Claudia Mangia Cose: il koshari egiziano
Egitto – Novembre 2024
Con il “Claudia Mangia Cose” di oggi andiamo in Egitto, dove recentemente abbiamo avuto l’occasione di scoprire ed assaggiare per la prima volta il koshari. Oggi vi parliamo quindi di questo piatto popolare egiziano che non solo è considerato il simbolo dello street food locale, ma racchiude anche una combinazione unica di sapori e influenze culturali che raccontano la storia dell’Egitto.
Non conoscete Claudia Mangia Cose? “Claudia Mangia cose” è una rubrica di Travel With The Wind in cui vi parliamo di tutte le specialità che abbiamo assaggiato in giro per il mondo. Potete anche trovarci su Facebook con il tag #claudiamangiacose.
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Che cos’è il Koshari?
Il Koshari كشرى è considerato il piatto nazionale dell’Egitto, e rappresenta un vero simbolo dello street food al Cairo e non solo.
Si tratta di un piatto vegetariano semplice ma ricco, composto da un mix di riso, ceci, lenticchie nere e vari formati di pasta (la nostra pasta italiana), completato con cipolle croccanti fritte, e ulteriormente arricchito da una salsa di pomodoro speziata che viene versata sopra tutto.
Originariamente nato come piatto povero, il koshari è diventato un simbolo dello street food egiziano, apprezzato da persone di tutte le età e da tutte le classi sociali, per il suo sapore ma anche perché è una combinazione perfetta di carboidrati, proteine e spezie che rende ogni boccone un’esperienza unica e appagante.
La storia del Koshari
Il koshari ha origini affascinanti che riflettono l’incontro di diverse culture culinarie nel corso della storia dell’Egitto.
Si ritiene che il piatto abbia radici nell’India, dove un piatto simile chiamato “khichdi” mescola riso e lenticchie. Fu introdotto in Egitto dai soldati britannici durante il periodo coloniale nel XIX secolo, quando i commerci globali portarono ingredienti come pasta e pomodori dall’Italia e dall’America. Questi elementi furono poi integrati nella ricetta, dando vita al koshari come lo conosciamo oggi.
Originariamente un cibo semplice e nutriente per le classi popolari, il koshari è diventato nel tempo un emblema della cucina di strada egiziana, venduto in piccoli chioschi e ristoranti. La sua evoluzione lo ha reso un simbolo della cucina locale, capace di unire influenze straniere e tradizione in un piatto ricco di storia e sapore.
Claudia mangia il koshari
Dove lo abbiamo mangiato
La prima volta abbiamo assaggiato il koshari al Cairo, accompagnati dalla nostra guida Sherif, in un ristorante appartenente a una famosa catena specializzata in questo piatto tradizionale.
È stato il nostro primo approccio con il koshari, e già allora ci ha conquistati per il suo sapore unico e speziato.
La seconda volta, invece, lo abbiamo gustato in una versione più casalinga, preparata a bordo della dahabeya che ci trasportava lungo il Nilo, da Assuan a Luxor.
Possiamo dire senza dubbio che il koshari fatto in casa ha una marcia in più: il sapore è più intenso e autentico, probabilmente grazie alla cura e all’amore con cui viene preparato. Un’esperienza che ci ha fatto apprezzare ancora di più la semplicità e la bontà di questo piatto.
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