10 (+2) motivi per andare in vacanza in Romania
Perché andare in Romania? E’ questa la prima domanda a cui vogliamo rispondere dopo essere stati in questo paese così poco conosciuto ma ricco di bellezze, da quelle naturalistiche ai caratteristici centri storici, dal folklore tradizionale ai paesaggi bucolici.
Le reazioni di coloro che ci chiedevano dove andassimo in vacanza quest’estate sono state simili. C’era chi, prima di farci la domanda, era euforico per la risposta che avremmo potuto dargli ma quando rispondevamo “Andiamo in Romania” ci diceva “vabbè questa volta non vi invidio”. Altri, tanti, ci hanno risposto “Ma dai, andate a trovare Dracula?” come se la Romania fosse associata solo al mito di Dracula.
Diciamo le cose come stanno, se non ci fosse stato il Covid e non fossimo stati “bloccati” in Europa probabilmente nemmeno noi avremmo pensato alla Romania ma sarebbe stato un vero peccato perché questa è veramente una meta perfetta per ogni tipo di viaggiatore, per noi che amiamo gli on the road, ma anche per chi ama la natura e l’escursionismo, chi preferisce fare un tuffo nella storia oppure per chi vuole godere dei paesaggi bucolici del nord e conoscere le tradizioni locali e folkloristiche.
Vediamo insieme cosa c’è da fare o da vedere in Romania.
Perché andare in vacanza in Romania: i nostri 10 (+2) motivi
Sono state due settimane intense che ci hanno fatto conoscere, non solo un luogo inaspettatamente bello, ma anche un paese con una lingua molto simile alla nostra (che a tratti riuscivamo anche a comprendere) e con antiche tradizioni dove i vicoli, i palazzi e le chiese raccontano una storia fatta di invasioni, dagli ottomani ai tartari fino ad arrivare ai sassoni tedeschi mandati dal re ungherese a colonizzare la Transilvania. Tutto questo si ripercuote sulle città rumene che somigliano più alle località tirolesi che alle città che ci aspettavano di trovare in Romania, ci siamo quasi sentiti in Alto Adige, a casa!
Vediamo i 10 motivi + 2 per cui andare in vacanza in Romania.
1. Dracula
Ma come? Prima ci dite che tutti associano Dracula alla Romania e adesso mettete Dracula al primo posto? Esattamente! Lo mettiamo al primo posto proprio perché dovete andare in Romania per sfatare questo mito e comprendere invece quanto Vlad III di Valacchia, la figura storica a cui lo scrittore Bram Stoker si è ispirato, sia amato dal popolo rumeno per averlo protetto dagli invasori, a volte con metodi un po’ sanguinari visto che Vlad è famoso per l’impalamento dei suoi nemici.
Se volete conoscere la storia di Vlad e di Dracula non dovete perdere:
- la casa di Vlad a Sighisoara (anche se è diventata un’attrazione turistica qui ha abitato qualche tempo da bambino)
- il castello di Bran (noto come il castello di Dracula, anche se non centra nulla, né con Dracula, né con Vlad se non che in questo castello sono stati girati dei film su Dracula)
- le rovine della fortezza di Poenari (il vero castello di Vlad, almeno qui ha vissuto)
- il Monte Tâmpa, il monte dove troneggia la scritta in stile Hollywood della città di Braşov. E’ qui che Vlad esponeva come un trofeo le sue vittime impalate
2. i castelli della Transilvania
Oltre al famoso castello di Dracula, la Transilvania ospita i più bei castelli della Romania e sono tutti uno più bello dell’altro.
Noi consigliamo:
- ovviamente il castello di Bran (che è molto bello nonostante sia così turistico per via della nomea di Castello di Dracula, ma che per fortuna nulla ha a che fare con Dracula)
- il bellissimo castello di Hunedoara (o castello di Corvino) in stile gotico, ma anche rinascimentale e poi barocco, miscellanee di stili che sono dovuti a tutte le ristrutturazioni che si sono succedute nel tempo
- il meraviglioso castello di Peleș, uno dei più bei castelli che abbiamo visto, non solo in Romania ma in tutto il mondo. Pensate che per costruirlo ed arredarlo ci sono voluti 40 anni e al suo interno si trovano dipinti originali di Rubens e del Tiepolo nonché vasi cinesi, ceramiche italiane, oggetti in vetro di Murano e in cristallo di Boemia: un castello dal valore inestimabile tanti sono gli oggetti in esso contenuti
- a pochi passi dal castello di Peleș, si trova il più piccolo castello Pelișor, se avete tempo visitate anche questo piccolo gioiello immerso nel verde
- tra il castello di Corvino, a Hunedoara, e Brasov non mancate di visitare la Fortezza di Făgăraș, una bellissima fortezza del quattordicesimo secolo tutta circondata da un fossato difensivo pieno d’acqua che lo rende uno dei luoghi più instagrammabili della città
- non dimentichiamo il castello di Suceava che, anche se non si trova in Transilvania, è un castello da non perdere per gli amanti della storia. Questo era infatti il castello di Stefano il Grande (che in rumeno è Stefan Cel Mare, in ogni città della Bucovina abbiamo trovato una Via Stefan Cel Mare) colui che, grazie alla lunga resistenza opposta all’impero ottomano ne ha impedito l’occupazione.
