Galleria di Base del Brennero: la visita guidata
Voi lo sapete che sotto il Brennero si sta scavando quello che diventerà nel 2025 il tunnel più lungo del mondo? Io l’ho scoperto il 2 giugno del 2019 quando Gabriele mi ha “quasi” obbligata ad andare alla giornata delle porte aperte alla Galleria di Base del Brennero.
In quella giornata abbiamo scoperto, non solo che si sta scavando il tunnel più lungo del mondo sotto il Brennero, ma che questo progetto è collegato ad un ben più grande progetto Europeo che ha l’obiettivo di rendere i trasporti più veloci in tutta Europa!
Perché un tunnel sotto il Brennero?
L’attuale linea ferroviaria del Brennero, costruita nel 1867, non è più adatta alle esigenze attuali, è soprattutto necessario ridurre il traffico merci che percorre giornalmente l’Autostrada del Brennero A22.
Non è nemmeno fattibile potenziare la linea perché si tratta di una linea tortuosa che valica, al passo del Brennero, quota 1370 metri con pendenze fino al 27%. La percorrenza giornaliera è già di 260 treni giornalieri e non possono più essere aumentati.
L’unico modo per riuscire nell’intento è quello di ampliare l’infrastruttura ferroviaria, ma come? Costruendone una nuova, con pendenze minori in modo da aumentare la velocità dei treni accorciando così le distanze e i tempi di percorrenza. In questo modo si possono far circolare molti più treni giornalieri diminuendo di conseguenza il traffico sulla A22.
Questa è l’idea dell’Unione Europea che già nel 1994 ha studiato la rete di trasporto ferroviario chiamata TEN (dall’inglese Trans European Network) in cui ha definito nove corridoi di trasporto che toccano tutti i paesi dell’Unione Europea.
L’Italia si trova in mezzo a 4 di questi corridoi di cui il più lungo è quello che va dalla Scandinavia al Mar Mediterraneo passando per il Brennero e attraversando tutta l’Italia.
La Galleria di Base del Brennero
La Galleria di Base del Brennero è il progetto più importante perché consente di superare la barriera naturale rappresentata dalle Alpi.
Si chiama Galleria di Base del Brennero proprio perché è scavata alla Base del Brennero tra la città italiana di Fortezza (circa 50 km a nord di Bolzano) e Innsbruck in Austria.
La galleria presenterà un percorso pressoché pianeggiante. La pendenza massima sarà infatti del 6,7% e quella minima del 4% e il percorso sarà quasi rettilineo riducendo la distanza fra Italia e Austria di 20 Km.
Grazie all’eliminazione delle pendenze, in galleria potranno circolare treni più lunghi, con maggior carico e a velocità maggiori. Si parla di velocità superiori a 200/250 Km orari, in questo modo si potranno ridurre così anche i tempi di percorrenza.
In futuro i treni passeggeri percorreranno la tratta Fortezza-Innsbruck in soli 25 minuti a fronte degli attuali 80 minuti!
Il tunnel più lungo del mondo: 55 chilometri di gallerie
La Galleria di Base del Brennero, da Fortezza a Innsbruck, sarà lunga 55 Km.
Andandosi ad unire alla circonvallazione di Innsbruck (già esistente) per un totale di 64 Km di gallerie, il tunnel risultante sarà quindi il più lungo del mondo! Supererà il tunnel del San Gottardo in Svizzera che detiene attualmente il primato con una lunghezza di 57,1 Km.
Detto così, 55 chilometri, non sembrano nemmeno tanti solo che, abbiamo scoperto durante la nostra visita, che la lunghezza dello scavo non è di soli 55 chilometri.
Innanzi tutto il tunnel non è solo uno ma sono due: uno per senso di marcia. Quindi siamo già a 110 Km di gallerie.
Inoltre, prima di procedere agli scavi delle due gallerie, viene scavata un’ulteriore galleria chiamata cunicolo esplorativo. Esso serve per verificare il tipo di terreno che si sta per incontrare prima di procedere con lo scavo vero e proprio. Quindi con altri 55 km arriviamo a 165 km di gallerie.
Ci sono poi altre quattro gallerie di servizio da cui si accede lateralmente alla galleria principale. Queste gallerie sono state le prime ad essere scavate perché sono quelle che, durante la costruzione, venivano utilizzate per il trasporto del materiale di scavo ai depositi esterni e per rifornire i cantieri delle attrezzature e dei materiali necessari per procedere con il lavoro.
Oltre a queste gallerie di servizio, devono essere costruite le gallerie di emergenza tra un tunnel e l’altro.
