Alla scoperta di Guadalupa: Grande-Terre e il suo fascino antico
Stefano, il nostro esperto di Guadalupa, l’arcipelago delle Antille che abbiamo conosciuto insieme a lui qualche settimana fa, ci porta oggi alla scoperta dell’affascinante Grande-Terre, l’ala destra della grande farfalla.
Grande-Terre è un’isola caratterizzata dalla presenza di bianchissime spiagge ombreggiate da alte palme di cocco e specchi d’acqua di color turchese; dall’esistenza di paesaggi costieri mozzafiato e da siti storici che hanno segnato il passato dell’arcipelago, inseriti dal Consiglio Generale della Guadalupa nel progetto riconosciuto nel 1994 dall’UNESCO, “La rotta degli schiavi”.
Si tratta di un progetto nato con lo scopo di mantenere sempre vivo il ricordo di un passato caratterizzato da deportazioni e schiavitù e promuovere, al contempo, politiche finalizzate alla valorizzazione del patrimonio storico dell’intero arcipelago, composto da 18 siti sparsi sulle isole di Grande-Terre, Basse-Terre, Marie-Galante e Terre-Bas a Les Saintes.
Continuiamo qui sotto il viaggio alla scoperta di Grande-Terre insieme a Stefano!
Le spiagge di Gosier
Iniziamo il nostro tour su Grande-Terre partendo dalle principali spiagge della città di Gosier, un centro balneare altamente turistico posto sul versante sud dell’isola.
Tra i lidi più rinomati c’è la spiaggia della Dacha, splendido lido caratterizzato dalla presenza di bar e ristoranti dal quale è possibile raggiungere in appena dieci minuti di navigazione in piccole barche, l’atollo Gosier.
L’accecante sabbia bianca dell’isola, le imponenti palme di cocco, e il maestoso faro rivolto verso l’oceano Atlantico, garantisco un colpo d’occhio unico nel suo genere.
Oltre alla splendida spiaggia della Dacha, le Gosier ospita il lido della Petit-Havre e di Jacques, tipiche per le graziose e raccolte anse, e quella della Salines famosa al popolo dei surfisti che quotidianamente cavalcano le onde di questo fazzoletto di mare e per la presenza di sentieri naturalistici che seguono il litorale sud di Grande-Terre.
Cosa vedere a Gosier, oltre alle spiagge
Ma la città di Gosier ospita anche uno dei diciotto siti inseriti nel sopracitato progetto UNESCO, il forte Fleur d’Epèe.
Posto sulle alture di Bas-du-Fort, è il più importante monumento storico della città.
Edificato durante la Guerra dei Sette anni, tra il 1756 e il 1763, prima dagli inglesi, successivamente dai francesi, oggi è gratuitamente visitabile e location d’eccezione per convegni e attività culturali.
Infine, a Gosier è possibile visitare l’acquario della Guadalupa, una struttura interattiva costruito con l’intento di far scoprire al visitatore la ricchezza dei fondali marini del mare dei Caraibi, e il museo dei costumi e tradizioni, una macchina del tempo nato per mano dei coniugi Camelie e Claude Bausivoir con lo scopo di far rivivere, attraverso i costumi, scene di vita quotidiana, oggetti, le antiche civiltà afroindiana e caraibica.
Lungo la litoranea sud di Grande-Terre
Proseguendo lungo la litoranea sud dell’isola si raggiunge St. Anne, famosa per i suoi bianchi arenili puntellati da alte palme di cocco, da un mare dalle tinte verde smeraldo, e per i suoi quotidiani mercatini di prodotti locali, aperti sino alle ore più tarde della giornata.
Questa città è custode di tre spiagge fantastiche: la Caravelle, quella du Bourg e di Bois Jolan.
Proseguendo sino alla punta più a sud di Grande-Terre si raggiunge la città di St. François, famosa per il promontorio di Pointe-des-Châteaux, alla cui estremità svetta, a oltre cento metri di altezza, un’imponente croce dal quale quotidianamente è possibile ammirare la sagoma dell’isola della Dèsirade e lasciarsi catturare da romantici tramonti dalle tinte dorate.