3. le strade panoramiche
Per tutti gli amanti dei viaggi on the road non possiamo non consigliare la Romania per le meravigliose strade panoramiche che si inerpicano su per le montagne.
Tre sono le strade più conosciute e percorse in Romania:
- la Transrarau, un bel percorso montuoso attraverso il massiccio del Rarau da percorrere se volete raggiungere la Bucovina dalla Moldavia
- la Transalpina, una delle strade più famose della Romania, che collega la Transilvania con la Oltenia e permette di attraversare i Carpazi con un percorso di 133 chilometri raggiungendo il suo punto più alto nel Passo Urdele a 2.145 metri sul livello del mare
- poche centinaia di chilometri più a est, sempre sui Carpazi, si trova la strada più percorsa in assoluto, da motociclisti, ciclisti e automobilisti (e da noi): la Transfăgărășan. Non a caso, con i suoi tornanti che si snodano tra i Carpazi, è considerata una tra le strade più belle del mondo.
Se avete poco tempo e potete percorrere solo una di queste strade panoramiche vi consigliamo quest’ultima, la Transfăgărășan, non solo per i panorami mozzafiato che vedrete curva dopo curva ma anche per la bellissima sorpresa che ci ha riservato.
4. gli orsi dei Carpazi
Ecco la sorpresa che ci ha riservato la Transfăgărășan: gli orsi!
Eravamo già al corrente che la più alta concentrazione di orsi bruni d’Europa si trova proprio sui Carpazi della Romania (circa 6.000 esemplari) ma non immaginavamo di poterli incontrare e fargli il servizio fotografico che gli abbiamo riservato…. Quando eravamo stati in Canada, dove si trova la più alta concentrazione di alci del mondo, non ne abbiamo visto nemmeno uno quindi pensavamo sarebbe stato lo stesso in Romania, e invece… li abbiamo visti per ben due volte, la sera e alla mattina, poco prima e poco dopo la cabana (il tipico chalet di montagna rumeno) in cui abbiamo pernottato: la cabana Zimbru.
E’ stato un vero spettacolo! Trovarsi mamma orsa e due cuccioli, a meno di 4 metri di distanza da noi, è un’emozione indescrivibile.
Quando Gabri li ha visti ha fermato la macchina. Io ho tirato fuori la reflex con il teleobiettivo già montato per l’occasione (la sera prima avevo solo il telefonino e la macchina fotografica nel baule) e, tirato giù il finestrino, ho iniziato un vero e proprio servizio fotografico alla famigliola. Gabri era pronto con il piede sull’acceleratore e una mano sull’alzacristallo elettrico in caso di pericolo.
Mamma orsa è stata molto brava, non si è allarmata. Ha capito che eravamo innocui e che volevamo solo immortalarli e non fargli del male. Ogni tanto annusava l’aria per scrutare eventuali pericoli e una volta le abbiamo visto i denti aguzzi ma non è mai stata pericolosa per noi (ovviamente non siamo mai scesi dalla macchina, non so cosa avrebbe fatto se fossimo scesi).
Abbiamo salutato la famiglia di orsi solo quando hanno iniziato ad arrivare altre auto e a fermarsi a loro volta. Non volevamo si spaventassero per il troppo movimento. Poi comunque a noi quel momento da soli con gli orsi è bastato ed è stato indimenticabile.
5. canyon, laghi e vulcani estinti
Tra le vette e i boschi dei Carpazi non ci sono solo orsi ma anche altre bellezze naturali come sono canyon, laghi colorati e crateri di vulcani estinti. Noi siamo andati alla scoperta di queste meraviglie della natura attraversando il canyon di Bicaz che porta dalla Transilvania alla Bucovina passando anche per la Transrarau (una delle strade panoramiche rumene) dove ammirare i monti Rarau e il caratteristico picco chiamato Pietrele Doamnei.
Abbiamo visto laghi naturali e non, come il Lago di Vidraru (il bacino creato dalla diga di Vidraru) sulla Transfăgărăşan ma anche bellissimi laghi naturali come il Lago Bâlea, un lago glaciale, sempre sulla Transfăgărăşan che si trova a circa 2.000 metri di altitudine.
