On the road tra i vigneti dello Champagne in Francia
Vi raccontiamo qui il nostro viaggio on the road alla scoperta dello Champagne in Francia. Un itinerario di una settimana on the road in cui siamo partiti dall’Italia passando per Austria, Liechtenstein, Svizzera, Francia e Germania per arrivare nella zona dello Champagne.
La zona dello Champagne si trova in Francia a meno di 150 chilometri da Parigi. E infatti, data la vicinanza con Parigi, avremmo anche potuto andarci in aereo ma non avremmo così potuto fare acquisti e portarci a casa un po’ di bottiglie. Quindi abbiamo preferito un on the road partendo dall’Italia.
Qualche dettaglio sul nostro viaggio nello Champagne
Il nostro itinerario di andata e ritorno in Francia
1. da Bolzano a Basilea (467 km)
Partiamo prestissimo da casa perché la giornata sarà lunga. Abbiamo deciso di non fare l’autostrada un po’ per risparmiare, un po’ per viaggiare più lentamente e avete la tranquillità necessaria per ammirare i panorami.
Ci fermiamo dopo poche ore al Lago di Resia per ammirare (anche se l’avevamo già visto) il campanile sommerso.
Per pranzo ci fermiamo per strada per un veloce pic-nic e nel pomeriggio arriviamo al Lago di Costanza.
Purtroppo il tempo non è dalla nostra parte per cui facciamo solo una breve passeggiata sul lago e ci avviamo verso Sciaffusa dove avevamo in programma di visitare le Cascate sul Reno: ci avventuriamo nonostante il maltempo.
Le Cascate sul Reno sono famose per essere le più estese d’Europa e l’altra particolarità è che si trovano talmente a poca distanza da Sciaffusa che sembra che siano proprio in mezzo alla città.
Noi ci siamo fermati comunque nonostante stesse per piovere, infatti un po’ di pioggia oltre agli schizzi delle cascate, l’abbiamo presa, ma ne è valsa la pena. Se passate da queste parti consiglio la visita alle Cascate sul Reno: ottima gita per grandi e piccini! Il prezzo del biglietto non è nemmeno troppo alto: 10 franchi svizzeri (circa 9 euro).
La notte decidiamo di passarla a Basilea per andare a trovare una coppia di amici che anni fa ha deciso di trasferirsi proprio in questa città svizzera. Prenotiamo un hotel facendo tappa in un Mac Donald dove mangiamo due ottimi “Hamburger” di Quinoa (mai visti in nessun altro Mac Donald) e ci dirigiamo a Basilea dove arriviamo che è molto tardi. Riusciamo ancora a prenotare l’albergo a Strasburgo per il giorno successivo prima di crollare dal sonno.
2. da Basilea a Strasburgo (145 km)
Passiamo la mattinata con Walter e la sua famiglia a Basilea dove ci fanno da ciceroni per la città. La città di Basilea è costruita sul Reno che la divide in due, da un lato si trova il centro storico della città (nel quartiere di Grossbasel) e dall’altra la piccola Basel (Kleinbasel).
Assistiamo ad uno spettacolo di acrobati olandesi a Messeplatz (la piazza della fiera) e poi pranziamo tutti insieme al Ristorante Molino. Noi, ormai lo sapete, non siamo da ristoranti italiani all’estero ma capiamo i nostri amici che vivono in Svizzera da anni e che come noi, sognano la pizza italiana! Solo che noi siamo più fortunati possiamo mangiarla in Italia! Comunque devo dire che, nonostante fosse in Svizzera e avesse prezzi “svizzeri”, era abbastanza buona.
Dopo pranzo salutiamo i nostri amici con la promessa di rivederci tutti insieme in Alto Adige e ci dirigiamo in Francia.
Arriviamo verso le 18:30 a Strasburgo al nostro hotel situato nei sobborghi della città che ho trovato molto comodo e conveniente: si tratta del K hotel. Oltre ad essere economico, ha il parcheggio gratuito e si trova a pochi minuti a piedi dalla fermata Ducs d’Alsace dove si possono prendere i tram A e D che portano in centro. Ogni corsa costa 1,80€ e considerando quanto costano i parcheggi in centro o gli alberghi in centro con parcheggio annesso questa c’è sembrata un’ottima sistemazione.