In totale il sistema di gallerie del Brennero sarà di 230 Km di tunnel!
Un lavoro ininterrotto di anni
Un’opera mastodontica che giorno dopo giorno sta prendendo piede: il personale lavora ininterrottamente dal 2014. Veramente ininterrottamente: non ci sono sabati e domeniche, né festività.
Gli unici momenti in cui alla galleria sono fermi i lavori sono il giorno Natale, il 4 Dicembre per Santa Barbara (la patrona dei minatori) e nei giorni in cui sono aperte le visite guidate (per questo motivo non sono tante, si deve andare avanti!).
Gli scavi delle gallerie avvengono con due modalità scelte a seconda di più fattori tra cui anche la tipologia di terreno da scavare: il metodo tradizionale (tramite esplosivo) e quello meccanizzato tramite talpe meccaniche chiamate tecnicamente TBM (Tunnel Boring Machine).
La Galleria di Base del Brennero viene scavata per il 50% con metodo tradizionale e per il 50% con metodo meccanizzato.
Come si svolge la visita alla galleria del Brennero
Quando siamo andati noi era un evento tanto unico quanto raro, era la giornata delle porte aperte alla Galleria di Base del Brennero di Mules, vicino a Fortezza.
Appena arrivati abbiamo prenotato (sempre gratuitamente) la visita alla fresa (ferma per l’occasione). Visita che poi era il cuore della giornata perché la trivella si può vedere solo in rarissime occasioni.
Per prima cosa abbiamo assistito alla presentazione del progetto da parte di uno dei tecnici da cui abbiamo potuto prendere coscienza di ciò che è, e soprattutto sarà, la galleria di base del Brennero. Il relatore era bilingue per cui ogni frase veniva ripetuta sia in italiano che in tedesco, come spesso accade qui in Alto Adige dove c’è chi parla solo italiano (come noi) e chi parla solo tedesco (come tante persone che vivono nelle valli).
Dopo un primo assaggio di ciò che si sta facendo a Mules abbiamo continuato ad arricchire le nostre conoscenze grazie ad una serie di cartelloni situati all’esterno del tunnel. Tali cartelloni guidano i visitatori attraverso un percorso che passa per la storia del trasporto delle merci dall’antichità fino ad arrivare alle tecniche moderne di scavo tramite le talpe meccanizzate.
La mostra a cielo aperto è disponibile anche quando non sono previste visite guidate al cantiere. Potete trovare gli orari di apertura sul sito ufficiale della BBT.
La visita alla talpa meccanica “Serena”
E’ il momento più atteso! La visita al cantiere ma soprattutto la possibilità di vedere e di toccare con mano la talpa meccanica.
Pensate che la talpa meccanica lavora quasi ininterrottamente; si ferma infatti solo due ore al giorno per la manutenzione. E nonostante questo enorme lavoro non avanza mai di più di 40 metri al giorno! La sua velocità purtroppo dipende dalla durezza del materiale che incontra nel suo percorso: alcune volte può essere più veloce ma altre è costretta a rallentare fino a scavare pochi metri al giorno.
Il giorno della nostra visita le TBM in azione erano due. Le frese gemelle “Flavia” e Virginia”, di cui trovate la foto della ricostruzione qui a fianco, del diametro di 10,71 metri che stavano scavando le due gallerie centrali.
La fresa che avremmo visto noi, e che sarebbe stata messa in funzione nei giorni successivi, si chiama invece “Serena”. Con un diametro ridotto rispetto alle altre due (6,85 metri) la fresa “Serena” è entrata in funzione per scavare il cunicolo esplorativo.
Inizia la nostra visita
Arrivato l’orario della nostra visita ci hanno dato ognuno un caschetto di sicurezza e siamo saliti sul pulmino che ci ha condotto dentro la galleria d’ispezione fino all’incrocio con la galleria di base del Brennero che la trivella stava scavando. Da lì siamo andati a piedi nel tunnel fino al punto in cui si trovava la testa della TBM.
Abbiamo poi aspettato che ci dividessero in gruppi italiano/tedesco quindi siamo stati accompagnati dentro alla TBM. Più precisamente nel retro della TBM perché la punta della fresa non si può vedere, si trova infatti a contatto con la roccia che deve essere scavata.
Pensate che la TBM non si occupa solo di scavare la galleria ma anche di rivestirla. Una volta scavata la roccia la macchina afferra, uno dopo l’altro, degli enormi pezzi curvi di calcestruzzo, chiamati tecnicamente conci, e li fissa alle pareti. In questo modo, una volta terminato il lavoro della talpa, quella parte di galleria risulta anche rivestita.