Più a bassa quota il Lago Rosso (a pochi chilometri dal Bicaz Canyon) e il coloratissimo Lago di Smeraldo con riflessi di un meraviglioso verde smeraldo.
Tutta la zona del Lago di Smeraldo è però splendida perché è un’area vulcanica dove, dietro al lago, si trovano delle nerissime colonne basaltiche che ricordano quelle islandesi. ma non solo, con una breve e semplice passeggiata dal lago si raggiunge il cratere del vulcano Racoș .
6. le città sassoni
Prima di partire non avevamo idea di come fossero le città rumene ma mai avremmo pensato di trovare delle città così simili alle città altoatesine. A partire da Brașov dove la cattedrale, la chiesa Nera, a noi ha ricordato il duomo di Bolzano che si trova in Piazza Walter, ma anche Sibiu che sembra una piccola Merano con i classici palazzi tirolesi.
Quando abbiamo trovato queste similitudini con il Südtirol ci siamo interessati a questa particolarità e abbiamo scoperto che dal XII al XIII secolo c’è stata una grande colonizzazione della confederazione tedesca dei Sassoni in Romania.
Ancora adesso, il nome tedesco della Transilvania è Siebenbürgen, che significa sette borghi perché sette sono stati gli insediamenti principali dei sassoni in Romania: Braşov, Sibiu, Cluj-Napoca, Sighişoara, Sebeş, Mediaş e Bistriţa,
7. piccoli villaggi e città fortificate
In Romania non si trovano solo città sassoni ma anche tantissimi piccoli villaggi che spesso sono anche difficili raggiungere perché le strade sono solo sterrate, uno di questi è Viscri che abbiamo visitato perché ce l’aveva consigliato la nostra fidata Lonely Planet.
Una volta arrivati in questo piccolo villaggio, fuori dal tempo, abbiamo scoperto che è stato per tanti anni meta prescelta da Carlo d’Inghilterra per passare le sue ferie e staccare un po’ dalla vita di corte. Chiunque passi da Viscri non può non farsi il selfie davanti alla residenza che ha ospitato il principe Carlo, anche noi l’abbiamo fatto!
Dai piccoli villaggi alle cittadelle romane il passo è breve, circa 2 ore di auto e si raggiunge la bellissima Alba Iulia: una cittadella romana splendidamente restaurata in cui passare una giornata perdendosi tra le mura, sopra le mura e sotto le mura.
8. i monasteri dipinti della Bucovina
In Bucovina non ci dovevamo nemmeno andare, ci siamo andati su consiglio di nostri amici che ci avevano detto “andate a vedere i monasteri dipinti”. Noi però non eravamo così convinti, abbiamo detto “magari passiamoci e poi vediamo come sono ‘sti monasteri dipinti”. Beh, cosa dire, dopo il primo monastero ne abbiamo visti altri 7!
Sono tutti uno più bello e colorato dell’altro. Non immaginavamo che i dipinti potessero essere così belli. Non immaginavamo nemmeno che i monasteri fossero interamente dipinti, non ci sono angoli senza un dipinto. Mai visto una cosa simile!
Pensate che ogni monastero ha un colore predominante, il verde del Monastero di Sucevita o il rosso del Monastero di Humor e ancora il giallo del Monastero di Moldovita e il più famoso blu del Monastero di Voronet. Il blu di Voronet è anche una tonalità ufficiale di blu, come il blu di Prussia!
9. le chiese lignee del Maramureș
Dalla Bucovina, con i ricchi monasteri dipinti, siamo saltati verso una forma d’arte più povera ma altrettanto stupefacente con le chiese lignee del Maramureș.
Non potendo costruire chiese in pietra (per via di ordinanze ungheresi che ne permettevano l’utilizzo solo per chiese cristiane) gli abitanti del Maramureș si sono ingegnati e hanno sviluppato queste chiese lignee in altezza, più erano alte e più erano importanti.
La più alta è di 78 metri ed è la Chiesa Sapanta Peri.
Ad oggi nel Maramureș si trovano ancora 42 chiese in legno e le più antiche sono state costruite più di due secoli fa. Noi ovviamente non le abbiamo visitate tutte. Quella più suggestiva è stata la visita al complesso di Bârsana perché ci siamo arrivati proprio all’ora dell’inizio della messa domenicale. Ci siamo mescolati tra i fedeli, per la maggior parte vestiti a festa nei loro abiti tradizionali, ed abbiamo vissuto così qualche attimo di quotidianità insieme alla popolazione del Maramureș: un’esperienza unica!
