Everglades sostenibili: i tour da fare (evitando le airboat)
Se anche voi, come noi, avete visto almeno una volta in tv Bud Spencer e Terence Hill sfrecciare su un’airboat tra le paludi della Florida, forse vi è venuta voglia di provarla. Succede a tutti!
Nelle sequenze mitiche del film, Pari e dispari del 1978, Bud Spencer e Terence Hill solcano le acque delle Everglades tra le mangrovie, a bordo delle classiche airboat con l’elica sul retro.
È una di quelle immagini che ti restano in testa per anni. E quando decidi di andare alle Everglades, come fai a non pensare che un giro in airboat sia un’esperienza da fare almeno una volta nella vita?
Anche per noi era così. Le airboat ci sembravano un classico imperdibile. Ma una volta arrivati lì… abbiamo cambiato idea.
In questo articolo vi raccontiamo perché abbiamo scelto un’alternativa più sostenibile e perché crediamo che anche voi, se amate davvero la natura, dovreste fare lo stesso.
Dove sono, e cosa sono, le Everglades
Le Everglades sono un vasto ecosistema paludoso che si estende per oltre 6.000 chilometri quadrati nella parte meridionale della Florida negli Stati Uniti.
Questo ambiente naturale unico è formato da distese di acqua dolce poco profonda che scorrono lentamente attraverso ampie praterie erbose. Non si tratta di semplici paludi stagnanti, ma di un enorme fiume d’acqua dolce in movimento, talmente lento da essere quasi impercettibile.
Questo fiume d’erba, come viene anche chiamato questo flusso continuo di acqua, parte dal Lago Okeechobee, nel centro della Florida, e scende lentamente verso sud, fino a raggiungere il Golfo del Messico.
È come un grande fiume invisibile, che non ha argini ma si muove tra erbe, mangrovie e acquitrini, creando un ambiente unico al mondo. Le sue zone umide agiscono come filtro naturale per l’acqua, assorbono l’energia degli uragani, proteggendo le zone costiere, e ospitano una biodiversità straordinaria. Qui vivono alligatori, coccodrilli, numerose specie di aironi e altri uccelli acquatici, ma anche animali rari o minacciati, come la pantera della Florida.
Oggi, una porzione significativa di questo prezioso ecosistema è tutelata all’interno del Parco Nazionale delle Everglades, nell’intento di preservare questo straordinario patrimonio naturale per le generazioni future.
Le Everglades sono vive, in movimento. E vanno visitate con rispetto.
Le airboat mettono a rischio l’ecosistema
Abbiamo appena detto che le Everglades sono un ambiente vivo e delicato e, per questo motivo, da rispettare il più possibile. E allora viene da chiedersi: ha davvero senso esplorarle con un mezzo rumoroso e invasivo come le AirBoat?
Vediamo cosa sono le AirBoat. Il loro nome dice già molto: air perché sono spinte dall’aria, e boat perché si tratta, ovviamente, di barche.
Le AirBoat sono imbarcazioni a fondo piatto, spinte da una grande elica montata sul retro, simile a quella di un aereo, che le fa scivolare sull’acqua spingendole proprio grazie all’aria. Questo tipo di propulsione permette loro di scivolare su acque molto basse e paludose, proprio come quelle delle Everglades. Non hanno eliche immerse nell’acqua, quindi possono attraversare anche zone ricche di vegetazione sommersa o poco profonde.
Ma è proprio questo tipo di motore che le rende problematiche per l’ambiente.
La loro potente ventola solleva acqua e sedimenti, alterando l’equilibrio dell’ambiente naturale. Piante acquatiche, pesci, uova e insetti acquatici possono essere travolti o danneggiati dal passaggio delle barche.
Il rumore fortissimo dei motori non spaventa solo noi: disturba anche gli animali, interferisce con la loro comunicazione, altera i comportamenti naturali e può persino costringerli ad abbandonare le aree che considerano sicure.
Negli ultimi anni sono state introdotte corsie obbligatorie per limitarne l’impatto, ma il problema dell’inquinamento acustico e del disturbo alla fauna e alla flora resta.
Le Everglades meritano un approccio diverso: più silenzioso, più rispettoso, più autentico. Esistono alternative che permettono di immergersi davvero nella natura, senza ferirla. E credeteci, sono molto più emozionanti di quanto possiate immaginare.
