Campi di Lavanda del Monferrato: non solo Provenza
I campi di lavanda ci fanno subito pensare alla regione francese della Provenza senza minimamente immaginare che potrebbero essercene alcuni altrettanto belli anche vicino a noi.
Quest’anno il distanziamento sociale causato dalla pandemia, ha fatto si, purtroppo o per fortuna (dipende dai punti di vista) che dedicassimo più tempo alla ri-scoperta dell nostro bel paese.
L’abbiamo fatto anche noi e continueremo a farlo. Noi dopo essere riusciti a fare il viaggio in Normandia (quello sospeso di Marzo, vi ricordate?) tornando in Piemonte abbiamo dedicato una giornata di relax in giro per le nostre zone e in questo articolo vi parliamo dei campi di lavanda che abbiamo trovato nel Monferrato.
A poche decine di chilometri da quella che, fino a 5 anni fa, era casa nostra si trovano le colline del Monferrato e, in questa giornata di ferie, abbiamo deciso di andare a cercare i campi di lavanda consigliati da amici; la Provenza in Francia era troppo distante per “una toccata e fuga”.
Il Monferrato
La prima domanda che sorge a chi non è Piemontese è “Ma dove si trova il Monferrato?“.
Il Monferrato è un territorio piemontese quasi esclusivamente collinare compreso principalmente all’interno delle province di Alessandria e Asti. In epoca moderna, data la sua vastità , viene ancora suddiviso in tre sotto-territori che però non hanno nulla a che fare con la storia settecentesca del territorio. Nei documenti storici dell’epoca viene indicata esclusivamente come “Monferrato” senza alcuna distinzione.
- il Basso Monferrato (o Monferrato Casalese): le zone intorno a Casale Monferrato e Valenza Po (la cittadina famosa per l’artigianato orafo).
- il Monferrato Astigiano: buona parte della provincia di Asti escludendo quella zona che fa parte della Langa Astigiana (più vicina alla provincia di Cuneo e inclusa nella zona delle Langhe).
- l’Alto Monferrato: la zona a sud della provincia di Alessandria
In questo documento del sito Monferrini.com trovate qualche informazione in più sulla suddivisione tra Alto e Basso Monferrato, suddivisione che “stranamente” vuole a nord del fiume Tanaro il Basso Monferrato mentre a sud l’Alto Monferrato: io avrei detto il contrario!
La Lavanda del Monferrato Astigiano
Noi siamo stati nella zona del Monferrato più comoda per noi: il Monferrato Astigiano e più precisamente a Castelnuovo Don Bosco. Il paese, abitato da poco più di 3.000 persone e situato a metà strada tra Torino e Asti (a circa 30 km da entrambe le città ), è famoso soprattutto per aver dati i natali a San Giovanni Bosco.
Qui trova l’azienda agricola Cascina Gelosia che noi siamo andati a visitare appena rientrati dalla Normandia, giusto in tempo per vedere la lavanda ancora fiorita. Il giorno dopo, infatti, avrebbero iniziato la potatura di questi profumatissimi fiori.
La Cascina Gelosia
Tutto è nato quasi per caso quando Maria Rosa e Ferruccio, i proprietari della Cascina Gelosia, durante una gita nei boschi dell’astigiano, hanno visto dei piccoli filari di questo bellissimo e profumatissimo fiore.
Da lì nella loro testa è balzata l’idea di iniziarne la coltivazione nella loro cascina.
Non sapevano che questa coltivazione, iniziata come hobby con 22.000 piantine, negli anni gli avrebbe portato, oltre a tantissimo e duro lavoro anche un sacco di soddisfazioni: ultima tra le tante quest’anno anche moltissimi turisti!
Fino a quest’anno per la Cascina Gelosia la lavanda era solo un hobby, un duro hobby ma pur sempre fatto nel tempo libero.
I proprietari, quando non lavorano nel campo e non sono fuori casa per dedicarsi a quello che è il loro lavoro principale, sono disponibili per rispondere alle tante domande di chi gli fa visita. Quando siamo andati noi ci hanno allietato con le loro storie su come hanno deciso di buttarsi in quest’avventura e come nel tempo sta diventando sempre meno un hobby.
Negli ultimi due anni, e quest’anno causa post Covid-19, il turismo verso la loro Cascina è stato un vero e proprio successone. Quando siamo andati noi avevano anche terminato il quantitativo di olio essenziale prodotto con la loro lavanda, che avevano previsto per la vendita al dettaglio.
Se andrete alla Cascina Gelosia l’anno prossimo siamo sicuri che lo troverete disponibile per la vendita al dettaglio perché ne faranno una maggior scorta: quest’anno non prevedevano un afflusso del genere!
