Differenza tra Dar e Riad in Marocco
Appena si inizia ad organizzare il viaggio in Marocco e si cercano gli hotel su Booking o Tripadvisor ci si rende subito conto che, nelle Medine delle città marocchine si trovano soprattutto Riad e Dar e molti meno hotel.
La prima domanda che mi sono posta è stata “Ma che cos’è un Riad?” e la seconda “Che differenza c’è tra un Riad e un Dar?”
Differenza tra Dar e Riad in Marocco: quale scegliere
In questo articolo vediamo le differenze tra Dar e Riad in Marocco e che cos’è una Medina.
Partirei quindi, prima di tutto, da che cos’è la Medina perché anche io ne avevo solo una vaga idea quando sono partita per il Marocco. E poi entriamo nel dettaglio di qual è la differenza tra Dar e Riad in Marocco.
Vi diamo anche dei consigli su quale Dar e quale Riad prenotare prima del vostro viaggio in Marocco.
La Medina
Partiamo innanzi tutti dalla Medina che si trova in molte città dell’Africa settentrionale e si tratta della parte antica della città, costruita dagli Arabi intorno al IX secolo d.C. Il termine Medina deriva dall’arabo e madīna che significa proprio città e solitamente è circondata da mura esterne che la delimitano e l’accesso ad essa avviene attraverso delle porte.
In Marocco tutte le città imperiali (Marrakech, Rabat, Meknes e Fes ) ne hanno una ed ognuna è diversa ma allo stesso tempo simile alle altre. Il profumo delle spezie ti avvolge appena ci entri ed è molto facile perdersi tra i vicoli stretti e, a prima vista, tutti uguali dove si trovano palazzi storici, moschee e fontane antiche. L’unico modo per uscirne e tenere a mente dei riferimenti e tornare sui propri passi seguendoli, altrimenti in un attimo si perde il senso dell’orientamento.
Nei vicoli della Medina si trova di tutto: venditori di spezie e incensi, bancarelle di frutta e verdura e piccoli banchetti di dolciumi. Ancora negozi di vestiti o di gioielli, venditori di teiere o di tajine, la pentola tradizionale di terracotta smaltata che si usa per cucinare l’omonimo piatto. Si possono poi trovare artigiani che filano la lana o che tessono i tappeti direttamente in strada. Alcuni vicoli sono talmente stretti che ci passa a mala pena una persona, in altri bici e motorini si fanno largo tra la folla di persone, solo verso l’esterno si possono trovare automobili che riescono comunque ad infilarsi in vicoli in cui noi non avremmo nemmeno pensato si poterci passare.
Insomma una Medina è un luogo magico in cui perdersi fa parte del gioco e sono da visitare assolutamente almeno una volta nella vita.
Il Riad
Il Riad era l’abitazione tradizionale della Medina. La parola araba Riad significa giardino ed è proprio questo il suo segno di riconoscimento, il giardino che si trova al centro dell’edificio.
La struttura del Riad è sempre, a forma quadrata, disposta su più piani che si affacciano tutti sul giardino interno.
Al centro del giardino si possono trovare alberi di arance o di limoni e qualche volta una fontana. La maggior parte dei Riad hanno delle vetrate che ne coprono l’apertura superiore (un tempo lasciata aperta).
Le pareti interne dei Riad sono spesso ornate di piastrelle colorate e mosaici che includono rappresentano scritture religiose, motivi geometrici o immagini floreali.
Dall’esterno il Raid ha una porta pressoché anonima ma, dall’accesso al livello della strada, attraversando un lungo corridoio si accede alla corte interna. Al pian terreno, intorno al giardino, si trovano normalmente tre stanze lunghe e strette che si aprono sul giardino. I livelli superiori hanno invece più stanze affacciate sui balconi interni.
Le finestre del Riad
La particolarità che si nota subito è che non ci sono finestre esterne ai livelli inferiori. Le finestre sono solo ai livelli superiori e, quando ci sono, sono lunghe e strette.
Proprio per la particolarità di non avere finestre nelle Medine si trovano case costruite unite l’una all’altra, spesso anche su tre lati. A Fes abbiamo visto vicoli ciechi in cui ci passava a malapena una persona con più case interconnesse tra loro. Sapete come fanno a fare entrare un oggetto ingombrante (per esempio una lavatrice) in una delle ultime case del vicolo? Si fa entrare dalla porta dalla prima casa, si porta sul terrazzo e si passa di balcone in balcone fino a raggiungere la casa di destinazione.
La privacy
La privacy è il motivo principale per cui i Riad sono costruiti in questo modo. Nel Riad le donne marocchine che potevano trovarsi in un ambiente sicuro chiuso tra le mura domestiche e non sentirsi minacciate da occhi indiscreti. Alcune finestre esterne sono costruite in modo che la donna potesse guardare fuori senza essere vista dalla strada. Il terrazzo ha muri alti in modo che la donna potesse lavorare o rilassarsi sorseggiando un the alla menta senza essere osservata dai vicini.