Nella fotografia vedete il concio fotografato così potete rendervi conto delle dimensioni, il peso ve lo dico io: 4,2 tonnellate!
I conci in calcestruzzo vengono prefabbricati nello stabilimento di Hinterrigger che si trova proprio in corrispondenza dell’ingresso sud del cunicolo esplorativo in modo da essere il più vicino possibile alla TBM.
Volete visitare anche voi la Galleria di Base del Brennero?
E’ stato davvero molto emozionante vedere con i nostri occhi quello che si sta facendo quaggiù. Sapere che qui sotto si sta scavando il tunnel più lungo del mondo ma non solo, un tunnel che molto probabilmente useremo anche noi quando sarà aperto il traffico ferroviario passeggeri verso Innsbruck.
Se ne avete modo, e sono previste nuove visite guidate, vi consigliamo di andarci: sarà un’esperienza unica!
Purtroppo però le visite ai cantieri che vengono svolte durante l’anno non sono molte e al momento in cui sto scrivendo questo articolo non ce ne sono di previste. Se volete sempre essere aggiornati controllate sul sito ufficiale della BBT (Brenner BasisTunnel).
Sul sito ci sono anche moltissime informazioni su tutte le attività terminate e su quelle che verranno portare avanti da qui fino al termine lavori (previsti per il 2025). Ma non solo, in assenza della visita guidata, potete partecipare gratuitamente al tour virtuale: approfittatene!
Infopoint BBT al Forte di Fortezza
Molto interessante, oltre alla visita ai cantieri, è anche l’infopoint BBT che si trova nel forte di Fortezza (pochi chilometri più a sud di Mules e circa 50 km da Bolzano).
Qui si trova una mostra permanente che aiuta a comprendere qual è la geologia del terreno che si incontra lungo i 55 chilometri di gallerie.
Pannelli informativi, grafici e veri e propri pezzi di roccia ci aiutano a capire che il sottosuolo differisce da una zona ad un’altra ed è necessario tenerlo in considerazione per sapere con quale tecnologia scavare (metodo tradizionale o con le frese meccaniche). Per questo serve il cunicolo esplorativo.
Qui si possono anche toccare con mano i diversi tipi di roccia (graniti, gneiss, scisto e fillade) alcuni dei quali si possono anche portare a casa come ricordo della visita.
All’esterno della fortezza, nel parcheggio riservato agli ospiti, si può vedere la ricostruzione della sezione, a grandezza naturale, di una delle gallerie. Impressionante da sotto!
Anche solo la vista dell’esterno del Forte di Fortezza vale il viaggio fin qui. Si tratta di un forte austriaco, costruito tra il 1833 e il 1838, in Val d’Isarco all’incrocio con la Val Pusteria. Un punto strategico, all’incrocio tra le due valli, in cui è stato costruito uno sbarramento invalicabile da chiunque: una vera e propria fortezza, di nome e di fatto!
Volete abbinare la visita alla Galleria del Brennero ad altre escursioni in Trentino Alto Adige? Trovate tutti i nostri articoli nella sezione dedicata alla nostra regione.
Sai che ho visto in televisione un documentario proprio su questa galleria? Non sapevo però che si potesse visitare! Lo tengo presente per fine luglio quando vado in zona
Wow! Bellissimo questo articolo. Non avevo la minima idea che sotto il Brennero si stesse scavando una galleria di questa portata. Incredibili le talpe meccaniche.. che tecnica. Certo che quando si passa sotto a un tunnel non si immagina proprio il lavoro pazzesco che c’è dietro alla sua realizzazione
Molto interessante la visita, allora controllerò il sito per vedere se è possibile organizzare qualcosa in futuro, intanto mi guarderò il tour virtuale!
Molto interessante e affascinante questo articolo complimenti!
Di questo tunnel non ne avevo mai sentito parlare, e di sicuro appena riprenderanno le visite guidate (attualmente sono sospese per covid) non me la perderò!!
Come me d’altronde, se non era per Gabri adesso continuerei a non sapere nulla del tunnel.
Anche io completamente all’oscuro di tutto ciò! Ma che cosa interessante, quanti spunti!
Adoro questo genere di visite in cui è possibile vedere il dietro le quinte delle attività. Conoscevo già a grandi linee il sistema di gallerie parallele per la sicurezza e il trasporto materiali, ma vedere dal vivo un traforo in fase di realizzazione dev’essere stata veramente un’esperienza unica!