Chambéry: la città degli elefanti
Prima di mettere piede a Chambéry, in Francia ma a pochi chilometri dal confine italiano, non avremmo mai pensato di descrivervela qui oggi come la città degli elefanti.
Pensavamo invece di parlarvi dei Savoia e del legame che ha Chambéry con la nostra città: Torino.
O di parlarvi della Sindone e del fatto che prima di essere custodita nel Duomo di Torino si trovasse a Chambéry e che proprio a Chambéry il sacro lenzuolo è scampato alla sua distruzione nell’incendio della Sainte-Chapelle du Saint-Suaire.
E invece in questo articolo vi parliamo degli elefanti di Chambéry!
Una Chambéry tutta da scoprire
Chambéry l’abbiamo visitata solo di passaggio in quanto è stata la prima tappa del nostro on the road post Covid. Un on the road da Torino in Normandia che doveva inizialmente seguire l’itinerario nostro viaggio sospeso ma che si è trasformato, come spesso accade, e che ci ha permesso anche di visitare la splendida Chambéry.
E’ una città che vogliamo assolutamente rivedere una seconda volta con più calma perché merita una visita approfondita, soprattutto per il legame che ha sempre avuto con Torino.
Chambéry è infatti legata a Torino, non solo perché è stata la precedente sede del ducato dei Savoia, ma anche perché è la città in cui si trovava la Sacra Sindone prima dello spostamento a Torino nel 1578.
Il percorso degli elefanti
Visitare e toccare tutti i punti di interesse della città di Chambéry è veramente facile, anche se è la prima volta che si visita la città e anche se non si ha idea di cosa c’è da vedere (come nel nostro caso che siamo arrivati lì senza un’idea ben precisa di cosa fare).
Basta seguire gli elefanti! Si proprio gli elefanti e più precisamente dei piccoli elefantini che sono incastonati per terra nelle stradine della città lungo un percorso di circa 2 chilometri che è percorribile a piedi autonomamente in circa 1 ora e mezza.
La fontana degli elefanti
E naturalmente cosa si raggiunge nel bel mezzo del centro storico seguendo gli elefantini? Beh ovviamente la Fontana degli Elefanti!
Un bellissimo monumento ottocentesco che rappresenta quattro elefanti che, visti dall’alto, formano la croce simbolo di Casa Savoia. La particolarità di quest’opera è che non è solo un monumento ma tre in uno, una fontana sormontata da una colonna, a sua volta sormontata da una statua: la statua del generale Benoît de Boigne, grande benefattore e concittadino di Chambéry.
Ma perché gli elefanti sono il simbolo di Chambéry?
Sembra che tutto sia dovuto proprio al generale De Boigne che nelle sue campagne nelle Indie Orientali ha utilizzato proprio gli elefanti come animali da soma per trasportare il proprio equipaggio.
Le ricchezze della piccola cittadina francese, prima dell’arrivo dei Savoia, si devono proprio a quest’uomo che ha donato buona parte dei suoi averi a Chambéry.
Cosa vedere a Chambéry oltre agli elefanti?
Da vedere ci sono ovviamente il castello dei duchi di Savoia (che si può ammirare dall’esterno in quanto sede della prefettura della città) e di fronte ad esso la Sainte-Chapelle du Château des Ducs de Savoie (famosa perché proprio qui era conservata la Sacra Sindone prima dello spostamento a Torino).
Non mancano poi i musei come il Musée des Beaux Arts (museo delle belle arti) che si trova sempre nel centro storico della città dove si possono ammirare dipinti di epoca rinascimentale in un edificio che anticamente era il mercato dei cereali.
O il Musée Savoisien, ospitato in un antico convento francescano, raccoglie reperti archeologici e dipinti del XIII secolo.
O ancora, di tutt’altro genere, la Galerie Eurêka (il centro di cultura scientifico della città di Chambéry) dove, accompagnati da animatori specializzati, ci si può stupire di come scienza e tecnologia possono essere divertenti in un percorso interattivo coinvolgente per grandi e piccini.
Mentre girovagate per la città di Chambéry non mancate di entrare nei traboules. Si tratta di stretti passaggi pedonali tra le vie della città che attraversano case e cortili privati. Il bello di seguire l’istinto ed infilarsi in un traboule è proprio quello di perdersi e trovare percorsi alternativi e segreti invece di quelli tradizionali. Cercateli tutti!
Dove si trova Chambéry e come raggiungerla
Chambéry si trova nella regione francese della Alvernia-Rodano-Alpi, a poco più di 200 chilometri da Torino in una posizione strategica tra Lione e Grenoble, nonché a poca distanza dalla Svizzera (1 ora da Ginevra).
Se si viaggia in auto dal nord Italia si può valutare di passare un intero week-end nella cittadina di Chambéry per ammortizzare il costo non indifferente del Traforo del Frejus (qui trovate le tariffe aggiornate). Il Traforo del Frejus è però l’unica soluzione per arrivare a Chambéry in tempi brevi altrimenti si può optare per valicare la frontiera al Moncenisio o al Monginevro con quasi però il doppio del tempo.
E’ anche possibile raggiungere Chambéry in treno in quanto la cittadina si trova sulla linea del TGV che va da Torino a Lione. La stazione dei treni è comodissima perché si trova a pochi passi dal centro storico.
Non avevo mai preso in considerazione Chambery, e ora mi avete dato un’ottima idea perché anche nel mio caso (vivo in provincia di Cuneo) si può raggiungere facilmente in macchina. Da lì non mi dispiacerebbe raggiungere anche Lione.
In effetti il costo per attraversare il traforo del Frejus non è indifferente. Per il mio itinerario l’avevo utilizzato per il ritorno. All’andata avevamo superato il colle della Maddalena e proseguito per Barcelonnette, Gap, Grenoble, Annecy e infine Chambéry. Mi era piaciuto molto il percorso degli elefanti, in poche ore avevamo visto tante cose!
molto carina l’idea di segnare il percorso turistico con il simbolino dell’elefante bello e cicciotto. In questo i francesi sono bravissimi. Non avevo mai considerato Chambery come una meta particolarmente turistica ma amo molto la Francia e mi piacerebbe tornare in Bretagna quindi una sosta a trovare gli elefanti non è esclusa