Come funzionano i tour in airboat
I tour in airboat sono, purtroppo, molto diffusi nelle Everglades e vengono spesso pubblicizzati come esperienze emozionanti e adrenaliniche. Di solito durano tra i 30 e i 60 minuti, durante i quali si sfreccia tra i canali e le praterie d’acqua ad alta velocità.
Si cerca di avvistare alligatori, uccelli e altri animali selvatici, mentre la guida fornisce qualche spiegazione sull’ambiente circostante. In alcune strutture più turistiche, il tour si conclude persino con spettacoli con alligatori, che a nostro avviso poco hanno a che fare con la conservazione e il rispetto della natura.
Il problema è che queste barche, oltre a essere estremamente rumorose, attirano grandi quantità di turisti ogni giorno. Questo contribuisce inevitabilmente al deterioramento di un ecosistema che invece andrebbe protetto con cura.
Se volete visitare le Everglades in modo sostenibile, le airboat non sono la scelta migliore. Esistono alternative più silenziose, rispettose e autentiche… e vi sorprenderanno molto di più.
Kayak all’alba: un’alternativa sostenibile e silenziosa
Noi abbiamo scelto un’esperienza molto diversa: un tour in kayak all’alba, nel silenzio più totale.
Abbiamo prenotato con Jenny’s Everglades Kayak Eco Tour, un piccolo operatore locale guidato da, Jenny, una ex ranger del parco, naturalista e profonda conoscitrice dell’ambiente. I suoi tour sono limitati a un massimo di 4 partecipanti, ma nel nostro caso eravamo solo in due. Abbiamo scelto un kayak biposto, anche se è possibile optare per un kayak singolo per ogni persona.
Siamo arrivati al punto di incontro quando era ancora buio, e Jenny era già lì ad aspettarci, con il nostro kayak pronto e il suo accanto. Abbiamo pagaiato lentamente tra le mangrovie, osservando uccelli, tartarughe, alligatori mentre il sole iniziava a spuntare all’orizzonte, riscaldandoci man mano che si alzava. Intorno a noi la natura che pian piano si svegliava, senza alcun rumore, senza motori roboanti, solo pace.
Abbiamo pagaiato per quasi quattro ore, senza fretta, completamente immersi nel paesaggio delle Everglades.
È stata un’esperienza meravigliosa. Jenny ci ha raccontato tante curiosità sulle Everglades, ci ha aiutati a osservare gli animali nel modo giusto, con calma e rispetto. Ci siamo anche goduti una colazione calda, gentilmente offerta, che ci siamo gustati in silenzio, immersi in un paesaggio mozzafiato.
Un momento davvero speciale, che consigliamo davvero a chiunque voglia scoprire le Everglades in modo autentico e rispettoso per l’ambiente.
📍 Il sito di Jenny è: ecoeverglades.com
Questo articolo non è sponsorizzato da EcoEverglades. Ve lo consigliamo solo perché ci siamo trovati bene e crediamo che la sua proposta sia davvero coerente con i valori del turismo responsabile.
Cosa portare per il tour in kayak nelle Everglades
Se scegliete di partecipare a un’escursione in kayak con Everglades Eco Tour, non dovete preoccuparvi dell’attrezzatura: vi forniscono davvero tutto il necessario per affrontare l’esperienza in modo comodo e sicuro.
Nel tour sono inclusi:
- una borsa impermeabile per tenere al sicuro i vostri oggetti personali (come telefono, documenti, macchina fotografica) anche in caso di spruzzi o pioggia
- bottigliette di acqua (utile per restare idratati durante il tour)
- uno snack e una cioccolata calda
- la crema solare
- lo spray antizanzare
- e persino un poncho impermeabile in caso di pioggia improvvisa
Ci sono però alcune cose che vi consigliamo di portare con voi:
- un cappellino per proteggervi dal sole, soprattutto una volta che inizia a salire sull’orizzonte
- gli occhiali da sole (per poter vedere gli animali senza fastidiosi riflessi negli occhi)
- scarpe chiuse, comode e resistenti all’acqua
- una maglia a maniche lunghe in tessuto leggero e traspirante (all’alba può fare fresco ma vi proteggerà anche dai raggi del sole più tardi)
- una pila frontale o una torcia, utile se come noi partite prima del sorgere del sole, per muovervi al buio e trovare il punto di ritrovo
E naturalmente… portate con voi lo spirito di avventura! Vi servirà per lasciarvi sorprendere da ciò che le Everglades hanno da offrire.