Ma St. François è altresì conosciuta per i numerosi complessi turistici, e spiagge, come quella di Lagoon, Salines, Tarare e Raisins Clairs, e per il porto d’imbarco per le isole della Dèsirade, Les Saintes, Marie-Galante e Petite Terre.
Alcune delle bellezze naturali di Grande-Terre
Tra le bellezze naturali di Grande-Terre, anche gli scenari mozzafiato costieri giocano un ruolo di primo piano.
La città di Anse Bertrand ospita scogliere mozzafiato come il fiordo di Port d’Enfer, le alte scogliere di Pointe de la Grande Vigie e il sentiero de Douaniers, particolarmente battuto dai turisti per le escursioni che conducono alla grotta marina del Trou Madame Coco e al Trou Du Souffleur, un’area posta sulle alte scogliere di Anse Bertrand dove violenti schizzi d’acqua emergendo velocemente dalla superficie del mare si infiltrano vaporizzati tra le numerose fessure presenti sugli scogli.
La grotta Maria del Trou Madame Coco non è solo un’attrazione naturale ma è anche legata ad una leggenda locale secondo la quale la strega Madame Coco, per non aver rispettato con il diavolo il patto con il quale sarebbe dovuta diventare più forte della sua rivale Madame Grands-Fonds, ne fu imprigionata.
Siti storici di Grande-Terre
In merito ai principali siti storici di Grande-Terre non possiamo dimenticare la città di Petit-Canal, nota per la scalinata che conduceva gli schiavi al mercato e l’adiacente prigione completamente avvolta da secolari radici del leggendario albero di fico maledetto.
Sempre in tema di attrazioni del passato, a pochi chilometri da Petit-Canal sorge la città di Port-Louis, nota, non solo, per la favolosa spiaggia du Souflleur, ma soprattutto per il museo della canna da zucchero di Beauport, turisticamente attrattivo grazie alla presenza di un trenino interno che ripercorre un itinerario didattico lungo il quale una guida fornisce informazioni in merito alla sua storia e alle attività culturali a favore, principalmente, delle scolaresche.
Altro sito di particolare interesse storico è l’originale cimitero monumentale di Morne-à-l’Eau, importante struttura di devozione disposta ad anfiteatro sul fianco di una piccola collina, dove originali tombe rivestite da maioliche quadrate bianche e nere, simili a grandi scacchiere, portano alla memoria le tante popolazioni che nel corso dei secoli sono approdate per questo angolo dei Caraibi.
Il nero rappresenta il lutto dei paesi occidentali, mentre il bianco quello di alcuni paesi dell’Africa e dell’Asia.
Chiude la rassegna delle città custodi di interessanti siti storici, Le Moule, conosciuta per la secolare distilleria Damoiseau, il museo dipartimentale Edgar Clerc, rilevante testimonianza della storia nativa americana dell’isola e delle diverse culture precolombiane che si sono succedute per millenni sulla Guadalupa, e di due, dei diciotto siti storici inseriti nel progetto della “Route de l’eclave”: l’antica distilleria oggi denominata abitazione Neron, e il cimitero degli schiavi di Santa Margherita, al momento custode di soli pannelli informativi.
Pointe-à-Pitre
Il nostro tour su Grande-Terre prosegue con la visita alla città di Pointe-à-Pitre centro economico dell’isola, e sede dell’importante porto commerciale e croceristico nonché di numerose attrazioni storico culturali, visitabili anche in una sola giornata.
Sito di particolare interesse è il Memorial ACTe, magnifica e imponente struttura in stile moderno allocata nella baia di Pointe-à-Pitre.
Il Memorial ACTe, costruito con la finalità di preservare la memoria di coloro che hanno vissuto gli anni bui della schiavitù, è stato inaugurato nel 2015 nelle immediate vicinanze di uno più antichi zuccherifici della città, ormai ridotto in dormitorio pubblico: lo zuccherificio Darboussier.
