Autostop in mezzo al nulla
In una calda mattinata di maggio del lontano 2009 ci trovavamo in viaggio nel nulla verso il Gran Canyon in una strada semideserta degli Stati Uniti.
Una strada anonima possiamo dire, ma per chi ama o sogna gli States da tutta la vita è una di quelle classiche strade da film, quelle scene in cui si vede solo la strada, il deserto e qualche batuffolo di paglia secca che rotola qua e là.
Dopo chilometri di nulla passiamo un agglomerato di case con una pompa di benzina. Una di quelle classiche pome di benzina che si trovano sperse in mezzo al nulla americano.
E poi di nuovo chilometri e chilometri di nulla, quasi come fossimo in un deserto.
Ad un certo punto vediamo sul ciglio della strada una figura umana camminare verso di noi dal lato opposto della strada.
È una donna parecchio in sovrappeso che cammina ciondolando goffamente.
Non ci sono case, se non quelle lasciate decine di muniti prima, e più avanti il navigatore non ci segnala paesi.
Da dove arriva e dove andrà?
Quando le passiamo davanti con la macchina, la signora non ci fa alcun cenno di fermarci e continua a camminare.
Noi proseguiamo per la nostra strada ma continuiamo a pensare a lei e dopo qualche minuto decidiamo di fare dietro front.
La raggiungiamo e le chiediamo dove sta andando e se ha bisogno di un passaggio.
Nonostante sia un po’ brilla, sentiamo chiaramente l’odore di alcool provenire dalla sua bocca, ci dice che sta andando al paese che avevamo “appena” passato.
Se non ci fossimo fermati avrebbe continuato a piedi per ore sotto il sole cocente ma non ci ha chiesto nulla.
Ad ogni modo accetta il passaggio e quindi torniamo indietro sui nostri passi per portare questa sconosciuta a casa.
La storia della Signora Jane
Nel tragitto ci racconta la sua storia e il motivo per cui era in cammino.
La signora Jane Doe, vive e lavora in un Motel che si trova su questa strada secondaria a meno di 100 km dal Gran Canyon.
Si era fatta accompagnare in auto a casa di alcuni amici qualche miglia di distanza. Una volta arrivata alla casa ha scoperto che gli amici non erano in casa, ma telefonare prima, noo? E così stava tornando indietro a piedi.
Noi, che eravamo diretti verso il Gran Canyon, le abbiamo chiesto se l’avesse mai visto e lei ci ha detto che non è mai stata da nessuna parte se non in quel Motel e in quella parte di strada.
Perché? Perché non ha la patente e gli autobus di lì non passano.
Isolata, a poche centinaia di chilometri da una delle meraviglie del mondo!
Abbiamo lasciato la signora Doe con un po’ di tristezza per la sua “vita” e ci siamo diretti verso la nostra meta pensando a quanto siamo fortunati ad essere nati in Italia e non in uno sperduto ammasso di case degli Stati Uniti.
Volete leggere altre nostre avventure? O solo fare un giro negli Stati Uniti con noi? Seguiteci e se avete voglia lasciateci un commento, a noi farebbe molto piacere!
Siete stati molto gentili ed altruisti a caricare la signora io non so se lo avrei mai fatto per paura più che altro! Comunque sì probabilmente se avesse telefonato si sarebbe risparmiata una bella camminata!!!
Magari non aveva nemmeno i soldi per telefonare, vero che era anche 9 anni fa e non erano così diffusi i telefoni cellulari.
Non so se mi sarei fermata, oggi c’è più timore anche a compiere un gesto altruista per la paura di quello che può accadere..
Un gran misto dolce amaro, questa esperienza. Sicuramente fa un grande effetto trovarsi in un luogo e una situazione che si è abituati a immaginare sono nei film, ma incontrare una persona con un vita così dà una grande bottà di realtà ed è una specie di memorandum dei tanti volti dell’America.
Queste storie lasciano sempre un retrogusto amaro. Comunque credo che siano esperienze di cui essere grati perché in qualche modo ti toccano l’anima e non le dimentichi più!
La cosa che preferisco dei viaggio sono gli incontri. Il vostro è stato un incontro straordinario, non solo per aver conosciuto un personaggio così particolare, ma anche per aver riconsiderato la fortuna che abbiamo a venire dall’Italia. Bello. Grazie di averlo condiviso.
Questa storia ha un retrogusto un po’ amaro, triste pensare che una persona che vive negli Stati Uniti conduca una vita del genere in una zona del genere! D’altra parte sono certa che questo incontro non lo dimenticherete mai!
Che storia! è incredibile pensare che voi avevate preso un aereo per andare dall’altra parte del mondo e c’è chi non ha i mezzi per fare qualche chilometro!
Nooo ragazzi per fortuna ha incontrato voi. L’anno scorso siamo stati in Wyoming…strade deserte…ogni morte di papa un distributore di benzina…avevo una paura di rimanere a piedi…tra l’altro il telefono appena messo piede in Wyoming ha smesso di prendere..non potevo chiamare nessuno…per fortuna è andato tutto per il meglio :)
Una bella storia… Si pensa sempre agli USA come il Paese dove tutto può succedere. Infatti può succedere di essere intrappolati a causa delle distanze enormi. Avete fatto una buona azione, e immagino vi abbia arricchito di più la signora Doe che la vista del Grand Canyon
Il Gran Canyon è bellissimo ma la signora Doe e il pensiero di quanti nel mondo non sono così fortunati come noi è un ricordo che porteremo sempre dietro.
Incredibile questo racconto. Quando viaggiamo ci soffermiamo solitamente sulle attrazioni principali e facciamo poco caso a ciò che invece solo a due passi. Pensare che persone da tutto il mondo visitano il Gran Canyon ogni giorno e chi abita lì vicino non può usufruire dei mezzi pubblici per raggiungerlo! A pensarci bene anche in Italia capita spesso, turisti americani ne sanno più di me su moltissimi luoghi italiani! Una storia che non dimenticherete mai anche se non è proprio felicissima!
Beh, un soggetto a dir poco singolare… però sono anche questi incontri che rendono speciali i viaggi!
Che esperienza! Mi spiace molto per quella signora! Sono momenti che ti fanno molto riflettere sulla vita!
Secondo me la signora vive bene così. Siamo noi che viaggiamo che non potremmo vivere in quel modo…
Che racconto pazzesco. Anche noi abbiamo fatto un viaggio on the road nella zona dei parchi ovest degli Usa e hai ragione.. è in mezzo al nulla. noi abbiamo bucato e per fortuna qualcuno ci ha dato una mano. Cmq voi siete stati grandi ad aiutare la signora, non penso che in tanti l’avrebbero fatto. bravi ragazzi
L’autostop è da sempre una cosa che mi affascina, secondo me significa avere un’estrema fiducia nel prossimo e per me viaggiare è anche questo! Complimenti :-)