Altre alternative alle AirBoat
Se Jenny’s Everglades Kayak Eco Tour non dovesse avere disponibilità o se volete valutare altre opzioni per vivere le Everglades in modo sostenibile, ci sono diverse alternative valide. Ecco alcune proposte che potrebbero interessarvi:
🌿 Tour di gruppo (economico) in kayak
Altri consigli per visitare le Everglades
Oltre all’escursione in kayak all’alba, vi consigliamo di passare prima di tutto dal visitor center appena arrivati nel parco. Qui potete informarvi su eventuali tour guidati gratuiti con i ranger del parco: sono esperienze interessanti, condotte da chi le Everglades le conosce davvero bene, e vi permettono di vivere il parco lontano dai percorsi più battuti.
Se è la vostra prima volta nel parco, una delle esperienze più consigliate è il percorso panoramico di 24 km che parte dallo Shark Valley Visitor Center. Si può percorrere in bicicletta oppure con il tram turistico, in entrambi i modi potete esplorare il cuore del parco e osservare alligatori, coccodrilli, aironi e altri animali nel loro habitat naturale.
➡️ Attenzione però: sia per il noleggio bici che per il tram è obbligatorio prenotare in anticipo, anche di qualche giorno. Se provate il giorno prima, è molto probabile che non troviate più posto.
👉 Potete prenotare qui: sharkvalleytramtours.com
Se, come è successo a noi, non siete riusciti a prenotare in tempo, non preoccupatevi: gli alligatori si vedono praticamente ovunque nel parco, anche lungo la strada.
Potete comunque godervi una passeggiata nella natura scegliendo uno dei sentieri più belli della zona est, come l’Anhinga Trail o il Gumbo Limbo Trail. Entrambi i percorsi sono adatti a tutti e facilmente accessibili.
Se vi fermate all’Anhinga Trail o nella zona del Royal Palm Visitor Center, noterete che molte auto sono coperte con teli blu. Fatelo anche voi! I teli (e i cavi per legarli) sono disponibili gratuitamente all’esterno del visitor center.
Gli avvoltoi neri (Black Vultures) che vivono in quest’area sono famosi per un’abitudine curiosa (e costosa): amano staccare le guarnizioni in gomma dalle auto, come tergicristalli, profili dei finestrini e guarnizioni del tettuccio.
Si pensa siano attratti dall’odore o dalla consistenza della gomma e possono fare seri danni. Quindi non rischiate!
Se amate le zone poco turistiche, vi consigliamo di arrivare fino a Flamingo, all’estremità sud del parco. Qui potete noleggiare un kayak, fare birdwatching, avvistare i lamantini nel porto e – con un po’ di fortuna – anche delfini che nuotano lungo la costa.
Flamingo è bellissima… ma le zanzare lo sono molto meno! In questa zona sono davvero aggressive. Se avete un cappello con zanzariera, portatelo. E coprite bene tutte le parti del corpo: noi ci siamo ritrovati pieni di punture, e siamo dovuti tornare indietro di corsa!
👉 E se non riuscite a vedere i lamantini potete sempre andare a Crystal River alle Three Sister Spring dove siamo andati noi e avrete sicuramente la possibilità di vederli!
Dove dormire alle Everglades
Per godervi al meglio questa esperienza, vi consigliamo di dormire almeno una notte nella zona. La base perfetta è Everglades City ma potete scegliere anche Homestead (un po’ più economica) e Florida City, più vicine all’ingresso est del parco, ma un po’ più distanti dalla zona delle mangrovie.
💡 Ecco una mappa interattiva dove potete trovare tutte le sistemazioni disponibili per visitare le Everglades. Troverete sistemazioni inserite su Booking ma soprattutto su Vrbo (più usato di Booking negli Stati Uniti).
Il turismo sostenibile comincia dalle nostre decisioni
Le Everglades sono una tappa imperdibile in un viaggio in Florida: un ecosistema unico al mondo, che merita di essere conosciuto, esplorato e rispettato.
Speriamo che questa nostra guida vi sia utile per scegliere le esperienze giuste, quelle che vi permettono di vivere le Everglades in modo autentico e senza danneggiarle.
Perché per visitarle in modo sostenibile basta poco: optare per tour in piccoli gruppi, escursioni in bicicletta o in kayak, meglio se guidate da persone del posto, che conoscono e amano profondamente questo ambiente.
Ogni scelta conta. Anche quella che a prima vista sembra banale. Il turismo responsabile comincia da noi, da ciò che decidiamo di fare o evitare quando viaggiamo. E può fare la differenza nella protezione di un ecosistema fragile e prezioso come quello delle Everglades.
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