Adiacente al Memorial ACTe, si trovano la caratteristica darsena con il mercato del pesce e della frutta, Piazza della Vittoria dove si erge il busto dell’ex Governatore Felix Eboue (primo uomo di colore che ricoprì la carica di governatore dell’impero francese nel 1936) e il caratteristico ufficio turistico in stile coloniale.
Seguendo la via principale del centro si raggiunge, nell’ordine, il museo di Saint-John Perse, sede di una mostra permanente sulla vita del poeta e diplomatico Alexis Leger, alias Saint-John Perse, nonché dei suoi costumi creoli; la statua del Velò, al secolo Marcel Lollia, noto musicista interprete della musica folcloristica un tempo suonata dagli schiavi dell’isola, meglio conosciuta come “gwo ka”; il pittoresco mercato delle spezie di fine XIX secolo, ricco di tanti coloratissimi prodotti locali, e la cattedrale Saint Pierre e Saint Paul, tipica per il suo tetto interno con cornice metallica e la presenza di un altare in marmo di Carrara.
Poco più avanti al mercato delle spezie è posto il museo dedicato a Victor Schoelcher, importante figura storica del XIX secolo in quanto difensore dei diritti umani e fautore del decreto del 27 aprile del 1848 con il quale si sancì l’abolizione della schiavitù. Adibito all’interno di una abitazione in stile coloniale, il museo è custode di una sua collezione di porcellane, e oggetti personali.
Abymes
Ultima tappa su Grande-Terre è la città di Abymes, grande centro urbano di circa 60mila abitanti, sede dell’aeroporto internazionale Pôle Caraïbes di Le Raizet.
La città, in piena espansione urbanistica, conserva comunque importanti monumenti dedicati ad autorevoli figure storiche che nei secoli scorsi lottarono duramente per debellare la schiavitù.
Tra i personaggi degni di menzione, ricordiamo Louis Delgrès, Josef Ignace, e La Mulậtresse Solitude.
Altri siti di particolare interesse turistico di Abymes sono il Morne Calvaire, percorso di pellegrinaggio ricavato lungo un sentiero che si arrampica lungo una collinetta lussureggiante che porta alla famosa grotta di Lourdes, un luogo di preghiera rifinita con mura bianco e celesti sulle quali due nicchie ospitano lumi votivi, edificata all’interno della roccia tra il 1907 e il 1909 dall’abate Koening.
Sulla sommità della collinetta svetta la cappella dedicata a Nostra Signora della Guadalupa, la Concert Lyrique.
Eretta nel 1855 oggi è utilizzata per celebrare messe e concerti di musica classica.
Alle spalle del Morne Calvaire è presente il Morne de la Mémoire, monumento dedicato a coloro che a Abymes persero la vita durante la schiavitù.
In cima alla collina sono presenti grandi targhe in bronzo sulle quali sono incisi in lettere d’oro i nomi degli schiavi che vissero in questa città fino al 1848, anno in cui la schiavitù fu abolita da Victor Schoelcher.
Infine, Abymes ospita la casa delle Mangrovie di Taonaba, un sito naturalistico, all’interno del quale è possibile visitare il museo di storia naturale delle Riserva della Biosfera e percorrere, su pedane sopraelevate, le aree boschive per meglio ammirare e apprezzare la flora e la fauna del luogo.
Stefano conclude la sua visita virtuale di oggi dicendoci che Grande-Terre è una meta ideale per tutti coloro che vogliono vivere la propria vacanza dividendosi tra mare, escursioni alla scoperta dei caratteristici paesaggi costieri, e visita di siti del passato dichiarati monumenti d’interesse storico.
Noi ci auguriamo che questo articolo vi sia piaciuto e che vogliate continuare a seguire Stefano, sul suo EnjoyGuadalupa, o qui su Travel With The Wind dove Stefano prossimamente ci parlerà delle altre meravigliose isole della Guadalupa.
Vi ricordiamo che se anche voi volete scrivere un articolo per noi e per tutti i nostri e i vostri amici, non è necessario che abbiate un blog come quello di Stefano, potete farlo semplicemente contattandoci, saremo felici di ospitarvi!
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