L’utilizzo del Riad nel turismo
Adesso la maggior parte dei Riad sono stati recuperati ed utilizzati come alberghi o ristoranti ma c’è stato un tempo in cui si è rischiato di perdere per sempre queste opere architettoniche.
Quando la popolazione ha iniziato a trasferirsi nella città nuova e moderna, le Medine sono state abbandonate e lasciate a degradarsi pian piano.
Per fortuna il governo ha lanciato nel 1990 una piano di recupero dei palazzi storici ed è per questo che oggi possiamo dormire o mangiare nei Riad rimessi a nuovo ma sempre preservandone le caratteristiche di un tempo.
Nei Riad delle città più turistiche sono state ricavate anche strutture più grandi connettendo due o più Riad tra loro. In questi Riad, il cui numero di stanze supera di gran lunga quello dei Riad tradizionali, si possono anche trovare negozi di souvenir, ristoranti, piscine e hammam (terme tradizionali musulmane).
Il Dar
Il Dar, come il Riad, era un’abitazione tradizionale della Medina, infatti la parola Dar in arabo significa casa. Anche la struttura è apparentemente la stessa anche se solitamente il Dar è leggermente già grande. La differenza sostanziale tra Riad e Dar è che il primo ha un giardino interno mentre il secondo un cortile interno. Al centro del cortile si trova solitamente una fontana.
Cosa scegliere: Dar o Riad?
Da quel che abbiamo potuto vedere nel nostro viaggio in Marocco una buona parte di quelli che si chiamano Riad sono bensì dei Dar: nessuno dei Riad in cui siamo stati aveva il giardino bensì il cortile.
I Dar in cui siamo stati o non avevano la struttura quadrata (come quello di Chefchaouen) o l’ingresso non era a bordo strada, come ad esempio in quello di Fes dove si salivano prima due rampe di scale e poi si giungeva nel cortile centrale. Tutto il resto era un Dar a tutti gli effetti.
Secondo me se scegliete un Riad, questo potrebbe essere veramente un Riad ma se scegliete un Dar facilmente non lo è. Se ci sono fotografie guardate la zona centrale.
Ad ogni modo Riad o Dar, comunque scegliate guardate sempre il punteggio di Booking e leggete le recensioni. Alle volte anche i punteggi più alti sono un po’ alterati dalle richieste insistenti dei proprietari che chiedono di scrivere una recensione positiva, è una cosa che abbiamo provato personalmente sia in Marocco che in Giordania. Mai come in questi posti abbiamo trovato dei punteggi alti (anche dei 9) di posti a cui io avrei dato a malapena 6.
I Dar e Riad che vi consigliamo
Tra tutti i Riad (chiamati tali) in cui siamo stati nella nostra settimana on the road in Marocco ve ne posso consigliare uno che ci ha stupito per la particolarità delle stanze che si affacciavano nel cortile interno e per la cordialità del proprietario. Si tratta del Riad Benchekroun, ve lo consiglio!
Invece tra i Dar vi consiglio il Dar Aldea di Chefchaouen. Nonostante sia un po’ caro, se volete pernottare in piena Medina e trovarvi nel vicolo più fotografato della città blu, questo è il posto che fa per voi!
Il mio sogno nel cassetto (anzi, sinceramente…uno fra i tanti) è quello di comprare un riad in Marocco e gestirlo :) Ho adorato questi luoghi, non li cambierei per nessun hotel a 5 stelle del mondo! Interessante la curiosità su come facciano entrare mobili e oggetti di grandi dimensioni nelle case…non lo sapevo!
Non conoscevo la differenza tra i due tipi di struttura, perché in effetti finora avevo sempre sentito parlare di riad. Al momento il Marocco non era ancora nella mia lista… finora! Guardando le vostra foto vorrei partire subito! E mi sa che da Torino c’è anche un volo diretto :-)
Utilissimo, non sapevo di questa distinzione. Dormire in un riad deve essere un’esperienza davvero unica, mi piacerebbe molto.
Brutta cosa quella di chiedere recensioni positive agli ospiti, così altera il giudizio che meritano realmente le strutture alberghiere. Farò tesori dei tuoi consigli per un prossimo viaggio che dovrò prenotare per tempo, quest’anno i voli nel periodo pasquale erano abbastanza cari e ho optato per un’altra destinazione.
Avevo trovato delle buonissime offerte aeree per Marrakech a Novembre che mi stavano tentando. Questo articolo mi ha aiutata a capire cosa cercare come alloggio nel caso in cui ci andassi!