Il cambio dell’ora legale/solare nel mondo
Pronti a cambiare l’ora? Si portano le lancette in avanti o indietro? Ogni volta è sempre la stessa storia, non importa se abbiamo 30-40-50 o più anni. Ogni volta dobbiamo andare a guardare se l’ora va portata in avanti o in indietro, vero? Capita anche a voi?
E se il giorno del cambio dell’ora siamo all’estero? Come funziona negli altri paesi? Vediamolo insieme!
Com’è nata l’ora legale
Tutto è iniziato con Benjamin Franklin che, nel 1784 ebbe l’dea di obbligare la popolazione ad alzarsi un’ora prima per risparmiare sulle spese in candele. La sua idea non fu, ovviamente, messa in atto ma per anni vennero fatte diverse proposte che vennero messe in atto solo nel 1916 quando la Camera dei Comuni Britannica diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. Molti paesi imitarono il Regno Unito in un momento in cui il risparmio energetico era una priorità.
Lo scopo del passaggio all’ora legale è proprio quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. L’ora legale non aumenta le ore di luce disponibili ma fa si che vengano sfruttate meglio le ore di luce che solitamente vengono “sprecate” per via delle nostre abitudini quotidiane. La mattina ci sarà luce un’ora prima e di conseguenza alla sera possiamo ritardare di un’ora l’accensione della luce elettrica, con un conseguente risparmio di energia elettrica.
Il cambio dell’ora in Italia e in Europa
In attesa che il Parlamento Europeo decida cosa fare, anche quest’anno siamo costretti a cambiare l’ora e passare dall’ora legale all’ora solare in inverno e dall’ora solare all’ora legale in primavera.
L’obiettivo del Parlamento Europeo sarebbe quello di lasciare a ciascun paese la possibilità di decidere se adottare in modo permanente l’ora solare o legale.
Ma quale delle ore tenere, quella solare o quella legale? Noi saremmo per adottare l’ora legale tutto l’anno che ci permette di avere più luce alla sera ma c’è anche chi preferirebbe tenere tutto l’anno l’ora solare.
La scelta poi, in caso il Parlamento Europeo, dia il via alla libera scelta, deve essere ogni stato membro a decidere per se. Agli Stati del Nord Europa in termini di risparmio energetico converrebbe mantenere l’ora solare, quelli del Centro e del Sud Europa potrebbero essere maggiormente favoriti dall’ora legale.
Il Parlamento Europeo nel 2018 aveva dato un parere favorevole alla libera scelta ma tutto è rimasto invariato e chissà per quanto ancora lo sarà.
Nel frattempo noi cambiamo l’ora!
Qual è la sigla del fuso orario italiano
Anche voi capita di dover capire a che orario vi propongono le riunioni se sono con clienti o collaboratori di altre nazionalità?
CEST, CET, GMT+1, GTM+2, UTC+1, UTC+2 sono tutti i modi che abbiamo noi in Italia per identificare il nostro fuso orario.
Ma cosa significano tutte queste sigle?
- CET significa Central European Time ed è da usare quando è in vigore l’ora solare (in autunno e inverno)
- CEST significa Central European Summer Time ed è da usare quando è vigore l’ora legale (in primavera e estate)
- GMT è l’ora di Greenwich (il meridiano 0) e la sigla significa Greenwich Mean Time e noi ci troviamo a +2 quando è in vigore l’ora legale mentre ci troviamo a +1 quando è in vigore l’ora solare. Dal 1° gennaio del 1972 si usa UTC al posto di GMT per identificare il fuso orario di riferimento. Anche se GTM è ancora ampiamente utilizzato.
- UTC significa Coordinated Universal Time ed è il fuso orario scelto come riferimento universale, come per GMT noi siamo a +2 quando è in vigore l’ora legale e +1 quando è in vigore l’ora solare
Siete più confusi di prima? Ricapitolando:
- quando è in vigore l’ora legale (in primavera e estate) possiamo usare indistintamente le sigle CEST, GMT+2 o UTC+2
- quando è in vigore l’ora solare (in autunno e inverno) possiamo usare indistintamente le sigle CET, GMT+1 o UTC+1
Questo però vale per l’Italia e per tutti gli stati che si trovano sul nostro stesso meridiano. Essendo però i fusi orari definiti in base a criteri geografici e geopolitici e non seguendo esattamente le linee dei meridiani ci sono stati che apparterrebbero ad un determinato fuso orario e invece fanno parte di un altro.
