Le condizioni delle strade in Kirghizistan
Prima di partire per questo viaggio avevo mille interrogativi, uno dei tanti era su come sarebbero state le condizioni delle strade in Kirghizistan. Avevo solo una vaga idea. Sapevo che le condizioni non erano delle migliori. Proprio per questo motivo avevo noleggiato un fuoristrada ma come fossero veramente l’ho scoperto solo una volta arrivati in Kirghizistan.
Condizioni delle strade in Kirghizistan
Come probabilmente avrete già letto nel nostro viaggio in Kirghizistan, come navigatore, abbiamo utilizzato l’app Maps.me al posto di Google Maps. Questo perché come potete vedere dall’immagine qui sotto Google Maps non ha mappato tutte le strade ma solo quelle principali.
Le strade del Kirghizistan per Google Maps sono quelle che vedete in giallo: un po’ pochine…. Le altre sono tutte strade sterrate, non che quelle che segna Google in giallo siano invece asfaltate!
Strade principali e strade secondarie
Per esempio la strada che va da Jirgalan a Sary Tolgoy, segnata sia da Google Maps che da Maps.me come strada principale adesso è così come vedete nella foto qui sotto. Si capisce che una volta è stata sicuramente asfaltata ma adesso non lo è più molto.
Su Google Maps è indicata come una strada principale A362. La A364 era peggio della A362 e il tempo di percorrenza indicato da Google non era per nulla veritiero. Ci abbiamo invece messo più di un’ora per fare questo pezzo di strada evidenziato: 28 km!
Il fatto è che, se uno lo sa che sono strade secondarie, allora parte già con il presupposto che siano sterrate. Quando però pensi di trovarti su una bella strada “asfaltata” e ti ritrovi questo tipo di strade ci rimani un po’ male.
Non come quando invece sei su una bella strada sterrata da chilometri, ad un certo punto inizia il paese e magicamente la strada da sterrata diventa asfaltata ma… finito il paese, di nuovo sterrata! La meraviglia del Kirghizistan! Come quella celebre frase di Forrest Gump: “la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”. Ecco, le strade del Kirghizistan sono un po’ così: non sai mai come sarà la strada che ti capiterà di percorrere.
Ma non vi preoccupate, le strade non sono tutte così, sono anche peggio!
Le strade asfaltate
Noi di strade asfaltate ne abbiamo fatte ben poche, ma in molti casi anche volutamente. Quello che vi posso dire è che la strada principale che va da Bishkek a Osh è asfaltata (almeno il pezzo che abbiamo fatto noi da Bishkek a Jalalabad) e così anche tutta la strada che costeggia l’Issik Kul. E’ sterrata la strada che va al Song Kol (questa non ce l’aspettavamo perché era segnalata come principale anche da Google Maps) e oltre ad essere sterrata è anche molto ripida e con tanti tornanti: il passo è oltre i 3000 metri.
Nel momento in cui siamo passati noi dalle parti di Kazarman abbiamo visto che stanno lavorando molto intensamente per finire di asfaltare quella che diventerà la statale nord-sud che porterà da Bishkek a Osh passando per Balykchy, Kochkor, Jumgal e Kazarman, dimezzando quasi i tempi di percorrenza attuali.
Non credo manchi molto all’apertura perché erano a buon punto, peccato che noi non abbiamo invece utilizzarla e per quel pezzettino di strada che mancava abbiamo dovuto fare tutto il giro della montagna, svalicare più volte mettendoci più di 4 ore per raggiungere la nostra destinazione. Ma il bello di questa vacanza on the road è stato proprio questo: arriveremo o non arriveremo, questo è il dilemma!
Noleggiare un auto in Kirghizistan: con o senza autista?
Sia la Lonely Planet che sui vari siti che ho cercato prima di partire per questo viaggio sconsigliavano il noleggio auto senza autista proprio per via delle condizioni delle strade e per un fatto di sicurezza (l’autista conosce le strade). Io vi dico che con un buon navigatore (vi consiglio Maps.me), un buon mezzo di trasporto solido e un po’ di spirito di adattamento si può fare! Le compagnie di noleggio auto in Kirghizistan non sono tante e i prezzi dei fuoristrada sono elevati.
Noi ci siamo affidati ad una guida locale di Bishkek che “noleggia” i propri mezzi, quelli che usano loro per portare i turisti. Non è proprio una vera e propria agenzia tant’è che non ti fa un vero e proprio contratto di noleggio.
Il nostro mezzo di trasporto
Noi non abbiamo avuto alcun problema e il mezzo di trasporto che ci accompagnato nel viaggio è stato un Mitsubishi Delica del 1996 con quasi 400.000 chilometri (i suoi 400.000 li ha compiuti con noi!).
Un mezzo resistente (senza elettronica), molto alto e con lo snorkel. La carrozzeria non era più nuova e non dovevamo preoccuparci di un sassolino saltato dalla strada sulla macchina, o delle volte che siamo passati nei boschi e i rami hanno più volte rigato la portiera o come in questo caso…
Il mio autista (Gabri) è stato veramente molto bravo. Ci sono state situazioni in cui abbiamo avuto un po’ paura soprattutto in strade in cui il Delica si inclinava un po’ troppo e sotto c’erano strapiombi non così simpatici ma i sangue freddo di Gabri ci ha riportati a casa sani e salvi.
