Claudia Mangia Cose: lo Shave Ice

Hawaii – Novembre 2023

Con il “Claudia Mangia Cose” di oggi torniamo a Novembre 2023, e a 13.032 chilometri di distanza, alla scoperta dello Share Ice, una specialità hawaiana e che noi abbiamo assaggiato per la prima volta sull’isola più grande delle Hawaii, Big Island.

Non conoscete Claudia Mangia Cose? “Claudia Mangia cose” è una rubrica di Travel With The Wind che esce una volta al mese in cui parliamo di tutte le specialità assaggiate in giro per il mondo. Potete anche trovarmi su Facebook con il tag #claudiamangiacose.

Continuate a seguirci per altre specialità!

Lo Shave Ice

Lo Shave Ice hawaiano è una specialità hawaiana a base di ghiaccio ottenuto raschiando un blocco di ghiaccio e aromatizzandolo con sciroppi e altri ingredienti dolci. Non è solo un dessert rinfrescante ma una vera icona dell’isola, particolarmente popolare tra i locali.

La base dello Shave Ice sono scaglie finissime di ghiaccio, che vengono ottenute grazie a una speciale macchina in grado di produrre una “granita” dalla consistenza quasi polverosa.

Chi conosce la grattacheca romana ha già capito di cosa si tratta, diciamo che Lo Shae Ice è la versione automatica della grattachecca romana. La consistenza è però diversa; la macchina dello Shave Ice, con la sua notevole velocità, “rasa” (shave in inglese) il ghiaccio in modo più sottile, consentendo allo sciroppo di penetrare in modo straordinariamente equilibrato nelle scaglie quasi polverose.

Nel video qui sotto potete vedere come si fa.

claudia mangia cose: lo shave ice

Claudia mangia lo Shave Ice

Dov’eravamo

Eravamo sull’isola di Big Island, l’isola che più ci è dispiaciuto lasciare durante il nostro viaggio alle Hawaii. Una delle isole con cui abbiamo avuto degli incontri che ci hanno cambiato il modo di guardare le Hawaii.

Quando abbiamo assaggiato lo Shave Ice ci trovavamo al Maku’u Farmer’s market di Pahoa, il mercato domenicale frequentato soprattutto dai locali, consigliatoci da Patrick, il proprietario del Red Cottage, per noi la migliore sistemazione di tutte le Hawaii: prezzo accettabile, host premuroso e simpatico e una casa in stile Hawaiano tutta per noi.

Al Maku’u Farmer’s market c’era di tutto, ci abbiamo passato quasi una mattina intera: c’erano artigiani locali che proponevano le loro creazioni, bancarelle di frutta locale tutta da assaggiare, non mancavano i venditori di street food e soprattutto c’era lei, la ragazza dello Shave Ice.

Era da un po’ che volevamo provare  lo Shave Ice e abbiamo colto l’occasione di farlo al mercato di Pahoa perché l’avevano in due versioni, quella piccola, per bambini, e quella gigante, per gli americani che amano avere tutto BIG.

Noi abbiamo scelto la versione keiki (è una parola hawaiana che significa bambini) che era già abbastanza grande per noi, al gusto Mango Madness: tutto a base di mango, dallo sciroppo al topping con le scaglie di mango disidratato caramerrato, una delizia!

lo stand dove abbiamo comprato lo Shave Ice a Big Island

Com’è arrivato lo Shave Ice alle Hawaii

Le origini dello Shave Ice hawaiano sono giapponesi e risalgono al periodo Heian, tra il VIII e il XII secolo d.C.. In Giappone è noto come kakigori e un tempo era riservato ai ricchi a causa del complicato processo di produzione del ghiaccio, accessibile solo in inverno.

Durante i primi anni del 1900, nel periodo Meiji, lo sviluppo di nuove tecnologie permise di produrre e conservare il ghiaccio a basso costo, portando a un consumo più diffuso a tutta la popolazione.

Nello stesso periodo, le piantagioni di zucchero si svilupparono abbondantemente nelle Hawaii e molte persone provenienti dai paesi asiatici si trasferirono sulle isole hawaiane sperando in un reddito stabile. I giapponesi erano tra i coloro e portarono con sé il loro kakigori.

Lo shave ice fu venduto per la prima volta dagli immigrati giapponesi ai lavoratori delle piantagioni nei primi anni del 1900 e divenne un prodotto comune in molti negozi di alimentari di proprietà giapponese entro gli anni ’50.

Le vendite di shave ice hawaiano iniziarono a crescere negli anni ’50 e ’60 con l’arrivo dei surfisti californiani. Entro gli anni ’90, i negozi di Shave ice, come Matsumoto Shave Ice e Waiola Shave Ice, attirarono l’attenzione dei visitatori internazionali.

Oggi Matsumoto vende più di 1.000 Shave Ice al giorno e i tempi si attesa per potersi gustare uno Shave Ice possono essere di oltre mezz’ora.

lama alla mia sinistra e alpaca alla mia destra

la ragazza dello stand consegna uno Shave Ice al bambino
2 commenti
  1. Alessandra Cortese
    Alessandra Cortese dice:

    Certo che è proprio un dolce/bevanda davvero particolare! Tra l’altro dalla foto sembra gigantesco… non riuscirei mai a finirlo da sola😄😄

    Rispondi

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