Cuenca e la Serranía
La città di Cuenca è stata una delle maggiori sorprese del nostro mini tour on the road della Mancha, la zona della Spagna conosciuta soprattutto per i mulini a vento descritti da Cervantes nel suo libro “Don Chisciotte della Mancia”.
Cuenca
La cittadina di Cuenca si trova a poco più di 150 Km a sud di Madrid e colpisce subito perché è una città medievale arroccata su uno sperone roccioso alla confluenza di due profonde gole fluviali.
Da un lato della gola di Huécar si trova la città di Cuenca e dall’altro lato si erge maestosa la facciata del convento di San Pablo.
La città fu fondata dai Romani che le diedero il nome di Conca. Nel 1996 il suo centro storico con le sue chiese e le famose Casas Colgadas (case sospese o appese) è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Una piccola curiosità per gli amanti degli anime: nella serie animata giapponese “Sora no Oto” (il suono del cielo) gli autori si sono ispirati alla città di Cuenca per le ambientazioni. Come si può vedere nel fotogramma qui sotto non si sono solo ispirati, si tratta proprio di Cuenca!
Cuenca vecchia e Cuenca nuova
La città di Cuenca è divisa in due parti distinte. La parte nuova, cosmopolita e universitaria si trova sotto la rocca a 900 metri sul livello del mare mentre la parte vecchia della città, che sale fino a 1100 metri, è quella turistica e più interessante.
Il ponte di San Pablo costruito nel 1902 congiunge la parte vecchia della città al convento di San Pablo attraverso la gola del fiume Huécar. Dal lungo ponte in ferro rosso è possibile osservare le case sospese. Trovandosi a ridosso della gola sembra quasi che stiano su per miracolo, fanno impressione i balconi che sporgono su essa!
In una di esse è possibile entrare in quanto ospita il museo di arte astratta di Cuenca. Anche se non siete amanti dell’arte astratta il museo merita una visita anche solo per vedere l’interno della casa sospesa. Dal suo interno è possibile ammirare così il ponte e il panorama della gola da un’altra prospettiva.
E poi il museo è gratuito!
Continuando a salire verso la rocca si arriva nella Plaza Mayor di Cuenca.
La cattedrale di San Giuliano nella piazza è anche sede vescovile. Se siete amanti delle leggende, probabilmente vi interesserà sapere che… si dice che in questo tempio sia conservato il Santo Graal e proprio per questo motivo questa sarà l’unica roccaforte per la salvezza nel giorno previsto da Nostradamus per la fine del mondo. Curioso è lo stemma della città di Cuenca visto che rappresenta una coppa, che sia proprio il Santo Graal?
Andando ancora oltre la piazza e perdendosi nei suoi vicoli a strapiombo sulle due gole si raggiunge il punto più alto della città, chiamato per l’appunto Mirador.
I sentieri che passano fuori dalle mura della città permettono di allontanarsi per un po’ dalla folla di turisti e ammirare lo spettacolo delle due gole che circondano la rocca.
Proprio per questo motivo abbiamo deciso il giorno dopo di procedere lungo la gola per scoprire cosa ci fosse ma … solo dopo pochi chilometri abbiamo deciso di allungare un po’ il nostro itinerario passando per la Serranía de Cuenca.
La Serranía de Cuenca
Arrivando dalla parte alta di Cuenca, appena fuori dalla città, si possono trovare piste ciclabili immerse tra foreste di pini silvestri, tigli, agrifogli e tassi, fiumi verdissimi, distese di prati, qua e là qualche zona sterrata rossa e alberi cresciuti direttamente sul terreno di arenaria.
Dopo qualche tornante, e altri 400 metri di dislivello, il panorama cambia. Iniziano a vedersi alcune formazioni rocciose che sembrano modellate dalle fate (merito dell’erosione dei fiumi Jucas e Escobar). Mentre alzando gli occhi al cielo, un grosso volatile sovrasta il panorama in cerca una preda, scopriamo infatti che la Serranía è anche rifugio di rapaci quali l’aquila reale e l’avvoltoio.
A poco più di 20 km da Cuenca e 10 dal paesino di Valcabras arriviamo alla Ciudad Encantada (in italiano La Città Incantata).
La città incantata
Non si tratta dell’omonimo film di animazione di Hayao Miyazaki ma bensì di un opera ancor più antica, la Città incantata ha infatti una storia di più di 90 milioni di anni.
Tutto iniziò alla fine del Cretaceo quando le acque del Teti si ritirarono e aria, vento e acqua, iniziarono un lento ma costante processo di modellamento. I risultati sono tanto affascinanti quanto sorprendenti. Nel tempo le rocce calcaree hanno assunto forme inaspettate come ad esempio gli orsi, la foca o il coccodrillo che lotta contro un elefante.
Queste figure, insieme a molte altre, popolano oggi la Città incantata, rendendola un luogo unico per i visitatori. In alcuni casi sarà forse necessaria un po’ di immaginazione per dare conferma a certe forme mentre in altri basta una rapida occhiata.
Il percorso è lungo circa 3 km ad anello. Il sentiero è ben segnato ed immerso in una splendida vegetazione.
Il parco della Città incantata è aperto al pubblico tutto l’anno. Il prezzo di accesso è di 5 euro. Nei weekend e nei giorni festivi vengono organizzate anche visite guidate.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale.
Se state organizzando un viaggio da queste parti vi consiglio di dedicare almeno due giorni tra Cuenca e la Serranía. Noi purtroppo eravamo un po’ di corsa ma ci siano innamorati talmente tanto di questa parte della Spagna che probabilmente torneremo.
Ho letto Don Chisciotte alle superiori e la mia prof ci martellava. Sarei curiosa di andarci e vedere la vera Spagna
Io adoro la Spagna ma questa parte non l’ho ancora vista. Mi ha affascinato il tuo racconto, la città incantata e il museo di arte astratta in primis. Grazie per le dritte, penserò un itinerario in queste zone.
Mi ha subito conquistato l’articolo quando hai parlato dell’anime ahahah Ma la città (senza parlare di animazione giapponese) sembra un vero gioiellino!
Ho voglia di conoscere meglio la Spagna e visitare questo luogo che sembra sospeso tra sogno e realtà.
Interessantissimo! Conoscevo Cuenca solo di fama e la Città delle Fate per niente.. sembrano davvero meritare! ?
Bellissimi questi luoghi. La Città Incantata sembra davvero spettacolare.
Terrò nota di questo articolo