Strasburgo è una città bellissima con i suoi canali e le sue chiese gotiche e neogotiche. Noi ci siamo soffermati soprattutto nel romantico quartiere Petit-France dove abbiamo preso l’aperitivo lungo i canali e cenato con una specialità alsaziana: la Tarte Flambé.
3. da Strasburgo a Reims (346 km)
Mattinata di guida da Strasburgo a Reims. Ci fermiamo una volta arrivati a destinazione a Reims. Avevamo già prenotato la visita guidata alle cantine Taittinger di Reims per cui andiamo direttamente lì un volta giunti in città.
Il tour guidato è a pagamento ma la visita merita il prezzo pagato: la visita guidata con un assaggio di Brut Reserve costa 21€, più o meno come le altre grandi Maison di Champagne.
La particolarità di questa Maison è che una buona parte delle gallerie, in cui vengono conservate le preziose bottiglie (alcune veramente molto preziose), sono di epoca romana ma confinano ed in parte intersecano le antiche gallerie benedettine del XIII secolo. La città di Reims vanta più di 120 chilometri di gallerie sotto le quali sono conservate milioni di bottiglie di Champagne: altro che caveau di una banca!
Dopo il primo assaggio di Champagne e di cultura enologica francese in cui abbiamo già imparato un sacco di cose, che ho riepilogato in questo articolo, facciamo un giro a Reims. Per cena andiamo poi al Bistrot du Forum dove ceniamo con quella che diventerà la nostra cena tipica del nostro viaggio on the road: tagliere misto di salumi e formaggi e due calici di Champagne!
4. Champagne
Sveglia abbastanza presto e dopo una deliziosa colazione italo/francese con cappuccino e Pain au Chocolat andiamo alla cattedrale di Reims dove compriamo i biglietti per la visita guidata alla torre della cattedrale che avremmo visitato il pomeriggio alle 17.
Ci dirigiamo poi al Museo della Vigna di Verzenay ma prima facciamo tappa alla cantina di un piccolo produttore che ci ha consigliato un nostro amico, si tratta di Maurice Vesselle che a Bouzy (uno dei 17 villaggi Grand Cru) produce un sublime Champagne da cui ci siamo portati a casa un paio di bottiglie scelte dopo qualche assaggio.
Il museo della vigna a Verzenay
A Verzenay passiamo qualche ora tra il museo e il faro e terminiamo la visita con… indovinate un po’… una degustazione di due Champagne della zona (naturalmente Grand Cru).
La salita al faro permette di godere di una vista mozzafiato sulle colline francesi ricoperte di vigne. Il loro aspetto è molto diverso da quello che siamo abituati a vedere nelle nostre zone. Qui le vigne sono molto basse, circa di 50 centimetri da terra. Sono così perché in questo modo le uve riescono a prendere un po’ più del poco sole che bacia queste zone. Qui il sole è molto raro, almeno così dicono perché noi, nei quattro giorni passati qui, non ha mai piovuto.
Scesi dal faro abbiamo passato un paio d’ore al museo della vigna. E’ uno dei posti in cui abbiamo imparato di più in assoluto sulla coltivazione di queste particolari varietà di uva (Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier) e della produzione dello Champagne.
La leggenda della nascita del Pinot Meunier
Un’altra delle affascinanti informazioni che abbiamo scoperto al museo è la leggenda della nascita del Pinot Meunier (il mio preferito tra le tre tipologie di uve utilizzate per l’assemblaggio dello Champagne).
La leggenda vuole che sia stato un caso dato dalla distrazione del mugnaio del mulino che vedere fotografato qui: il Mulino di Verzenay!
Un giorno, dimenticatosi aperta la porta del suo mulino, avrebbe permesso la diffusione della farina sui vigneti circostanti di Pinot Noir dando così vita ad una nuova varietà di uva: il Pinot Meunier! Se si osservano gli acini di Pinot Meunier si nota infatti che sono ricoperti di una sottile patina bianca che nella leggenda viene ricondotta proprio alla farina del mugnaio.
