Caccia al tesoro a Chefchaouen
In questo articolo vi parliamo di Chefchaouen (la perla blu del Marocco) e della particolarissima caccia al tesoro alla quale abbiamo preso parte durante il nostro viaggio on the road da Marrakech a Tangeri.
Chefchaouen, chiamata anche la perla blu o la città blu, si trova nel nord del Marocco ad un centinaio di chilometri da Tangeri. Ci si arriva tranquillamente in circa 2 ore di auto da Tangeri ed è per questo motivo che ogni giorno è presa d’assalto da centinaia di turisti.
La maggior parte degli edifici è tinteggiata di blu, colore che, in contrapposizione con il rosso delle tegole in terracotta, rende straordinariamente fotogenica ogni singola abitazione. E’ stata proprio la mia passione per la fotografia a farmi scegliere Chefchaouen come una delle mete del nostro viaggio in Marocco.
A proposito, lo sapete come pronuncia? Io lo pronunciavo Kefkauen (con la c dura o k pronunciando che -> ke e cha -> ka). Ho poi scoperto, mentre eravamo lì, che si pronuncia cefciauen con la c dolce.
Avevamo pianificato due notti a Chefchaouen perché la maggior parte dei turisti resta poche ore, giusto per vedere le vie principali (quelle piene di bancarelle). Noi invece volevamo godercela soprattutto all’alba e al tramonto per dedicare il tempo giusto per scattare con calma qualche bella fotografia.
Se non siete appassionati di fotografia o non avete troppo tempo da dedicare sappiate che la cittadina si visita tranquillamente in poche ore. Noi vi consigliamo comunque di passare almeno una notte in città arrivando quando ci sono meno turisti che affollano le vie che si concentrano soprattutto nelle ore centrali della giornata.
Una sistemazione consigliatissima per la notte è quella in cui siamo stati noi che si trova nel vicolo più fotografato di Chefchaouen, si tratta del Dar Aldea che ha anche un magnifico terrazzo panoramico da cui ammirare l’intera città blu.
Se invece avete tempo, o siete appassionati di fotografia, vi consigliamo di perdervi nei vicoli della Medina allontanandovi dalle vie principali.
Noi dopo averla girata in lungo e in largo senza meta ad un certo punto abbiamo deciso di rendere un po’ più interessante la giornata utilizzando la nostra fidata Lonely Planet per una caccia al tesoro molto particolare.
La nostra caccia al tesoro tra i vicoli di Chefchaouen
Quel che ci siamo prefissati di fare è una cosa molto semplice: trovare una porta blu! Ok, ce la possiamo fare!
L’ultima volta che abbiamo fatto una cosa del genere eravamo a Londra (quando non c’erano gli smartphone e i Travel Blogger) e abbiamo cercato la porta blu di Hugh Grant nel film Notting Hill. Cercavamo la porta blu e non la trovavamo perché era diventata di un insignificante color nero.
Ok dai qui a Chefchaouen è più facile, una porta blu la troveremo!
Solo che la nostra caccia al tesoro non prevedeva di trovare una porta blu qualsiasi tra le tante della città ma questa porta blu, la porta blu della copertina della nostra Lonely Planet!
La caccia al tesoro
Unici indizi: la porta blu, il numero civico, il muretto di mattoni dietro al vicolo, il cielo e la donna che stende la biancheria.
Con questi indizi è tutto più semplice Watson!
Ma osservando bene la copertina della Lonely Planet se ne trovano altri: il lampione, le scatole elettriche, i fili della corrente e il tipo di ciottoli stradali.
Ci sono una marea di indizi in questa foto. Peccato che il tipo di marciapiede sia quasi uguale in tutta la città, il numero civico 35 c’è in tutte le vie, il lampione è uguale in tutta la città, il muretto e il cielo per me erano l’indizio principale ma non vorrei svelarvi troppo perché altrimenti sarebbe troppo facile.
La nostra caccia al tesoro ci è servita per passare la giornata in più che avevamo pianificato ma ci è anche servita a scoprire vicoli che, se non avessimo dedicato alla ricerca della porta, non avremmo mai visto.
Chefchaouen è un labirinto blu dove è molto facile perdersi percorrendo gli stessi vicoli decine e decine di volte. Bisogna trovare dei punti di riferimento e fissarli bene a mente per non perdere l’orientamento (direi che questo consiglio vale un po’ in tutte le Medine marocchine).
Durante la caccia al tesoro abbiamo fatto anche delle bellissime fotografie alla città e mangiato fantastici dolci marocchini, uno più buono dell’altro.
Volete sapere se alla fine la porta l’abbiamo trovata? Certo! Altrimenti non saremmo qui a scrivere questo articolo.
Ecco la prova che abbiamo vinto la caccia al tesoro
Eccola! A destra la nostra fotografia con Gabri in posa come la signora che stende solo senza i panni e a sinistra la copertina della Lonely Planet:
La volete trovare anche voi? Se volete andare in Marocco vi lascio qualche link utile per pianificare il viaggio:
- dove dormire in Marocco, la differenza tra Riad e Dar
- il nostro on the road da Marrakech a Tangeri
- il nostro off-road in 4×4 dalle dune del deserto all’oceano
- l’articolo con l’itinerario che ho pianificato per Lorenza
- l’articolo con la classifica dei deserti più belli tra cui anche quelli marocchini
- la guida della Lonely Planet
Se invece volete vedere qualche altra foto della città blu o del Marocco ne trovate tante sul nostro profilo Instagram @travel_with_the_wind_org
Se andate a Chefchaouen e trovate la porta scriveteci o inviateci la vostra foto nei commenti o sul nostro profilo Facebook? Insomma fatecelo sapere in qualche modo, siamo curiosi…
Troppo forte questa caccia al tesoro. Certo che ne avete avuta di fantasia. Credo che a volte basta poco per far diventare interessante una visita alla città. Complimenti.
Non oso immaginare quante foto avrai fatto in quella cittadina così particolare. E quanto deve essere stato carino cercare la porta blu della guida; ottima idea e spunto per i viaggi, brava.
hi there! I was trying to find the location of the Lonely planet guide for our next visit to Xaouen and I found your post. Any clues to where I can find it? :-) not lucky so far
Hello Karmele, we have emailed you the coordinates.