Claudia Mangia Cose: il Nadalin di Verona

Verona – Novembre 2024

Con il “Claudia Mangia Cose” di oggi restiamo in Italia, a Verona, dove ultimamente abbiamo avuto l’occasione di scoprire ed assaggiare per la prima volta il delizioso Nadalin. Oggi vi parlo quindi di questa specialità veronese che è assolutamente da provare se passate da Verona tra metà autunno e il periodo Natalizio.

Non conoscete Claudia Mangia Cose? “Claudia Mangia cose” è una rubrica di Travel With The Wind in cui vi parliamo di tutte le specialità che abbiamo assaggiato in giro per il mondo. Potete anche trovarci su Facebook con il tag #claudiamangiacose.

Continuate a seguirci per altre specialità!

Che cos’è il Nadalin?

Il Nadalin è il vero dolce natalizio tradizionale di Verona. Pensavate fosse il Pandoro? Beh, non siete i soli! Anche noi, all’inizio, non avevamo mai sentito parlare del Nadalin.

Simile al Pandoro, il Nadalin è a forma di stella a otto punte, ma più basso. Questo perché, quando fu creato nel 1260, non esistevano stampi che permettessero la lievitazione in altezza: l’impasto, quindi, si espandeva lateralmente, dando vita a un dolce più largo e compatto. La sua forma tradizionale veniva lavorata a mano, ma tendeva a perdere definizione durante la cottura, risultando spesso irregolare.

La decorazione del Nadalin è un’altra caratteristica distintiva rispetto al Pandoro, che viene semplicemente spolverato di zucchero a velo. Il Nadalin, invece, è avvolto da una croccante pralinatura di pinoli, che ricorda quella del panettone mandorlato. Questo mix crea una consistenza irresistibile: croccante fuori e soffice dentro.

Per chi, come me, preferisce il Panettone al Pandoro, il Nadalin è stata una scoperta sorprendente!

verona nadalin della pasticceria Flego

La storia del Nadalin

La ricetta del Nadalin risale al lontano 1260, quando i Della Scala, signori di Verona, incaricarono un pasticcere di corte di creare un dolce che simboleggiasse la grandezza e l’importanza della loro città. Il risultato fu un dolce innovativo e scenografico, che ebbe immediatamente un successo travolgente e divenne il simbolo del Natale veronese.

Questa antica creazione, con la sua forma a stella e la consistenza soffice, rappresentava la tradizione e l’orgoglio locale. Fu proprio il Nadalin, alla fine dell’Ottocento, a ispirare la nascita del Pandoro, che ne raccolse l’eredità, diventando il dolce veronese più celebre in Italia e nel mondo.

Oggi, il Nadalin è apprezzato soprattutto da chi cerca un’alternativa autentica e meno commerciale rispetto al Pandoro. Rimasto fedele alle sue origini, continua a essere preparato nelle case e nelle pasticcerie veronesi come simbolo delle feste natalizie, e viene scelto da chi desidera un dolce che celebri la storia e le radici della città, per un Natale più intimo e legato alla tradizione.

Claudia Mangia cose: il Nadalin di Verona

Claudia mangia il Nadalin

Dove lo abbiamo mangiato

Eravamo già stati a Verona ma mai in questo periodo dell’anno per cui non avevamo mai avuto occasione di assaggiare il Nadalin. Come le altre volte, la nostra tappa fissa per la colazione è stata la storica pasticceria Flego ma questa volta siamo subito stati attirati dalle invitanti fette di Nadalin in bella esposizione nella vetrina della pasticceria.

La pasticceria Flego è un’istituzione a Verona, con due sedi: una in Corso Porta Borsari e l’altra in Via Stella. Noi preferiamo sempre fare tappa nel locale di Corso Porta Borsari.

Il Nadalin proposto dalla pasticceria Flego è più alto rispetto alla versione tradizionale e il suo impasto ricorda quello del Pandoro. Conserva però l’essenza del Nadalin grazie alla pralinatura di pinoli, a cui la pasticceria Flego aggiunge le mandorle.

Alla pasticceria Flego, il Nadalin era servito a fette, farcito con una generosa crema Chantilly e arricchito da gocce di cioccolato: un dolce assolutamente da provare!

Nadalin farcito della pasticceria Flego

verona nadalin farcito della pasticceria Flego
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