Il mulino si trova nella collina prospiciente al museo ed è di proprietà della G.H. Mumm (famosa Maison francese). Non è però possibile entrare se non contattando direttamente il sito internet di Mumm.
La visita alla cattedrale di Reims
Alle 17 un po’ di corsa arriviamo alla cattedrale Notre Dame di Reims. La visita guidata (anche se in francese) è molto bella. Ti fanno salire sul balcone del primo piano, girare tutto intorno all’edificio dove è anche possibile ammirare da vicino i leggendari gargoyle che assomigliano a quelli della sorella maggiore, la cattedrale Notre Dame di Parigi. Dai balconi si raggiunge poi il sottotetto fatto ricostruire dal magnate americano Rockfeller dopo la seconda guerra mondiale. Anche l’interno della cattedrale merita una visita (questa è gratuita) dove si possono ammirare le meravigliose vetrate tra cui spiccano quelle di Chagall del 1974.
Sorpresa notturna alla cattedrale di Reims
Dopo cena Gabri andiamo a vedere la Basilica di Santa Clotilde a pochi chilometri di distanza dal centro. Mentre decidiamo se fare ancora un giro o tornare in hotel Gabri ha un intuizione e torniamo davanti alla Cattedrale di Notre Dame de Reims. Quando arriviamo la cattedrale è illuminata di uno strano verde e notiamo (Gabri li aveva già notati prima, da qui l’intuizione) un furgoncino della Hertz con delle persone sopra che sembravano tecnici audio o video. Decidiamo di fermarci ed attendere (non sapevamo bene cosa) insieme ad altre poche persone. Dopo una mezz’oretta di attesa partono le luci a suon di musica di uno spettacolo magnifico sulla facciata della cattedrale: erano le prove del light show che si sarebbe tenuto la settimana dopo!
Il video non è il massimo, ed è anche in verticale ma la cattedrale non ci sarebbe stata tutta se l’avessi fatto in orizzontale…
5. Champagne
Il nostro tour dello Champagne on the road continua verso sud attraversando le Montagne di Reims. Alla confluenza tra le tre zone di vitigni si trova Epernay. Ecco perché si è autoproclamata capitale dello Champagne, qui si possono trovare vitigni di Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier! Nella zona delle Montagne di Reims si coltiva il Pinot Noir in quella sotto Epernay le uve Chardonnay mentre il Pinot Meunier è coltivato lungo tutta la valle della Marna.
Appena arrivati ad Epernay ci aspetta la visita guidata (prenotata il giorno prima) da Moët & Chandon. Anche questo tour, come quello da Taittinger a Reims, è a pagamento: i prezzi partono da 25€ per la visita guidata + una degustazione di Imperial. Tra le due visite questa è quella più scenografica ma entrambe valgono una visita. Come dicevo in quest’altro articolo se volete risparmiare soldi per le degustazioni scegliete una sola Maison: le visite guidate sono sempre molto simili l’una all’altra!
Il nostro on the road nello Champagne continua nella zona di Grand Cru e Premier Cru sotto ad Epernay e nella valle della Marne dove visitiamo altre cantine di piccoli produttori e passeggiamo tra le vigne cercando di capire come riconoscere le foglie delle varie tipologie di uve: forse adesso sono in grado di riconoscere la foglia del Chardonnay, ma solo se ho a disposizione Pinot Noie e Pinot Meunier come confronto! In serata torniamo a Reims dove ceniamo al Le wine bar by le Vintage dove prendiamo un tagliere Champenois (con salumi e formaggi tipici della zona) e naturalmente due bicchieri di Champagne.
Andiamo poi nuovamente alla cattedrale per vedere se, per caso, ci sono di nuovo le prove del lighshow. Alle 23:30 purtroppo ancora nulla, decidiamo, quindi, di tornare in albergo.
6. Champagne
Ci trasferiamo con calma da Reims ad Epernay dove abbiamo prenotato le ultime due notti. Passiamo per Hautvillers dove ci fermiamo alla tomba del frate benedettino più conosciuto nel mondo dello Champagne: Pierre Pérignon, per gli amici Dom Pérignon!
