata a me sconosciuta fino a che non ho letto il vostro articolo. Io adoro le gole e i canyon, raccontano una vera storia e continueranno a farlo in molti modi diversi, modellati dagli agenti atmosferici e dai fiumi che li hanno creati!