Brut e Bun piemontesi: la ricetta
Oggi facciamo insieme un viaggio in Piemonte alla scoperta dei dolci sapori che allietano le merende dei piemontesi (e non), vi parliamo dei Brut e Bun.
I Brut e Bun (in piemontese), o Brutti ma Buoni (in italiano), sono un particolare tipo di pasticcino secco che si può trovare facilmente in tutte le pasticcerie (spesso anche nelle panetterie) piemontesi.
Sono facilissimi da preparare in casa per cui, se anche voi ne siete ghiotti o se volete provare a farli in casa, vi lascio qui sotto la mia ricetta.
E’ una ricetta molto semplice soprattutto perché, come dice il nome, sono brutti per cui non è necessaria nessuna dote particolare per dagli la forma: l’importante è che siano “bun“.
La cosa fondamentale perché diventino veramente buoni è utilizzare le nocciole piemontesi! Siccome da noi, in Alto Adige, non si trovano così facilmente io le compro on line da Corilanga: un’azienda cooperativa dell’Alta Langa, in provincia di Cuneo. E’ proprio questa la zona in cui si coltiva la nocciola Tonda Gentile Trilobata che è stata riconosciuta come la miglior nocciola del Mondo.
La ricetta dei Brut e Bun
Ingredienti
- albumi a temperatura ambiente
- zucchero (il doppio degli albumi)
- nocciole tritate (stessa quantità dello zucchero)
- un pizzico di vaniglia (o aroma vaniglia)
- cacao in polvere (quanto basta)
Le dosi sono molto semplici. Non ho indicato gli ingredienti in grammi perché questi pasticcini sono perfetti da preparare quando avanzano gli albumi da altre ricette. Se non ne avete tornate a trovarci, perché presto vi lascerò una mia ricetta in cui uso solo i tuorli.
Parto quindi dalla dose degli albumi, li peso e uso il doppio del loro peso sia per lo zucchero che per le nocciole tritate.
La vaniglia dipende da quanto vi piace il suo gusto.
Il cacao in polvere lo uso per dare il colore ai Brut e Bun quindi dipende da quanto li volete colorare. Io su 200 grammi di nocciole ne metto circa un paio di cucchiaini da caffè.
Procedimento
Nella planetaria montate gli albumi a neve fermissima insieme allo zucchero. E’ praticamente una meringa. E’ pronta quando alzando la testa della planetaria il composto forma un tutt’uno con la frusta e “non si muove”.
Nella foto qui sotto potete vedere come deve risultare il composto.
In una casseruola (che dovrà poi essere messa sul fuoco) versate la meringa aiutandovi con una spatola ed aggiungete le nocciole tritate mescolando bene il composto.
Versate man mano del cacao amaro in polvere fino a raggiungere il colore che preferite per i Brut e Bun (fate attenzione che scuriscono ancora un po’ durante la cottura).
Cuocete il composto a fuoco medio-basso per circa 20 minuti (io uso una piastra ad induzione e metto la temperatura a 4 su una scala da 1 a 9).
Il composto sarà pronto quando non sarà più né troppo liquido né troppo solido. Considerate che deve essere poi adagiato sulla leccarda e deve rimanere a forma di montagnetta (non si deve appiattire quindi non deve essere troppo liquido).
Spegnete quindi il fuoco (o la piastra) e prendete una leccarda foderata di carta da forno.
Aiutandovi con due cucchiaini formate delle montagnette di composto distanziandole un po’ l’una dall’altra perché un poco cresceranno. Se sono troppo vicini tra loro, crescendo, si uniranno insieme formando un unico Brut e Bun e sarà ancora più brut!
Infornate la leccarda nel forno preriscaldato a 150 gradi (in modalità statica) e cuocete per circa 40-50 minuti (dipende dal forno) con lo sportello leggermente aperto (io uso un mestolo di legno per tenere lo sportello socchiuso).
Più che il tempo (che dipende dal forno, dalla quantità di brut e bun e dal’umidità dell’aria) verificate la compattezza dei pasticcini. Saranno pronti quando si staccheranno bene, senza rimanere appiccicati alla carta da forno. Vedete qui sotto la foto di un Brut e Bun perfettamente staccato dalla leccarda.
Ora non vi resta che degustarli con una buona tazza di tè.
Se vi interessano altre nostre ricette le trovate tutte sulla rubrica “Ricette dal mondo“!
E se provate la ricetta dei Brut e Bun, fateci sapere nei commenti com’è andata e che successo hanno avuto tra amici e parenti!
E’ uno dei miei dolci preferiti in assoluto. Avendo la fortuna di essere piemontese non ho difficoltà a reperire l’ingrediente fondamentale, la nocciola!
Allora sono assolutamente da fare! Facci poi sapere quanto buoni sono venuti…