Considerate che la lavanda fiorisce generalmente intorno a fine maggio (nel 2020 il 23 Maggio) e viene tagliata i primi di Luglio (nel 2020 il primo Luglio). Verificate le date sulla pagina Facebook della Cascina.
L’olio essenziale di lavanda
Quella che viene coltivata alla Cascina Gelosia è la lavanda officinale che differisce dalla lavanda ibrida (chiamata anche lavandino). Entrambi i tipi di lavanda hanno fiori profumatissimi ma solo la lavanda officinale è commestibile per cui viene usata per produrre tisane e oli essenziali utilizzabili in cucina.  L’olio è ottenuto macerando le sommità fiorite della lavanda ed ha numerose proprietà tra cui :
- calmanti e rilassanti (la lavanda è infatti utilizzata nelle tisane rilassanti spesso insieme alla camomilla)
- igienizzanti (aggiungendo una goccia di olio di lavanda all’interno della mascherina, oltre al delizioso profumo, è un ottimo modo per igienizzarla)
- decongestionanti (bastano 10 gocce di olio di lavanda da diluire nella vasca da bagno  per fare un bel bagno tonificante)
- eudermiche (una goccia è utile per alleviare le irritazioni cutanee o il prurito dovuto a morsi di insetti)
Con le 22.000 piantine coltivate dalla Cascina Gelosia vengono prodotti circa 30 litri di olio essenziale all’anno.
Noi ci siamo portati a casa una tisana rilassante da bere durante le prossime lunghe giornate invernali e un bel mazzetto di lavanda che terremo in auto sul cruscotto al posto dell’Arbre Magique finché sarà profumata e non avrà perso tutti i suoi “preziosi semini”.
Come raggiungere la Cascina Gelosia
Molto semplice: basta scrivere “Cascina Gelosia” direttamente su Google Maps. Il navigatore vi porterà direttamente lì.
Da Torino dista 28 chilometri e si arriva in meno di tre quarti d’ora; per andare in Provenza ci vogliono invece quasi 4 ore!
Quando arriverete nei dintorni basta seguire i cartelli in legno con su scritto a mano libera la parola “LAVANDA” che i proprietari hanno posizionato lungo gli incroci più strategici.
Dove mangiare nei pressi della Cascina Gelosia
Fino a quest’anno alla cascina non era possibile mangiare, magari dal prossimo anno forniranno anche questo servizio ai turisti. Per ora quindi vi consigliamo noi qualche locale tipico piemontese a Castelnuovo Don Bosco.
Mi raccomando prenotate prima per essere sicuri di trovare un tavolo disponibile, il link vi porta direttamente alle loro recensioni su Tripadvisor:
- La Fonte Solforosa: una tipica osteria piemontese dall’aspetto esteriore non troppo invitante ma dove si possono degustare ottimi piatti tipici
- Ristorante La Ciocca: un ristorante più raffinato in una dimora storica di fine ‘800
- La Quaglia: una via di mezzo tra i due ristoranti citati sopra e con un ottimo rapporto qualità -prezzo
Oltre alla lavanda… le panchine giganti
Dopo la ricerca della lavanda in Monferrato, se avete altro tempo libero, potete continuare con la caccia alla “panchina gigante”! Un’attività diffusissima in Piemonte, che abbiamo fatto anche noi, e di cui abbiamo parlato in questo articolo. Una di queste panchine giganti si trova talmente vicina (in linea d’aria) alla Cascina Gelosia che, da lì, si possono vedere proprio i loro campi di lavanda.
Sono sempre più felice di leggere che le coltivazioni di lavanda stanno prendendo sempre più piede in Italia. La lavanda, oltre che ad essere bellissima da vedere e fotografare, ha enormi benefici, a partire dal profumo, estremamente calmante. E sai quanto farebbe bene darci tutti una calmata?
In effetti, quando si pensa alla lavanda, la prima cosa che viene in mente è la Provenza. Solo da poco ho scoperto che è possibile vederne la fioritura anche in altri posti.
Ma quanta lavanda in Piemonte! Io ho visto solo i campi di Sale San Giovanni, bellissimi! Ma vedo che il Monferrato offre parecchie occasioni lilla e profumate!
Non potevo non leggere quest’articolo , adoro i campi di lavanda e ovunque mi trovo li vado a vedere .
Ma no dai il Monferrato è bellissimo e mi aspetto che sia conosciuto anche al di fuori del Piemonte :D Da pavese ci sono stata alcune volte ma non l’ho mai visitato davvero ma ho un’amica che mi manda spesso delle foto (lei è di Montiglio Monferrato) e mi ha davvero ispirato!
Non sapevo che ci fosse la lavanda, buono a sapersi!