Claudia Mangia Cose: Banh Chao
Cambogia – Novembre 2022
Con il “Claudia Mangia Cose” di oggi torniamo a Novembre 2022 e a 9.000 chilometri di distanza, alla scoperta del Banh Chao, uno dei cibi di strada tipici della Cambogia, che abbiamo assaggiato durate il nostro primo viaggio nel sudest asiatico.
Non conoscete Claudia Mangia Cose? “Claudia Mangia cose” è una rubrica di Travel With The Wind che esce una volta al mese in cui parliamo di tutte le specialità assaggiate in giro per il mondo. Potete anche trovarmi su Facebook usando il tag #claudiamangiacose.
Continuate a seguirci per altre specialità!
Il Banh Chao cambogiano
Il Banh Chao è la versione cambogiana (diversa solo nel nome) della crêpe vietnamita chiamata Bánh Xèo. In Vietnam e Cambogia è un comune cibo da strada anche se sembra nato in Vietnam e successivamente esportato anche nei paesi limitrofi, non solo in Cambogia ma anche in Thailandia.
Le sue origini non sono conosciute ma si pensa che possa essere nato nel Vietnam Centrale attraverso la fusione della cultura gastronomica francese e quella vietnamita in epoca coloniale.
Il nome significa “frittella o crêpe sfrigolante” perché “xèo” in vietnamita si riferisce al suono sfrigolante che fa il sottile strato di pastella quando viene versato nella padella calda.
Il Banh Chao viene preparato con uno speciale impasto di farina di riso, acqua e polvere di curcuma. La crêpe viene poi farcita con carne di maiale macinata, germogli di soia, cipolle e peperoncino e servita accompagnata da vari tipi foglie di insalata (lattuga e altre da noi sconosciute tipiche del sud est asiatico come le foglie di perilla e la persicaria odorata) e una ciotolina con una salsa di pesce come accompagnamento.
Come si mangia il Banh Chao
Ovviamente noi non sapevamo come si mangiava il Banh Chao, il nostro ospite ci ha portato questa crêpe gigante ripiena di carne, una ciotola di insalata di tutti i tipi (alcune assaggiate per la prima volta in quella occasione) e una ciotolina con una salsa di pesce. Ci siamo quindi fatti spiegare.
Per mangiare il Banh Chao bisogna seguire questi passaggi:
- prendere in mano delle foglie di insalata
- strappare il Banh Chao in piccoli pezzi
- posizionare un pezzo di Banh Chao, includendo sia la crosta che il ripieno, sopra le foglie di insalata
- formare un involtino richiudendo le foglie sopra il Banh Chao
- intingere nella salsina
- mangiare
Su YouTube abbiamo pubblicato il video di come, quella sera, ho preparato (e mangiato) il Banh Chao cambogiano.
Claudia mangia il Banh Xeo
Dov’eravamo
Il Banh Chao l’abbiamo mangiato ad Angkor, l’antica città situata a nord di Siem Reap dove si trovano i bellissimi templi che hanno reso famosa la Cambogia in tutto il mondo.
E’ stato tutto un caso che quella sera fossimo lì. Era il giorno del mio compleanno e avevamo deciso di passarlo tra i templi più lontani dalla città: Beng Mealea e Banteay Srei. Abbiamo chiesto al nostro hotel di prenotarci il taxi per la giornata (ogni hotel ha almeno un proprio tuk tuk driver e un proprio tassista).
Dopo la bellissima giornata passata tra i templi il nostro autista ci ha prima portato ad ammirare il tramonto dal lago di Srah Srang dove ci ha raccontato la storia della sua famiglia e poi (tutto fuori programma) ha voluto invitarci a mangiare nel “ristorante” di famiglia.
E’ stato un fuori programma, e una cena di compleanno, molto particolare. Il locale in cui ci ha portato era annesso a quella che al tempo era casa sua (a due passi a piedi da Angkor Wat, uno tra i templi più famosi di Angkor). Oggi la sua casa non c’è più, nei giorni seguenti il nostro incontro sarebbero arrivati i militari che avrebbero fatto traslocare tutti i cambogiani che vivevano lì da generazioni. Tutto questo perché Angkor Wat è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO e intorno ad esso non ci doveva vivere nessuno.
Forse anche per questo motivo aveva voluto condividere con noi il suo cibo e farci conoscere la sua famiglia. Noi abbiamo accettato con molto piacere.
Ci ha accolto nel suo chiosco dove lui e sua moglie preparavano il Banh Chao e tanti cambogiani si fermavano a mangiare lì prima di tornare a casa. Noi eravamo seduti accanto ad altri cambogiani trasferitisi in America (uno da Miami e una coppia di Chicago) tornati in Cambogia come turisti. Hanno voluto assolutamente offrirci da bere.
Claudia e Gabri e i nostri “nuovi amici” cambogiani
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