Le nostre paure nell’affrontare le strade kirghise
La paura maggiore era quella di trovare strade inagibili. E’ successo un paio di volte ma sempre in posti in cui tornare indietro era abbastanza semplice.
Maps.me è un ottimo navigatore ma purtroppo, essendo le mappe libere, c’è anche la possibilità che chi ha editato quella specifica parte di mappa abbia fatto un errore. Potrebbe aver indicato la strada come percorribile in automobile mentre era di fatto un sentiero da fare a piedi. Trovarsi dopo 8 ore di sterrati bloccati, magari a 20 chilometri dalla destinazione non è bello! A noi è successo dopo più di 2 ore di strada e oltre 1000 metri di dislivello in una strada che diventava man mano sempre più un sentiero. Ad un certo punto abbiamo incontrato un pastore a cavallo a cui abbiamo chiesto informazioni (in kirghiso naturalmente) che ci ha detto (ma tanto non capivamo) e poi fatto capire che da lì non ci saremmo passati in auto nonostante il nostro super Delica.
Siamo tornati indietro a malincuore perché la nostra destinazione da lì era a meno di 40 chilometri. Ne abbiamo fatti altri 300 per aggirare la montagna che avremmo invece voluto valicare.
La mia paura maggiore, quando ci trovavamo in mezzo al nulla, era quella di rimanere senza benzina. Avevamo una tanica di sicurezza ma conteneva non più di una trentina di litri!. Siccome i distributori di benzina si trovano solo sulle strade principali (quelle gialle segnate da Google per intenderci) il mio consiglio è quello fare sempre il pieno ogni volta che se ne ha la possibilità e sicuramente prima di lasciare una strada gialla.
Breve nota sulle informazioni contenute in questo articolo
Vi ho parlato delle nostre esperienze di guida che risalgono all’agosto 2019. Non so per quanto tempo saranno ancora in queste condizioni le strade in Kirghizistan. Prima di andare, se avete intenzione di noleggiare un auto, chiedete un aggiornamento sulle condizioni delle strade alla compagnia di noleggio.
Non credo che sia fattibile con il multivan, e comunque al ritorno un cambio di gomme e una bella revisione agli ammortizzatori ci starebbe tutta. L’ideale è affittare un mezzo idoneo, come avete fatto voi. Una zona selvaggia va vissuta con i giusti mezzi ed equipaggiamenti., per la buona riuscita del viaggio.
Quando si va in questi paesi è sempre importante capire come muoversi. Siete stati temerari e vi stimo per questo ? io avrei fatto uguale! Adoro gli otr in libertà
L’altra sera quando ho letto il blog ,e visto i video , ho pensato all’avventura vissuta con Rita e Franco in Liguria qualche anno fa , quando per sbaglio abbiamo imboccato una sterrata e pensavamo di trovare uno spazio per invertire la marcia e poter tornare indietro , ma così non ė stato e per tre o quattro km (dice Gianni )abbiamo viaggiato a passo d’uomo con lo STRAPIOMBO sulla sinistra , e la montagna sulla destra , strada strettissima piena di sassi e sconnessa dove sarebbe stato impossibile l’incrocio con un ‘altra auto , noi avevamo la lancia ….. delta ? il caso , la fortuna , le preghiere , ognuno la pensi come vuole ,ha fatto sì che solo al termine del percorso in uno slargo dove c’era anche una” Cappelletta “ci siamo fermati e abbiamo notato una 4 per 4 ferma in senso opposto al nostro , forse pronta a salire , ma non abbiamo fatto domande ?contenti di essere arrivati su una strada normale . Mi ricordo però di aver pensato che se avessi saputo i miei figli in una situazione del genere , avrei detto che erano degli “incoscenti “ ??
Quindi non ci hai dato degli incoscienti solo perché l’avete fatto anche voi? ?
Il mio secondo viaggio a Cuba (parliamo del 2003, un millennio fa) mi ha portata a girare molto e l’unico modo che avevo per orientarmi erano una mappa stradale, per fortuna ben fatta. Ho incontrato strade come quelle che racconti tu un po’ ovunque (soprattutto a sud e nel centro dell’Isola) ed è stata un’impresa che ricorderò per sempre. Certi viaggi sono speciali anche per momenti non proprio sereni.
Proprio ieri riflettevo sul fatto che a volte invece dei navigatori converrebbe prendere in prestito la mappa cartacea più aggiornata e fare come ai vecchi tempi! Comunque le vostre foto delle strade sterrate hanno un fascino assurdo :)
Anche io sono dell’idea che sia utilissima la mappa cartacea che però è sempre più difficile da trovare: ho provato a cercare quella del Kirghizistan ma è stato solo tempo perso!
Direi che è stata un’esperienza più che avventurosa! :D Al di là dei disagi e dei momenti di panico momentaneo, non dimenticherete mai un viaggio del genere e, anzi, lo ricorderete con piacere in futuro :)
Un’esperienza ricca di adrenalina! Però che bella esperienza, sicuramente indimenticabile… e poi che paesaggi!