In Europa ci sono alcune regioni più occidentali della Spagna come la Galizia o le isole Canarie, che rientrerebbero nel meridiano GMT-1 ma utilizzano come ora quella della CET (Central European Time) e CEST in estate. E’ per questo motivo che in queste zone fa buio molto più tardi, d’estate alle 22 c’è ancora luce!
Per maggiori informazioni vi rimandiamo a questa pagina di Wikipedia che spiega anche tutte le anomalie di gestione dei fusi orari europei.
E gli altri stati? Fanno tutti il cambio dell’ora da legale/solare?
Nella mappa che vedete qui sotto trovate in BLU i paesi che adottano l’ora legale, in ARANCIONE i paesi che una volta adottavano l’ora legale ma adesso non l’adottano più e in ROSSO i paesi che non hanno mai adottato l’ora legale.
Come potete vedere la maggior parte dell’Europa e del Nord America utilizza l’ora legale, mentre la maggior parte dell’Asia e dell’Africa e Asia non la usa.
In Europa, solo Islanda, Russia e Bielorussia, a differenza degli altri stati che adottano alternativamente ora legale e ora solare, hanno deciso di utilizzare l’ora legale tutto l’anno.
Anche in Sudamerica e in Oceania c’è un po’ una situazione mista. In Sudamerica hanno adottato l’ora legale solo Cile, Paraguay e Uruguay, in Oceania solo Nuova Zelanda e le regioni più meridionali dell’Australia.
Negli Stati Uniti i paesi che non applicano l’ora legale sono l’Arizona, le Hawaii, i territori di Porto Rico, le Isole Vergini, le Samoa Americane, Guam e le Isole Marianne Settentrionali.
In Arizona c’è poi ancora una particolarità perché solo la riserva Navajo, che si trova all’interno dello stato, utilizza l’ora legale. Questa particolarità ce la ricordiamo dal nostro on the road dei parchi dell’Ovest perché quando ci hanno dato appuntamento per il tour dell’Antelope Canyon ci hanno avvisato di fare attenzione all’orario, la riserva Navajo aveva infatti un’orario diverso dal resto del paese! E allora non avevamo uno smartphone che cambiava l’ora automaticamente, dovevamo farlo manualmente!
Così come quando abbiamo fatto il coast to coast degli Stati Uniti che dovevamo fare i conti con il cambio dell’ora ad ogni cambio di fuso orario.
Negli Stati Uniti ci sono infatti 6 fusi orari e in un coast to coast se ne passano 4!
Noi siamo partiti da New York che si trova nell’Eastern standard time (EST) a -6 dall’Italia. E abbiamo passato Central standard time (CST), Mountain standard time (MST) fino a raggiungere il Pacific standard time (PST) a -9 dall’Italia.
Gli altri due fusi orari sono quello dell’Alaska chiamato Alaska Standard Time (AKST) e quello delle Hawaii chiamato Hawaii-Aleutian Standard Time (HST).
Qualche curiosità
Sia lo stato di Israele che i territori controllati dall’Autorità Nazionale Palestinese adottano l’ora legale. Solo che lo fanno in momenti diversi, a volte a giorni di distanza, a volte ad ore di distanza. Questo può causare un po’ di confusione. Come quella volta in cui alcuni terroristi avevano programmato l’esplosione di due bombe alle 17:30 ora d’Israele ma avevano erroneamente impostato l’esplosione alle 17:30 ora palestinese. Le bombe esplosero durante il tragitto uccidendo i terroristi che le stavano trasportando.
In Antartide, dove in inverno il sole non sorge mai e in estate non tramonta mai, molte delle stazioni di ricerca osservano comunque l’ora legale per restare sincronizzate con le altre stazioni di che si trovano in Cile o in Nuova Zelanda (dove l’ora legale è applicata).
Il Marocco ha abolito il cambio dell’ora dal 2018 utilizzando sempre l’ora solare all’infuori del periodo del Ramadan. Per recuperare un’ora e mangiare quindi un’ora prima, viene spostata la lancetta indietro di un’ora, applicando di fatto l’ora legale per un solo mese all’anno.
Pronti per il cambio dell’ora? Dove sarete la notte del cambio dell’ora? In Italia o in giro per il mondo? Raccontateci le vostre esperienze nei commenti.
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