Dom Pérignon e Hautvillers
Si dice che Pierre Perignon, il famoso frate benedettino vissuto tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700, sia il padre dello Champagne ma non c’è nulla di certo. Le uniche due cose certe sono che Moet & Chandon ha dato il suo nome ad una delle sue bottiglie più rinomate di Champagne e l’altra che la tomba si trova sotto l’abbazia di Hautervillers. Anche se non siete interessati alla sua tomba (che non è nulla di che, giusto due parole scritte su pavimento della chiesa), la vista dei vigneti sulla valle della Marna da qui è uno spettacolo!
Dopo la visita alla chiesta di Hautervillers ci siamo fatti un giro per cantine di vignaioli indipendenti dove abbiamo fatto acquisti, si tratta di Laurent Gabriel e Philippe Martin.
Il pomeriggio lo passiamo in giro per Epernay dove, come aperitivo, ci facciamo una bella degustazione di 4 calici di Champagne a 20€ all’Eté de Vignerons sulla Avenue de Champagne. Se volete conoscere meglio questa rassegna enologica ne parlo nell’articolo dedicato a cantine e degustazioni.
La cena la facciamo poi al ristorante Au Petit Forneau dove assaggiamo un piatto tipico, la patata ripiena, molto buona e con differenti possibilità di scelta.
7. Champagne
Oggi è il nostro anniversario di matrimonio: sono 10 anni! E Gabri arriva in camera con una rosa e una scatola di cioccolatini, che romantico!
Dopo la colazione e un giro di cantine dove passiamo da Jean Moutardier per fare acquisti, andiamo nella valle della Marne a cercare un posticino carino per il nostro pic-nic a Champagne nelle campagne dello Champagne.
Troviamo un delizioso tavolo da pic-nic davanti alla Marna a Dormans. Per pranzo ci siamo trattati bene, dopo tutto 10 anni si festeggiano una sola volta: tartine con avocado e salmone, camembert, tabulé e, non poteva naturalmente mancare, una bottiglia di Champagne di Laurent Perrier oltre all’acqua sempre Perrier, saranno parenti?
Nel pomeriggio andiamo a visitare il Memoriale della battaglia di Dormans: una delle battaglie che ha segnato la storia della prima guerra mondiale. L’ingresso al memoriale è gratuito ma è ben gradita una mancia all’uscita.
La battaglia della Marna
Il luogo in cui si trova il memoriale segna, anche se solo simbolicamente, il punto in cui le truppe tedesche impegnate ad arrivare a Parigi. Sono state fermate dalle truppe francesi, americane, italiane e inglesi ben ben due volte qui: nel 1914 e nel 1918.
Dopo la visita al memoriale andiamo ancora in cerca di cantine e, visto che siamo abbastanza sulla strada del ritorno a Epernay, passiamo dalla cantina Grand Cru di Roger Brun ad Ay ma non ha più vino, pare abbia avuto più successo del previsto.
Ultime degustazioni
Proviamo ad andare ancora da Michel Genet (sul filo del rasoio per l’orario di chiusura) e infatti non c’è già più nessuno. C’è però un cartello che dice di andare da “C come Champagne” ad Epernay. E noi, già che tanto saremmo dovuti tornare in città, facciamo così. Scopriamo così questo fornitissimo negozio – che purtroppo adesso ha chiuso – in cui si trovava una scelta tra i vini dei migliori Vignerons indipendenti e nel quale era anche possibile fare delle degustazioni.
Dalla nostra passeggiata lungo la Avenue de Champagne questa volta decidiamo di passare la serata da Collard Picard dove facciamo una degustazione degli estremi dello Champagne: un Blanc de Blanc (100% Chardonnay) e un Blanc de Noir (100% Pinot Noir o Pinot Meunier). Ed è qui che ho capito che il mio Champagne preferito è il Blanc de Noir di Pinot Meunier!