10. la lingua e l’ospitalità
La lingua rumena, a differenza di tante altre lingue europee, è molto simile all’italiano. Ci capitava spesso di sentire parlare qualcuno e pensare che fosse italiano, invece poi si rivelava essere sempre rumeno, non abbiamo incontrato nemmeno un italiano durante il nostro soggiorno di due settimane in Romania.
In compenso abbiamo trovato tanti rumeni che parlavano l’italiano perché avevano vissuto in Italia o perché avevano parenti in Italia o solo perché amavano talmente tanto il nostro bel paese da studiarne la nostra lingua.
Andando su e giù per il paese abbiamo trovato persone di tutti i tipi, un po’ come si trovano in ogni parte del mondo, alcune più socievoli di altre ma tante con il cuore d’oro. Uno fra tutti Elia, il ragazzo che gestisce il chiosco sul Passo Ciumârna in Bucovina che ci ha aiutato a far ripartire l’auto a cui avevamo accidentalmente lasciato scaricare la batteria.
Il passo non era proprio il posto ideale per rimanere in panne ma Elia, prima ha provato a far ripartire l’auto e poi, non riuscendoci nemmeno lui, ha cercato qualcuno disponibile ad attaccare i cavi tra le due auto in modo da farla ripartire. Quasi tutti lì parlavano solo rumeno ma Elia, che aveva lavorato in Inghilterra parlava un inglese migliore del nostro e non ha avuto problemi a trovare aiuto. Una volta riusciti a mettere in moto l’auto volevamo sdebitarci con lui pagandogli almeno una birra ma non ha voluto nulla, gli è bastato il nostro riconoscimento.
Multumesc, grazie Elia e grazie a tutte le persone che abbiamo avuto il piacere di conoscere in Romania e che ci hanno fatto sentire come a casa. Un giorno ci rivedremo!
10+1: il costo del viaggio
Se questi 10 motivi non vi bastano e vi state ancora chiedendo “perché andare in Romania”, vi diciamo che il costo della vita in Romania è molto basso. Ciò la rende una meta economica per noi italiani anche se, a livello turistico, si sta pian piano adeguando ai prezzi europei. Andateci prima del 2028 quando dovrebbe entrare in vigore l’euro (adesso la moneta è il leu).
Andare in Romania con Ryanair è molto economico. Si trovano anche voli a 9,99€ dalle principali città italiane.
Una cena per due persone difficilmente supera i 25 euro (in totale in due). Ma si può anche spendere molto meno! La nostra cena più economica è stata una cena casalinga preparata per noi dal nostro host che ci è costata ben ben 12 euro in due.
Anche i pernottamenti in Romania sono molto economici. Una camera, b&b o hotel , ci è costata in media 38 euro a notte. Il pernottamento più economico (nella stessa casa della cena più economica) è stato di 24 euro mentre il più caro, ma meritato e consigliatissimo, è stato Casa Hintz di Făgăraș in Transilvania dove abbiamo speso 58 euro (sempre in due ovviamente).
Per i pernottamenti si può risparmiare ancora di più se si scelgono strutture turistiche locali (non tramite Booking) che hanno tariffe più basse perché i turisti sono prevalentemente rumeni. Prenotando una struttura su Booking il prezzo sarà più alto della media ma sarà anche più facile trovare personale che parla un po’ di inglese.
10+2: la durata del volo
Ultimo motivo, ci vogliono solo 2 ore di aereo per raggiungere la Romania dall’Italia!
E non solo, le compagnie aeree low cost volano su diverse città rumene, non solo sulla capitale Bucarest. Volano sulla Romania occidentale a Timisoara o, un po’ più in alto, su Oradea, nella regione storica del Crișana, meta perfetta per iniziare un tour tra Romania e Ungheria visto che si trova proprio al confine. E non solo, in Transilvania vola su Cluj-Napoca e Sibiu e su Suceava in Bucovina, la città da prediligere per un tour dei monasteri dipinti.
C’è proprio l’imbarazzo della scelta, vero?
A questo punto non vi resta che decidere cosa visitare in Romania e fissare la meta iniziale del vostro tour in questo bellissimo paese e a noi non resta che augurarvi buon viaggio!
La Romania era schedulata per giugno 2020…come puoi ben immaginare il viaggio è saltato ma mi è rimasto in gola perché ci tenevo davvero tanto ad andarci..
Nonostante i commenti degli amici 🤣🤣
Anche noi i viaggi saltati nel 2020 li stiamo facendo o almeno organizzando per il futuro, se tutto va bene tra poco andiamo in Florida! Ti auguro di andare presto in Romania, è un paese che, nonostante i commenti degli amici, merita veramente di essere visitato!