8. da Epernay a Bolzano (997 km)
Oggi il tempo non è il massimo, piove e si prospetta maltempo in tutta Europa compreso sulla strada del nostro ritorno. Decidiamo quindi di fare una tirata unica fino a casa. Se però riusciamo a trovare un tempo non proprio così brutto pensiamo di fermarci al Castello di Neuschwanstein in Germania. Beh il tempo è rimasto brutto fino a casa per cui siamo giusto passati sotto al castello per vederlo da lontano ripromettendoci di tornare.
Passiamo di notte da lago di Resia e ammiriamo ancora il campanile sommerso questa volta in veste notturna e arriviamo sfiniti a casa alle due di notte. E’ stato un viaggio lungo: 997 chilometri tutti in una volta!
Dettaglio delle spese sostenute per l’on the road in Francia
questo è il dettaglio dell’intero viaggio nello Champagne on the road per due persone. Dal totale ho escluso gli acquisti di bottiglie di Champagne che abbiamo fatto.
Consigli utili per il viaggio in auto verso la Francia
- Nonostante il viaggio sia in Europa e adesso non si paghi più il roaming telefonico attenzione che in Svizzera invece SI PAGA! Disattivate pertanto il roaming sul telefonino poco prima di entrare in Svizzera. Già prima del confine, se il telefono è impostato con la ricerca della rete in automatico, può collegarsi alla rete svizzera anche prima di entrarci effettivamente.
- Se in Svizzera avete bisogno di collegarvi ad internet, ad esempio per prenotare una sistemazione per la notte, potete andare da Mac Donald! Noi abbiamo fatto così per prenotare l’albergo a Basilea. Questo consiglio vale un po’ dappertutto nel mondo: i posti migliori per sfruttare il wifi gratuito sono Mac Donald, Burger King e Starbucks!
- In Svizzera e Francia in quasi tutti gli alberghi la colazione o non c’è o è a pagamento. Chiedete sempre, prima di farla, se la colazione è compresa o meno perché a noi è capitato a Strasburgo dopo averla fatta: una batosta! Pagata una colazione quanto un pranzo in Italia!
- Fate anche attenzione al prezzo del parcheggio. Se prenotate con Booking ed è indicato che l’albergo dispone del parcheggio controllate in fondo alla pagina quanto costa. Ni a Basilea non avevamo controllato, abbiamo preso l’albergo che costava meno e poi ci siamo trovati la sorpresa del parcheggio a 20€ al giorno!
- In Svizzera, se percorrete solo strade statali, senza entrare in autostrada, non serve pagare la vignetta. Riconoscerete facilmente le autostrade perché all’ingresso è proprio indicato che è necessaria la vignetta per entrare.
- Attenzione ai limiti stradali in Austria! Gabri ha preso una multa perché andava a 61 km/h dove il limite era 50 km/h: 48€ da aggiungere al totale viaggio, alla voce imprevisti!
Molto bello, ben fatto, fa venire la voglia di partire adesso. (Piccola osservazione di poco conto: quando sono stato a Strasburgo ho visto solo chiese gotiche o neogotiche alcune molto belle, la cattedrale neoromanica e una chiesa barocca, Santa Aurelia, non particolarmente bella). Comunque BRAVA!!!
Anche io avrei voglia di ripartire subito!!! Ma quello sempre…. e grazie per la precisazione, vado a correggere!
Ma che stupendo tour avete fatto!
Utilissimi tutti i consigli, chissà che possa essere una delle nostre prossime mete.
Anche noi a maggio abbiamo festeggiato i 10 anni di matrimonio, che coincidenza! Che giorno esattamente?
Tanti complimenti per il tuo splendido blog!
Mi segno tutte le tappe perché questo è un giro che mi ispira molto e che vorrei fare. Un bel viaggio on the road, partendo dal Piemonte in macchina. Mia cognata lavora nel settore dei vini e ha già una lista di cantine da visitare.
Che nervoso la multa, a noi era successo in Svizzera!
Ho letto questo itinerario tutto d’un fiato. Ho voglia di partire…. o almeno di sognare. E un sogno con lo Champagne mi sembra il top. Bellissimo itinerario e tante informazioni utili sulle cantine, grazie davvero 😊
Quando puoi vai perché è veramente una regione tutta da scoprire, soprattutto se ti piace lo Champagne!